Diplodus sargus sargus (Linnaeus, 1758)

Laboratorio in rete per l’introduzione di nuove specie mediterranee
per l’acquacultura siciliana
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Diplodus sargus sargus (Linnaeus, 1758)
Nome comune: Sarago maggiore
Tassonomia
Classe: Actinopterygii
Ordine: Perciformes
Famiglia: Sparidae
Genere: Diplodus
DESCRIZIONE
Questa specie presenta un corpo ovale e compresso. La bocca è abbastanza piccola e su ciascuna
mascella presenta 8 incisivi, eccezionalmente possono essere 10 in quella superiore. Le pinne
pettorali sono grandi e appuntite e quelle ventrali sono di colore nero con una fascia chiara al
centro. La colorazione è grigio-argentea, brunastra sul dorso, con 6-8 bande verticali nere alternate
con 5-7 bande chiare. Il margine dell’opercolo è di colore nero, mentre sul peduncolo caudale vi è
una macchia scura a forma di sella.
BIOLOGIA
Il sarago maggiore è stato definito come un "ermafrodita sbilanciato" a causa della grande
variabilità del fenotipo sessuale. Sebbene la maggior parte degli individui possono essere
proterandri, la diginia è probabilmente anche uno stile riproduttivo comune in questa specie, in cui
maschi e femmine maturano dopo una fase intersessuale non funzionale, con alcuni maschi che
conservano la capacità di cambiare sesso in femmine secondarie. La maturazione sessuale avviene a
2 anni di età e la deposizione delle uova avviene tra i mesi di marzo e giugno.
Gli organismi adulti depongono uova pelagiche di circa 1 mm di diametro, da cui, dopo 2-4 giorni
si sviluppano gli stadi larvali, anch’essi planctonici fino a 1 cm di lunghezza dopo cui la larva
assume una forma tipica dell’adulto e diviene necto-bentonica. I giovanili, da dicembre a marzo,
fino a 5 cm di lunghezza, nuotano assieme vicino alla costa ed entrano, così come gli adulti, in
acque salmastre.
La taglia di prima maturità sessuale risulta di 20 cm LT per i maschi e 23 cm LT per le femmine,
corrispondenti rispettivamente a 3 e 4-5 anni di età.
PROGETTO PON02_000451_3362185 | CONTACT: [email protected]
Distretto Tecnologico Agrobiopesca Ecocompatibile
Università di Palermo | Università di Messina | CNR
Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia
CoRiSvI - Acqua Azzurra Spa, Pachino (SR)
Laboratorio in rete per l’introduzione di nuove specie mediterranee
per l’acquacultura siciliana
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Questa specie è un consumatore opportunista; gli individui giovanili si nutrono principalmente di
copepodi arpacticoidi, mentre con l’aumentare della taglia si osserva un aumento dell’abbondanza
di anfipodi e ostracodi, ai quali si aggiungono nematodi e policheti.
HABITAT
Gli esemplari di sarago maggiore vengono ritrovati in tutto il Mar Mediterraneo, mentre risulta raro
nel Mar Nero. Nell’Oceano Atlantico è distribuito dal Golfo di Biscaglia, lungo le coste delle isole
Canarie e di Madeira. Abita le zone costiere rocciose e si spinge fino ai 150 metri di profondità
sebbene sia più abbondante tra 0 e 60 metri. Lo si può ritrovare anche su praterie di Posidonia
oceanica e in acque salmastre.
IMPIEGO IN ACQUACULTURA
I primi tentativi di allevamento del sarago maggiore sono stati effettuati nei primi anni ‘80. La
maturazione dei riproduttori e la deposizione delle uova in cattività non presentano grandi limiti, e
le uova possono essere facilmente ottenute per deposizione spontanea, sebbene il numero di uova
prodotte può essere inferiore rispetto all’orata. Per quanto riguarda la cultura larvale, buoni risultati
di crescita e sopravvivenza sono stati ottenuti in allevamento intensivo, e più recentemente anche in
allevamento semi-intensivo (in mesocosmo). Anche se la performance di crescita globale durante
gli stadi larvali (60 -90 giorni) è risultata migliore di quella dell’orata, lo stesso non vale per le fasi
di nursery e di ingrasso. In realtà, i giovanili di sarago maggiore impiegano 4,5 mesi per aumentare
da 3 a 20 g, mentre il sarago pizzuto e l’orata impiegano 2 e 2,5 mesi, rispettivamente. Prestazioni a
lenta crescita sono state osservate anche durante la fase di ingrasso, che ha portato a considerare il
sarago maggiore un mediocre candidato per l'allevamento.
Tuttavia, le recenti preoccupazioni del settore dell'acquacoltura sulla futura disponibilità di farina di
pesce e di olio di pesce, e l'aumento dei prezzi hanno rinnovato l'interesse verso specie onnivore,
come il sarago maggiore. La performance di crescita scarsa della specie potrebbe essere dovuto al
fatto che questa, ed altre specie di sparidi, sono stati alimentati con diete commerciali ottimizzate
per l'orata. Infatti, recenti ricerche hanno incentrato il proprio studio sulle esigenze nutrizionali e la
sostituzione della farina di pesce nella dieta di questa specie. I risultati hanno dimostrato che il
sarago maggiore ha buone prestazioni di crescita con bassi livelli proteici nella dieta, suggerendo
che si possono utilizzare carboidrati al posto delle proteine. Inoltre, grazie alla sua natura onnivora,
una buona crescita delle larve ed una buona percentuale di sopravvivenza, D. sargus sargus è stato
recentemente utilizzato per esperimenti di ripopolamento connessi con barriere artificiali, sia in
Italia (Golfo di Castellammare) che in Portogallo (Algarve), suggerendo che questa specie potrebbe
essere utilizzata a fine di ripopolamento.
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