Sanders Trichology Journal pag. 1 I Trimestre 2010 Ginevra - House Organ of SANDERS Innovative Research Allarme Calvizie Il caso di studio per i Bambini italiani Dai primi mesi del 2010: nuove sedi per la Sanders 20 casi di Alopecia androgenetica in tenera età Allarme calvizie per i bambini italiani. Ad essere colpiti sono maschi e femmine con meno di dieci anni e non ancora entrati in pubertà. A lanciare l'Sos sono i dermatologi guidati da Antonella Tosti dell'Università degli studi di Bologna, che hanno identificato i primi casi di ''alopecia androgenetica'' in tenera età: circa venti in tutto il Paese. “Casi misteriosi” - ha spiegato l'esperta in conferenza stampa a Milano, in collegamento dal XX Congresso mondiale di dermatologia a Parigi - perché, sottoposti ad accertamenti endocrinologici, questi bimbi non presentavano malattie responsabili di una prematura produzione di ormoni androgeni''. L'unico denominatore comune era la forte predisposizione genetica (papà e/o mamma fortemente calvi). Ma resta l'inquietante sospetto che i piccoli abbiano assunto alimenti inquinati di ormoni maschili. Gli italiani con con problemi di calvizie sono 11 milioni, ha ricordato Bianca Maria Piraccini, ricercatrice del Dipartimento di Dermatologia dell'ateneo bolognese, con una netta prevalenza di maschi (4 su 5). Ma il problema riguarda in varia misura anche le donne (in Italia la prevalenza della calvizie rosa è del 30-40%, contro quella maschile dell'80%, che si manifesta a 20-25 anni e cresce proporzionalmente con l'età). Soprattutto negli ultimi anni gruppi internazionali hanno segnalato casi di alopecia androgenetica anche in bambini e bambine al di sotto dei 10 anni. Ma il ruolo degli ormoni? Escluse pubertà precoce e particolari patologie endocrinologiche, non Cagliari Cosenza Potenza Reggio Calabria rimangono che pure ipotesi. La prima, ha detto Tosti, ''è un'esagerata sensibilità dei follicoli all'adrenarca, cioé alla produzione ormonale da parte delle ghiandole surrenali''. Ma siccome a volte i livelli ormonali nel sangue di questi bambini non erano neppure dosabili, la seconda ipotesi di Tosti è che questi abbiano assunto involontariamente degli ormoni attraverso la dieta. In attesa di saperne di più l'unica speranza per i bambini affetti da calvizie precoce è la prevenzione. In altre parole, una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato. ''Ma a questa età i farmaci sono controindicati - ha riferito Piraccini - soprattutto gli inibitori ormonali, che, una volta iniziata la pubertà, rischierebbero di interferire con una regolare produzione di ormoni endogeni (secreti dall'organismo, ndr)''. Bisogna quindi scegliere ''validi trattamenti che hanno alle spalle una serie di studi scientifici di efficacia e sicurezza''. A partire dai primi mesi del 2010 il numero delle sedi dell’Istituto Helvetico Sanders passerà dalle tredici attuali a ben diciassette. L’ambizioso progetto prevede la creazione di nuovi Istituti Tricologici Autorizzati presso le seguenti città: Cagliari, Cosenza, Potenza e Reggio Calabria, che andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti. A tale proposito verran- no selezionati professionisti. I Cibi AntiCADUTA Q tuorlo d’uovo, cereali integrali, scorza d’arancia, fegato di merluzzo, nocciole e mandorle, germe di grano fresco, semi e olio di girasole. uesti alimenti sono tutti fonte di vitamina E, fondamentale nella prevenzione della caduta, e se assunti con regolarità sono un ottimo aiuto per il benessere dei capelli. Non dimentichiamo che anche la frutta e la verdura (in particolare carote, prezzemolo e spinaci) contengono vitamina E, quindi assumiamole in abbondanza, privilegiando quelle di provenienza italiana e da agricoltura biologica, adattandoci ai sapori di stagione. Ricordate, inoltre, di cucinarli al vapore e per il minor tempo possibile: in questo modo le vitamine non si disciolgono del tutto dell’acqua di cottura e, condite a freddo con un filo di