fecondazione - anna onofri

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FECONDAZIONE
• FUSIONE MATERIALE GENETICO
APLOIDE
• 300 MIO – 200 ovocita
• 12-24 ore dopo l’ovulazione
• Capacitazione
• Completamento Meiosi II
• La cellula uovo, ancora circondata
dalle più piccole cellule follicolari
della granulosa che ne costituiscono
il cumulo ooforo, il quale,
espandendosi e frastagliandosi, dà
origine alla corona radiata.
• Penetrato nella stretta regione circolare
(spazio perivitellino) che separa la zona
pellucida dalla cellula uovo, lo
spermatozoo sarà ora in grado di fondere
la propria membrana plasmatica con
quella dell’ovocita.
• Il nucleo dello spermatozoo, contenuto
nella testa, può così essere incorporato
nel citoplasma della cellula uovo, insieme
con le strutture interne della sua coda.
• Si è così realizzata la “fusione” tra le due
cellule: l’evento fondamentale della
fertilizzazione.
• La fusione dei gameti = cellula nuova – la prima
dell’organismo – chiamata zigote.
• Risveglio metabolismo.
• Termine Meiosi II
• Si forma così, finalmente, il patrimonio aploide (23
cromosomi) del gamete femminile: solo con la
fecondazione si completa, dal punto di vista genetico, la
oogenesi!
• L’ovocita fertilizzato attua poi il
cosiddetto “blocco della polispermia”,
che impedisce ad altri spermatozoi di
penetrare in esso.
• Il “blocco” viene realizzato sia
mediante una rapida depolarizzazione
della membrana plasmatica (da –70 a
+20 mV ca.) che attraverso la reazione
corticale e zonale che provvede a
rendere la zona pellucida refrattaria
alla penetrazione spermatica.
• Circa 6-10 ore dopo la fusione tra lo spermatozoo e
l’ovocita è possibile osservare la presenza, all’interno
della cellula uovo fertilizzata, di due pronuclei – quello
femminile e quello maschile – che contengono il materiale
genetico (DNA) fornito rispettivamente dalla madre e dal
padre dell’embrione (23 cromosomi: stato aploide).
• Nello ore successive i due pronuclei si
avvicinano, trainati dal sistema di “funi” che
attraversa tutta la cellula (microtubuli), e, giunti a
stretto contatto, le membrane si rompono ed il
loro contenuto si fonde: si costituisce così,
all’interno della sua prima cellula, il patrimonio
genetico completo (46 cromosomi: stato
diploide) del nuovo organismo, che verrà
trasmesso a tutte le cellule del corpo umano e
rimarrà inalterato (ad eccezione di eventuali
mutazioni in qualche molecola di DNA) per tutta
la durata della vita.
•
•
Lo zigote: pochi minuti dopo la
fecondazione il nucleo dello
spermatozoo e quello della
cellula uovo si fondono
L'embrione umano a 36 ore
dalla fecondazione, costituito da
due cellule circondate
dall'involucro ( Zona Pellucida)
che lo protegge.
dopo poche ore lo zigote si divide in due cellule, dopo altre ore se
ne ottengono otto.
Alla fine del 3°giorno sono presenti 16 cellule
L’embrione a 8 cellule, nel passaggio a 16 cellule, inizia un processo
detto di “compattazione”: le cellule (blastomeri) si schiacciano le une
sulle altre formando una massa cellulare compatta, che massimizza i
contatti tra una cellula e le circostanti.
L’embrione tende ad assumere ora la forma di una mora e viene perciò
chiamato “morula”.
• La morula continua ad aumentare
esponenzialmente il numero delle sue
cellule, mantenendo però sempre
costante il diametro (circa 0,12 mm)
delimitato dalla presenza della zona
pellucida (circa 0,025 mm di
spessore), e quando è ormai
costituita da un centinaio di
blastomeri inizia a formare – per
accumulo di fluido all’interno della
massa cellulare – una cavità, detta
blastocele, che si espande
progressivamente.
5°/6°giorno
• La fase di “cavitazione” si conclude con la formazione della
blastocisti, quando l’embrione ha circa 180 cellule.
• Le cellule della blastocisti si distribuiscono in un sottile strato
esterno (trofoblasto= placenta) e in un piccolo gruppo accollato
all’interno di un polo del trofoblasto (massa cellulare interna = futuro
embrione)
• la blastocisti matura (completamente espansa) “rompe”, attraverso
l’azione di enzimi litici, lo strato di glicoproteine della zona pellucida
che ancora la circonda e abbandona il suo involucro protettivo che
aveva sinora rivestito l’embrione
impianto
•
•
Durante il viaggio dall’ampolla tubarica
all’utero, l’embrione realizza in soli 4-5
giorni delle trasformazioni spettacolari,
passando dallo stato unicellulare a
quello multicellulare (raddoppiando, in
media, il proprio numero di cellule ogni
12-15 ore) ed infine a quello di
blastocisti.
