La leggenda racconta che Numitore, il re della città di Albalonga aveva una figlia Rea Silvia.
Numitore viene cacciato dal fratello Amulio che vuole diventare re e costrinse Rea Silvia a non fare figli.
Ma il dio Marte si innamorò della ragazza e nacquero due gemelli.
Rea Silvia, per non farli uccidere da Amulio, li mise in una cesta e li abbandonò lungo il fiume sperando che
qualcuno li trovasse.
Una lupa li sentì piangere, ne ebbe pietà e li allattò perché non morissero di fame.
Un giorno Faustolo un pastore trovò i gemelli, li portò a casa sua crescendoli come figli e li chiamò ROMOLO
e REMO.
I due fratelli vollero fondare una città e per decidere chi dovesse darle il nome fecero una gara: chi avesse
visto più uccelli alzarsi in volo avrebbe dato il nome alla città.
Remo salì sul colle Aventino e vide 6 avvoltoi mentre Romolo dal colle Palatino ne vide 12.
Vinse Romolo che con l’aratro, tirato da una mucca bianca e un toro rosso, tracciò una linea quadrato: era il
confine della nuova città che fu chiamata ROMA.
Era il 21 aprile 753 a.C.
Il fiume Tevere era circondato da 7 colli tra cui il Palatino che era il più sicuro e protetto.
Qui una tribù di pastori aveva costruito un villaggio di capanne.
Con il passare degli anni il villaggio si ingrandì grazie ai commerci con i Greci e gli Etruschi fino a unirsi agli
altri villaggi che si trovavano sugli altri colli e così nacque la città di Roma.
aravano i campi con l’ARATRO
coltivavano CEREALI, FRUTTA, OLIVI
sapevano estrarre il SALE che poi vendevano agli altri
popoli
allevavano CAPRE, MAIALI, BUOI
costruivano VASI, ARMI, ABITI con PELLI e TESSUTI
I Romani mangiavano CARNE, POLENTA,
FORMAGGIO, LEGUMI e FRUTTA
bevevano LATTE e usavano l’OLIO d’OLIVA per condire i cibi
Gli uomini indossavano la TUNICA.
Nelle occasioni importanti mettevano la TOGA
Le donne indossavano una STOLA
e la TUNICA
I Romani vivevano in famiglie molto
grandi guidate dal CAPOFAMIGLIA
Le donne si occupavano della casa
Il capofamiglia si occupava dei
figli maschi quando crescevano
Le donne crescevano ed educavano i figli piccoli.
A Roma c’erano tre classi sociali:
PATRIZI: erano ricchi e potenti.
Comandavano e potevano governare
PLEBEI: erano poveri ma liberi.
Lavoravano nelle botteghe o facevano i contadini.
Non potevano governare e comandare.
SCHIAVI: erano i prigionieri di guerra.
Facevano i lavori più duri e
pesanti ed erano trattati come animali
ROMOLO
NUMA POMPILIO
TULLO OSTILIO
ANCO MARZIO
Roma fu comandata da 7 RE che furono
TARQUINIO IL SUPERBO
TARQUINIO PRISCO
SERVIO TULLIO
Il re veniva eletto dal SENATO (100 uomini anziani)
Oltre al senato c’erano i COMIZI CURIATI.
Comizi curiati e Senato aiutavano il re a governare e a prendere le decisioni.
Tarquinio il Superbo fu così crudele che venne scacciato e da quel momento a Roma ci fu la REPUBBLICA
GIOVE
Dio degli dei
MARTE
Dio della guerra
VESTA
Dea del fuoco e della famiglia
QUIRINO
Dio che ricorda Romolo il primo re
I Romani erano POLITEISTI cioè credevano in tanti dei
Oltre a questi dei in ogni casa c’era un altare dove venivano adorati le divinità domestiche
PENATI
LARI
MANI
I Romani avevano un esercito molto forte e riuscirono sconfiggere gli altri popoli che abitavano in Italia e
conquistare i loro territori.
Le guerre più famose Roma le combatté contro CARTAGINE e furono chiamate GUERRE PUNICHE perché
i Cartaginesi erano detti PUNI.
Ci furono tre guerre puniche e i Cartaginesi
guidati da Annibale, attraversarono le Alpi
con gli elefanti e arrivarono in Italia.
I Romani, che non avevano mai visti quegli animali,
all’inizio si spaventarono ma poi riuscirono a sconfiggerli.
