°3 N 3 - 01 III 2 O LE N IA N A EC SP La disponibilità dei nuovi farmaci in fascia C/OSP (nn): il caso della retinopatia SSN; nondimeno c’è da considerare che la mancanza QUADRO DI RIFERIMENTO di rimborsabilità può rendere difficoltoso l’accesso al Il Decreto Balduzzi, convertito nella Legge n.189 farmaco innovativo da parte del paziente che non può dell’8 novembre 2012, reca all’art.12, commi 1-3, a proprie spese affrontare gli elevati costi ed ostacola- alcune “Procedure concernenti i medicinali”. re le decisioni relative all’utilizzo nella pratica clinica per gli oggettivi vincoli cui i payers sono sottoposti. Fra queste, la possibilità che alcuni medicinali, per i Nuove opportunità terapeutiche, dunque, rischiano quali è stata rilasciata un’autorizzazione all’immissio- comunque di rimanere in una sorta di stand by dipen- ne in commercio comunitaria, in conformità ai diversi dente dai tempi delle procedure negoziali con tutti i Regolamenti UE, vengano collocati automaticamente riflessi che l’assenza di rimborsabilità, soprattutto se in apposita sezione dedicata ai farmaci non ancora va- declinata in maniera rigida, potrebbe avere sugli am- lutati ai fini della rimborsabilità, lettera c) della legge biti di cura in cui l’obiettivo della personalizzazione 24 dicembre 1993, n.537 nelle more della presenta- della terapia, dettata da criteri basati sulla valutazione zione da parte dell’azienda interessata, di un’eventua- attenta dell’outcome clinico, dovrebbe invece guidare le domanda di classificazione diversa. le scelte. La modifica legislativa introdotta sancisce una separazione delle procedure AIC dalle procedure di nego- L’applicazione del Decreto Balduzzi ziazione del prezzo e del rimborso. Entro 60 giorni sulla fascia C/OSP: dalla pubblicazione sulla GUCE dell’autorizzazione il caso della retinopatia comunitaria, l’AIFA pubblica in GU un comunicato Nello scenario normativo, tracciato dal Decreto Bal- relativo alla classificazione in fascia C non negoziata duzzi, si colloca aflibercept, uno fra i primi farmaci au- (nn) del medicinale per il quale fissa il prezzo ex-facto- torizzati all’immissione in commercio con procedura ry comunicato dall’Azienda. Indubbiamente la norma comunitaria in fascia C/OSP (nn), quale medicinale da offre la possibilità di accorciare l’iter di registrazione somministrare solo mediante iniezioni intravitreali da dei farmaci attraverso il rilascio accelerato dell’AIC effettuarsi ad opera di un medico esperto, esclusiva- secondo direttive comunitarie, rendendo rapidamente mente in ambiente ospedaliero o in strutture ad esso possibile la commercializzazione in Italia di farma- assimilabili (OSP). Secondo le indicazioni terapeutiche ci che sono stati giudicati efficaci e sicuri prima che riportate in scheda tecnica, il farmaco è indicato per il vengano definite le modalità di rimborso da parte del trattamento negli adulti della degenerazione maculare 01 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF neovascolare essudativa correla- drusen seguono alterazioni atrofiche mentato e sotto la retina. Il processo ta all’età (wet Age related Macular dell’epitelio pigmentato retinico e del- neovascolare Degeneration-wAMD) una patologia la coriocapillare ad esse adiacenti fino elettivamente l’area centro maculare, legata all’invecchiamento responsabi- al determinarsi di un quadro clinico in genere peggiora progressivamente le, nei Paesi industrializzati, di cecità chiamato atrofia geografica. fino alla formazione di una cicatrice di legale nei pazienti di età superiore ai Tale condizione atrofica dell’epite- forma discoidale in cui i fotorecettori 65 anni. lio pigmentato, che costituisce una maculari risultano distrutti. La funzio- Questa condizione interessa la macula struttura fondamentale per la buona ne visiva centrale ne risulta gravemen- che rappresenta la porzione centrale funzione e la sopravvivenza dei fo- te compromessa. La forma umida è re- della retina predisposta alla visione torecettori