“Ottimizzazione dell’uso degli antibiotici e dei chemioterapici antinfettivi” Antibioticoterapia Istruzioni per l’uso FILOSOFIE DI TERAPIA ANTIBIOTICA Dr. Pg Bertucci – Tropicalista PREVENZIONE IGIENE IGIENE IGIENE IGIENE “Le mani, per semplice contatto, possono infettare”, Egli scrive. “Ormai, chiunque abbia sezionato o meno,nei giorni precedenti, si dovrà sottoporre ad un’accuratissima disinfezione delle mani con il cloruro di calce. Il risultato non si fa aspettare, ed è magnifico. Nel mese seguente la mortalità puerperale diviene quasi nulla…” Louis-Ferdinand Céline, Il dottor Semmelweis, 1952 PREVENZIONE FLORENCE NIGHTINGALE (1820 – 1910) “Può sembrare strano di dover enunciare come primo requisito di un ospedale quello di non arrecare danno al malato” La terapia antinfettiva molte volte iniziata in Pronto Soccorso è spesso guidata dalla personale esperienza del singolo medico Linee guida codificate secondo la realtà epidemiologica e uno studio ragionato della terapia empirica permettono di gestire adeguatamente la terapia empirica antiinfettiva già dall’accesso in PS - Standardizzare le linee guida di terapia antimicrobica empirica, necessaria nelle prime ore di trattamento; - Uniformare la somministrazione dei singoli farmaci per ottimizzare la prestazione sanitaria, attraverso una «flow chart» di terapia empirica; - Utilizzare i farmaci con miglior rapporto costo/beneficio. Premessa GLI ANTIBIOTICI NON SONO “PESANTI”, NON “FANNO MALE”, NON “SPACCANO IL FEGATO” Postulati di Henle-Koch 1) il presunto agente responsabile della malattia in esame deve essere presente in tutti i casi riscontrati di quella malattia 2) deve essere possibile isolare il microrganismo dall'ospite malato e farlo crescere in coltura pura 3) ogni volta che una coltura pura del microrganismo viene inoculata in un ospite sano (ma suscettibile alla malattia), si riproduce la malattia 4) il microrganismo deve poter essere isolato nuovamente dall'ospite infettato sperimentalmente Se positivi, abbiamo la prova della patogenicità del microrganismo e della sua influenza in un determinato quadro patologico CRITERI DI CARAT (Council for Appropriate and Rational Antibiotic Therapy) Un trattamento antibiotico deve: 1) Essere sostenuto da evidenze cliniche 2) Fornire benefici terapeutici documentati 3) Essere sicuro 4) Essere il miglior farmaco per la durata ottimale 5) Avere un buon bilancio costo/beneficio Thomas G et al, CARAT, Am J Med., 2005 CONSIDERAZIONI DI ERLICH Colpisci forte Colpisci adeguatamente Colpisci presto (se devi somministrare un grammo di antibiotico, non darne due, danne tre!) POSTULATI DI EVANS 1)LA STESSA SINDROME CAUSATA DA VARI AGENTI 2) LO STESSO AGENTE SINDROMI DIFFERENTI SULLE INFEZIONI PUO’ PUO’ ESSERE CAUSARE 3) L’AGENTE PREVALENTE CHE CAUSA UNA SINDROME PUO’ VARIARE CON GLI ANNI, L’ETA’, L’AREA GEOGRAFICA, IL GRUPPO ETNICO 4) L’IDENTIFICAZIONE DI UN AGENTE DIFFICILMENTE PUO’ AVVENIRE SOLO SU BASI CLINICHE 5) LA CAUSA DELLA MAGGIOR PARTE DELLE SINDROMI INFETTIVE RIMANE SCONOSCIUTA POSTULATI DI EVANS (1976) LEGGE DI MURPHY Q.M.C.V.S.S. - QUALCHE - MALEDETTA - COSA - VA - SEMPRE - STORTA MODIFICATO DA BERTUCCI - 2012 IMPORTANZA DEGLI ESAMI MICROBIOLOGICI ESAME DIRETTO COLTURE DA FLUIDI/TESSUTI ANCHE ISTOLOGIA ANCHE RADIODIAGNOSTICA L’IMPIEGO DEGLI ANTIBIOTICI E’ ASSAI DIFFUSO E IN AUMENTO L’UTILIZZO E’ SPESSO IMPROPRIO Due classi di antibiotici 1. Combinazione di penicilline 2. Chinoloni coprono da sole oltre il 50% dell’uso opedaliero