La ricerca: lettura e analisi dei dati

La ricerca: lettura
e analisi dei dati
Laboratorio
«La ricerca e il servizio sociale»
A.A. 2014/15
1. PRESENTAZIONE
E PRIMA LETTURA DEI DATI
Cristina Tilli - A.A. 2014/2015
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a. I dati quantitativi (1)
Il punto di partenza per la lettura e l’analisi dei dati
quantitativi è la base dati (che può essere
predisposta con il programma excel), ovvero una
tabella che riporta
• nelle righe, i singoli casi (gli intervistati / le
persone cui si riferiscono i fascicoli)
• nelle colonne i campi da indagare (per il
questionario, le domande; per la griglia di lettura,
le informazioni che vogliamo registrare: sesso,
anno di nascita, ecc.)
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a. I dati quantitativi (2)
Le prime operazione da effettuare sono
• la pulizia del database
• la codifica delle domande aperte
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a. I dati quantitativi (3)
Il passaggio successivo è la rappresentazione dei
dati, che avviene principalmente in due forme:
• tabelle
• grafici
requisito fondamentale per entrambi è la
chiarezza, poiché debbono rendere i dati
leggibili
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un grafico errato …
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b. I dati qualitativi (1)
Il primo passaggio, nel caso di interviste qualitative
e focus group, è la trascrizione della registrazione
effettuata
la trascrizione deve essere il più fedele possibile,
ma al tempo stesso far comprendere a chi legge
anche le tonalità del parlare, utilizzando la
punteggiatura e altri segni per segnalare eventuali
pause, indecisioni, interruzioni, parti URLATE …)
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b. I dati qualitativi (2)
Le modalità di trascrizione…
• nel caso dell’intervista semistrutturata, è utile
trascrivere, per ogni intervista, le domande
effettuate e di seguito ad ogni domanda la
risposta fornita
• nel caso del focus group, la prima trascrizione
viene effettuata tutta di seguito (… facendo
attenzione ad attribuire le frasi alle persone
giuste!)
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2. ANALISI
E INTERPRETAZIONE DEI DATI
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… e qui comincia il bello!!!
Questo è il momento in cui raccogliere i frutti
del lavoro di ricerca…
• per tentare di dare risposte alla domanda/
ipotesi di ricerca …
• per scoprire piste nuove …
• per porsi nuove domande …
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a. I dati quantitativi (1)
I dati quantitativi possono
attraverso diverse operazioni
essere
analizzati
• l’analisi monovariata
studia ogni variabile
singolarmente, ad esempio attraverso le
distribuzioni di frequenza (percentuali)
• l’analisi multivariata studia le variabili in relazione
tra loro (ad esempio: relazioni tra età e grado di
invalidità; tra anno della domanda ed attivazione
del servizio)
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a. I dati quantitativi (2)
Qualche attenzione a…
la CONTESTUALIZZAZIONE dei dati
le OPERAZIONI che è possibile effettuare (e
quelle che NON è possibile effettuare), a seconda
della tipologia dei dati/variabili (nominali,
ordinali, cardinali)
eventuale
utilizzo
di
analisi/elaborazione (SPSS)
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sistemi
di
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b. I dati qualitativi (1)
Interviste qualitative e focus group possono essere
studiate attraverso
• l’analisi del contenuto
• l’analisi del testo
per il focus group è possibile analizzare anche le
dinamiche relazionali
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b. I dati qualitativi (2)
Il contenuto può essere analizzato riconducendo
le risposte alle domande effettuate, o attorno a
nuclei tematici specifici
• nelle interviste è possibile ad esempio mettere a
confronto le risposte degli intervistati ad ogni singola
domanda, in un’analisi trasversale
• nei focus group, dove è maggiore l’interazione, potrebbe
essere necessario ricondurre alle aree di domanda le
diverse risposte, attraverso un «copia/incolla»
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b. I dati qualitativi (3)
L’analisi del testo è utile, in particolari situazioni,
per studiare l’utilizzo dei vocaboli all’interno
dell’intervista, e attraverso questo evidenziare
ad esempio le ricorrenze (quante volte viene
utilizzato un vocabolo può dare un’idea
dell’importanza
attribuita
al
concetto
sottostante)
utilizzo di appositi software (ad es. Nvivo)
sistema dei tag
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3. QUALCHE CONSIGLIO PER L’USO…
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… ovvero l’etica del ricercatore (1)
Il rigore scientifico prima di tutto:
• NO ad addomesticare i dati l’obiettivo
fondamentale è di aumentare le conoscenze, e
non di dimostrare per forza l’ipotesi iniziale
(K. Popper: l’approccio scientifico è quello che
non cerca di verificare l’ipotesi, ma di
falsificarla) … se qualcosa non torna, forse
devo farmi una nuova domanda
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… ovvero l’etica del ricercatore (2)
Il rigore scientifico prima di tutto:
• Ponderare bene i risultati meglio un piccolo
risultato, ma serio e circostanziato, piuttosto
che voli pindarici in cui costruisco un castello
sulle sabbie … mobili!
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… ovvero l’etica del ricercatore (3)
senza dimenticare che nella ricerca sociale…
poco è dato …
… e molto è costruito
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