21 elementi di igiene ed epidemiologia

ELEMENTI DI IGIENE ED EPIDEMIOLOGIA
21.1. Generalità
L'igiene si propone di prevenire le malattie, di prolungare la vita, e di favorire la salute psico-fisica
dell'uomo, per mezzo di azioni collettive e indirette.
Tali azioni possono sintetizzarsi in:
•
Miglioramento delle condizioni ambientali in senso generale
•
Lotta alle malattie infettive, professionali e sociali
•
Principi di igiene personale
L'epidemiologia e' quella parte dell'igiene che studia le malattie infettive e le modalita' di trasmissione
di esse.
21.2. Le malattie infettive
La MALATTIA INFETTIVA presenta etiopatogenesi da microrganismo vivente, ed ha la caratteristica
di potersi trasmettere da un organismo ammalato ad uno sano.
L'INFEZIONE non sempre ha come conseguenza la malattia infettiva, mentre la malattia infettiva è
sempre conseguenza di un'infezione.
Sono principali agenti etiologici di malattie infettive batteri, virus e protozoi. Solo i germi patogeni
sono causa di malattia, mentre i germi non patogeni o saprofiti sono ospiti abituali ed innocui
dell'organismo.
La TRASMISSIONE delle malattie può essere diretta, allorquando l'individuo sano entra in diretto
contatto con il soggetto ammalato (es. contatto sessuale per l'AIDS), indiretta allorquando il soggetto
entra in contatto con i microrganismi attraverso elementi che rappresentano l'anello di congiunzione tra
soggetto ammalato e soggetto sano.
Sono principali VIE DI TRASMISSIONE delle malattie infettive: acqua, aria, alimenti, oggetti di uso
comune, animali, altri soggetti umani, ammalati o portatori (liquidi organici).
Sono
principali
VIE
DI
PENETRAZIONE
dei
germi
nell'organismo:
Cute: soluzioni di continuo, lesioni minime, punture di insetti, morsicature di animali;
Mucose: congiuntiva oculare, mucose nasale, orale, gastro-enterica, genitale, placenta;
Sono principali VIE DI ELIMINAZIONE dei germi: via congiuntivele, via oro-faringea, via urinaria,
via genitale, via rettale, via mammaria, via cutanea.
La profilassi delle malattie infettive è costituita dall'insieme delle misure atte a prevenirne l'insorgenza
e la diffusione.
Ciò si attua e si raggiunge mediante:
1. Profilassi diretta o immediata: denuncia all'Autorità, accertamento diagnostico, isolamento del
malato, disinfezione e disinfestazione;
2. Profilassi specifica o immunoprofilassi: sieri e vaccini;
3. Profilassi indiretta o mediata: eliminazione dei fattori predisponenti individuali, ambientali e
sociali;
La profilassi diretta o immediata viene raggiunta anche tramite l'attuazione di meccanismi atti alla
eliminazione, inattivazione o uccisione dei vari meccanismi patogeni causa di malattia:
•
DISINFEZIONE: uccisione dei germi patogeni;
•
STERILIZZAZIONE: uccisione di tutti i microrganismi presenti su di un determinato
materiale/superficie;
•
ANTISEPSI: impedire o rallentare la moltiplicazione di tutti i germi su di un determinato
materiale/superficie;
•
ASEPSI: rappresenta l'assenza completa di qualunque microrganismo su di un qualunque
materiale/superficie;
•
DISINFESTAZIONE: è il processo di eliminazione mediante uccisione degli insetti (pidocchi,
pulci, cimici…) e/o di piccoli animali (topi) che possono infettare direttamente l'uomo, o essere
veicolo di germi per esso patogeni;
21.3. Meccanismi di disinfezione
MECCANISMI ARTIFICIALI
MECCANISMI NATURALI
Agenti Meccanici
Luce solare (raggi ultra-violetti)
Temperatura
Diluizione (lavaggio)
Spazzolamento
Spolveramento
Aspirazione delle
polveri
Agenti Chimici
Disinfettanti, solidi, liquidi o
gassosi
Agenti Fisici
Incenerimento
Calore, secco e
umido
Raggi ultra-violetti
Un buon disinfettante deve obbligatoriamente soddisfare a determinate caratteristiche: deve distruggere
rapidamente e sicuramente tutti i germi patogeni, non deve alterare il materiale/superficie sul quale
viene impiegato, non deve essere pericoloso o tossico per chi lo usa, deve essere facile da usare, deve
essere poco costoso.