GIULIO CESARE fu un generale
fortissimo dell’esercito romano.
Riuscì a conquistare molti territori sconfiggendo i
popoli e con lui Roma diventò potente.
.
Cesare fu una persona giusta e con le sue leggi cercò di aiutare le persone più deboli e povere.
Questo non piacque ad alcuni senatori che decisero di ucciderlo.
Tornato a Roma diventò DITTATORE
Cesare fu ucciso il 15 MARZO del 44 a. C. mentre si trovava in senato.
Tra gli uccisori c’era
anche BRUTO suo figlio.
Il FORO era il centro della città.
Qui si parlava di politica, si facevano comizi, si
trattavano gli affari, si svolgeva il mercato, si
incontravano gli amici.
Sul Foro si affacciavano anche le aule
scolastiche dove insegnavano i maestri.
Intorno al foro c’erano le BOTTEGHE
dove si vendevano cibi e oggetti.
Era a un solo piano ed era divisa in due zone:
una costruita intorno all’atrio dove si facevano le
feste e si trovava la vasca che serviva a
raccogliere l’acqua piovana;
l’altra parte della domus era costruita
intorno a un giardino, circondato da colonne.
C’erano l’acqua e i bagni.
I Patrizi abitavano nelle DOMUS.
I plebei invece vivevano nelle INSULE
Specie di condomini dove c’erano tanti appartamenti che si
affacciavano sulla strada e su un cortile interno
Potevano essere alte fino a sei piani e di solito erano fatte di legno
pertanto gli incendi e i crolli erano molto frequenti.
Non c’erano l’acqua né i bagni.
I Romani amavano molto andare alle terme.
Qui potevano fare il bagno ma anche fare saune, massaggi e ginnastica.
Inoltre le terme erano una luogo di incontro dove parlare, fare affari e giocare.
Uomini e donne facevano il bagno in locali separati.
I giochi, che si svolgevano nel circo, erano
gare di corse di cavalli, c’erano poi le corse
con le bighe e le quadrighe, piccole carrozze
trainate da due o quattro cavalli.
La più grande pista usata
per le corse dei cavalli era il
Circo Massimo.
Nei teatri si assisteva alle
recite di tragedie e commedie
Per far festa in onore degli dei o per festeggiare le vittorie militari, i Romani partecipavano a giochi e spettacoli.
Nell’anfiteatro si svolgevano perfino battaglie
navali: una rete di canali sotterranei
permetteva, infatti, di trasformare l’arena in
una grande vasca piena d’acqua
I gladiatori erano prigionieri di guerra,
schiavi o poveri che combattevano
tra loro
Negli anfiteatri si
svolgevano, invece, i giochi
gladiatori, degli spettacoli
ordinati dagli Imperatori
Il più grande anfiteatro di
Roma è il Colosseo
contro belve feroci
I ragazzi scrivevano su TAVOLETTE di CERA usando lo stilo.
Per fare i conti usavano dei SASSOLINI chiamati calcoli
Nelle scuole i bambini imparavano
a leggere, a scrivere e a contare
I più grandi scrivevano testi e
studiavano gli autori greci e latini.
.
Si imparava la LINGUA LATINA che era la
lingua ufficiale dell’Impero.
Veniva usata nei documenti e nelle iscrizioni
I libri erano scritti a mano
su rotoli di pergamena
La parte più forte dell’esercito erano i
FANTI cioè quelli che andavano a piedi
poi c’erano ARCIERI e
CAVALIERI che li aiutavano.
I Romani riuscirono a conquistare tante terre perché avevano un esercito molto forte e ben addestrato.
I soldati venivano pagati con molti soldi e quando smettevano di combattere avevano un vita molto comoda.
Per attraversare i fiumi, i Romani mettevano le barche una vicina
all’altra e sopra ci costruivano una strada su cui far passare l’esercito.
Vicino ai confini, c’erano
delle torri di guardia.
In caso di pericolo venivano
accesi fuochi.
Ogni esercito aveva uno stemma.
Durante l’attacco i soldati lo
seguivano o gli si mettevano intorno
I soldati romani vivevano nei FORTI delle specie di città con dentro tutto ciò di cui avevano bisogno.
GRANAIO
BAGNI
STALLE
CASE
dove abitavano le persone
che non combattevano
CASERME
dove vivevano
soldati