Maggio 2006 MEDICINA 15 IN-FORMAQ5firenze atavolacolnutrizionista lapsicologaèinlinea La rubrica è aperta ai lettori che possono scrivere alla redazione: via Volturno 10/12a - 50019 Sesto Fiorentino - Fi, [email protected], fax 055340814 Victor il piccolo selvaggio Correva l’anno 1788 quando nella foresta Aveyron (Francia) alcuni uomini si imbatterono in una strana creatura: un volto coperto da lunghi capelli e mani e piedi con lunghe unghie ricurve. Non appena tentò di fuggire, si mise a correre, per così dire, a quattro zampe, poggiando sul terreno mani e ginocchia. Era di genere maschile. Alla fine, fu catturato mentre si dibatteva fra morsi e gemiti, poi fu portato a Parigi alla Selpétrière. Questa era un’istituzione il cui direttore, Philippe Pinel, famoso psichiatra, raccoglieva individui con varie forme di deficit sia fisici, che psichici: poveri, mendicanti, folli e idioti, tenendoli tutti insieme. Il caso di questo ragazzo, che passerà alla storia come il selvaggio dell’Aveyron, appassionò subito l’opinione pubblica. Chi era? Da dove veniva? Era stato abbandonato? Rapito? Era vissuto da solo o con quali animali? Questa vicenda interessò molto anche gli studiosi, perché era in lavorazione un nuovo approccio rispetto a quello che veniva definito deficit mentale. Infatti, alcuni studiosi avanzavano l’ipotesi, che questo, poteva avere la sua eziologia in condizioni ambientali sfavorevoli o avverse e non nella natura intrinseca del soggetto. Pilippe Pinel, che ebbe in cura “il piccolo selvaggio”, emise una diagnosi abbastanza cruda: questo ragazzo era e sarebbe stato incapace di intendere e cioè di un qualche sviluppo cognitivo, nello stesso tempo incapace di stabilire relazioni affettive perché colpito da lesioni cerebrali irreversibili. L’handicap del piccolo selvaggio era dovuto alla sua natura e non alle condizioni ambientali disastrose nelle quali era vissuto. Victor viene salvato Un altro medico, Itard, animato dalle nuove idee, contesta questa diagnosi e ottiene di portarsi a casa Victor. Egli ritiene che il grave ritardo sul piano affettivo e cognitivo di Victor, sia dovuto alle condizioni di vita nelle quali il ragazzo è vissuto e cioè privo di qualsiasi contatto con i suoi simili e probabilmente in compagnia di animali. Con l’aiuto della sua governante, Mme Guérin, incomincia un processo di educazione e formazione speciale, al fine di inserire Victor nella vita della comunità perché secondo lui, l’uomo diventa uomo solo vivendo con altri suoi simili. Vuole insegnargli l’uso della parola, quale mezzo insostituibile per la comunicazione e inoltre vuole istruirlo per sottrarlo ad un destino oscuro e inumano. Fu un’opera che richiese un’infinita pazienza, in quanto questo tipo di educazione secondo Itard, doveva avvenire in modo graduale e non con violente imposizioni. Era, innanzitutto, necessario che Victor imparasse ad avere fiducia, solo su questa base poteva instaurarsi la trasmissione del sapere e le regole dell’umano comportamento. Erano gli uomini già fatti, che dovevano andargli incontro e non viceversa. Il ruolo di Mme Guérin acquista un’importanza fondamentale, è un ruolo femminile di accoglienza, di comprensione, di affetto, di cure materne. In questo associarsi di competenze ha inizio la grande avventura di portare alla luce le qualità umane di questo ragazzo, che nulla di umano apparentemente aveva. Questa meravigliosa esperienza, tra successi e fallimenti, ottiene dei risultati imprevedibili. Victor riesce a parlare, a capire, a disciplinarsi, ad acquistare comportamenti tipici di relazione umana. Riesce ad amare. Questi risultati apriranno la via “all’educazione speciale”, che d’ora in poi sarà rivolta ai soggetti più sfortunati di ogni comunità. La lombalgia Sebbene la gravidanza imponga un adeguamento del regime alimentare rispetto allo sviluppo del feto ed alle modificazioni fisiologiche della donna, non esiste una dieta speciale per la gestante, né vi sono cibi particolari da assumere o da evitare. Un’eccezione riguarda gli aumentati fabbisogni per taluni minerali (calcio e ferro) e per l’acido folico che potranno essere adeguatamente soddisfatti con opportune scelte alimentari. La credenza comune, secondo la quale “in gravidanza sia necessario mangiare per due”, va subito sfatata. Difatti la richiesta calorica per la gestante aumenta appena di 200-300 calorie (kcal) al giorno. Il problema più importante è costituito dal controllo del peso, il cui incremento risulterà modesto nei primi quattro mesi, più evidente nel periodo successivo. A termine della gestazione l’aumento sarà di circa 9-12 kg, pari al 15-20% del peso pre-gravidico. Di questo, solo 1/3 è rappresentato, però, dal peso del bambino. All’inizio della