SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2009/2011. “L’APPROCCIO ALLE MALATTIE INTESTINALI” INDAGINI STRUMENTALI NEL PAZIENTE CON SOSPETTA MALATTIA INTESTINALE Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III – Gastroenterologia Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia TEST DI LABORATORIO – Per la maggior parte delle condizioni intestinali sono poco sensibili e poco specifici: • Alcune condizioni richiedono test specialistici (ad esempio, le porfirie) – Certi pattern possono essere di aiuto: • amilasi/lipasi per la pancreatite • transaminasi/ALP/Bilirubina per i disordini biliari • VES/PCR/conta bianchi possono essere di aiuto nelle situazioni di flogosi o nelle condizioni autoimmunitarie – Possono essere di aiuto nell’escludere disordini funzionali – Il dosaggio del ß-HCG è obbligatorio nelle donne in età fertile INDAGINI RADIOLOGICHE RX ADDOME A VUOTO: UTILITA’ • Valutare la distribuzione spontanea di aria e feci • Valutare la presenza di aria libera intraperitoneale (proiezione anteroposteriore del torace e rx addome in decubito sinistro) • Valutare la presenza di ostruzione intestinale • Valutare la presenza di calcificazioni e corpi estranei radio-opachi RX ADDOME A VUOTO: QUADRI RADIOLOGICI • Ostruzione del piccolo intestino: le anse del tenue si presentano dilatate, con livelli idroaerei, mentre è scarsa l’aria nel grosso intestino • Ostruzione del colon: le anse a monte dell’ostruzione si presentano dilatate e con livelli idroaerei, mentre a valle l’aria è pressoché assente • Riacutizzazione di RCU: utile per la sorveglianza del megacolon tossico (anse coliche abnormemente dilatate con parete estremamente sottile) METODICHE CON BARIO: STOMACO E DUODENO • Ormai sostituita dalla EGDS, rispetto alla quale è più lunga, indaginosa, meno precisa e non consente l’effettuazione di biopsie • Da utilizzare solo in mancanza della possibilità di effettuare una EGDS METODICHE CON BARIO: DIGIUNO E ILEO • Somministrazione diretta di bario: non permette una buona valutazione della mucosa perché il riempimento del lume è irregolare e frammentario • Inoculazione di bario mediante sondino naso-gastrico (clisma del tenue): permette uno studio accurato della mucosa e la dimostrazione di stenosi e fistole CLISMA DEL TENUE: INDICAZIONI • Malattie infiammatorie croniche intestinali (soprattutto il Chron): mette in evidenza ulcere lineari, aspetto ad acciottolato della mucosa, stenosi, fistole • Patologie mucose diffuse (celiachia, malattia di Whipple): mette in evidenza dilatazioni delle anse, alternanza di zone ristrette e dilatate METODICHE CON BARIO: COLON • Il clisma opaco mantiene un discreto valore diagnostico per la diverticolosi • Ha accuratezza diagnostica paragonabile alla colonscopia per lesioni che superano il cm di diametro ECOGRAFIA ADDOMINALE: VANTAGGI • Totale non invasività • Ripetibilità • Metodica Doppler: studio dei flussi venosi e arteriosi • Angioecografia perfusionale: l’utilizzo di mezzo di contrasto permette lo studio della vascolarizzazione (utile soprattutto nella definizione di natura di lesioni focali) • Sistema guida per manovre diagnostiche (biopsia) o terapeutiche (PEI, RITA) ECOGRAFIA ADDOMINALE: LIMITI • tecnica operatore-dipendente • meteorismo intestinale • abbondante adipe della parete addominale ECOGRAFIA NEL PAZIENTE CON DOLORE ADDOMINALE Fornisce informazioni su fegato, vie biliari, pancreas, milza, reni, strutture vascolari, raccolte ascessuali, annessi…si tratta quindi di una indagine di prima scelta per la diagnosi differenziale iniziale. ECOGRAFIA NEL PAZIENTE CON SOSPETTA MALATTIA INTESTINALE (1) • Applicazione più recente, dati preliminari • Non consente lo studio della mucosa, ma è in grado di studiare lo spessore, la stratificazione delle pareti e le componenti anatomiche extraparietali • Doppler per valutazione vascolare (patologia ischemica intestinale) ECOGRAFIA NEL PAZIENTE CON SOSPETTA MALATTIA INTESTINALE (2) • Utile nella integrazione