Modulo 2 – Dal 1° Dopoguerra alla fine della II Guerra Mondiale

Corso di Recupero di Sociologia: il ‘900
Prof.ssa Margherita Platania
Modulo 2 – Dal 1° Dopoguerra alla fine della II Guerra Mondiale
1942, AGOSTO, INIZIA LA BATTAGLIA DI STALINGRADO
LA BATTAGLIA DI STALINGRADO RAPPRESENTA, INSIEME A EL-ALAMEIN, IL MOMENTO DI SVOLTA DELLA
SECONDA GUERRA MONDIALE. NELL'EROICA RESISTENZA DELLA CITTA' SOVIETICA SI GIOCA, OLTRE ALLA
CONTRAPPOSIZIONE MILITARE SU LARGA SCALA, LO SCONTRO TRA DUE SISTEMI SOCIALI OPPOSTI E
INCOMPATIBILI.
Alla fine dell'estate del 1942 sembrava che le sorti tedesche fossero di nuovo in
ascesa. Dalla Norvegia all'Egitto, dall'Atlantico alle rive meridionali del Volga la bandiera
con la svastica sventolava incontrastata. Nell'agosto truppe tedesc he della Sesta Armata
di von Paulus avevano raggiunto il Volga a nord di Stalingrado, e di lì, per espresso
volere di Hitler, che la considerava la chiave di volta dell'immenso fronte sovietico,
mossero ad occupare la città.
Il progetto tedesco era di impadronirsi delle ricche aree petrolifere del Caucaso e dei
complessi industriali di Stalingrado
La resistenza russa fu straordinaria. Nella difesa della città, di importanza strategico economica determinante, accorsero non solo i soldati dell'Armata ross a, ma anche gli
operai delle fabbriche: molti arrivarono direttamente dal lavoro, con le tute da lavoro e
sporchi di grasso. Anche i civili, circa 59.000, presero le armi. Nella città distrutta dai
bombardamenti aerei si combatteva strada dopo strada, fabbricato dopo fabbricato: fra i
cumuli di macerie l'esercito tedesco fu fermato definitivamente nella sua avanzata in
territorio sovietico: nel novembre, infine, una controffensiva da nord rovesciò la
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Immagine 2.9 – 1942, Agosto, inizia la battaglia di Stalingrado
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situazione, chiudendo i tedeschi in una trappola mortale. Era arrivato anche il micidiale
inverno russo.
La disperata resistenza tedesca durò tre mesi, e qui si giocò l'esito della campagna di
Russia. Ai suoi generali che gli chiedevano di accettare la ritirata delle truppe di von
Paulus da Stalingrado, ormai tagliate fuori dal resto dell'esercito, Hitler oppose la sua
irresponsabile determinazione: "Dove il soldato tedesco mette piede, là resta". Il 2
febbraio, contravvenendo agli ordini del Führer, von Paulus trattò la resa: di un esercito
che pochi mesi prima contava 285.000 soldati rimanevano 91.000 uomini. Il resto era
stato massacrato.
Il 31 agosto Rommel in Africa aveva lanciato l'attacco ad el-Alamein, sperando di
sfondare le linee inglesi e di raggiungere il Nilo. Ma l'illusione di avere vinto durò poco:
il disastro di Stalingrado segnò, insieme alla sconfitta di el-Alamein e agli sbarchi
anglo-americani nel nord-Africa, il grande capovolgimento di tutta la seconda guerra
mondiale. Il sogno nazista svaniva fra le nevi di Stalingrado e la sabbia del desert o
nordafricano.
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Immagine 2.9 – 1942, Agosto, inizia la battaglia di Stalingrado