retinici, si associa ad una sponsabile dell’80% dei casi di cecità nitida di ciò che si guarda. Con l’in- corrispondente atrofia di questi ultimi legale da wAMD. vecchiamento si manifestano progres- e quindi ad una perdita visiva tanto sive modificazioni in un insieme di più grave quanto più centrali ed estese Il trattamento della forma essudativa strutture fra loro adiacenti (epitelio sono le lesioni. L’atrofia geografica è della degenerazione maculare legata pigmentato retinico, membrana di responsabile del 20% dei casi di ceci- all’età si è considerevolmente evoluta Bruch, coriocapillare) poste al di sotto tà legale da degenerazione maculare. negli ultimi 40 anni, ma gli outcome della macula. Al processo degenerati- La maggior parte dei pazienti affetti visivi non sono soddisfacenti. vo maculare concorrono sclerosi dei da degenerazione maculare hanno La termo fotocoagulazione con il la- vasi della coroide, accumulo di lipidi solo drusen e alterazioni degenerative ser ha ridotto la percentuale di per- della membrana di Bruch, alterazioni modeste dell’epitelio pigmentato a cui dita della visione, ma la metodica si dell’epitelio pigmentato retinico (EPR). corrisponde un danno visivo limitato. accompagnava a ricorrenti neovasco- In queste condizioni, il fisiologico pas- Una grave perdita visiva centrale si ha larizzazioni, lasciando di frequente i saggio di ossigeno e nutrienti dalla nei casi con neovascolarizzazione o pazienti con scotomi densi. coroide alla retina diventa difficoltoso. atrofia geografica umida. La terapia fotodinamica con verte- Nello stesso tempo i detriti derivanti essudativo interessa porfina intravenosa diminuiva l’esten- dai fotorecettori, che normalmente Degenerazione maculare sione della cicatrice dei fotorecettori vengono metabolizzati ed eliminati umida (essudativa, LEGATA e dell’Epitelio Retinico Pigmentato dall’epitelio pigmentato retinico, si ALL’ETÀ) (EPR) senza migliorare la perdita della accumulano a formare depositi sotto L’atrofia geografica costituisce una visione nella maggior parte dei pazien- l’epitelio pigmentato stesso. situazione di rischio perché sotto la ti. Solo con l’introduzione di farmaci retina si sviluppino dei neovasi che inibitori del Vascular Epithelial Grow- Degenerazione maculare sono alla base dell’evoluzione essu- th Factor (VEGF) gli oculisti sono stati secca (non essudativa - dativa della degenerazione maculare. in grado di offrire ai pazienti una spe- non neovascolare) Una membrana neovascolare costitui- ranza di miglioramento della visione. Il 90% dei pazienti affetti da AMD ta da vasi neoformati e tessuto fibroso presenta la forma secca e non essu- origina dalla coriocapillare, si infiltra I Farmaci anti-VEGF dativa connotata da lesioni caratteri- attraverso la membrana di Bruch e Fra il 2000 e il 2010 la terapia con stiche chiamate drusen che all’esame si estende al di sotto dell’epitelio pig- anti-VEGF ha prodotto il 50% di ri- del fondo oculare appaiono come mentato o, attraversandolo, nello spa- duzione della percentuale di incidenza chiazzette giallastre nell’area centrale zio sottoretinico. di cecità dovuta alla forma essudativa della retina. Il materiale delle drusen Questi vasi patologici sono causa di dell’AMD, paragonata con il 33% di può riassorbirsi o calcificare dando essudazione sierosa e di emorragie riduzione nell’incidenza da cecità da luogo ad iperpigmentazioni focali. Alle che si raccolgono sotto l’epitelio pig- altre cause. I farmaci anti-VEGF si le- 02 N° 3 - SPECIALE 2013 Tabella 1 FARMACI REGOLARMENTE AUTORIZZATI PER LA DEGENERAZIONE MACULARE ATC PRINCIPIO ATTIVO S01LA01 VERTEPORFINA INDICAZIONE NOME CLASSE MONITORAGGIO COMMERCIALE APPARTENENZA INTENSIVO VISUDYNE INFUS 1FL 15MG 10ML H OSP1 NO POSOLOGIA PREZZO ACQUISTO (IVA esclusa) 6 mg/m² di superficie corporea € 1.007,18 – Adulti affetti da degenerazione maculare essudativa (umida) legata all’età (AMD) con neovascolarizzazione coroideale subfoveale prevalentemente classica (CNV) – Adulti