gravidanza, quindi, la prima regola che ogni donna in sovrappeso deve seguire è quella di sottoporsi ad un trattamento dietetico di normalizzazione: una dieta razionale ed equilibrata, se ben seguita, non arreca alcun danno allo sviluppo del bambino. Le conseguenze di una gravidanza condotta in condizioni di sovrappeso non sono trascurabili: maggiori rischi di parto cesareo, calcolosi biliari, infezioni urinarie, varici agli arti inferiori e malattie metaboliche (ipercolesterolemia e diabete). Allo stesso tempo, si accentua la possibilità di inestetismi (smagliature, cellulite, cuscinetti di grasso) che dovranno essere affrontati, a gravidanza ultimata, con risultati non sempre soddisfacenti. Per tutto quanto finora detto, è necessario, che la futura mamma presti grande attenzione a questi problemi, seguendo una corretta e completa alimentazione, associata sempre ad un adeguato esercizio fisico (anche una semplice passeggiata di 40 minuti al giorno può fare convenientemente al caso) e controllando periodicamente il proprio peso. dott.ssa Karla Saunig dott. Daniele Leoni psicologa - psicoterapeuta specialista in scienza dell’alimentazione Sotto questa terminologia si nasconde una vasta tipologia di disturbi e patologie che colpiscono la zona lombare, lombo-sacrale e dorsolombare. L’elenco sarebbe lungo, ma volendo semplificare iniziamo dalla banale lombalgia da affaticamento muscolare per finire a gravi malattie infiammatorie, forme gravi di artrosi, tumori ossei o tumori che colpiscono organi e visceri della cavità addominale, peritoneale e retro-peritoneale. Tra queste due estremità esistono moltissime situazioni intermedie; la totalità di queste colpisce la struttura articolare della colonna vertebrale e i tessuti ad essa correlati (nervi spinali, legamenti, dischi intervertebrali); però l’origine di questi disturbi si trova spesso in relazione con “fissazioni” viscerali. Vale a dire che il sistema di organi e visceri contenuti nella cavità addominale (fegato, stomaco, intestino, reni ecc.) influenza la muscolatura intraddominale con cui si trova strettamente a contatto, e che a sua volta influenza la posizione della colonna vertebrale, del bacino e degli arti. Ne risulta così influenzata la “postura”. Se viene a persistere la fissazione di un viscere (cioè la mancanza di movimento anche in una sola sua porzione), essa si trasmette ai muscoli vicini e alle articolazioni attraverso il tessuto connettivo, che è il tessuto di sostegno e di collegamento tra i vari tessuti specializzati (ossa, muscoli, organi). Un esempio classico di questo è la lombalgia che colpisce il tratto 11°/ 12° dorsale fino alla 5° lombare. In questo caso l’intestino tenue, che si inserisce a livello della 2° vertebra lombare, esercita una forte trazione la quale si somma a quella dei pilastri del muscolo diaframma. Così la vertebra tende a bloccarsi in una posizione che non è fisiologica e impedisce il libero movimento articolare di tutta la zona, inducendo l’irritazione delle radici nervose. Una situazione come questa può protrarsi nel tempo con fasi acute e fasi silenti, nelle quali la scomparsa del sintomo non significa che il problema si è risolto. Molto spesso la situazione si cronicizza e si fissano queste condizioni di fisiologia alterata rispetto alla norma. Le faccette articolari tra vertebra e vertebra, i dischi intervertebrali e i legamenti vengono sottoposti a forte stress; ne consegue che la cartilagine articolare va in sofferenza e iniziano processi artrosici. Cosa si può fare? In questo quadro la colonna perde mobilità, diventa più rigida. Alcuni segmenti di essa sono immobili o non si muovono più correttamente rispetto a quelli sovrastanti e sottostanti. Questa immobilità genera problemi di circolazione venosa (anche dentro le vertebre e nelle ossa esistono vasi sanguigni). I muscoli si irrigidiscono e bloccano la situazione. In questi casi l’osteopata con la conoscenza accurata delle dinamiche articolari e attraverso le sue mani interviene mobilizzando i tessuti (fasce connettivali, muscoli e organi) e liberando le articolazioni. Si ha quindi un miglioramento della circolazione nei distretti interessati e un miglioramento nella globalità della colonna vertebrale e delle articolazioni ad essa correlate. Nel prossimo articolo parleremo di come le “fissazioni” addominali influenzino i disturbi della colonna vertebrale. dott. Giovanni Quercioli scienze motorie - osteopatia - fisioterapia PENA DI MORTE Multisport come centri estivi precedente13 Studio: via Martelli, 8 - 50122 Firenze - tel. 055214770 piazza Matteotti 6 – 50018 Scandicci - tel. 055218653 tel. 055214770 Alimentazione in gravidanza n UISP I Multisport sono i centri estivi UISP e sono realizzati presso impianti