di antibiotici. Agenzia Italiana del Farmaco • • • • Infezioni delle vie respiratorie (60%), Infezioni del sistema urinario (9% ), Infezioni dell’orecchio (6%) Infezioni del cavo orale (6%). • • • • In particolare, tra le infezioni delle vie respiratorie: bronchite faringite, tonsillite influenza. Nella maggior parte di queste condizioni, a prevalente eziologia virale, l’uso degli antibiotici non è raccomandato ERRORI DI SCELTA - - - Trattamento alla cieca di una “febbre” (Ipotesi diagnostica sindromica non formulata) Scelta automatica di un antibiotico senza accertamenti per documentare l’infezione Trattamento con farmaci ad ampio spettro quanto le colture evidenziano un unico patogeno Trattamento con farmaci inefficaci (resistenze, barriere) Uso combinato tra più farmaci non giustificato Trattamento con farmaci “tossici” in presenza di alternative più sicure Uso profilattico ingiustificato Difficolta’ alla somministrazione di idonea antibioticoterapia: “cattive abitudini” Errori di impiego - Via di somministrazione errata - Dose errata - Durata della terapia errata - Mancato riconoscimento tossicità - Mancata considerazione dei fattori legati all’ospite - Risoluzione dell’infezione incompleta, ritardata, non raggiunta - Prolungamento della ospedalizzazione o ospedalizzazione non necessaria - Aumento degli effetti indesiderati (allergia, colite pseudomembranosa) - Aumento dei costi - Induzione delle resistenze RESISTENZE DI E.COLI AGLI USUALI ANTIBIOTICI CHIVASSO PRIMO SEMESTRE 2008 70 isolati 50 AMX-CLA 45 CIPRO CO-TMP 40 LEVO 35 CFTX % 30 CFZD 25 20 15 PIP-TAZ GENTA 10 NITROFUR 5 IMP-CIL AMIKA MER FOSFO 0 CIPRO LEVO NITROFUR FOSFO AMX-CLA CFTX CFZD PIP-TAZ CO-TMP AMIKA GENTA MER ATB Studio sulla prevalenza e la resistenza dei patogeni isolati da urinocolture Ospedale di chivasso - Gennaio-giugno 2008 IMP-CIL CENNI su: FALLIMENTO DELLA TERAPIA ATB Non conta solo la sensibilità!!! UN ANTIBIOTICO PUO’ AVERE UN’OTTIMA MIC VERSO IL GERME ISOLATO, MA ESSERE ASSOLUTAMENTE INEFFICACE SULL’INFEZIONE IN ATTO COME? ESEMPI -NITROFURANTOINA: NON raggiunge valori elevati nel sangue e praticamente in tutti i tessuti. E’ utile praticamente SOLO nelle infezioni del tratto urinario (e non è indicata per gli ascessi renali) ESEMPI -VANCOMICINA: NON raggiunge valori elevati nella bile E’ quindi assolutamente inutile nelle infezioni del tratto biliare da MRSA anche se estremamente Vanco-S ESEMPI - Salmonella tiphy è Sensibile a molti atb, ma in caso di Febbre Tifoide, solo Cloramfenicolo, Co-trimossazolo o Chinoloni garantiscono buoni risultati - Legionella pneumophila può essere Sensibile “in vitro” a molti atb, ma solo alcuni, a penetrazione endocellulare, sono efficaci ALTRE NOTE IMPORTANTI - MANCATO RISPETTO DELL’INTERVALLO DELLE DOSI (AMX-CLA) - DOSAGGI NON ADEGUATI (“PAURA DI SOMMINISTRARE ‘TROPPO’ ANTIBIOTICO) (“Ma non farà male?”) - DURATA INADEGUATA DELLA TERAPIA (alcune sindromi o malattie vanno trattate per mesi, quando non per anni) (“Per così tanto tempo?”) Bisogna quindi conoscere le caratteristiche dell’antibiotico (farmacocinetica, farmacodinamica, biodisponibilità…) che andiamo ad usare (oltre agli effetti collaterali e alle interazioni con altri antibiotici e con gli altri farmaci che il paziente sta assumendo) SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI NOTA MOLTO BENE: ALCUNI ATB COMUNEMENTE UTILIZZATI, POSSONO ESSERE “OFF LABEL” PER UTILIZZO / POSOLOGIA / DURATA RICORDARSI DI FAR FIRMARE AL PAZIENTE CONSENSO