affetti da neovascolarizzazione coroideale subfoveale secondaria a miopia patologica S01LA03 INDICAZIONE S01LA04 PEGAPTANIB SODICO MACUGEN INIET 1SIR 0,3MG H OSP1 FARMACI OFTALMICI 3,3 mg una volta ogni sei settimane (9 iniezioni all'anno) € 680,00 – Trattamento della degenerazione maculare neovascolare (essudativa) correlata all’età (AMD) negli adulti RANIBIZUMAB LUCENTIS INIET 1FL 0,23ML 10MG H OSP1 FARMACI OFTALMICI 0,5 mg (0,05 ml) una volta al mese € 902,00 – il trattamento della degenerazione maculare neovascolare (essudativa) correlata all’età (AMD) – il trattamento della diminuzione visiva causata dall’edema maculare diabetico (DME) INDICAZIONE – il trattamento della diminuzione visiva causata dall’edema maculare secondario ad occlusione venosa retinica (RVO di branca o RVO centrale) EYLEA-INIET 1FL 40MG/ML S01LA05 AFLIBERCEPT C OSP (nn) EYLEA-INIET 1SIR 40MG/ML INDICAZIONE FARMACI OFTALMICI 2 mg una volta al mese per tre dosi consecutive, seguite da un’iniezione ogni 2 mesi. NON DISPONIBILE Trattamento negli adulti della degenerazione maculare neovascolare (essudativa) (wAMD) correlata all'età. gano al VEGF nello spazio extracel- il frammento dell’anticorpo monoclo- termina AIFA del 18 ottobre 2012 che lulare e prevengono le attivazioni dei nale ricombinante umanizzato beva- lo ha escluso dall’elenco per l’incerto recettori trans membrana VEGF. Fra il cizumab e l’anticorpo monoclonale di profilo di sicurezza. Esclusione con- 2004 e il 2006 sono stati introdotti in piena lunghezza. Entrambi agiscono fermata dalla Commissione Tecnico terapia 3 farmaci anti VEGF: pegapta- bloccando il dominio dei recettori di Scientifica dell’AIFA in un documento nib, ranibizumab, bevacizumab. legame di tutte le forme isomorfe di pubblicato il 24 dicembre 2012. VEGF. A dispetto delle evidenze dei trial MARINA e ANCHOR che avevano Pegaptanib (Macugen®) è un aptamero, ovvero un piccolo frammento Pegaptanib e ranibizumab sono rego- stabilito che iniezioni mensili di rani- di RNA sintetico che blocca le princi- larmente autorizzati per la Degenera- bizumab sono lo standard con cui tutti pali forme isomorfe di VEGF, mentre zione Maculare Essudativa; bevacizu- i successivi studi si sono dovuti con- ranibizumab (Lucentis®) e bevacizu- mab è stato utilizzato come farmaco frontare, il 60% dei clinici ha mostrato mab (Avastin®) sono rispettivamente off label in Lg. 648/96 sino alla De- sempre di preferire bevacizumab per i 03 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF più bassi costi. Gli studi CATT e IVAN che hanno messo a confronto ranibizumab e bevacizumab non hanno prodotto evidenze a favore dell’uso di bevacizumab soprattutto in ordine alla sicurezza nell’ultimo caso dipendente anche dalle modalità di preparazione estemporanea, nell’attività quotidiana degli oculisti, delle forme intravitreali che nello studio CATT erano appositamente preparate in siringhe da parte di una farmacia certificata. Le gravi VEGF Trap-eye (Aflibercept) Proteina di Fusione Anticorpo reazioni avverse sugli usi intravitreali di bevacizumab sia su individui che su gruppi di pazienti (endoftalmite infettiva, uveite, infiammazione del corpo vitreo) sono stati riportati dalla Roche Il VEGF-Trap eye (Aflibercept) si lega ai dimeri di VEGF (raffigurati dai due ovali blu) come un «recettore esca», in modo differente da come gli anticorpi per il VEGF legano i dimeri di VEGF. Il VEGF-trap eye lega il dimero di VEGF da entrambe le parti, bloccandolo come in una trappola, e la trappola impedisce che il VEGF attivi il suo recettore sulla superficie cellulare. nel paragrafo 4.4 della sezione “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego” per stabilire la non inferiorità di tre aflibercept erano non inferiori e della scheda tecnica di Avastin® che, regimi di aflibercept a confronto con clinicamente equivalenti a ranibizu- come è noto, trova applicazione in on- 0,5 mg di ranibizumab somministra- mab somministrato una volta al mese cologia. A distanza