31-07-2006 Contributi pratici 08_agosto_2006_DEF 10:28 Pagina 356 Focolaio di aborto virale da virus della rinopolmonite quina E Un focolaio con aborti causato da EHV1 in un allevamento di fattrici trotter, nella provincia di Torino Giovanni Tedde Franca Torasso A.S.L. 10 Pinerolo (TO) Introduzione Scopo del presente lavoro è descrivere le modalità con cui si è manifestato un grave episodio di Rinopolmonite Equina, con a- borti da EHV1, in un allevamento di fattrici trotter della provincia di Torino e tutte le misure sanitarie adottate per controllarne la diffusione dell’infezione. 8 / 356 08_agosto_2006_DEF 31-07-2006 10:28 Pagina 357 Eziologia La Rinopolmonite equina è una malattia infettiva altamente contagiosa del cavallo, caratterizzata da diversi quadri clinici, riferibili a infezione respiratoria, aborto ed encefalite. L’agente eziologico appartiene alla Famiglia Herpesviridae (sottofamiglia alphaherpesvirinae, genere varicellovirus) ed è denominato Equid Herpervirus 1 (EHV1). Dei nove herpesvirus degli equidi descritti fino ad oggi, due sono considerati di grande importanza nell’allevamento del cavallo: EHV1 ed EHV4. Entrambi i virus sono trasmessi per via respiratoria ed infettano l’epitelio delle vie aeree superiori sebbene vi sia una crescente convinzione che EHV1 non causi forme gravi di malattia respiratoria. Entrambi i virus causano infezioni latenti durevoli in animali che superano l’infezione primaria, riattivano l’infezione agendo da reservoir per nuovi soggetti recettivi. EHV1 causa una viremia cellulo associata ed è responsabile di aborti e malattie neurologiche. EHV4 generalmente non causa viremia e quindi aborti mentre malattie neurologiche da EHV4 sono da considerarsi un evento piuttosto raro. EHV1 e EHV4 sono ubiquitari nella popolazione equina. Si conosce di entrambi la sequenza del loro DNA. Questi virus hanno un genoma con DNA bicatenario costituito da 145 a 150 kilobase codificanti per 76 geni, sono provvisti di envelope e presentano simmetria icosaedrica complessa. Gli alphaherpesvirus hanno un ciclo riproduttivo breve e la capacità di riattivare infezioni latenti che possono perdurare per anni. I sintomi compaiono in un periodo variabile dopo l’infezione o la reinfezione, in genere l’aborto si verifica tra i 10-15 giorni e i 4 mesi, la forma nervosa dopo 8-10 giorni. È stato dimostrato che dal 55% al 84% vi è DNA omologo tra EHV1 ed EHV4 e che l’omologia a livello aminoacidico varia dal 55% al 96%, questa altissima omologia a livello proteico tra EHV1 e EHV4 è associata alla replicazione, pakaging e formazione del capside. Presumibilmente il meccanismo di attacco alla cellula avviene tramite fusione dell’envelope virale con la membrana plasmatica ma può avvenire anche per endocitosi recettore-mediata, attacco recettore- mediato seguito da fusione con la membrana plasmatica o legandosi ai recettori CD 21/C3d. Il meccanismo di diffusione nell’organismo infettato avviene generalmente per esocitosi, più raramente tramite lisi della cellula ospite. La replicazione avviene nel nucleo. EHV1 e EHV4 contengono glicoproteine importanti per l’attacco cellulare, l’entrata e la disseminazione da cellula a cellula e sono inoltre importanti nell’indurre la risposta anticorpale. La PCR (polymerase chain reaction) può dimostrare la presenza di virus latente a livello di sistema linforeticolare da tessuto del tratto respiratorio e a livello di linfociti nel sangue periferico. Le infezioni delle alte vie respiratorie sono le più comuni manifestazioni nei weanlings, negli yearlings, e nei puledri di due anni, inoltre l’infezione di cavalle gravide può produrre aborto nell’ultima fase della gestazione o puledri nati morti o disvitali. EHV1 è inoltre un alphaherpesvirus