a.a. 2016/17 Prof.ssa Pia Lucidi Laboratorio di Cognizione e Benessere Animale RICEVIMENTO fine lezione o previo appuntamento: [email protected] Regolazione della respirazione La meccanica respiratoria è • Automatica (involontaria, se non in minima parte) • Ritmica Regolazione nervosa Regolazione chimica Fattori che influenzano il ritmo e la profondità della respirazione • • • • • • pO2, pCO2, pH Emozioni Sonno Inspirazione ed espirazione profonde Irritazioni polmonari Variazioni di luce e temperatura TUTTO INTEGRATO A LIVELLO DEL BULBO Regolazione bulbo-pontina • Generatore di RITMO (BULBARE): regola la frequenza respiratoria • Generatore di MODULI (PONTINO): controlla ampiezza e profondità di ogni respiro. Ritmo respiratorio (frequenza) • Neuroni pacemaker formano il complesso preBötzinger • Gruppo inspiratorio dorsale: attiva i muscoli inspiratori* (fase attiva del respiro, l’espirazione è passiva) • Gruppo espiratorio ventrale: entra in gioco durante le espirazioni forzate *Il diaframma ed i mm.li intercostali sono innervati dai motoneuroni spinali e del n. frenico. Tali strutture ricevono gli stimoli dal centro respiratorio bulbare Moduli respiratori (ponte) • Centro Pneumotassico: – controlla la frequenza respiratoria – indurrebbe un respiro rapido e superficiale • Arco riflesso di Breuer-Hering Frequenza del respiro • Centro pneumotassico (pontino) – Quando i neuroni Inspiratori si attivano, oltre a far partire il diaframma e l’inspirazione, scaricano sul centro pneumotassico. – Il centro a sua volta, dopo un certo ritardo, invia un feedback negativo ai neuroni Inspiratori, controllandone la frequenza di scarica. • Stimolato da ≠ zone del cervello (emozioni, variazioni di T°) Riflesso di Hering-Breuer* distensione del polmone atto espiratorio desufflazione del polmone atto inspiratorio Attivazione tensocettori Cessa attivazione tensocettori Inibizione del centro Inspiratorio Cessa inibizione centro Inspiratorio * arco riflesso vagale • Nel polmone sono presenti recettori di stiramento a livello della parete alveolare, che inattivano i neuroni inspiratori, evitando una eccessiva distensione del polmone • L’espirazione è eminentemente passiva. I neuroni espiratori sono in funzione solo se quelli inpiratori sono inattivi. In ogni caso il rapporto espirazione/inspirazione è costante (circa 1.25) Lesioni bulbopontine • Sperimentazione animale cruenta • Ritmi non modulati • Respiro lento, profondo • Apneusi* *apneusi: sforzo inspiratorio lungo e sostenuto, interrotto da una breve espirazione. Si verifica quando vengono lesionati il centro pneumotassico e l’arco riflesso vagale (vagotomia). Riflessi respiratori • a partenza polmonare • sono possibili grazie alla presenza di recettori – Recettori di distensione – Recettori irritans – Recettori J (fibre C) Recettori apparato respiratorio A lento adattamento (distensione) •Nella muscolatura liscia di trachea e bronchi •La frequenza di scarica aumenta progressivamente durante l’I fino a che la inibiscono (sono responsabili del riflesso di HeringBreuer) •Poiché sono a lento adattamento, mantengono l’insufflazione polmonare •Effetti: –regolano il ritmo respiratorio (inibendo i muscoli inspiratori) –aumentano la frequenza respiratoria ed evocano broncodilatazione riflessa –aumentano la frequenza cardiaca •Vengono inibiti da un aumento della pCO2 Recettori apparato respiratorio A rapido adattamento (irritant) • In laringe, trachea, grossi bronchi, vie aeree intrapolmonari •Stimolati da inspirazione, broncocostrizione, irritazione della