di 5 anni è stato to mensilmente: il VEGF Trap-Eye- per l’end point primario. approvato dalla Food and Drug Ad- Investigation of Efficacy and Safety in Lo schema di somministrazione ogni ministration aflibercept (VEGF Trap- Wet Age-Related Macular Degenera- due mesi, dopo un ciclo di tre dosi Eye-Eylea®) che si lega a tutte le iso- tion, View Study 1, su 1217 pazienti somministrate mensilmente, rappre- forme VEGF-A e VEGF-B così come in USA ed in CANADA ed il VEGF senta un vantaggio in termini di poten- al fattore di crescita placentare (PIGF) Trap Eye: Investigation of Efficacy and ziale riduzione dei rischi correlati ad altro fattore di crescita implicato nella Safety in Wet Age – Related Macular iniezioni intravitreali effettuate men- patogenesi della neovascolarizzazione Degeneration, View Study 2, su 1240 silmente e al burden del monitoraggio coroideale (CNV). Aflibercept mostra pazienti in Europa, Asia, Giappone, mensile. una più elevata affinità di legame per America Latina. I pazienti erano ran- il VEGF-A rispetto a bevacizumab domizzati ad aflibercept intravitreale Aflibercept: il possibile e ranibizumab. Aflibercept non è un 0,5 mg al mese, 2 mg al mese, 2 mg place in therapy anticorpo murino umanizzato come ogni 2 mesi dopo 3 dosi iniziali men- La registrazione di aflibercept, inseri- bevacizumab e ranibizumab, ma è sili oppure a 0,5 mg di ranibizumab to in fascia C/OSP (nn) in attesa della una molecola ottenuta da DNA ricom- somministrato L’end rimborsabilità, si colloca in uno sce- binante caratterizzata dal fatto che si point per entrambi i trial era a 52 nario caratterizzato dalla presenza di comporta come una trappola per il settimane. L’outcome primario era la altri farmaci anti VEGF rimborsabili. VEGF che, intercettato dal farmaco in proporzione di pazienti che mantene- Non solo. Quello che è da rimarcare è circolo, non riesce ad arrivare ai suoi vano la visione perdendo meno di 15 soprattutto il fatto che il setting oculi- recettori cellulari. Sulla base dei risul- lettere di acuità visiva. stico è segnato da un passato di con- tati di studi di fase 1 e fase 2, sono I risultati di questi due grandi studi trapposizioni fra i sostenitori dell’uso stati disegnati due clinical trial pivotal hanno dimostrato che tutti i regimi di off-label del bevacizumab ed i soste- 04 mensilmente. N° 3 - SPECIALE 2013 nitori del valore scientifico e medico legale delle decisioni regolatorie riportate nella scheda tecnica. Una platea di stakeholders variegata che va dagli oculisti ai farmacisti ospedalieri, dai payers regionali e di azienda sanitaria ai medici legali, tutti impegnati ad affermare le diverse posizioni in una dialettica che non ha abbassato i toni malgrado l’esclusione di bevaci- Tabella 2 Risultati degli studi clinici pre-registrativi e registrativi su aflibercept. Lo studio di fase I prevedeva la somministrazione endovena e quindi uno studio dose-scalare con somministrazione intravitreale. Lo studio di fase II prevedeva un periodo iniziale (12 settimane) con somministrazioni alternate ad intervalli secondo protocollo, seguito da un periodo più lungo (dalla 16° alla 52° settimana) con il trattamento somministrato al bisogno. La Fase III è stata realizzata con due studi concomitanti di 52 settimane, il VIEW1 e il VIEW2. STUDIO CLINICO Placebo: 6 Aflibercept 19 Dose singola seguita da 3 dosi, 1 ogni 2 settimane di 0.3 mg/kg (7) 1.0 mg/kg (7) 3.0 mg/kg (5) Differenza media % variazione spessore al giorno 15: Placebo: -12% 0.3 mg/kg: -10% 1.0 mg/kg: -66% 3.0 mg/kg: -60% *2/5 pazienti trattati con 3.0 mg/kg hanno sviluppato ipertensione e proteinuria FASE 1 Aflibercept intravitreale Aflibercept 21 Iniezione singola di 0.05 mg (3) 0.15 mg (3) 0.5 mg (3) 1 mg (6) 2 mg (3) 4 mg (3) Differenza media spessore dopo 6 settimane: -104.5 μm Differenza media AV dopo 6 settimane: +4.43 lettere Per i gruppi 2 mg e 4 mg: Differenza media AV dopo 6 settimane: +13.5 lettere FASE 2 (CLEAR-IT 2) Aflibercept intravitreale 0-12 