INFORMATO E DI SOTTOPORRE LA PROCEDURA AL COMITATO ETICO O ALLA STRUTTURA PREPOSTA ALL’UOPO. ESCALATION THERAPY O terapia di progressione Si basa sulla progressiva modifica di un trattamento di base, generalmente impostato con antibiotici di basso livello e solitamente non associati, inserendo farmaci in associazione, in caso di risposta insufficiente o assente, fino a raggiungere una risposta soddisfacente al trattamento. ESCALATION THERAPY PRO: unico vantaggio: minore pressione farmacologica selettiva sulla flora microbica CONTRO: 1) conoscenza approfondita della clinica delle infezioni e dell’uso degli antibiotici 2) Rischio (GRAVE) di non poter dominare una infezione che ha avuto tempo e agio di svilupparsi sotto un inefficace trattamento DE - ESCALATION THERAPY O terapia di regressione (di scalaggio) Si basa sulla somministrazione empirica di antibiotici di massimo livello, con copertura per Gram +, Gram – e, quando è il caso, per anaerobi e per miceti. La terapia viene iniziata subito dopo il prelievo dei campioni per gli esami microbiologici e viene scelta sui dati epidemiologici locali, oltre che sul razionale clinico. La terapia viene rivalutata, eventualmente scalando i farmaci o il loro dosaggio, o addirittura variandoli, sulla base della risposta dei referti di Laboratorio. DE - ESCALATION THERAPY PRO: 1) Terapia semplificata, omogenea (come si vedrà, può essere anche un “contro”), alla portata di tutti i Reparti medici, essenziale quando si debba intervenire brutalmente contro un grave stato settico, in un paziente grave, con una sindrome clinica non definita: infatti, in queste situazioni più tempo passa, meno possibilità si ha di dominare l’evento infettivo, che può portare ad esiti infausti CONTRO: 1) certezza della risposta microbiologica di Laboratorio: se non si ha l’assoluta certezza del germe in causa, si corre il rischio di togliere (o sotto dosare) un farmaco invece essenziale, ovvero di non deescalare la terapia, con ripercussioni sulla pressione farmacologica selettiva e quindi sull’emergere o aumentare di resistenza batteriche 2) Omogeneizzazione del trattamento: rischio, da parte di medici non esperti, di prescrivere e somministrare la stessa terapia a tutti i pazienti, a prescindere dalle loro caratteristiche, dalla loro storia PATIENT PROPORTIONATE THERAPY O terapia empirica ragionata (che è poi lo scopo di questo lavoro): considerare la sindrome infettiva, il paziente nel suo insieme e le possibilità epidemiologiche riferite alla sindrome e alla realtà locale. PRO: 1) Adattare il paziente al protocollo e non viceversa 2) Non esclusione di escalation o de-escalation therapy CONTRO: 1) necessità di grande integrazione tra medico curante ed infettivologo SOMMINISTRAZIONE CHEMIOTERAPICO ORALE ASSORBIMENTO VARIABILE COMODA ED ECONOMICA PAZIENTE COLLABORANTE BIODISPONIBILITA’ DIPENDENTE DA FARMACOCINETICA, FARMACODINAMICA E METABOLISMO DEL PAZIENTE SOMMINISTRAZIONE CHEMIOTERAPICO INTRAMUSCOLARE ASSORBIMENTO RAPIDO (SOL. ACQUOSE) ASSORBIMENTO LENTO (SOL. DEPOT) ADATTA PER VOLUMI MODERATI NO SE PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE INTERFERISCE CON ALCUNE PROVE DIAGNOSTICHE (p.e. CPK) SOMMINISTRAZIONE CHEMIOTERAPICO ENDOVENOSA ASSORBIMENTO EVITATO EFFETTI IMMEDIATI REGOLAZIONE DOSE-RISPOSTA POSSIBILITA’ DI STOP SE REAZIONI AVVERSE (somministrazione lenta e “attesa armata”) NO PER SOLUZIONE OLEOSE O INSOLUBILI SOMMINISTRAZIONE CHEMIOTERAPICO SUGGERIMENTI PRATICI LA TERAPIA PARENTERALE DEVE