diagnostica dei pazienti con patologie flogistiche (Crohn, diverticolite) per la possibilità di studiare le frequenti complicanze extraparietali • Indagine di prima istanza nel sospetto di appendicite acuta • Studi di applicazione della angioecografia TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA • Metodica fondamentale per lo studio di organi solidi intra-addominali • Fornisce informazioni su lesioni focali, ispessimenti di parete, presenza di masse, vascolarizzazione, integrità vascolare MEZZO DI CONTRASTO EV • Anomalie vascolari – aneurismi – pseudoaneurismi • contrast enhancement nei parenchimi: – infarti – ascessi – anomalie vascolari intraparenchimali TC NEL PAZIENTE CON SOSPETTA MALATTIA INTESTINALE (1) • Per ottenere buoni risultati sono necessari una adeguata preparazione intestinale e la distensione delle pareti con l’introduzione di mezzi di contrasto • Sono in via di sviluppo (studi preliminari) software che consentono lo studio endoluminale (“endoscopia virtuale”) TC NEL PAZIENTE CON SOSPETTA MALATTIA INTESTINALE (2) • Consente di valutare lo spessore delle pareti intestinali, non la stratificazione • Tramite l’utilizzo di mezzo di contrasto idrosolubile ev consente di valutare la vascolarizzazione della parete intestinale • Consente poi uno studio delle strutture anatomiche extraparietali anche distanti (stadiazioni) TC NEL PAZIENTE CON SOSPETTA MALATTIA INTESTINALE (3) • • • • • Indicata quindi nel sospetto di: Appendicite Diverticolite Ischemia Ostruzione Perforazione di visceri Consente poi di dimostrare l’estrinsecazione extraparietale delle malattie flogistiche intestinali (Crohn, diverticolite) RISONANZA MAGNETICA (1) • Vantaggi rispetto alla TC: – Non esposizione alle radiazioni – Disponibilità sempre crescente di mezzi di contrasto e software in grado di permettere un numero sempre maggiore di applicazioni • Limiti della metodica: – Disponibilità – Costi – Riduzione della qualità delle immagini con i movimenti respiratori e intestinali – Restrizioni legate al paziente (impianti metallici, pace-makers,..) RISONANZA MAGNETICA (2) • Indicazioni: le stesse della TC • Paziente con malattia intestinale: studi preliminari INDAGINI ENDOSCOPICHE GLI ESAMI ENDOSCOPICI SONO INDICATI • se il trattamento del paziente sarà probabilmente influenzato dal risultato dell’indagine oppure • quando si presume la esistenza di una patologia che possa contemplare una procedura di endoscopia terapeutica. GLI ESAMI ENDOSCOPICI SONO CONTROINDICATI • Quando l’esecuzione della manovra determina un rischio per la salute o la vita del paziente più elevato rispetto ai potenziali benefici per il paziente oppure • Quando non è possibile ottenere una adeguata collaborazione del paziente o il consenso informato alla procedura oppure • Quando è nota o si sospetta la perforazione di un viscere EGDS Permette: • l’ispezione visiva della mucosa di esofago, stomaco, duodeno • l’effettuazione di biopsie • l’effettuazione di manovre operative (asportazione di polipi, emostasi,..) EGDS: INDICAZIONI • Dispepsia di recente insorgenza in soggetti di età > 50 anni • Disfagia • Sintomi da esofagite da reflusso • Sorveglianza per neoplasie (FAP, esofago di Barrett) • Vomito persistente • Emorragia GI • Manovre terapeutiche EGDS: CONTROINDICAZIONI • • • • Sospetta perforazione GI Sospetta peritonite Condizioni cardiocircolatorie instabili Insufficienza respiratoria EGDS: COMPLICANZE • • • • • Perforazione Emorragia Infezioni Fissurazioni dell’esofago Ematomi COLONSCOPIA Permette di: • Esaminare in dettaglio la mucosa del colon e dell’ileo terminale • Eseguire biopsie • Effettuare polipectomie COLONSCOPIA: INDICAZIONI DIAGNOSTICHE • Alterazioni rilevate con clisma opaco o altre tecniche di imaging • Malattie infiammatorie croniche intestinali (diagnosi e puntualizzazione) • Valutazione di un sanguinamento GI (melena, ematochezia, SOF) o di anemia sideropenica di origine non nota • Diarrea cronica di eziologia ignota COLONSCOPIA: INDICAZIONI