settimane Aflibercept 159 Iniezione singola di 0.5 mg 2 mg 4 mg Mensile x 3 di 0.5 mg 2 mg Differenza media spessore dopo 12 settimane: -119 μm (iniezione mensile > iniezione singola) Differenza media AV dopo 12 settimane: +5.7 lettere Nei gruppi con trattamento mensile: > +8 lettere Miglioramento AV dopo 8 settimane: 2 mg dose singola = 2 mg mensile x 3 FASE 2 Aflibercept intravitreale 16-52 settimane Aflibercept 159 (stessa coorte dello studio 0-12 settimane) Tutti i pazienti visitati mensilmente e trattati al bisogno (pro re nata, PRN) Differenza media spessore dopo 52 settimane: -130 μm (iniezione mensile > iniezione singola) Differenza media AV dopo 12 settimane: +5.3 lettere Nei gruppi con iniezioni mensili iniziali: > +9 lettere Numero medio di iniezioni: 2 Pazienti che hanno ricevuto 0 iniezioni: 19% Pazienti che hanno ricevuto 1-2 iniezioni: 45% FASE 3 Aflibercept intravitreale vs Ranibizumab 0-52 settimane Aflibercept e Ranibizumab: 2457 pazienti Iniezioni mensili di 0.5 mg Aflibercept 2 mg Aflibercept 0.5 mg Ranibizumab Iniezioni mensili x 3 quindi ogni 2 mesi 2 mg Aflibercept Differenza media spessore dopo 52 settimane: VIEW 1: da -218 μm a -230 μm VIEW 2: da -130 μm a -157 μm Differenza media AV dopo 52 settimane: VIEW 1: da +6.9 lettere a +10.9 lettere VIEW 2: da +7.6 lettere a +9.7 lettere alla Lg.648/96. Se l’impegno è lo sono differenti. La posizione pro bevacizumab poggia su argomentazioni esclusivamente economiche; quella anti bevacizumab poggia concettualmente e sostanzialmente sul valore da attribuire ad una scheda tecnica cui si perviene dopo la valutazione di dossier contenenti prove di efficacia e di sicurezza discendenti dai risultati degli studi clinici controllati. Le decisioni regolatorie fondate sui cardini scientifici ed etici su cui poggia la metodologia di ricerca clinica non possono essere ribaltate per esclusive ragioni di carattere economico. In questo senso, il caso bevacizumab è paradigmatico di come si possano assumere atteggiamenti in contrasto con l’ortodossia regolatoria per questioni di convenienza econo- RISULTATI PRINCIPALI FASE 1 Aflibercept endovena zumab dall’elenco dei farmaci di cui stesso, le motivazioni sui due versanti TRATTAMENTO E PAZIENTI mica ed è questa la ragione per cui alcuni esponenti della comunità scientifica, nelle parole e nella prassi, hanno difeso l’utilizzo di anti VEGF muniti Mod. da Stewart MW. Clinical and differential utility of VEGF inhibitors in wet age-related macular degeneration: focus on aflibercept. Clinical Ophthalmology 2012:6 1175-1186 di regolare autorizzazione nel fermo processo di assessment scientifico ed in termini e accenti schizofrenici del convincimento che il capovolgimento istituzionale. Il valore di quest’ultimo, sistema per fortuna superate in alcune delle regole, che nell’inserimento del che trova nelle indicazioni terapeuti- realtà dall’intelligenza organizzativa bevacizumab in Lg. 648/96 ha tro- che riportate in scheda tecnica la sua e dalla capacità di integrazione delle vato una non brillante espressione, è mirabile sintesi, non può essere messo competenze. Entrambi fattori strate- molto rischioso, infatti, per le implica- in discussione da decisioni che costi- gici che dovrebbero essere utilizzati zioni in termini di delegittimazione del tuiscono vere e proprie contraddizioni come leva per codificare le possibili 05 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF decisioni di utilizzo di aflibercept in Tabella 3 questa fase di transizione verso la rimborsabilità. POSOLOGIA PREZZO EX-FACTORY PER UNITÀ POSOLOGICA (EURO) COSTO TERAPIA/ 1°ANNO (EURO) RANIBIZUMAB Trattamento mensile: 12 iniezioni per il primo anno 902 € 10.824 € AFLIBERCEPT Trattamento bimestrale: 3 dosi iniziali + 1 ogni 2 mesi per il primo anno (tot. 7) 902 € 6.314 € Il ricorso ad aflibercept, così come di altri farmaci registrati secondo le modalità previste dal Decreto Balduzzi, potrebbe essere ricondotto, all’interno delle strutture sanitarie, da un