ESSERE PRATICATA IN CASO DI DISTURBI DELL’APPARATO G.I. IN TUTTI GLI ALTRI PAZIENTI E’ IMPORTANTE LO SWITCH ALLA TERAPIA ORALE TUTTAVIA: IN CASO DI INFEZIONI GRAVI, LA VIA DI SOMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE QUELLA PARENTERALE, ANCHE PER RAGGIUNGERE LE CONCENTRAZIONI PLASMATICHE DI FARMACO DIFFICILMENTE RAGGIUNGIBILI PER VIA ORALE NON HA SENSO MODIFICARE UNA TERAPIA ANTIBIOTICA PRIMA DI ALMENO 48 ORE (72 SAREBBE L’OPTIMUM) DAL SUO INIZIO, COSÌ COME NON HA SENSO MANTENERLA SE NON SI ASSISTE A MODIFICAZIONI IN SENSO MIGLIORATIVO DEL QUADRO CLINICO NONCHÉ DI QUELLI EMATOLOGICO E MICROBIOLOGICO. “SWITCH TERAPY” a) scomparsa della febbre da > 24 h b) FC < 100 bpm c) Scomparsa della tachipnea d) Non segni di disidratazione e) Assenza di ipossia f) Regressione/normalizzazione della leucocitosi g) Assenza di segni di batteriemia h) Non evidenza batteriologica di presenza di Legionella, Streptococco, Gram negativi enterici i) Non segni di malassorbimento “STOP THERAPY” NON SEMPRE E’ FACILE DEFINIRE IL TIMING DI SOSPENSIONE DELLA TERAPIA ATB ALCUNE SINDROMI/GERMI/INFEZIONI NECESSITANO DI TERAPIA PROLUNGATA (MESI/ANNI) OGNI PAZIENTE E’ UNICO, COME DEVE ESSERE CONSIDERATA UNICA LA SUA MALATTIA GROSSOLANAMENTE SI PUO’ RAGIONEVOLMENTE SOSPENDERE LA TERAPIA DOPO 72 ORE DALLA SCOMPARSA DEI SEGNI CLINICI E DI LABORATORIO DELLA FLOGOSI Con svariate eccezioni…. SOMMINISTRAZIONE CHEMIOTERAPICO PARENTERALE ENDOVENOSA AD ALTE DOSI INFEZIONI IN SITI “PROTETTI” (santuari) -ENDOCARDITI -INFEZIONI ENDOVASCOLARI -MENINGITI -ASCESSO CEREBRALE -ALTRE INFEZIONI DEL S.N.C. - ENDOFTALMITI Pharmacokinetic Sanctuaries Bone Prostate Central Nervous System Pharmacokinetic Privileged Sites Urinary Tract External Eye (with antibioticfortified solutions) RACCOLTA VEROSIMILMENTE ASCESSUALE = DETERSIONE A SCOPO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO UBI PUS, IBI EVACUA ALTRE NOTE IMPORTANTI -CORPI ESTRANEI - OSTRUZIONE DELLE NORMALI VIE DI DRENAGGIO - MUCO PARTICOLARMENTE VISCOSO - BIO-FILM !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! -PRESENZA DI VIE MECCANICHE ACCESSORIE (cateteri, respiratori meccanici) ALTRE NOTE IMPORTANTI FATTORI RELATIVI ALL’OSPITE • stato dei meccanismi di difesa dell’ospite • fattori locali che possono alterare l’attività antibatterica del farmaco [presenza di pus, di emoglobina, valori di pH, ambiente anaerobico, presenza di un corpo estraneo] • età paziente • fattori genetici • gravidanza, allattamento • disfunzioni epatiche e renali • allergia ai farmaci • altre terapie concomitanti • disturbi del sistema nervoso ALTRE NOTE IMPORTANTI FATTORI RELATIVI AL FARMACO DETERMINANTI LA SCELTA DELLA TERAPIA •Meccanismo d’azione e spettro •Farmacocinetica •Penetranza tessutale •Tossicità •Associabilità •Costo ALTRE NOTE IMPORTANTI MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE • • • • Dosaggio Via di somministrazione Intervallo tra le dosi Durata del trattamento ALTRE NOTE IMPORTANTI DIAGNOSI EZIOLOGICA SBAGLIATA UNA INFEZIONE NON E’ UNA FRATTURA, UN INFARTO O UNA EMORRAGIA CEREBRALE ALTRE NOTE IMPORTANTI DIAGNOSI EZIOLOGICA SBAGLIATA NON E’ SEMPRE FACILE IDENTIFICARE SUBITO L’AGENTE INFETTIVO, A MENO CHE NON LO SI RIESCA A VEDERE Esiste la necessità di conoscere la realtà epidemiologica in cui si agisce e di adattarvisi Un costante aggiornamento sulla terapia empirica più idonea contribuisce a migliorare le cure che forniamo ai pazienti,nonché a permetterci di crescere professionalmente