olio extra vergine di oliva, sono anche più saporite! Ancona Bari Catania Firenze Lecce Napoli Palermo Perugia Pescara Roma Salerno Torino Verona Sanders Trichology Journal pag. 2 I Trimestre 2010 Ginevra - House Organ of SANDERS Innovative Research Estrarre DNA dai capelli I peli costituiscono un'interessante fonte di tessuti da usare nelle analisi genetiche. Alcuni ricercatori sono riusciti ad estrarre e sequenziare campioni di DNA mitocondriale da un certo numero di frammenti di antichi capelli, alcuni dei quali costituiscono (secondo le datazioni al radiocarbonio) i più antichi tessuti dai quali si sono ricavati finora sequenze di autentico DNA. Il successo è giunto nonostante i livelli relativamente bassi di DNA presenti nei capelli in confronto ad altri tessuti utilizzati a questo scopo. Lo studio dell'antico DNA è ostacolato da due problemi fondamentali. Innanzitutto il DNA decade rapidamente dopo la morte delle cellule, e pertanto sono necessarie circostanze eccezionali (come un ambiente molto freddo e secco) per la sua sopravvivenza dopo lunghi periodi di tempo. In secondo luogo, spesso i i campioni estratti sono 'contaminati' da sequenze di DNA moderno che portano fuori che portano fuori strada i ricercatori. In una collaborazione interdisciplinare fra scien- ziati delle Università di Oxford, di bradford.ac.uk/'> Bradford e di Copenhagen, il biologo Tom Gilbert e colleghi hanno studiato la sopravvivenza di DNA mitocondriale in piccoli frammenti di peli - raccolti da bisonti, da cavalli e da esseri umani - che risalgono da 100 a più di 64.800 anni fa. Sorprendentemente, anche se il livello di DNA mitocondriale che si trova nei capelli 'freschi' è molto inferiore a quello nei denti, nelle ossa e nei tessuti mummificati, i risultati mostrano che il DNA è sopravvissuto anche nei campioni più antichi studiati. Inoltre, alcuni fenomeni morfologici e di sviluppo caratteristici dei peli contribuiscono a ridurre il tasso di degradazione del DNA e a resistere alla contaminazione da altre fonti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista 'Current Biology'. Tratto da:Le Scienze. VALUTAZIONE del GENE RECETTORE dell’ANDROGENO (AR) come gene candidato nell’alopecia androgenetica femminile. I polimorfismi genetici del gene del recettore dell’androgeno (AR) sono stati studiati nell’alopecia androgenetica maschile (AGA); d’altra parte, poco è noto per quanto riguarda il polimorfismo genico e l’AGA femminile. L’obiettivo del lavoro è stato valutare il gene AR come il gene candidato per l’AGA femminile. Metodo: sono stati incluse 30 pazienti donne egiziane in premenopausa con AGA (età media: 32,3 +/- 7 anni) e 11 controlli in accordo per età e sesso. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad esami di laboratorio e ad ecografia pelvica per escludere Ancona Bari Catania Firenze Lecce altre cause acceleranti la perdita dei capelli. E’ stata effettuata la biopsia del cuoio capelluto ed il gene AR è stato esaminato usando le tecniche di reazione a catena della polimerasi e polimorfismo da lunghezza dei frammenti di restrizione (PCR-RFLP). Risultati: in accordo con la classificazione di Ludwig, tutte le pazienti avevano AGA tipo II. L’analisi statistica ha dimostrato che non vi è nessuna differenza statisticamente significativa nel genotipo (χ2 = 5,513; P >/= 0,05) e la frequenza dell’allele (χ2 = 1,312; P >/= 0,05) tra le pazienti e i controlli. Inoltre non vi è una differenza Napoli Palermo Perugia Pescara statisticamente significativa tra il genotipo e la frequenza dell’allele con la durata della malattia. In conclusione in contrapposizione con l’AGA maschile, non è stata trovata nessuna associazione tra l’AGA del tipo II nelle donne egiziane e il gene AR. Pertanto, lo studio genetico di questo gene non serve come marker per l’identificazione delle donne con una predisposizione alla AGA. El-Samahy MH et al. : Int J Dermatol 2009 Mar 18. Department of Dermatology, Faculty of Medicine, Aim