lato ad una selezione dei pazienti a cui dedicare i nuovi trattamenti, dall’altro ad una valutazione più attenta del ruolo in terapia dei nuovi farmaci da un punto di vista di possibile contributo trattare all’interno di un modello or- È interessante notare come, nel caso in termini di salute e/o economico. ganizzativo in grado di mediare fra specifico, il confronto documenti la Selezione dei pazienti: si tratta in i bisogni del paziente ed obiettivi di non inferiorità tra i due prodotti a pratica di sviluppare protocolli di trat- efficacia/economicità delle strutture fronte di una riduzione, con il farmaco tamento sulla base di una valutazione senza penalizzare gli investimenti in nuovo, del numero di iniezioni neces- controllata in particolari situazioni cli- ricerca e sviluppo. sarie per ottenere il massimo outcome possibile così come del numero di niche per le quali si ravvisi la necessità delle nuove terapie. Valutazione del ruolo dei nuovi controlli da effettuare sul paziente nel In analogia agli indirizzi dettati da farmaci in terapia: corso della terapia. alcune Terapeutiche i criteri decisionali a livello regionale Di conseguenza si configura un’oppor- Regionali che, pur operando la scelta o locale circa l’opportunità di utiliz- tunità di risparmio a fronte di risultati di non inserire nei propri prontuari zare i nuovi farmaci in classe C (nn) clinici equivalenti che, in particolare farmaci dal rapporto costo/efficacia dovrebbero essere in grado di operare nell’attuale contingenza economica, sfavorevole (come il caso dei farma- una chiara distinzione in funzione del rappresenta un’importante strumento ci della classe C “tradizionale”) o dal potenziale ruolo in terapia dei nuovi nelle mani dei decisori. costo non ancora negoziato, deman- farmaci. I decisori regionali e locali, Ipotizzando una parità di prezzo tra dano alle Commissioni Terapeutiche in attesa di una decisione di AIFA sul le due terapie ed utilizzando come Aziendali la responsabilità di indivi- prezzo di rimborso, dovrebbero ave- assumption in entrambi i casi il prez- duare le condizioni che giustifichino re tutti gli elementi necessari ai fini di zo pubblicato in G.U. per il farmaco accessi mirati al farmaco, la decisione una decisione informata per cogliere già rimborsato dal SSN è possibile di utilizzare aflibercept potrebbe tro- le eventuali opportunità offerte dai un confronto esemplificativo dei costi vare applicazione secondo criteri ben nuovi farmaci. del trattamento tra la terapia già rim- codificati. Pazienti non responder ad In un caso come quello di alfibercept borsata e quella in attesa di rimborso altri trattamenti o pazienti per cui la esistono le informazioni per opera- (tabella 3). schedula che consente di distanziare re una scelta di adozione “evidence Per ranibizumab si dovrà considerare di due mesi le somministrazioni dopo based”. Esiste infatti, nella stessa in- la posologia utilizzata nei trial registra- le 3 dosi mensili di carico rappresen- dicazione, un prodotto con prezzo e tivi e per la quale esistono evidenze di ta un’alternativa valida in termini di rimborso autorizzati da AIFA al quale massima efficacia e di equivalenza con risposta probabile e riduzione di ma- fare riferimento, oltre che dati chiari aflibercept (somministrazione mensile, novre invasive, potrebbero costituire di confronto head to head tra il vec- cioè 12 iniezioni all’anno). Per afliber- la coorte selezionata di individui da chio ed il nuovo farmaco. cept si dovrà considerare la posologia 06 Commissioni N° 3 - SPECIALE 2013 approvata sulla base dell’uso nei trial risorse umane specie in alcune strut- ferimento per tenere in equilibrio le registrativi View1 e 2 (7 iniezioni per ture sanitarie del Paese. È da valuta- diverse esigenze fra le quali la ga- il primo anno). re attentamente, dunque, il vantaggio ranzia di accesso a nuove chance te- In questo scenario i pazienti otterreb- che aflibercept potrebbe comportare rapeutiche soprattutto da parte dei bero