Indicazioni per acquisto di sostanze detergenti e/o potenzialmente pericolose Al DSGA Agli assistenti amministrativi Oggetto: D. Lgs. 81/08 – indicazioni da seguire nell’acquisto di sostanze detergenti e/o potenzialmente pericolose Si riportano le principali accortezze da seguire per l’acquisto di sostanze detergenti e/o pericolose: Acquistare prodotti a base di sostanze atossiche sia per le pulizie che per i lavori manuali e di laboratorio degli alunni. Acquistare i prodotti detergenti necessari all’espletamento delle pulizie e/o del ripristino delle aule corredati dalle relative schede tossicologiche di cui farà richiesta al suo fornitore abituale. Tenere allegate tali schede con le fatture di acquisto dei prodotti per un eventuale controllo delle sostanze disponibili all’interno dell’Istituto. Sottoporre all’attenzione del personale ausiliario le schede sopra citate per quanto riguarda l’utilizzo in sicurezza dei prodotti detergenti. Predisporre lo stoccaggio e/o deposito di prodotti infiammabili e/o pericolosi in appositi armadietti di ferro, possibilmente con prese d’aria (ante a persiana) chiusi a chiave. L’uso di piccoli quantitativi di sostanze pericolose come acqua ragia, alcol, cloro, acido cloridrico, ecc. da parte del personale, docente e non, deve essere connesso alla sola attività didattica. INFORMATIVA D. Lgs. 81/2008 - Utilizzo attrezzature munite di Videoterminale Il videoterminale, inteso come schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato (es: personal computer o qualsiasi terminatale di rete), è divenuto ormai uno strumento di uso frequente che ha apportato radicali cambiamenti nel lavoro quotidiano. E’ riconosciuto, però, che un uso intensivo dello stesso, soprattutto in condizioni ambientali non perfette, può essere responsabile dell’insorgenza di disturbi a livello oculare o dell’apparato muscolo scheletrico. Senza ad arrivare a vere e proprie malattie, questi disturbi possono essere dei “fastidi” che possono essere prevenuti con opportune misure di organizzazione del lavoro e con una corretta progettazione ergonomia delle postazioni. La legislazione vigente classifica il lavoratore a terminale colui che utilizza il VDT in modo sistematico o abituale per 20 ore settimanali. Questo lavoratore sarà sottoposto a sorveglianza sanitaria (visita medica generale, mirata in particolare all'apparato visivo e all'apparato osteoarticolare, alla verifica della postura e dell’affaticamento fisico o mentale) effettuata dal medico competente individuato dal datore di lavoro. In ogni caso, se la lavorazione si protrae per 4 ore, il lavoratore ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 2 ore le cui modalità possono essere definite dalla contrattazione collettiva anche aziendale. Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro. La pausa e' considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro e, come tale, non e' riassorbibile all'interno di accordi che prevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro. Gli effetti sulla salute ed i rischi connessi all’attività legati all’uso del VDT riguardano: l’apparato visivo; l’apparato muscolo-scheletrico; lo stress. I disturbi possono derivare da una impropria progettazione della postazione di lavoro e da procedure lavorative non corrette. I disturbi dell’apparato oculo-visivo si presentano come: bruciore, secchezza, senso di corpo estraneo, ammiccamento frequente, fastidio al la luce, visione sdoppiata, stanchezza alla lettura. Sono fenomeni per lo più reversibili e costituiscono la sindrome da fatica visiva. Sono indici di sovraccarico dell’apparato visivo. Le cause sono legate all’inadeguatezza dell’illuminazione nell’ambiente di lavoro, all’impegno visivo ravvicinato, statico e protratto nel tempo o a difetti visivi mal corretti. I disturbi muscolo-scheletrici derivano da posture non corrette (errata scelta e disposizione degli arredi e/o del VDT) o da posture fisse e prolungate (anche se appropriate). Si manifestano con sensazione di tensione, di peso o di dolore principalmente alla nuca, alle spalle e alla schiena. L’uso prolungato della tastiera e/o del mouse (soprattutto in condizioni non corrette) può facilitare l’insorgenza di infiammazioni dei tendini della mano e dell’avambraccio. Lo stress può essere causato da fattori legati all’organizzazione del lavoro, come ad esempio: lavoro ripetitivo/monotono (data-entry) o complesso (programmazione) oppure da fattori ambientali, es posizioni di lavoro, illuminazioni inadeguate, rumore, ecc. Può manifestarsi con male alla testa, tensione nervosa, irritabilità, stanchezza eccessiva, insonnia, disturbi alla digestione. Quando si parla di videoterminale ci si riferisce anche alle caratteristiche della postazione di lavoro. Il posto di lavoro è quindi