Shams University, Cairo, Egypt. Roma Salerno Torino Verona Sanders Trichology Journal pag. 3 I Trimestre 2010 Ginevra - House Organ of SANDERS Innovative Research L’aumento della caduta dei capelli durante la gravidanza e’ un fenomeno che accomuna molte donne. cosa succede ai nostri Capelli durante la Gravidanza? L’aumentata caduta dei capelli durante la gravidanza, e ancor più nei mesi dell'allattamento, rappresenta un fenomeno del tutto naturale e come tale reversibile. A dire il vero, durante la gravidanza molte donne sperimentano il fenomeno contrario, caratterizzato cioè da una capigliatura splendida e folta, che si avvantaggia dell'aumentato tasso di estrogeni. Altre volte, quando le esigenze nutritive non vengono completamente soddisfatte, la futura mamma lamenta una caduta superiore alla norma. Altre volte ancora, la sospensione della pillola anticoncezionale in vista di un prossimo concepimento aumenta la perdita di capelli per il venir meno dell'effetto protettivo esercitato dagli estrogeni. Anche dopo il parto si assiste ad un drastico calo degli estrogeni circolanti, responsabile solitamente due o tre mesi più tardi, di una caduta dei capelli particolarmente pronunciata e comune in molte neomamme. Seppur con le dovute differenze individuali, si ritiene normale una perdita di circa dieci capelli al giorno. Quando la caduta permane elevata anche dopo due-tre mesi dal parto è consigliabile intervenire con azioni adeguate, che vanno ad individuare la causa specifica. S tress: una delle cause più comuni dell’ Alopecia. La caduta dei capelli talvolta è causata anche dalla condizione di forte stress a cui siamo sottoposti quotidianamente. É difficile capire i meccanismi per cui un evento stressante possa influire così tanto sulla salute e sull'equilibrio della nostra capigliatura. Lo stress è causa d'alopecia temporanea (telogen effluvium) acuta e cronica ed è uno dei fattori che può far peggiorare in breve tempo la calvizie comune. Uno stress forte e improvviso spesso è dovuto a un evento emotivo molto importante e può far cadere centinaia di capelli in fase di riposo (telogen effluvium acuto). I capelli si rifugiano nella fase di telogen e bloccano ogni attività. Se lo stress è meno intenso e più costante nel tempo avremo invece un Ancona Bari Catania Firenze Lecce Napoli Palermo Perugia telogen effluvium cronico, la perdita sarà meno importante, ma sarà anche più difficile risolvere il problema. Questi due tipi di telogen effluvium contribuiscono non poco a velocizzare l'evoluzione della calvizie comune. Il follicolo tende ad accelerare ulteriormente il suo ciclo e i capelli nella fase di telogen aumentano notevolmente. Spesso non riescono neanche a passare alla fase di riposo e cadono nella fase di crescita diventando sempre più piccoli e sottili. Come precedentemente detto adrenalina e cortisolo sono i due ormoni dello "stress" capaci di risolverci un sacco di problemi se secreti nelle giuste quantità, ma nemici della salute se prodotti in eccesso. Pescara Roma Salerno Torino Verona Sanders Trichology Journal I Trimestre 2010 Ginevra - House Organ of SANDERS Innovative Research pag. 4 CALVIZIE: arrivano i Triplex. Con un azione coordinata, sconfitta la calvizie GINEVRA - I follicoli da cui vengono prodotti i capelli sono costituiti da cellule e quindi sono soggetti ad invecchiamento, alterazioni metaboliche, reazioni ossidative, accumulo di cataboliti (che possono essere costituiti tanto da scorie quanto da sostanze grasse o da tossine). Tutto ciò comporta un rallentamento nella produzione dei capelli, rallentamento che, con il passare del tempo, si traduce in una progressiva perdita delle funzioni follicolari e quindi nell’incapacità di generare i capelli, fino all’atrofia. Atrofia follicolare va quì intesa come sinonimo di morte dei follicoli stessi, quindi rappresenta il punto di non ritorno: un follicolo atrofizzato avrà perduto per sempre la possibilità di fabbricare i capelli. Poichè