neurotropo, che può causare sintomi neurologici come risultato di vasculiti, trombosi e necrosi a livello del SNC. I tessuti che possono risultare infetti da EHV1 includono la parte interna dell’utero, il tratto genitale maschile, l’intestino, la congiuntiva dell’occhio, il midollo spinale ed il cervello. Dopo l’esposizione al virus, i cavalli possono mostrare sintomi respiratori di media intensità consistenti in tosse, febbre e lieve anoressia. Si è visto che certi stipiti virali possono più facilmente causare paralisi quando risultano avere una mutazione nel gene della DNA polimerasi. Patogenesi La più comune via di contagio è quella aerogena ma anche il contatto diretto con feti abortiti o placente gioca un ruolo importante. La diffusione dell’infezione può avvenire in tre modi: 1 da cellula a cellula; 2 per via ematogena (attraverso monociti infetti); 3 per via nervosa (stipiti neurotropi). Il virus entra nell’ospite attraverso l’epitelio respiratorio ed il tessuto linforeticolare, poi diffonde nell’organismo attraverso fagociti 8 / 357 infetti. Le glicoproteine di EHV1 e EHV4 sono essenziali nel determinare l’attacco e l’entrata del virus nella cellula, infatti, essendo presenti sulla superficie della membrana virale, si attaccano alla superficie della cellula ospite e permettono la fusione del virus con quest’ultima. La replicazione avviene nel nucleo, e il protovirione acquisisce l’envelope dalla membrana nucleare. Le particelle virali fuoriescono per gemmazione dalla cellula. L’attività citolitica del virus sul tratto respiratorio esita in estese aree di necrosi epiteliale. Una caratteristica degli herpesvirus equini, è inoltre, quella di presentare corpi inclusi intranucleari. Una volta all’interno delle cellule della serie bianca del sangue, il virus è in grado di eludere le difese anticorpali diffondendo in altri tessuti incluso il sistema nervoso centrale. Le lesioni neuronali sono il risultato di vasculiti causate da infezioni dell’endotelio dei piccoli vasi che conducono alla trombosi con relativo danno al microcircolo dell’area colpita, ipossia ed eventuale morte delle cellule nervose. Un meccanismo simile sembra giocare un ruolo nel danneggiare la placenta e la nutrizione del feto ed esitare in aborto. L’infezione del feto quindi non rappresenta un prerequisito per scatenare l’aborto ed esami virologici negativi eseguiti sul feto non escludono il coinvolgimento di EHV1 nella genesi dell’aborto. L’infezione delle cellule endoteliali inizia con uno stato infiammatorio, prosegue con emorragia e necrosi ed eventuale aborto o encefalopatia (con localizzazione del virus a livello dei neuroni del ganglio del trigemino). Il sito di replicazione virale di EHV1 è l’endotelio vascolare, il cui danno diretto causa vasculiti; un altro meccanismo che produce danno vascolare è causato dalla formazione e deposito di immunocomplessi di EHV1 e anticorpi (reazione di Arthus). Il ritrovamento di necrosi endoteliale non è limitata ai vasi del sistema nervoso, ma in altri siti attraverso tutto il corpo, e dimostra lo spiccato tropismo che il virus ha per l’endotelio. L’aborto, similarmente alla mieloencefalopatia è il risultato di infezione e danno a diversi sistemi, incluse le cellule dell’epitelio respiratorio, seguite da infezione dei 08_agosto_2006_DEF 31-07-2006 10:28 Pagina 358 Contributi pratici leucociti e dell’endotelio dei vasi sanguigni e linfatici attraverso la lamina propria delle vie aeree superiori. Dopo l’infezione, EHV1 può rimanere latente e proteggere se stesso dagli effetti antivirali e citotossici dei linfociti T e degli anticorpi neutralizzanti, la riattivazione avviene di norma in soggetti clinicamente normali ed indipendentemente dal tasso anticorpale