mucosa (gas irritanti, polveri, istamina etc.) •Quelli tracheali sono implicati nel riflesso della tosse •Responsabili del primo respiro dopo il parto (respiro affannoso e profondo) •Effetti: –Aumentano la frequenza respiratoria (iperpnea) –Inducono la costrizione riflessa dei bronchi –Inducono costrizione riflessa della laringe –Inducono secrezione di muco Recettori apparato respiratorio Recettori J (fibre C) •Sono localizzati negli alveoli e nelle pareti bronchiali •Sono attivati da GRAVI danni a livello di parenchima: –presenza di liquido negli alveoli (edema) –istamina, bradichinina, prostaglandine (malattie polmonari) •Sono responsabili di: –apnea –diminuzione della frequenza cardiaca –diminuzione pressione sanguigna –costrizione della laringe Altri recettori Recettori delle vie aereee superiori • Cavità nasali: – aspirazione – starnuto • Laringe e faringe: – tosse – apnea – broncocostrizione Tosse • Riflesso protettivo per allontanare materiale accumulato a vari livelli o proveniente dall’esterno • Recettori: – nella biforcazione tracheale e grossi bronchi(fibre mieliniche) – nel faringe (a rapido adattamento) – sulle corde vocali (recettori di aspirazione) • Via afferente: vago e glossofaringeo • Integrazione nel bulbo (centro della tosse nell’obex) • Via efferente: vago (mm. del laringe) e nervi spinali e toracici (diaframma, intercostali) Meccanismo alla base della tosse • Profonda inspirazione a glottide dilatata • Chiusura della glottide • Atti espiratori corti e violenti (a glottide chiusa) Influenze centrali • Corteccia: – apnea volontaria – iperventilazione volontaria • Sostanza reticolare Chemiocettori • Rilevano alterazioni di: – ossigeno – anidride carbonica – concentrazione di ioni idrogeno • Variazioni di CO2 e pH inducono grosse modificazioni della ventilazione • Variazioni di O2 inducono modificazioni solo se significative Regolazione chimica CO2 ≈ 0,03% (0,3mmHg) Se sale a 4% (pCO2 = 30 mmHg) la ventilazione aumenta di 6 L/min (da 7 a 13L/min) O2 ≈ 21% (159 mmHg) Se O2 scende al 12% (pO2 = 92 mmHg) la ventilazione aumenta un po’ L’organismo è più sensibile alle variazioni della pCO2 Due meccanismi •Periferico •Centrale Biforcazione della carotide comune Arco dell’aorta Meccanismo periferico Glomi Meccanismo periferico • Chemiocettori (glomi) nell’apparato circolatorio – aortici – carotidei • Rilevano modificazioni di – pO2 – pCO2 – pH • NB: la loro inattivazione fa perdere la risposta riflessa all’ipossia (si perde la risposta all’ipossia ma non quella all’ipercapnia e alle variazioni di pH, che sono controllate anche a livello centrale) • Trasferiscono le informazioni tramite fibre afferenti rilascianti dopamina e catecolamine • Conseguenza: meccanismo riflesso di azione sui motoneuroni dei nervi per i muscoli respiratori Altri stimoli sul glomo carotideo 1. Aumento della T° del sangue 2. Diminuzione del flusso ematico nel glomo 3. Caduta della pressione arteriosa Meccanismo centrale • Chemiocettori nel bulbo, vicino ai neuroni respiratori (pavimento IV ventricolo) • Risentono di variazioni del pH nel liquido interstiziale • Liquido interstiziale è in comunicazione con il LCR, a sua volta in comunicazione con sangue Chemiocettori risentono di variazioni di pH del sangue Controllo chimico centrale • • • • CO2 passa la barriera ematoencefalica H+ e bicarbonato non passano nelle cellule Perciò nel liquor c’è CO2H+ + HCO3Pertanto i recettori sono sensibili a – pCO2 – pH (+++, perché il liquor è scarsamente tamponato) • Variazioni di pH nel sangue non vengono subito