l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomomacchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l'unita' a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonche' l'ambiente di lavoro immediatamente circostante. Gli spazi devono permettere una posizione comoda, i cambiamenti di posizione ed i movimenti operativi. Il piano di lavoro deve essere opaco, di colore chiaro ma non bianco, non riflettente, di dimensioni sufficienti a permettere una dislocazione flessibile dello schermo, della tastiera e di quanto necessita all’attività lavorativa. ‘altezza deve essere di cm. 72 se fisso oppure permettere un’escursione al disopra e al di sotto di questa misura se regolabile. Lo spazio sottostante deve consentire l’alloggiamento delle gambe semidistese. La tastiera deve essere inclinabile e dissociata dallo schermo, dotata di superficie opaca chiara ma non bianca, davanti ad essa ci deve essere spazio sufficiente per appoggiare gli avambracci durante le operazioni di digitazione. Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile per evitare riflessi molesti ed abbaglianti. Il sedile di lavoro deve essere comodo e girevole e dotato di basamento stabile o con cinque punti di appoggio. La seduta e lo schienale devono essere regolabili in altezza ed inclinazione. Il piano del sedile e lo schienale devono essere ben sagomati, provvisti di una spessa imbottitura semirigida. Altri accessori sono: il poggiapiedi che deve essere messo a disposizione delle persone di bassa statura, in modo che le gambe non “penzolino” dalla sedia. Può essere utile il leggio porta documenti. Movimentazione manuale dei carichi e utilizzo di scale portatili Ai collaboratori scolastici Oggetto: D. Lgs. 81/08 – movimentazione manuale dei carichi e utilizzo di scale portatili RISCHI Le operazione di sollevamento o trasporto da parte di uno o più lavoratori, comprese le operazioni di spingere, tirare, portare, spostare un carico possono provocare lesioni dorso lombari ai lavoratori. La movimentazione di pesi elevati, se ripetuta nel tempo senza adeguate soste di riposo, determina stati di affaticamento che possono abbassare il livello di attenzione e lucidità, determinando con maggiore facilità infortuni accidentali o conseguenze differite nel tempo. I danni fisici che potrebbero manifestarsi a breve o lungo tempo sono: lombalgia acuta ernia del disco artrosi della colonna vertebrale tendinite strappi muscolari mal di schiena in genere Per quanto riguarda la possibilità di infortuni accidentali si ricordano: urti delle mani contro spigoli e stipiti escoriazioni, tagli, schegge causate da oggetti taglienti, scheggiati, chiodi sporgenti dagli arredi. schiacciamento delle mani durante il rilascio dell’oggetto sul piano di appoggio schiacciamento e contusioni a carico degli arti inferiori per precaria presa e scivolamento verso il basso. PRECAUZIONI E PROCEDURE DA ADOTTARE La movimentazione manuale dei carichi deve essere effettuata nelle seguenti condizioni: Il carico deve essere in genere inferiore a 30 kg di peso per gli uomini ed a 20 kg per le donne. È fatto divieto di sollevare singolarmente pesi superiori. In caso di necessità sarà adottato l’ausilio meccanico (carrelli, muletti, ecc.) o l’aiuto di un altro lavoratore. Il carico deve essere facilmente afferrabile, il suo involucro deve avere dei manici o maniglie per una facile presa; non deve essere troppo ingombrante. Il carico non deve essere in equilibrio instabile. Il lavoratore che solleva il carico deve trovarsi su pavimentazione o supporto stabile. Il carico non deve essere collocato in modo tale che per essere maneggiato il lavoratore debba assumere posizioni non naturali, ad esempio inclinando o torcendo troppo il busto. La struttura esterna del carico e/o la sua consistenza non devono comportare lesioni per il lavoratore in caso di urti, cadute, ecc. Le precauzioni per i casi sotto indicati riguardano oggetti di peso superiore ai 3 kg: al di sotto di questo valore il rischio per la schiena è trascurabile. Se si deve sollevare un oggetto da terra, non si devono tenere le gambe dritte. Bisogna portare l’oggetto vicino al corpo e piegare le ginocchia: tenere un piede più avanti dell’altro per avere più equilibrio. Se si devono spostare oggetti, bisogna avvicinare l’oggetto al corpo. Evitare di ruotare solo il tronco, ma girare tutto il corpo, usando le gambe. Se si deve porre in alto un oggetto Evitare di inarcare troppo la schiena. Non lanciare il carico. Usare una scaletta. Quando si trasportano degli oggetti, bisogna evitare di portare un grosso peso con una mano sola. E’ meglio suddividerlo in due pesi e trasportarlo con le due mani. Per il trasporto in piano fare uso di carrelli. Non sollevare bruscamente. Se il carico è pesante rinunciare a sollevarlo da solo e farsi aiutare da un’altra persona. Per il trasporto in piano fare uso di carrelli. Evitare di trasportare manualmente oggetti