midazolam - Ateneonline

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MIDAZOLAM
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Il midazolam è un farmaco ipno-inducente a breve durata d’azione indicato: per la sedazione conscia prima e durante procedure diagnostiche o
terapeutiche con o senza anestesia locale; durante l’anestesia (premedicazione prima dell’induzione dell’anestesia; induzione dell’anestesia;
come componente sedativo nell’anestesia combinata); sedazione in terapia intensiva.
MECCANISMO D’AZIONE
Il midazolam è un derivato appartenente al gruppo delle imidazo-benzodiazepine. La base libera è una sostanza lipofila con bassa solubilità in
acqua. L’azione farmacologica di midazolam è caratterizzata da una breve durata dovuta a un rapido metabolismo. Midazolam produce un
effetto sedativo e ipnotico di pronunciata intensità. È dotato inoltre di effetto ansiolitico, anticonvulsivante e miorilassante.
Il meccanismo d’azione è simile a quello delle altre benzodiazepine (vedi scheda lorazepam).
PRINCIPALI DATI DI FARMACOCINETICA
Per singola dose intravenosa la durata dell’anestesia va da 30 a 80 minuti.
Distribuzione: elevato legame alle proteine plasmatiche (95%); volume di distribuzione da 1 a 2,5 l/kg.
Metabolismo: estensivo sia a livello epatico che nella parete intestinale.
Eliminazione: escrezione renale da 45% a 57%; clearance totale del corpo:da 0,25 a 0,54 l/ora/kg; emivita da 1,8 a 6,4 ore.
POSOLOGIA E MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE
Posologia
Il midazolam è un potente agente sedativo che richiede un aggiustamento del dosaggio e una somministrazione lenta. L’aggiustamento del
dosaggio è fortemente raccomandato per ottenere con sicurezza il livello di sedazione desiderato in base alla necessità clinica, lo stato fisico,
l’età e la concomitante somministrazione di farmaci. In adulti sopra i 60 anni, debilitati o in pazienti con malattie croniche e pazienti pediatrici,
la dose deve essere determinata con cautela e devono essere considerati i fattori di rischio per ciascun paziente. Per i dosaggi standard riferirsi
all’apposita tabella nel Riassunto Caratteristiche del Prodotto.
Sedazione conscia
La sedazione inizia circa 2 minuti dopo l’iniezione. Il massimo effetto si ottiene dopo circa 5-10 minuti. Il midazolam deve essere somministrato
lentamente per via endovenosa a una velocità di circa 1 mg ogni 30 secondi (adulti).
Anestesia
Premedicazione: il midazolam deve essere somministrato da 20 a 60 minuti prima dell’induzione dell’anestesia. È obbligatorio un monitoraggio
attento e continuo dei pazienti dopo la somministrazione della premedicazione a causa della sensibilità individuale e per la possibilità che si
verifichino sintomi da sovradosaggio.
Induzione: la dose di midazolam per via endovenosa per l’induzione dell’anestesia deve essere aumentata lentamente. Ciascun aumento di non
più di 5 mg deve essere iniettato in 20-30 secondi con un intervallo di almeno 2 minuti fra due incrementi successivi. Negli adulti premedicati di
E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies
età inferiore ai 60 anni una dose endovena da 0,15 a 0,2 mg/kg è generalmente sufficiente. Negli adulti non premedicati di età inferiore ai 60
anni la dose potrebbe essere più elevata
Componente sedativo in anestesia combinata
Il midazolam può essere somministrato come componente sedativo nell’anestesia combinata sia con piccole dosi intermittenti per via
endovenosa (fra 0,03 e 0,1 mg/kg) sia per infusione endovenosa continua di midazolam (fra 0,03 e 0,1 mg/kg/h) tipicamente in combinazione
con analgesici. La dose e gli intervalli fra le dosi variano a seconda della reazione individuale del paziente. In adulti di età superiore ai 60 anni,
debilitati o in pazienti cronicamente ammalati sono richieste dosi di mantenimento minori.
Sedazione in terapia intensiva
La dose da carico negli adulti endovenosa varia da 0,03 a 0,3 mg/kg deve essere aumentata lentamente. Ciascun aumento da 1 a 2,5 mg deve
essere iniettato in 20-30 secondi con un intervallo di almeno 2 minuti fra due incrementi successivi. In pazienti ipovolemici, vasocostretti o
ipotermici la dose da carico deve essere ridotta o evitata. La dose di mantenimento endovenosa può oscillare da 0,03 a 0,2 mg/kg/h. In pazienti
ipovolemici, vasocostretti o ipotermici la dose di mantenimento deve essere ridotta. Il livello di sedazione deve essere controllato regolarmente.
