UNITÀ DIDATTICA 4 SPARTA E ATENE Le poleis più influenti riguardo la storia della Grecia furono due: Sparta Sparta e Atene, città diversissime da tutti i punti di vista. Sparta sorge al centro della Laconia, una regione del Peloponneso sud orientale. Da qui il nome degli Spartani, che erano detti anche Lacedemoni. Nei secoli che vanno dall’VIII al VI a.C. gli Spartani ebbero un’ampia espansione territoriale nella parte orientale del Peloponneso, costruendo di fatto uno Stato. Sparta cercò di allargarsi ancora nella regione di Tegea, ma invano. La città dominò con le alleanze il Peloponneso a partire dalla seconda metà del VI secolo a.C., formando la Simmachia, una lega militare, detta anche Lega peloponnesiaca, che univa la maggior parte delle poleis della penisola (erano escluse l'Acaia e Argo). Tale Lega era diretta da un'as- La lega peloponnesiaca semblea federale a cui ogni città mandava un rappresentante. Le città alleate conservavano la loro autonomia, ma avevano l’obbligo di fornire l’esercito in caso di pericolo, sottoponendolo al comando spartano. Quella spartana è una società che si fonda su un regime La società di privilegio, difeso con l'uso sistematico della violenza. La popolazione era suddivisa in tre classi: spartiati, perieci e iloti. Gli spartiati (devono risiedere a Sparta) costituivano la casta militare; erano gli unici a godere dei pieni diritti politici, ma erano obbligati alla vita comunitaria, con la proibizione di qualsiasi attività produttiva e del possesso personale di denaro. La loro vita era molto dura e dedicata solo a diventare perfetti opliti. I perieci (cioè coloro che abitano intorno) erano cittadini liberi, ma privi di diritti politici attivi; si dedicavano alle attività commerciali. Gli iloti (i discendenti dei vinti Achei) erano ridotti in schiavitù, e lavoravano le terre di proprietà degli spartiati con l’obbligo di cedere ai padroni due terzi del raccolto. Tradizionalmente la struttura costituzionale di Sparta si fa risalire a un legislatore di nome Licur- La struttura costituzionale di Sparta 37 go, vissuto forse intorno al IX secolo a.C., che avrebbe scritto le leggi lasciando agli Spartani l’obbligo di non modificarle. Istituzionalmente il potere esecutivo era affidato a due re (così uno poteva controllare l'altro e viceversa) affiancati da un consiglio di anziani (28 Gheronti) detto gherusia, che discuteva le questioni poi sottoposte all’assemblea generale degli spartiati, l’Apella. Dalla fine del VI secolo a.C. le funzioni giuridiche vennero affidate a cinque giudici denominati Efori. Atene, capitale dell’Attica, dopo una fase arcaica di regime monar- Atene chico, ricordiamo il leggendario Teseo, formò con la fine del medioevo ellenico un governo aristocratico, che ebbe inizialmente la sua magistratura principale negli arconti. Inizialmente erano tre, con le funzioni rispettivamente di sacerdote, capo dell’esercito e magistrato esecutivo e duravano in carica dieci anni, poi crebbero di numero man mano che gli affari da trattare diventavano più numerosi. Esisteva un organo di vigilanza detto Areòpago, formato da ex arconti, che aveva anche funzioni di giudicava alcuni reati. Il sistema fu modificato da Solone, arconte nel 594-593 a.C., che Il governo di Solone intervenne in favore dei piccoli contadini annullando i debiti e introducendo un sistema politico di tipo plutocratico, basato cioè su cinque classi, decise a seconda del reddito. L’opera di Solone fu un passo verso la democrazia, ma ovviamente non fu accettata dalla classe aristocratica, che ne era stata danneggiata. i contrasti furono gravi e portarono alla tirannide di Pisistrato nel 560 a.C. Sotto di lui ad Atene si sviluppò la piccola proprietà, prosperarono i commerci e si ebbe un periodo di benessere. Pisistrato riuscì addirittura a lasciare il potere ai figli, Ippia e Ipparco, ma essi cedettero alla tentazione di usare il potere per scopi personali, facendo riemergere simpatie democratiche. La democrazia ateniese, rapidamente consolidatasi, subì un rovescio quando appoggiò la rivolta delle città elleniche della Ionia contro i Persiani. 38 La democrazia ateniese Per la sua posizione orientale e per i suoi interessi commerciali, infatti, Atene era molto minacciata dall’espansionismo persiano. Essa assunse un ruolo guida per l’intera Grecia nelle due Guerre persiane (490 e 480-479 a.C.), vinte infine dai Greci, ma che causarono la definitiva rottura con Sparta. La vittoria sui Persiani segnò l’inizio di un fervido cinquantennio: molti parlano di “mezzo secolo di gloria”. Nel 477 a.C. anche Atene sviluppò una politica egemonica basata su Lega delio - attica una lega, come Sparta, e fondò la Lega delio – attica, in funzione anti persiana (vedi guerre persiane, unità didattica successiva). Dominatore della vita politica, sociale e culturale ateniese di questo periodo fu Pericle, presidente del collegio degli strateghi per diversi anni. Nel 431 a.C. i due sistemi, ateniese e spartano, entrarono in un rovinoso conflitto che si protrasse per ventisette anni e dal quale Atene uscì sconfitta e rovinata demograficamente ed economicamente. 39 Test 1. La Lega peloponnesiaca univa: a. solo alcune delle poleis della penisola del Peloponneso; b. la maggior parte delle poleis della penisola con l’eccezione della città di Argo; c. tutte le poleis della penisola peloponnesiaca. 2. La popolazione spartana era divisa in: a. cinque classi; b. otto classi; c. tre classi. 3. A Sparta, il potere esecutivo era istituzionalmente affidato: a. a due re; b. a tre re; c. a un solo re. 4. I due sistemi, quello ateniese e quello spartano, entrarono in conflitto: a. nel 421 a.C.; b. nel 431 a.C.; c. nel 441 a.C. 40