per lunghi percorsi o sopra rampe di scale, se non saltuariamente e con oggetti poco pesanti. Farsi aiutare da un’altra persona. Per il trasporto in piano fare uso di carrelli. Evitare di disporre gli oggetti più pesanti in posizioni troppo elevate da terra (sopra l’altezza della testa). Non spostare mobili od oggetti voluminosi mantenendo le mani all’esterno. Eventualmente, in base alle caratteristiche dell’oggetto da trasportare, usare guanti protettivi. Se si è rimasti a lungo in una posizione fissa (in piedi o seduti), iniziare con gradualità l’attività di movimentazione. Nel caso di scatole, sacchi, imballaggi di vario genere, verificare la stabilità del carico all’interno onde evitare sbilanciamenti, movimenti bruschi o innaturali. Assicurarsi che la presa sia comoda e agevole. Effettuare le operazioni in due persone, se necessario. Evitare di portare un grosso peso con una sola mano; eventualmente rinunciate a sollevarlo da solo. Mantenere il carico quanto più vicino al corpo. Non inarcare indietro la schiena (per prendere o sistemare oggetti su piani o scaffalature alte). Qualora non si arrivi comodamente al piano, utilizzare una scala. Evitare le correnti d’aria (reazione allo stato di sudorazione del lavoratore sotto sforzo). Introdurre delle pause di lavoro. Il dipendente con certificata o temporanea limitazione alla movimentazione manuale dei carichi deve astenersi dal procedere a tale attività. Qualora il lavoratore manifesti patologie sull’apparato muscolo scheletrico interessato alle attività di movimentazione manuale dei carichi dovrà comunicare tempestivamente per iscritto al dirigente scolastico lo stato di sofferenza. Utilizzo di scale portatili non fisse: • Il lavoratore deve avere a disposizione scale portatili non fisse adeguate alle norme UNI EN131. • Il lavoratore deve controllare lo stato dei pioli prima di salire sulla scala. • La scala deve essere trattenuta al piede da altro lavoratore. • Il lavoratore deve disporre di cintura porta oggetti che permetta di avere a portata di mano gli utensili. Norme generali – prevenzione del rischio chimico, da illuminazione, microclimatico e biologico A tutto il personale Oggetto: D. Lgs. 81/08 – Norme generali di esercizio dell’attività- prevenzione del rischio chimico, da illuminazione, microclimatico e biologico Si riportano di seguito le principali norme, cui tutto il personale è tenuto ad attenersi, di a) prevenzione del rischio microclimatico: È necessario effettuare il ricambio d’aria almeno ogni ora: i docenti dovranno tenere la finestra aperta, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, per qualche minuto. In presenza di condizionatori o macchine per il trattamento dell’aria si dovranno regolare i parametri microclimatici in maniera che non nuocciano alla salute degli occupanti prevedendo una temperatura estiva di 26 °C ed invernale di circa 18/20 °C; la velocità dell’aria va mantenuta al di sotto del valore di 0,15 m/s; il grado di umidità relativa va mantenuta intorno al valore di 35/40 %. In caso di abbassamento improvviso della temperatura si dovrà provvedere adottando un abbigliamento adeguato al mantenimento del benessere. b) prevenzione del rischio biologico Per evitare l’insorgere di questo rischio è vietato conservare nelle aule e nei locali cibi in genere e alimenti particolarmente deperibili. È opportuna l’istallazione di distributori di carta igienica/asciugamani e dosatori di sapone nei servizi igienici. Eventuali lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento dovranno scrupolosamente attenersi a quanto indicato come misura di prevenzione e protezione nell’opuscolo specifico messo a disposizione dal datore di lavoro. c) prevenzione del rischio chimico: Tutte le sostanze o i prodotti potenzialmente pericolosi devono essere stoccati in appositi armadietti in metallo con cartelli indicanti pericolo chimico; le chiavi degli armadi contenenti tali sostanze devono essere conservati da un incaricato, in genere il collaboratore scolastico di piano, sotto la propria responsabilità. I depositi contenenti tali liquidi o sostanze infiammabili vanno muniti di appositi cartelli indicanti pericolo di incendio e divieto di accesso al personale non autorizzato. È obbligatorio particolari cautele e l’uso di dispositivi di protezione individuale come guanti, mascherine, ecc. nell’utilizzo di prodotti e sostanze detergenti e potenzialmente pericolosi previa consultazione delle schede tossicologiche allegate. Negli archivi e depositi, i materiali devono essere depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, creando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m., eventuali scaffalature dovranno risultare a distanza non inferiore a m 0,60 dall’intradosso del solaio di copertura. d) prevenzione del rischio da illuminazione, Negli ambienti vanno per quanto