risentite a livello centrale (H+ non passa la barriera) ma dopo 10-40 minuti Differenze Meccanismo periferico I glomi sono influenzati da: • Ipossia • Ipercapnia • Diminuzione pH (anche lievi) Meccanismo centrale I chemocettori bulbari sono stimolati da: •Ipercapnia •Diminuzione pH (solo consistenti) NB: l’ipossia anziché ventilazione, deprime centri respiratori !!! Altri riflessi Barocettori del seno carotideo e arco aortico Un della pressione sui recettori determina diminuzione della ventilazione (fino all’apnea) Una della pressione determina iperventilazione REGOLAZIONE CHIMICA Relazione CO2/pH H2O + CO2 H2CO3 H+ + HCO3- Relazione ventilazione/pH • I polmoni possono modificare il pH del sangue aumentando o diminuendo l’eliminazione di CO2 • Iperventilazione= – maggiore eliminazione CO2 – innalzamento del pH (alcalosi respiratoria) • Ipoventilazione= – minore eliminazione di CO2 – abbassamento del pH (acidosi respiratoria) Regolazione respiratoria dell’equilibrio acido-base Alterazioni dell’equilibrio •Acidosi: quando il pH tende a valori inferiori a 7,4 •Alcalosi: quando il pH tende a valori superiori a 7,4 Entrambe possono essere –COMPENSATE –SCOMPENSATE • acidosi coma e morte • alcalosi contrazioni e spasmi muscolari Acidosi respiratoria • • • • Ventilazione ridotta La CO2 non viene eliminata normalmente Il pH si abbassa Cause: – Apnea – Patologie polmonari – Lesioni del centro respiratorio bulbare Compenso • Se i centri bulbari rispondono con una iperventilazione polmonare • Se i sistemi tampone funzionano • Se il rene elimina H+ (pompa Na) Alcalosi respiratoria • Aumento espirazione (volontaria) • Anossia anossica (pO2 nel sangue arterioso) • Avvelenamento da salicilato (iperstimolazione del centro bulbare) • Compensata facilmente dal rene Ipossia • carenza di ossigeno • SNC +++ sensibile (dopo 8-9 minuti senza O2 danni irreversibili) – – – – – – – Perdita forze Cefalea Nausea e vomito Sonnolenza Iperventilazione (fino a dispnea) Cianosi Tachicardia Classificazione ipossia 1. Anossica (ipossica): diminuzione della pO2 nel sangue arterioso 2. Stagnante: circolazione lenta 3. Anemica: legata alla funzione dei GR 4. Istotossica: i tessuti non possono utilizzare l’O2 Ipossia ipossica pO2 < 95 mmHg e sangue meno saturo di O2 Ventilazione polmonare -Ostruzioni -Depressione centri respiratori -Pneumotorace Ossigenazione nei polmoni -Ridotta diffusione O2 (enfisema) -Costrizione alveoli (asma) -Presenza di essudati o liquidi (polmonite, edema) shunt arterovenoso (malattie congenite) pO2 nell’aria inspirata (mal di montagna, sopra i 3.000- 6.000 morte) Ipossia ipossica pO2 < 95 mmHg e sangue meno saturo di O2 Ventilazione polmonare -Ostruzioni -Depressione centri respiratori -Pneumotorace Ossigenazione nei polmoni -Ridotta diffusione O2 (enfisema) -Costrizione alveoli (asma) -Presenza di essudati o liquidi (polmonite, edema) shunt arterovenoso (malattie congenite) pO2 nell’aria inspirata (mal di montagna, sopra i 3.000- 6.000 morte) Ipossia stagnante rallentamento della circolazione • disfunzioni cardiache • ostacoli al deflusso venoso Ipossia anemica • Anemie • Avvelenamento da: CO, ferrocianuro, clorati etc (metaHB) Cause di anemia • Perdita di sangue acuta o cronica • Scarsa produzione di GR – Dieta •Vitamina B12, acido folico – Midollo emopoietico • Distruzione dei GR – Malattie emolitiche infettive o autoimmuni Ipossia istotossica • Avvelenamento da acido cianidrico e cianuri l’O2 arriva ma i tessuti non possono utilizzarlo Antidoti al CN: nitriti di Na, amile; blu di metilene