A questo stadio di sviluppo l’embrione
umano – costituito da circa 180 cellule
– si trova già all’ingresso della cavità
uterina e, dopo aver abbandonato il
suo rivestimento protettivo (zona
pellucida), inizierà il contatto con la
parete interna dell’utero (endometrio),
dove inizierà ad impiantarsi a partire
dal 6°-7°giorno.
•
Il numero delle cellule continua ad
aumentare, benché esse siano
sempre più piccole. Non appena la
blastula penetra nella parete uterina
le cellule esterne che la avvolgono si
aprono la via formando
un’escrescenza: si tratta di un primo
abbozzo di placenta. Durante la
seconda settimana , il disco
embrionale forma il sacco amniotico,
colmo di liquido amniotico, che
circonderà e proteggerà l’embrione
durante il suo sviluppo.
•
l’embrione si incista
progressivamente nella mucosa
uterina, circondandosi dei capillari
dei vasi sanguigni materni. Nella
stesso sito dove è avvenuto
l’impianto si formerà
progressivamente la placenta, un
“disco” formato da una parte fetale
(placca coriale) e da una parte
materna (decidua basale). Essa è
l’organo che – attraverso i vasi del
cordone ombelicale – consentirà la
nutrizione e la respirazione del feto.
•
•
•
•
Durante la stessa settimana si creano anche delle
cavità. Sono gli “spazi” che serviranno per il successivo
sviluppo dell’embrione:
Il sacco vitellino
che parteciperà alla costituzione dell’intestino primitivo
e sulla cui parete interna, durante la quarta settimana,
si formeranno le cellule germinali primordiali, i
precursori degli oogoni (nella femmina) e degli
spermatogoni (nel maschio). A meno di un mese di vita
l’embrione “pensa” già ai propri figli, preparando le linee
cellulari dalle quali origineranno i suoi gameti!
Il celoma
le cui pareti andranno a formare un involucro
membranoso (peritoneo) che avvolgerà gli organi
addominali del nostro corpo.
La cavità amniotica
che continuerà ad accrescersi nel corso della
gravidanza accogliendo l’embrione e, successivamente,
il feto, immersi nel liquido amniotico
•
CORION – HCG:
•
Al 13º giorno il disco germinativo al quale sono attaccati
dorsalmente l'amnios e ventralmente il sacco vitellino è
sospeso nella cavità coriale grazie al peduncolo
embrionale.
Il Beta HCG è un ormone fondamentale per lo
sviluppo e il buon proseguimento della
gravidanza.
Esso stimola infatti il corpo luteo, (che è la
modificazione del follicolo dopo l’ovulazione) a
produrre grandi quantità di progesterone.
Il progesterone ha la funzione di:
mantenere la muscolatura uterina liscia e
rilassata in modo da permettere un buon
attecchimento della gravidanza
lavorare in sinergia con gli estrogeni per
stimolare le pareti dell’utero ad aumentare il loro
sviluppo.
aiutare la formazione della placenta e
concorrere alla nutrizione del tuo bambino
rallentare le attività dell’intestino in modo da
assorbire più sostanze nutritive.
HCG
• Nelle prime fasi dello sviluppo le cellule embrionali sono totipotenti,
cioè possono produrre qualunque tipo di cellula, perché nel loro
programma genetico hanno potenzialmente tutte le specializzazioni.
• Il differenziamento inizia con la formazione prima di due, poi di tre
strati distinti.
• Gli scienziati li chiamano foglietti embrionali, perché si tratta di
finissimi strati di cellule sovrapposte. Questi tre foglietti contengono
in sé il futuro sviluppo di tutti gli organi.
3°settimana: gastrulazione
• All’inizio della settimana (15°
giorno) si può osservare un
ispessimento ed una introflessione
lineare dell’ectoderma: è la
cosiddetta linea primitiva. Da
questa struttura, in continua
trasformazione, migrano delle
cellule che si differenziano da
quelle dell’ectoderma e si
posizionano tra quest’ultimo e
l’endoderma, dando origine ad un
nuovo foglietto, il mesoderma.
• La parte centrale del mesoderma
si distacca dalle porzioni laterali e
forma un cordone, chiamato corda
dorsale. Intorno a questa, per
migrazione di cellule del
mesoderma laterale, si formeranno
i corpi vertebrali che andranno ad
accogliere il canale neurale
originatosi dall’ectoderma.
I tre foglietti embrionali
• Il primo strato, l’ectoderma, fabbricherà le parti più esterne come la
pelle, i peli, i capelli, le unghie, ma anche il sistema nervoso e gli
organi di senso.
• Il secondo strato, il mesoderma fornirà l’impalcatura di sostegno
come le ossa e i muscoli, ma anche il sangue e l’apparato
urogenitale.
• Il terzo strato, l’endoderma,produrrà gli organi interni per
l’alimentazione e la respirazione (stomaco, fegato, polmoni).
• In questo periodo l’embrione assume anche una precisa
configurazione spaziale: nella linea mediana si forma una colonna di
cellule, la corda dorsale, abbozzo della futura colonna vertebrale,
che stabilisce la simmetria del corpo, la posizione della testa e della
parte posteriore.
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