possibile evitati fenomeni di abbagliamento o la creazione di zone di ombra in particolare su banchi e piani di lavoro. Norme generali – uso delle macchine e degli impianti elettrici A tutto il personale Oggetto: D. Lgs. 81/08 – Norme generali di esercizio dell’attività – uso delle macchine e degli impianti elettrici Si riportano di seguito le indicazioni per il corretto utilizzo degli impianti e di macchine ed apparecchi elettrici, cui tutto il personale è tenuto ad attenersi : È assolutamente vietato disporre i fili elettrici di macchine o prolunghe in modo che possano costituire rischio inciampo per gli utenti dei locali. È parimenti vietato manomettere o modificare parti di un impianto elettrico o di macchine (interruttori, prese, ecc.). Nel caso di più utenze, è vietato l’utilizzo di prese multiple, è consigliabile l’uso della “ciabatta”. Se fossero utilizzate dal personale macchine con assorbimento superiore ai 1000 W sarà necessaria l’installazione di prese interbloccate. E’ necessario in caso di cambio di lampadine, pulizia, ecc. disattivare l’impianto elettrico tramite l’interruttore generale. In caso di manutenzione, non tirare mai il cavo di alimentazione di una macchina per disattivarla ma afferrare la spina saldamente premendo la presa verso la parete. È vietato utilizzare le apparecchiature elettriche con mani bagnate o in presenza di acqua. Non utilizzare macchine ed attrezzature con parti o cavi elettrici danneggiati. Non tirare mai il cavo di alimentazione di una macchina per disattivarla ma afferrare la spina saldamente premendo la presa verso la parete. In caso di anomalie di qualsiasi genere (scintille, rumori, fiammate, ecc.) interrompere l’attività, disinserire la corrente e, possibilmente, staccare la spina. Si dovranno conservare i libretti di certificazione, uso e manutenzione delle macchine. Le macchine in genere devono riportare le caratteristiche costruttive, la tensione, l’intensità e il tipo di corrente. Le attrezzature elettriche debbano riportare l’indicazione della tensione, dell’intensità e del tipo di corrente ed il marchio CE. Utilizzo di sostanze detergenti e/o potenzialmente pericolose Ai collaboratori scolastici Oggetto: D. Lgs. 81/08 – utilizzo di sostanze detergenti e/o potenzialmente pericolose Si riportano le principali accortezze cui attenersi scrupolosamente per l’utilizzo di sostanze detergenti e/o pericolose: Utilizzare le sostanze esclusivamente per l’uso cui sono destinate. Utilizzare i dispositivi di protezione individuali che saranno forniti dall’Istituzione scolastica (guanti, mascherine, ecc.). Prima di utilizzare il prodotto leggere attentamente le etichette e fare attenzione alla simbologia su di essa riportata. Non miscelare per nessun motivo più prodotti e/o sostanze soprattutto se non se ne conosce la composizione chimica. Non lasciare recipienti sotto pressione (bombolette spray) vicino a fonti di calore. I rifiuti derivanti dall’attività di pulizia devono essere smaltiti il più presto possibile; in attesa di tale eliminazione, i depositi di rifiuti vanno conservati in un luogo inaccessibile e separato dall’attività didattica (es. non nei servizi igienici o corridoi) così come scope, stracci, ecc.. Le pulizie devono essere effettuate dopo l’uscita degli alunni e mai durante la loro permanenza, in particolare non si deve lavare a terra per evitare cadute accidentali. Dopo aver lavato a terra durante il “ripristino” dei servizi igienici o corridoi, se necessario durante l’attività didattica, è consigliata l’apposizione dei cartelli di “bagnato a terra”; in questo frangente gli alunni ed i docenti si recheranno al servizio igienico momentaneamente disponibile al piano. Vanno organizzati turni di pulizia nell’edificio per evitare nei depositi l’accumulo di sostanze infiammabili o pericolose (archivi, laboratori teatrali, depositi materiale didattico, ecc.). Stoccare e/o depositare i prodotti infiammabili e/o pericolosi in appositi armadietti di ferro, possibilmente con prese d’aria (ante a persiana) chiusi a chiave. Fare attenzione all’uso e allo stoccaggio e conservazione dei prodotti tossici, nocivi e corrosivi che vanno riposti in luoghi non accessibili a terzi, specie agli alunni. Il materiale di pulizia deve essere conservato in luoghi non accessibili a terzi, in particolare agli alunni. È importante che gli stanzini in cui sono riposte tali sostanze ed attrezzature (scope, stracci, ecc..) siano chiusi a chiave, la chiave sarà conservata dall’addetto al piano. Si raccomanda lo stoccaggio di piccole quantità di eventuale materiale infiammabile in siti inaccessibili agli alunni e contraddistinti da un cartello apposito Dieses Dokument wurde mit Win2PDF, erhaeltlich unter http://www.win2pdf.com/ch Die unregistrierte Version von Win2PDF darf nur zu nicht-kommerziellen Zwecken und zur Evaluation eingesetzt werden.