Stoicismo II Fase, Media stoà Scaletta Pneuma: anima dell’Universo, (Dio- Provvidenza- Fato) nell’uomo si manifesta come logos Virtù = vivere secondo natura = secondo ragione = dominare gli impulsi conformandosi alla ragione universale, alla provvidenza, al fato. - Sapiente = eroe chiuso nella sua saggezza che disprezza le passioni e le vicende umane Panezio (167 a Roma) concilia le teorie platoniche con lo stoicismo: - Non crede al saggio imperturbabile come alla attuazione perfetta della virtù - Uomo perfettibile attua una virtù pratica (no teoretica = assoluta) in collaborazione con gli altri uomini > apertura sociale - Virtù = vivere secondo il prepon = conveniente = adattarsi a ciò che la provvidenza stabilisce in maniera coerente alla propria natura, senza volere superare i propri limiti - Humanitas più duttile, incoraggia l’attività politica, dà fondamento teoretico al concetto di Roma Caput Mundi, giustifica l’imperialismo romano - Grande mediatore più che filosofo, Panezio adatta le tesi stoiche alle esigenze della vita politica di Roma - Lascia in ombra egualitarismo democratico e il rigorismo morale elementi accolti dai populares attraverso la mediazione di Blossio di Cuma, amico e consigliere di Tiberio Gracco, discepolo di Diogene e Antipatro, stoici Posidonio di Apamea (Siria) - Filosolo, storico, geografo, studioso di astrologia - maestro di Cicerone a Rodi (78-77), - scolaro di Panezio, a Roma nell’87 , - autore di Storie di cui abbiano solo frammenti e che si ricollegano a quelle di Polibio per il periodo trattato ( III Punica -- Silla) e per il riconoscimento della superiorità politico – giuridica di Roma, conservatore avverso ai Gracchi e a Mario. Sostenitore di Pompeo, esercitò una profonda influenza su tutta la cultura latina - accetta il principio della perfezione solo relativa del saggio che non trascura il mondo ma collabora con gli altri - impegno politico è un dovere religioso che avrà la sua ricompensa nel mondo ultraterreno - alla città di Dio corrisponde in terra l’organismo cosmopolitico che si identifica in Roma - questo complesso sistema ideologico giustifica l’imperialismo di Roma e confluisce nella ideologia augustea della missione provvidenziale e dell’eternità dell’urbs e con la mediazione Ciceroniana, favorito da elementi platonici precristiani sarà elemento di fondo della civiltà europea fino a Dante. - Epicureismo < Epicuro di Samo 340-270 a.C. “Italiam totam occupaverunt” Cicero, Tusc IV, 7 - vivere secondo natura = cercare il piacere e fuggire il dolore sommo bene = atarassia = piacere in stasi late biosas = vivi nascosto; autarchia; felicità = quadrifarmaco 4 i principi per raggiungere l’atarassia = non temere la divinità, non temere la morte, sapere che il bene si può ottenere facilmente e il male si può sopportare Tre sono i tipi di piacere: Solo i piaceri naturali e necessari sono da ricercarsi in ogni caso, i secondi non da fuggire: quelli naturali non necessari; infine vengono quelli non naturali e non necessari. 1 - - - - pensiero = sintesi di sensazioni + concetti generali presenti in noi, solo vere le sensazioni, errate o vere le opinioni. L’epicureo ha fede nella virtù non assoluta intesa come equilibrato adattamento no necessità del determinismo democriteo : con la teoria del clinamen si rompe la catena del fato, si ammette la mutazione nel corso delle cose, la libertà del pensiero e la volontà dell’uomo L’uomo nato dal caso, non creato per un fine preciso, ha conquistato la civiltà e con la morte scomparirà (mortalità dell’anima) Gli dei non si curano degli uomini realizzano il sommo bene epicureo = atarassia Il saggio libero da timori realizza in sé la felicità se segue la natura, se raggiunge la libertà interiore, se coltiva l’amicizia e la scienza, perché non esiste né il mito della patria o una missione civica che realizzi l’uomo, né la giustizia assoluta Filosofia asociale perché predica un asociale isolamento dalla vita politica Sovverte l’ordine costituito svincola l’uomo da ogni idea di provvidenza, dalla prospettiva di un premio ultraterreno. Esalta: libero arbitrio, libera volontà, no ubbidienza a ferree regole, no riconoscimento della divisione gerarchica della società, no verità assolute Toglie legittimità al predominio di classe perché elimina l’idea di un universo organizzato gerarchicamente Filosofia aperta a tutti: non si rivolge a una ristretta cerchia: alla base pochi concetti e di facile comprensione Rivendica l’uomo a libertà dalle superstizioni, dalle convenzioni….. Ha un aspetto rivoluzionario per la sua asocialità e per la sua ribellione alla cultura di elites, mentre esalta la vera scienza presupposto dell’intima libertà dell’uomo Filosofia ricorrente nelle età di crisi: età augustea, età signorile, nelle età dominate dal culto della ragione e da una visione laica della vita: illuminismo; (nella cultura italiana vedi Leopardi); età moderna. Il suo edonismo, spesso frainteso, è un edonismo fatto di rinunce 2