CALEIDOSCOPIO 30GIORNI NOVEMBRE 2014:ok 2-12-2014 11:36 Pagina 46 EFSA RISPONDE A DGSANCO trasmissione del virus Ebola L’Efsa pubblica il suo parere sul rischio di trasmissione attraverso la carne di animali selvatici. a cura di Flavia Attili seguito di una richiesta della Dg Sanco (Direzione generale per la salute e la politica dei consumatori) del 6 Ottobre 2014, l’Efsa (Euro- A pean Food Safety Authority), ha fornito assistenza tecnico scientifica in merito al rischio di trasmissione del virus Ebola (Ebov) attraverso la catena alimentare. Il virus Ebola si è diffuso inizialmente nell’uomo proprio tramite il contatto con carcasse di animali infetti o con i loro fluidi, e solo in un secondo momento è avvenuta la trasmissione da uomo a uomo. In particolar modo Ebola è stato ritrovato in carne di animali selvatici nativi nelle foreste africane, tra cui gorilla (Gorilla gorilla), scimpanzè (Pan troglodytes), Cefalofini (Cephalophus spp.), alcune specie di pipistrelli della frutta del Vecchio Mondo (Epomops franqueti, Hypsignathus monstrosus, Myonycteris torquata), piccoli roditori (Mus setulosus, Praomysspp.) e in una specie di topo- e-mail [email protected] web www.trentagiorni.it Organo ufficiale della Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani Fnovi e dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Veterinari - Enpav Editore Veterinari Editori S.r.l. Via del Tritone, 125 - 00187 Roma tel. 06.485923 ragno (Sylvisorex ollula). Inoltre, gli anticorpi contro Ebov sono stati riportati in queste e altre specie di pipistrelli della frutta (Epomophorus gambianus, Eidolon helvum, Micropterus pusillus, Mops (Mops) condylurus e gigas hipposideros, Roussetus aegyptiacus e Rousettus (Rousettus) amplexicaudatus) e nei cani (Canis lupus familiaris). La caccia e la macellazione di animali selvatici africani comporta un rischio elevato per la trasmissione, ma tali pratiche non sono autorizzate nell’Ue, né tantomeno l’importazione delle carni di queste stesse specie. Inoltre, ad oggi, non sono stati segnalati casi di infezione da Ebola dovuti a manipolazione, preparazione e consumo di carne di animali selvatici importati illegalmente nell’Ue. Alla luce dei dati disponibili e delle scarse conoscenze che si hanno sulla sopravvivenza di Ebola in carni o prodotti derivati, sulla varietà di specie che sono in grado di trasmettere o trasportare il virus, e sull’esistenza di trattamenti fisici o chimici in grado inattivare il virus nei prodotti di origine Pubblicità Veterinari Editori S.r.l. Tel. 06.49200229 Fax 06.49200273 [email protected] Tipografia e stampa Press Point srl - Via Cagnola, 35 20081 Abbiategrasso (Milano) Mensile di informazione e attualità professionale per i Medici Veterinari Direttore Responsabile Gaetano Penocchio Registrazione Tribunale n. 580 del 21 dicembre 2007 Vice Direttore Gianni Mancuso Responsabile trattamento dati (D. Lvo n. 196/2003) Gaetano Penocchio Comitato di Redazione Alessandro Arrighi, Carla Bernasconi, Antonio Limone, Laurenzo Mignani, Francesco Sardu Tiratura 30.740 copie Chiuso in stampa il 30/11/2014 animale, che si traducono in un livello di incertezza molto elevata, non è possibile una stima esatta del rischio. Tuttavia, considerando tutti gli elementi a disposizione, si può presumere che il potenziale per l’introduzione e la trasmissione del virus Ebola con carne di animali selvatici in Europa sia attualmente da considerare basso. Nel rapporto scientifico, scaricabile all’indirizzo http://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/doc/3884.pdf, gli scienziati dell’Efsa hanno quindi concluso che la misura più efficace per impedire la trasmissione del virus in Europa, tramite la carne di animali selvatici, consiste nell’impedire tutte le importazioni illegali di tali prodotti dal continente africano. ■