con entrambi i trattamenti il mas- in termini di riduzione delle sommi- pazienti non responder. Nell’ottica di simo guadagno possibile in termini di nistrazioni sia sull’abbattimento delle effettuare una valutazione controllata salute. liste d’attesa che sull’ottimizzazione di farmaci C/OSP (nn) come afliber- delle risorse delle strutture sanita- cept, per trovare nella pratica clinica I percorsi sostenibili rie deputate al trattamento. Vantaggi la conferma dei risultati ottenuti nelle La realizzazione di questo difficile che l’organizzazione sanitaria, con il fasi di sviluppo clinico, si potrebbero processo che garantisca il diritto alla concorso di tutte le figure interessa- stratificare adeguatamente i pazienti, cura con una nuova chance terapeu- te, deve saper documentare tramite disegnare protocolli diagnostico - tera- tica in un’ottica di sostenibilità econo- un’affidabile e sistematica raccolta di peutici aziendali con il contributo di mica passa dall’adozione di modelli informazioni, una valutazione atten- clinici e farmacisti che sappiano effet- organizzativi fondati sul patto fra ope- ta degli outcome clinici, un calcolo tuare una stima complessiva di costi ratori, pazienti, istituzioni, mercato. dei costi diretti ed indiretti, sanitari e e conseguenze, in questa fase in cui è Irrinunciabile il dialogo fra le parti per non, in una visione complessiva che necessario evitare di escludere il far- l’individuazione di soluzioni condivise tenga conto delle diverse prospettive maco fino alla definizione della rim- che impediscano di liquidare con cri- dell’analisi: quella del paziente, della borsabilità. Modelli organizzativi con- teri minimalistici questioni che richie- società, dell’azienda sanitaria. Fra gli divisi potrebbero creare le condizioni dono analisi attente. Uno scambio in- strumenti da utilizzare a sostegno del- per cominciare a produrre dati più tenso che deve portare alla reciproca le decisioni, le schede elettroniche di completi sul profilo del farmaco sia in conoscenza degli ambiti di intervento. monitoraggio che nel caso di farmaci ordine all’efficacia che alla sicurezza C/OSP (nn) comunque potrebbero es- nel contesto della pratica clinica reale Nel caso che si sta affrontando, per sere messe a disposizione dall’azienda connotato da variabili più complesse esempio, è di fondamentale importan- produttrice in questo particolare lasso di quelle senz’altro più codificate dei za che farmacisti, oculisti e ammini- di tempo che precede la rimborsabi- setting sperimentali. stratori interagiscano per penetrare, e lità. Le schede di monitoraggio rap- di conseguenza comprendere, l’uno il presentano lo strumento più efficace Rossella Moscogiuri mondo dell’altro e trovare una strada per facilitare un approccio alle terapie Direttore Dipartimento Gestione comune nell’interesse del paziente e aderente ai criteri di inclusione dei del Farmaco ASL Taranto dell’uso etico delle risorse. Altrettan- trial. Tutt’altro che strumenti respon- to importante è capire qual è il plus sabili di appesantimenti burocratici, che offre il nuovo farmaco. Nel caso essi vanno vissuti come database di di aflibercept, cosa possa significare ricerca osservazionale le cui informa- in termini organizzativi distanziare le zioni sono da utilizzarsi all’interno di somministrazioni, timing che non solo percorsi di audit clinico da correlare può favorire una migliore logistica del alla gestione dei budget assegnati. paziente, soprattutto quando questi è lontano dal centro di cura, ma che In conclusione, le esperienze di clini- permetterebbe anche di alleggerire cal governance realizzate in alcune il carico di lavoro di ambulatori ocu- strutture sanitarie del Paese dovreb- listici non adeguatamente dotati di bero rappresentare il modello di ri- 07 Italian Health Policy Brief Editore N°3 - Speciale 2013 Direttore Responsabile Eleonora Benfatto Direttore Editoriale Marcello Portesi Altis S.r.l. 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