che invece influenza il titolo virale escreto. Materiali e metodi Descrizione del focolaio L’allevamento equino in questione è costituito da quattro aree contigue e distinte di cui: 1 un corpo centrale, con la classica cascina della pianura piemontese usata in parte come abitazione ed in parte la vecchia stalla adattata ad accogliere 8 box usati come sale parto e luogo dove vengono effettuate le visite cliniche sulle cavalle gravide ed in particolare le fecondazioni artificiali ed i controlli ecografici di routine; 2 il cortile-aia di grandi dimensioni su cui si affacciano 25 box usati di solito per accogliere le cavalle con i puledri nel periodo post partum; 3 altra stalla limitrofa alla cascina, con 6 box usati di solito come box di isolamento-quarantena ed infermeria; 4 numerosi ed ampi paddock intorno alla cascina, ognuno dotato di una zona coperta (tettoia coperta da tre lati con lettiera a paglia ed abbeveratoi) per un totale di 24 ettari. All’epoca dei fatti (Marzo 2005) sono presenti in allevamento 62 fattrici (di cui 23 vuote), 35 puledri nati nel 2004 e 3 cavalli da sella. Fattrici e puledri sono tutti trottatori. Le fattrici hanno un’età compresa tra i 4 ed i 16 anni. Il focolaio è stato accertato in seguito alla denuncia dell’allevatore di due casi di aborto nella stessa notte dell’11 marzo 2005. L’intervento tempestivo ha permesso di inviare nella stessa giornata i prodotti dell’aborto all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino (IZST) per la diagnosi eziologica Il sospetto di aborto da EHV1 era alto trattandosi di dati anamnestici chiari quali: • aborti quasi a termine (le due cavalle erano rispettivamente a 309 e 301 giorni di gestazione); • i due feti non presentavano fenomeni autolitici od altri fenomeni degenerativi; • le placente erano intere, pulite e senza adesioni, non presentando quindi alcun segno riferibile ad altre malattie della sfera riproduttiva; • le cavalle stesse all’esame clinico obiettivo generale e particolare non presentavano alcun sintomo clinico. Dall’indagine epidemiologica, avviata immediatamente sia con l’allevatore che con il veterinario aziendale, si viene a sapere che già in precedenza (il 24.02.2005, quindi 20 giorni prima) si è verificato un aborto su una cavalla primipara, sempre a termine al 296° giorno di gestazione, ma il feto, inviato all’IZST il giorno dopo l’episodio abortivo, non era risultato particolarmente chiarificatore dell’accaduto avendo esito negativo. Tutte le fattrici gravide erano state vaccinate contro la rinopolmonite con vaccino spento al 5°, 7° e 9° mese di gestazione (solo per EHV1 e come da protocollo vaccinale di routine); successivamente al primo aborto, la vaccinazione era stata ripetuta nel tentativo di rafforzare le difese anticorpali seguita da un ulteriore richiamo a 15 giorni su tutto l’effettivo dell’allevamento ed utilizzando questa volta un vaccino, sempre spento, ma per EHV1 ed EHV4. Il 17 marzo si verificava la nascita di un puledro nato vivo ma non vitale che veniva a morte dopo poche ore; anche in questo caso il puledro veniva inviato per all’IZST per indagini eziologiche. Altri tre episodi abortivi si presentavano successivamente il 18, 29 e 30 marzo, con cavalle rispettivamente al 328°, 314° e 334° giorno di gravidanza (grafico 1). Per un totale finale di 7 episodi abortivi su 38 parti, pari al 5,4% dei parti totali dell’allevamento. I due aborti più il puledro morto inviati all’ IZST sono stati esitati con isolamento del virus EHV1 su fegato e polmone dei feti, e su polmone e milza del puledro; l’esame necroscopico evidenziava sui feti un’enterite e sul puledro onfalite e broncopolmonite con epatizzazione diffusa del parenchima. I sierologici per Arterite Virale Equina erano