il numero dei follicoli che abbiamo in testa, per quanto elevato sia, non è comunque infinito, il processo di atrofizzazione dei follicoli comporta inevitabilmente la calvizie. All’ Istituto Helvetico Sanders si studiano da sempre i vari tipi di degenerazione follicolare e si mettono a punto i vari possibili formulati atti ad impedire o comunque rallentare tale processo. Le ossidazioni sono reazioni responsaili dei processi di invecchiamento cellulare e possono essere contrastate da sostanze anti-ossidanti (per esempio, determinate vitamine come acido ascorbico - vitamina C - vitamina E - e il tocoferolo). Naturalmente non è suffciente assumere queste sostanze con l’alimentazione sotto forma di pillole (anche perchè, per esempio, l’acido ascorbico assunto in eccesso viene eliminato immediatamente per via renale): occorre introdurle la dove ce ne sia l’effettiva necessità e naturalmente occorre che siano veicolate in maniera opportuna per potere arrivare infallibilmente dove ce ne sia bisogno. Ecco perchè l’Istituto Helvetico Sanders continua a formulare tutti i suoi trattamenti sotto forma di soluzioni da applicare localmente previa addizione di appositi attivanti. Gli attivanti hanno sia l’azione di diluenti che di “carriers”, ossia veicolano i principi attivi la dove è necessario che questi vadano ad agire. La sperimentazione dei TRIPLEX è stata portata avanti dall’Istituto Helvetico Sanders negli ultimi anni: già nel periodo in cui si ottenevano i primi, stupefacenti risultati con i GAG e NEUGAG, i ricercatori dell’Istituto Helvetico Sanders lavoravano sui fattori antiossidanti. Il primo esperimento effettuato dall’Istituto Helvetico Sanders con i TRIPLEX su volontari umani quasi due anni fa è stato condotto su un gruppo di ventisei persone (quindici donne e undici uomini) di età compresa fra i ventisette e i cinquantadue anni, tutti sofferenti di perdita di capelli associata a svariate anomalie del cuoio capelluto. Tra i parametri presi in esame vi erano: 1) il ritorno di un regolare ricambio dei capelli; 2) la progressiva acquisizione della lucentezza e del diametro originari; 3) l’eliminazione delle tossine accumulate nei follicoli; 4) l’aumento della velocità di allungamento dei capelli. Durante gli 8 mesi di trattamento tutti i soggetti hanno potuto rendersi conto dei progressi man mano che l’esperimento procedeva. Al termine sono state effettuate analisi rigorose per valutare scientificamente i risultati ottenuti. Si può dunque affermare che l’azione dei TRIPLEX è un importantissimo passo in avanti nella lotta contro la calvizie a patto naturalmente che si abbia la costanza di sottoporsi, qualora si sia stati dichiarati “soggetti a rischio”, a periodici trattamenti di richiamo. Grazie ai TRIPLEX, l’Istituto Helvetico Sanders ha l’arma per combattere la degenerazione follicolare. TRATTO DA: Il Messaggero del 19 settembre 1994 L’ISTITUTO HELVETICO SANDERS® IN CIFRE 27 anni di tradizione in Italia e oltre 30.000 casi diversi sono la migliore garanzia che un’organizzazione possa offrire. L’Istituto Helvetico Sanders® ed il suo staff ringraziano tutte le persone, oltre 4.600 nel solo anno 2009, che hanno prenotato, con fiducia, un’Analisi (Visita Specialistica) presso le nostre unità territoriali. Siamo orgogliosi dellaVostra fiducia e dei risultati che, insieme, abbiamo raggiunto. La trasparenza, che contraddistingue ogni nostro comportamento, è la base della fiducia che ogni giorno ci trasmettete; d quando noi prendiamo un impegno, andiamo fino in fondo, come dimostra il tasso di soddisfazione di chi si è sottoposto alle ns. prestazioni (oltre il 98%). Nonostante l’impossibilità di dedicare la nostra professionalità a tutti, stiamo cercando di crescere, come dimostra il fatto che i nostri laboratori hanno prodotto e consegnato, in un anno solare solo per l’Italia, oltre 8.000.000 di trattamenti. Prenota la tua analisi gratuita, chiama il numero verde 800283838 www.istitutohelveticosanders.it