OPERATIVE • Trattamento di lesioni sanguinanti (elettrocoagulazione, heater probe, laser, endoclips, tecnica iniettiva,..) • Rimozione di corpi estranei • Escissione endoscopica di polipi • Dilatazione pneumatica di stenosi COLONSCOPIA: SCREENING E SORVEGLIANZA DEL CANCRO COLO-RETTALE (1) • Screening in pazienti asintomatici a rischio generico • Per esaminare tutto il colon alla ricerca di cancro sincrono o polipi neoplastici in pazienti con cancro operabile o con polipi neoplastici • Per rimuovere neoplasie del colon sincrone al momento o in tempi successivi alla resezione curativa del cancro, seguita da una colonscopia a 3 anni, poi a 3-5 anni • Dopo adeguata asportazione di tutti i polipi: colonscopia a 3-5 anni COLONSCOPIA: SCREENING E SORVEGLIANZA DEL CANCRO COLO-RETTALE (2) • Pazienti con storia famigliare significativa • Pazienti con pancolite ulcerosa o malattia di Crohn da più di 8 anni o con colite sinistra da più di 15 anni: colonscopia ogni 2 anni con biopsie per la ricerca di displasia COLONSCOPIA: NON E’ GENERALMENTE INDICATA • • • • • • Sindrome del colon irritabile cronica e stabile Dolore addominale cronico Diarrea acuta ADK metastatico di cui non si conosce la sede primitiva se i risultati della endoscopia non modificano la gestione terapeutica del paziente Follow-up routinario di malattia infiammatoria del colon (eccetto che per la sorveglianza del cancro) Sanguinamento del tratto digestivo superiore o melena con sorgente dimostrata a carico del tratto digestivo superiore COLONSCOPIA: CONTROINDICAZIONI • • • • • • • • • • Diverticolite acuta Colite fulminante Sospetta perforazione del colon Peritonite Megacolon tossico Aneurisma delle arterie iliache e dell’aorta clinicamente significativi Diatesi emorragica grave non correggibile Scompenso cardiaco grave Insufficienza respiratoria grave Gravidanza al secondo-terzo trimestre COLONSCOPIA: COMPLICANZE • Perforazione • Sanguinamento post-polipectomia STUDIO ENDOSCOPICO DEL PICCOLO INTESTINO • Enteroscopia (semplice o con tecnica del doppio pallone): è tecnica piuttosto indaginosa, ma permette un approccio sia diagnostico che terapeutico • Videocapsula endoscopica VIDEOCAPSULA: INDICAZIONI • Sanguinamento gastrointestinale occulto (EGDS E COLONSCOPIA NEGATIVE) • Malattia di Crohn • Lesioni da FANS • Poliposi del piccolo intestino • Patologia neoplastica • Diarrea cronica di origine sconosciuta VIDEOCAPSULA: CONTROINDICAZIONI • Occlusione o pseudo-occlusione del tubo digerente; note stenosi del tratto gastrointestinale • Gravidanza • Pregressa chirurgia maggiore dell’addome (relativa) • Patologia motoria intestinale • Disordini della deglutizione • Diverticolo di Zenker VIDEOCAPSULA: COMPLICANZE Ritenzione della capsula (mancata espulsione entro 2 settimane dalla ingestione). Da cui l’utilizzo della videocapsula “Patency” o “fantasma” (inizia a dissolversi a contatto con il contenuto intestinale dopo circa 40 ore dall’ingestione) che permette di controllare la pervietà dei tratti intestinali e la successiva somministrazione della videocapsula tradizionale in sicurezza e tranquillità. ECOENDOSCOPIA: INDICAZIONI DIAGNOSTICHE (1) Permette lo studio della parete del tratto gastrointestinale e degli organi contigui (esofago, stomaco, duodeno, retto, linfonodi adiacenti alla parete intestinale, mediastino posteriore, pancreas, vie biliari extraepatiche): stadiazione delle neoplasie del tratto gastrointestinale, valutazione di compressioni ab-estrinseco ECOENDOSCOPIA: INDICAZIONI DIAGNOSTICHE (2) ECOENDOSCOPIA: INDICAZIONI OPERATIVE • Prelievi citologici (EUS-FNA o tru-cut) • Drenaggio di pseudocisti pancreatiche o ascessi • Blocco della funzione di alcune fibre nervose con l’instillazione di alcool a scopo antalgico (ad es, ganglio celiaco nel dolore da pancreatite cronica) • Posizionamento di stent ECOENDOSCOPIA: COMPLICANZE A carico soprattutto della ecoendoscopia operativa: • rischio di emorragia • rischio di infezione • rischi di perforazione (raro)