negativi così come negativo era il batteriologico. Grafico 1: Cronologia dei parti (in rosso episodi abortivi) Modus operandi In occasione del primo intervento in allevamento, l’11 marzo, si è provveduto ad effettuare una visita clinica su tutto l’effettivo presente in allevamento ed a rilasciare pre8 / 358 cise indicazioni scritte all’allevatore circa il modo di procedere così come prescritto dal Regolamento di Polizia Veterinaria su sospetto di malattia infettiva denunciabile; in 08_agosto_2006_DEF 31-07-2006 10:28 Pagina 359 particolare è stato prescritto: 1 divieto di movimentazione da e per l’allevamento di tutti gli equini presenti; 2 isolamento delle cavalle che avevano abortito; 3 ripetute disinfezioni, con prodotti clorati, dei box dove sono avvenuti gli episodi abortivi, previa accurata pulizia e distruzione della lettiera così come disinfezione di tutto il materiale d’uso venuto a contatto con gli esiti degli aborti e con le cavalle in questione (finimenti, contenitori vari, tazze di abbeverata ect.); 4 viene raccomandata un’oculata gestione del personale che lavora in allevamento con uso dove possibile di materiale monouso e ripetute disinfezioni delle mani e dei calzari con l’accortezza di accudire per ultime le cavalle isolate; 5 limitare il più possibile la movimentazione di persone ed automezzi da e per l’allevamento. Dal punto di vista clinico, si è posta attenzione ad eventuali rialzi febbrili, i classici sintomi respiratori (scolo nasale sieroso, tosse, tumefazione dei linfonodi intermandibolari), la presenza di edemi distali degli arti e le parti declivi del corpo: ma non si è rilevato nulla di significativo. Anche i feti abortiti e le placente ad un esame obiettivo generale non mostravano segni di alcuna lesione, e le cavalle il giorno stesso dell’aborto apparivano assolutamente normali. Solo una fattrice risultava isolata in infermeria per un episodio neoplastico alla congiuntiva palpebrale, fattrice che sottoposta ad intervento chirurgico, senza risultati apprezzabili, anzi con recidiva in atto, veniva sottoposta ad eutanasia in data 05 Maggio prima ancora del parto. L’effettuazione dell’indagine epidemiologica ha potuto escludere avvelenamenti da piante o sostanze chimiche, carenze nutrizionali ed altre cause infettive. La stessa indagine non ha tralasciato l’esame di tutte le movimentazioni in allevamento ed in particolare si è potuto evincere che tra il 04 Gennaio ed il 12 Febbraio sono state introdotte in allevamento, dalle corse, sei caval- le, per essere messe in razza. Questi animali, non vaccinati contro la Rinopolmonite se non dopo il primo aborto avvenuto in allevamento, non sono stati posti in quarantena, ma in paddock confinanti con le fattrici, confidando anche sull’assenza di sintomatologie evidenti e riferibili a malattie infettive e sul fatto che erano state eseguite le vaccinazioni profilattiche. In attesa degli esiti sui feti inviati al laboratorio, il 14 marzo, si provvedeva ad effettuare i prelievi ematici su tutte le fattrici gravide più le tre che avevano già abortito (tabella 1). In seguito alla conferma diagnostica per EHV1 (23 Marzo) viene proposta apposita Ordinanza Sindacale così come da Regolamento di Polizia Veterinaria (D.P.R. 08. 02.1954 N. 320) ed O.M. 12.08.1970 “Profilassi delle Malattie Virali Respiratorie degli equini”, al fine di evitare la diffusione della malattia e con cui vengono prescritte al proprietario dell’allevamento le disposizioni urgenti e contingenti che in parte erano già state prescritte all’atto di notifica del sospetto di Rinopolmonite (vedi sopra) con il sequestro di tutti gli equidi presenti in allevamento ed il divieto di movimentazione. In data 25 marzo sono state testate le fattrici vuote ed in data 30 marzo le fattrici gravide, già testate in data 14 per evidenziare eventuali sieroconversioni, insieme ai puledri 2004 ed ai tre cavalli da sella. (tabella 1 e grafico 2). 