Raccolta delle informazioni La premessa di qualsiasi attività motoria è la raccolta, attraverso gli organi di senso, di informazioni sia dall’ambiente esterno sia dall’interno dell’organismo. I sensi specifici sono specializzati nel ricevere solo certi tipi di messaggi attraverso appositi organi e nel trasmetterli a centri nervosi dedicati a tale funzione (tra essi sono molto importanti per le attività motorie la vista, l’udito e il tatto). La sensibilità generale è destinata a raccogliere informazioni più generiche su quanto accade all’interno o sulla superficie del nostro corpo. Per le attività di movimento sono fondamentali gli stimoli: • termici (caldo/freddo); • propriocettivi (coscienza della presenza del corpo e dei rapporti tra le sue parti); • cenestesici (sensazione dei movimenti); • dolorifici (percezione del dolore). Tutte le informazioni sensoriali giungono al sistema nervoso centrale attraverso fibre nervose (in cui la direzione dell’impulso è verso il centro) che decorrono all’interno dei nervi del sistema nervoso periferico. Queste fibre nervose penetrano nel midollo spinale e quindi si dirigono verso i centri a cui sono destinate. Ogni tipo di stimolo sensoriale ha il proprio recettore e il proprio centro nervoso: nella figura che vedi più avanti sono esemplificati quelli più importanti per le attività motorie. G LOSSARIO Nervi fasci di fibre nervose che trasmettono stimoli. Recettore terminazione periferica di una fibra nervosa sensibile a uno stimolo specifico. M. Gottin - E. Degani, Valore sport, © SEI 2010 Nell’essere umano la vista è particolarmente sviluppata e importante per mantenere l’equilibrio e controllare i movimenti. In postura eretta, la posizione frontale degli occhi e la loro notevole altezza dal suolo permettono di mantenerli allineati all’orizzonte, così che entrambi fissano lo stesso punto. Gli occhi possono quindi percepire meglio le distanze e riescono a controllare la metà dello spazio posto davanti alla testa. Nelle attività motorie e sportive la vista è fondamentale per: • riconoscere le forme (acutezza visiva) e i movimenti (acutezza visiva dinamica); • riconoscere i colori (senso cromatico); • individuare le distanze (senso stereoscopico); • localizzare gli oggetti nello spazio visivo (campo visivo); • percepire sagome e movimenti nella semioscurità (visione notturna). L’udito serve a ricevere stimoli sonori con un significato proprio, per esempio la parola o segnali acustici, o rumori che contribuiscono a dare un’informazione più completa sull’ambiente esterno. La posizione laterale delle orecchie sul capo, distanziando i punti di ricezione dei suoni, permette di localizzare meglio nello spazio la sorgente del rumore. Nelle attività motorie l’udito è prezioso per costruire nella mente un’immagine tridimensionale dello spazio circostante e delle persone o degli oggetti che lo occupano. 1 ... La sensibilità propriocettiva, o cenestesi, si può definire come la capacità di percepire la posizione nello spazio del corpo e delle sue parti tramite vari tipi di recettori: • i recettori tendinei sono terminazioni nervose sensibili alla distensione del tendine; Organi di senso e recettori recettori tendinei: sono sensibili alla forza espressa dal loro muscolo, nonché allo stiramento passivo fusi neuromuscolari: danno informazioni sulla lunghezza del muscolo, utili per prevenire stiramenti e per regolare la posizione dell’arto orecchie: ricevono suoni utili al controllo del movimento. Nell’orecchio interno è situato il sistema vestibolare o labirinto recettori articolari: informano sull’angolo di apertura articolare e sulla posizione dell’arto recettori cutanei: nella cute ci sono molti recettori, di cui quelli tattili sono importanti per i movimenti M. Gottin - E. Degani, Valore sport, © SEI 2010 occhi: la visione è controllata sia volontariamente, sia per via riflessa • i fusi neuromuscolari sono recettori muscolari disposti parallelamente alle fibre contrattili, di forma affusolata, dotati di fibre sensitive avvolte a spirale che registrano lo stiramento del muscolo; • i recettori articolari sono localizzati nella capsula articolare e ne registrano la distensione, segnalando l’ampiezza del movimento dell’articolazione; • il sistema vestibolare dell’orecchio interno, o labirinto, consiste in una serie di canali, disposti nei tre piani dello spazio, in cui i movimenti di un fluido interno consentono di localizzare la posizione e le variazioni di moto del capo (accelerazione, decelerazione). La percezione dell’ingombro del corpo, cioè della sua sagoma e delle sue dimensioni, è detta schema corporeo e dipende dall’insieme delle informazioni sensoriali passate e presenti; permette, per esempio, di attraversare un passaggio basso chinandosi, o di scavalcare un ostacolo alzando la gamba. ... 2