Per sedazioni prolungate, si può sviluppare tolleranza. In questo caso la dose può essere aumentata.
Modalità di somministrazione
Il midazolam deve essere somministrato in un ambiente ben attrezzato per il monitoraggio e il sostegno alla funzione respiratoria e
cardiovascolare e da persone che abbiano ricevuto uno specifico addestramento al riconoscimento e alla gestione degli eventi avversi attesi,
compresa la rianimazione respiratoria e cardiaca. Nella sedazione conscia il midazolam è somministrato per via endovenosa prima
dell’intervento diagnostico o chirurgico. Non deve essere somministrato in iniezione rapida o in singolo bolo.
Preparazione della soluzione per l’infusione
Compatibile con le seguenti soluzioni: sodio cloruro 0,9%; glucosio 5% o 10%; levulosio 5%; soluzione Ringer; soluzione di Hartmann.
PRINCIPALI CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ad altre benzodiazepine o a uno o più eccipienti presenti nei prodotti; grave insufficienza respiratoria; apnea
notturna; grave insufficienza epatica; shock o coma; intossicazione acuta da alcol, ipnotici, neurolettici, antidepressivi o litio; glaucoma acuto ad
angolo chiuso. Uso per sedazione conscia in pazienti con grave insufficienza respiratoria o depressione acuta respiratoria.
Avvertenze
 Pazienti pediatrici di età inferiore a 6 mesi sono particolarmente suscettibili alle ostruzioni delle vie aeree e all’ipoventilazione, pertanto sono
essenziali piccoli incrementi del dosaggio per ottenere l’effetto clinico e il controllo accurato della frequenza respiratoria e della saturazione
d’ossigeno.
 Speciali precauzioni devono essere prese quando midazolam viene somministrato a pazienti ad alto rischio: adulti con età superiore ai 60
anni; pazienti cronicamente ammalati o debilitati quali pazienti con insufficienza respiratoria cronica, con insufficienza renale cronica,
diminuita funzionalità epatica o con diminuita funzionalità cardiaca; pazienti pediatrici specialmente in quelli con instabilità cardiovascolare.
E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies
 Come per ogni altra sostanza dotata di proprietà depressiva sul SNC e/o miorilassante, particolare attenzione è necessaria quando il
midazolam viene somministrato a pazienti affetti da miastenia grave.
 Si deve evitare l’uso di midazolam in concomitanza con alcol e/o agenti che deprimono il SNC. Tale uso concomitante può aumentare gli
effetti clinici del midazolam, compresa, potenzialmente, l’induzione di una sedazione grave o di una depressione respiratoria clinicamente
rilevante.
 Gravidanza e allattamento: i dati disponibili su midazolam sono insufficienti per valutare la sua sicurezza d’impiego in gravidanza.
Midazolam viene escreto in piccole quantità nel latte materno. Le madri che allattano devono essere avvisate di interrompere l’allattamento
durante le 24 ore successive alla somministrazione di midazolam.
PRINCIPALI REAZIONI AVVERSE con particolare riferimento a quelle legate alla terapia infusionale
Cardiovascolari: tromboflebiti. Dermatologiche: reazioni nel sito di iniezione (indurimento, rossore, dolore). Neurologiche: anormalità
nell’EEG, sedazione, movimenti involontari. Oftalmiche: riduzione pressione intraoculare. Respiratorie: apnea, depressione respiratoria, tosse.
Reazioni da brusca interruzione del trattamento: crisi epilettiche, effetto rebound insonnia ed effetto rebound ansietà. Altre: singhiozzo.
INCOMPATIBILITÀ FARMACEUTICHE
Non diluire il contenuto delle fiale di midazolam con macrodex al 6% in destrosio. Non miscelare il contenuto delle fiale con soluzioni iniettabili
alcaline. Il midazolam precipita in presenza di sodio bicarbonato.
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
La soluzione diluita è chimicamente e fisicamente stabile per 24 ore a temperatura ambiente o per 3 giorni a 5°C.
FONTI: Riassunto Caratteristiche del farmaco; DRUGDEX® System.
E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies
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