8 / 359 Dopo l’ultimo caso di aborto, avvenuto il 30 marzo, tutte le restanti fattrici hanno partorito regolarmente; in assenza di qualsiasi sintomatologia clinica, verificata con periodiche visite in allevamento per tutto il mese di aprile, il 5 maggio si è effettuato un ulteriore prelievo su tutti i capi per vedere l’andamento anticorpale: in generale si è avuto un abbassamento del valore di sieroneutralizzazione; solo una cavalla, tra l’altro vuota, ha sieroconvertito e sulla quale si è effettuato un test PCR per valutare l’eventuale presenza del virus (EHV1 ed EHV4) il quale ha dato esito negativo. Il 31 maggio si è provveduto a chiudere il focolaio dopo aver accertato che: 1 tutte le fattrici gravide avevano ormai partorito; 2 erano state effettuate tutte le disinfezioni prescritte; 3 erano passati ormai 60 gg. dall’ultimo caso di aborto; 4 la PCR sull’ultima cavalla che aveva sieroconvertito era negativa; 5 assenza di sintomi clinici apparenti riferibili a Rinopolmonite o altra malattia infettiva diffusiva. Commenti ai titoli anticorpali Esaminando cronologicamente gli esiti sierologici (tabella 1) si può osservare: 1 al primo prelievo tutte le cavalle hanno mostrato titoli anticorpali positivi per EHV1 variabili tra 32 (una sola cavalla) e > 256; 2 i prelievi del 25/30 marzo effettuati su tutti i capi in allevamento, compresi i 35 puledri ed i tre cavalli da sella, hanno mostrato un generale aumento di tutti i tassi anticorpali sulle cavalle già testate in precedenza con due sieroconversioni (da 64 a > 256), di queste una ha partorito normalmente il 09.04.2005 e l’altra ha abortito il 30.03.2005. Un’unica fattrice ha dimostrato diminuzione del tasso anticorpale (da 32 a 16), ma si trattava della fattrice con neoplasia in atto, in probabile stato di immunodepressione. Le altre fattrici, non gravide, hanno anche loro evidenziato tassi anticorpali positivi (da 32 a > 256). I puledri ed i cavalli da 08_agosto_2006_DEF 31-07-2006 10:28 Pagina 360 Contributi pratici sella presentano tassi anticorpali negativi (50%), 2 capi con valore > 256 (5,26%), 3 con 128 (7,89), 1 con titolo 64 (2,63%), sei capi con titolo 32 (15,78%), 3 capi con titolo 16 (7.89%) e 4 capi con titolo 8 (10,52%) e quindi valori in generale più bassi rispetto alle fattrici; 3 con il terzo prelievo, del 5 maggio, si evidenzia un generale abbassamento di tutti i tassi anticorpali (19 cavalle pari al 69,35% dei prelievi effettuati) con ancora un’unica sieroconversione da 64 a > 256 su una cavalla vuota (risultata poi negativa ad test PCR effettuato successivamente), 8 capi con tasso leggermente aumentato (13,11%) e 11 con tasso invariato (18,03%). Conclusioni L’episodio descritto dimostra, come ampiamente descritto in letteratura, che l’uso della vaccinazione non può contrastare gli episodi di aborto una volta che questi si manifestano. Il fatto di aver ripetuto due interventi vaccinali a distanza di 15 giorni, dopo il primo aborto, non ha evitato che per un mese si siano ripetuti altri aborti. Sicuramente la normale profilassi con vaccinazione al 5°, 7° e 9° mese di gravidanza stimola maggiormente l’immunità umorale tralasciando l’immunità cellulo-mediata più utile nella prevenzione dell’aborto (immunità che normalmente si abbassa nell’ultimo trimestre di gravidanza). Sicuramente l’incidenza di aborti nel mese di marzo ha confermato l’ampia diffusione del virus nell’ambiente così come comunque ha sicu- ramente giovato una corretta gestione del focolaio dopo i primi aborti: in letteratura sono state descritte percentuali ben più