L'uso di un disinfettante deve essere sempre considerare quattro parametri: concentrazione, durata
d'azione, temperatura di azione, capacità di penetrazione.
Esempi di disinfettanti:
•
per oggetti metallici: citrosil, formalina;
•
per materiali plastici: ipoclorito di sodio 1% (varechina);
•
per biancheria: soluzione saponosa alcalina ed ebollizione;
•
per le mani e per l'atto chirurgico: clorexidina, iodio in soluzione saponosa o polialcoolica
(Betadine), alcool etilico 90°;
*****
Nell'ambito del soccorso, gli elementi fin qui descritti trovano applicazione a soddisfare due obiettivi:
predisporre il mezzo per un nuovo servizio e ottimizzare le procedure di decontaminazione da seguire
dopo aver soccorso e/o trasportato un paziente infetto
21.4. Igiene dell’ambulanza
L'igiene del mezzo di soccorso viene raggiunto attraverso diversi "steps" di intervento, che vanno
dall'utilizzo dei semplici tensioattivi (soluzione saponata) e ipoclorito di sodio (varechina), per
giungere al lisoformio e alla formaldeide in soluzione.
RICORDATE CHE:
•
NON SI PUO' BEN DISINFETTARE QUELLO CHE PRIMA NON SI E' BEN PULITO!!!
•
MANTENERE ADEGUATA L'IGIENE E LA PULIZIA DEL MEZZO DI SOCCORSO, COME
L'INTEGRITA' DEL VOSTRO ABBIGLIAMENTO, RIENTRA NELL' ADEGUATEZZA
DELLE CURE PRESTATE (NEGLIGENZA)
Protocolli di disinfezione del mezzo
Esistono diversi protocolli operativi inerenti l'igiene del mezzo di soccorso, a seconda del tipo di
intervento effettuato:
PROTOCOLLO N. 1:
1. Eliminare i rifiuti (medicazioni, sonde, carta…) in un sacco di plastica, utilizzando i guanti
2. Pulire e disinfettare il piccolo materiale (vedi protocollo n. 3)
3. Pulire e disinfettare la barella e le superfici orizzontali con uno straccio umido imbevuto di
disinfettante-detergente
4. Pulire la coperta isotermica con uno straccio umido imbevuto di disinfettante. Asciugare e piegare
5. Riposizionare il materiale
6. Spazzare il pavimento e lavare con detergente-disinfettante
PROTOCOLLO N. 2:
1. Eliminare i rifiuti, compresi quelli taglienti, usando i guanti
2. Portare fuori tutto il materiale dall'ambulanza
3. Un operatore provvede alla pulizia e disinfezione del piccolo materiale (vedi protocollo n. 3)
4. Il secondo operatore provvede alla disinfezione dell'interno dell'ambulanza:
a) predisporre la soluzione detergente-disinfettante, nell'adeguata concentrazione, in due catini
da 5 litri
b) iniziare la pulizia del veicolo con la soluzione del 1° catino, partendo dal fondo
dell'abitacolo verso le porte, passando PRIMA le parti PIU' PULITE, POI quelle PIU'
SPORCHE
c) sciacquare con la soluzione del 2° catino
d) lasciare asciugare
e) reintegrare tutto il materiale, pulito e disinfettato, nel veicolo
f) effettuare un'ulteriore pulizia del pavimento nei passaggi
g) procedere alla pulizia del posto guida, volante, radio, sedili, plafoniere
h) verificare l'autonomia di ossigeno e batterie
PROTOCOLLO N. 3:
1. Indossare i guanti
2. Prendere tre recipienti (il primo di 5 litri con detergente pulito, l'altro di 2 litri con acqua pulita, il
terzo come il primo)
3. Riempire un flacone spruzzatore con la soluzione del primo recipiente e pulire esternamente i
flaconi, le superfici, i supporti etc
4. Il materiale monouso verrà pulito, fuori dall'ambulanza, con uno straccio monouso imbevuto della
soluzione del primo recipiente
5. Canule, ambu etc. vanno risciacquati con acqua pulita e solo successivamente immersi nel terzo
contenitore, coperto, per 15-20 minuti
6. Sciacquare il materiale e asciugarlo con un panno pulito e asciutto, possibilmente monouso
7. Reintegrare il materiale pulito nel mezzo