alte di aborti nei focolai da EHV1. Certamente risalire all’origine dell’infezione non è agevole ma comunque si può ragionevolmente dedurre che l’elemento scatenante sia stata la riattivazione dell’infezione latente di animali interni alla scuderia o, più verosimilmente, di soggetti non vaccinati e non adeguatamente isolati provenienti dall’ippodromo ed introdotti in allevamento. Non si può altresì eludere che questi animali stressati dalle corse abbiano agito come amplificatori di virus, esponendo quindi le fattrici in allevamento ad una elevata carica infettante alla quale nulla ha potuto la vaccinazione. Dall’esperienza di cui sopra, si evince che per ottimizzare il risultato della profilassi immunizzante e per limitare gli episodi d’aborto è necessario: 1 vaccinare tutto l’effettivo dell’allevamento, indipendentemente dall’età e dall’attività dei singoli animali; 2 mantenere per almeno tre settimane l’isolamento dei cavalli di nuova introduzione in allevamento; 3 effettuare spesso disinfezioni degli ambienti nei quali vivono i cavalli; 4 limitare le dimensioni dei gruppi dei puledri in svezzamento, mantenendoli in paddock relativamente ampi e così anche per i gruppi delle fattrici; 5 cercare di evitare le situazioni di stress che possono provocare la riattivazione del virus; 6 in caso di un primo evento abortivo separare le giumente in gruppi quanto più piccoli possibile. Grafico 2 - Esiti sierologici dei puledri e cavalli da sella 8 / 360 08_agosto_2006_DEF 31-07-2006 10:28 Pagina 361 Tabella 1 - Elenco delle fattrici con titoli di sieroneutralizzazione per EHV1 (cut off 8) In evidenza le sieroconversioni e gli aborti Esito parto Fattrice 1 Fattrice 2 Fattrice 3 Fattrice 4 Fattrice 5 Fattrice 6 Fattrice 7 Fattrice 8 Fattrice 9 Fattrice 10 Fattrice 11 Fattrice 12 Fattrice 13 Fattrice 14 Fattrice 15 Fattrice 16 Fattrice 17 Fattrice 18 Fattrice 19 Fattrice 20 Fattrice 21 Fattrice 22 Fattrice 23 Fattrice 24 Fattrice 25 Fattrice 26 Fattrice 27 Fattrice 28 Fattrice 29 Fattrice 30 Fattrice 31 Fattrice 32 Fattrice 33 Fattrice 34 Fattrice 35 Fattrice 36 Fattrice 37 Fattrice 38 Fattrice 39 Fattrice 40 Fattrice 41 Fattrice 42 Fattrice 43 Fattrice 44 Fattrice 45 Fattrice 46 Fattrice 47 Fattrice 48 Fattrice 49 Fattrice 50 Fattrice 51 Fattrice 52 Fattrice 53 Fattrice 54 Fattrice 55 Fattrice 56 Fattrice 57 Fattrice 58 Fattrice 59 Fattrice 60 Fattrice 61 Fattrice 62 ABORTO ABORTO ABORTO ABORTO ABORTO ABORTO ABORTO DATA PARTO 02/01/2005 14/01/2005 24/02/2005 01/03/2005 01/03/2005 01/03/2005 01/03/2005 01/03/2005 01/03/2005 11/03/2005 11/03/2005 17/03/2005 18/03/2005 19/03/2005 20/03/2005 20/03/2005 22/03/2005 22/03/2005 24/03/2005 24/03/2005 29/03/2005 30/03/2005 01/04/2005 05/04/2005 09/04/2005 13/04/2005 16/04/2005 18/04/2005 18/04/2005 20/04/2005 25/04/2005 05/05/2005 08/05/2005 17/05/2005 18/05/2005 25/05/2005 27/05/2005 28/05/2005 EUTANASIA 05/05/05 (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) (vuota) Prelievi del Prelievi del 14/03/2005 25/03/2005 64 64 > 256 128 > 256 64 64 128 > 256 64 64 128 64 64 128 64 128 128 64 128 128 128 64 128 64 64 128 > 256 64 32 Prelievi del 30/03/2005 Prelievi del 05/05/2005 128 64 128 128 > 256 128 > 256 > 256 18 128 > 256 128 > 256 > 256 128 64 128 > 256 128 64 > 256 > 256 128 > 256 > 256 > 256 > 256 128 > 256 128 > 256 128 128 64 64 > 256 128 128 16 64 128 64 128 64 64 64 128 32 32 128 64 128 128 32 32 64 > 256 32 128 64 128 64 128 128 128 64 64 128 128 > 256 64 64 128 64 64 128 32 32 128 128 64 128 64 64 128 64 > 256 > 256 64 128 > 256 64 > 256 64 128 128 > 256 64 64 64 128 La bibliografia è consultabile sul sito: www.ilprogressoveterinario.it 8 / 361 16 128 32 32 128 64 32 32 32 128 64 32 128 64 64 128 128 64 > 256 128 > 256 128 128