sportivi, piscine e altri luoghi in città e nella provincia di Firenze dove i bambini dai 3 ai 14 anni possono svolgere attività ludiche in ambienti accoglienti e sicuri. Cercando di interpretare le diverse esigenze delle famiglie il Multisport propone una formula di orario elastica, permettendo di scegliere l’intera (8-17.30) o la mezza giornata (8-12.30). I turni sono settimanali, dal lunedì al venerdì, con la possibilità di iscriversi a più turni e coprono totalmente il periodo delle vacanze scolastiche dal 12 giugno all’8 settembre. Nella prossima estate i Multisport saranno ben 24 sparsi in tutta la provincia di Firenze: in città presso gli impianti sportivi della Trave, Albereta, Poggetto, lo stadio del Baseball, la Piscina Le Pavoniere, Atletica Castello, presso i Circoli Le Torri, Lippi, SMS di Peretola. La caratteristica principale di questi centri estivi è il radicamento e la valorizzazione del territorio attraverso programmi che sfruttando le possibilità offerte dalle strutture e la sinergia con associazioni e società sportive del territorio. Multisport è una vacanza in città dove il tempo libero diventa un momento organizzato di aggregazione e di divertimento da trascorrere non lontano da casa con gli amici ed i coetanei, un momento teso all’allegria collettiva, alla voglia di stare insieme tra pari e con adulti, facendo nuove e divertenti avventure. Il Multisport è una realtà ridotta e amichevole, ospitiamo, a seconda delle sedi, dai 30 ai 40 bambini, offrendo un clima accogliente e tranquillo. Al centro di questa proposta ci sono i valori salute Il dott. Leoni risponde ai lettori dal lun. al ven. dalle 21 alle 22 allo 055715777 Studi: viale Talenti 118 - 50142 Firenze, tel. 0557135069 via G. Milanesi 83 - 50134 Firenze, tel. 055476087, 055485418 della solidarietà, della tolleranza, la capacità di accettazione del diverso che diventa integrazione, rispetto per noi stessi, gli altri e l’ambiente nel quale viviamo o ci troviamo. Questo è il senso dell’attività, mettere al centro della nostra proposta associativa le persone, i cittadini, i bambini, ciascuno con i propri diritti, con le proprie motivazioni e differenze da far riconoscere e valorizzare. L’unica differenza che viene combattuta è quella che nasce dalla disuguaglianza sociale e dalla mancanza di pari opportunità. Vengono ridisegnare le attività a “misura di ciascuno”, portando bene in luce il profilo e i valori dell’UISP: la cultura dei diritti, dell’ambiente e della solidarietà. I Multisport nel territorio n Q1 Presso la Piscina Le Pavoniere è rivolto ai bambini che hanno frequentato la scuola elementare. Copre il periodo dal 12 giugno al 1º settembre e la programmazione è articolata con tre giornate di piscina, una giornata di attività nel Parco delle Cascine come l’orienteering, il pattinaggio, la caccia al tesoro e una giornata di laboratori e attività ludiche. n Q2 Presso lo stadio da baseball di Campo di Marte. Si rivolge ai bambini dai 6 agli 11 nel periodo dal 12 giugno al 28 luglio. Le attività organizzate sono piscina, due giorni di baseball, calcetto, pallavolo, e molto altro. n Q3 Presso gli impianti sportivi dell’Albereta è rivolto ai bambini di scuola elementare e copre il periodo dal 12 giugno all’8 settembre. Durante il turno i bambini possono provare alcuni sport tra canoa, tennis, basket, pallavolo, orienteering, pesca sportiva, bocce, calcetto e una volta a settimana giochi in piscina. n Q4 Presso il Circolo Le Torri dal 12 giugno al 28 luglio per i bambini di scuole elementari con attività sportive e naturalistiche di vario tipo, di teatro e alcuni laboratori. n Q5 Presso gli impianti sportivi la Trave rivolto ai bambini di scuola elementare. È organizzato dal 12 giugno al 28 luglio ed è caratterizzato da attività di calcio, calcetto, sport vari e, una volta a settimana, giochi in piscina. Presso l’SMS di Peretola per i bambini dai 6 agli 11 anni con turni dal 12 giugno al 28 luglio. Qui i bambini possono praticare vari sport, teatro e alcuni laboratori manuali. Presso il Circolo Lippi dal 12 giugno all’8 settembre per i bambini della scuola elementare con attività sportive come il tennis, il calcetto, teatro e altro. Presso l’Atletica Castello dal 3 luglio al 1º settembre per i bambini dai 6 agli 11 anni con attività sportive di vario tipo. Presso gli impianti sportivi del Poggetto dal 12 giugno al 28 luglio per i bambini di scuole elementari con attività di piscina, basket, ginnastica, tennis. INFO: UISP Area Giovani via F. Bocchi 32 tel. 0556583509, [email protected], www.uispfirenze.it Giustizia o vendetta Spunti per una riflessione Come ormai noto, la nostra Regione ha istituito, a partire dal 30 novembre 2000, la Festa della Toscana, per ricordare ogni anno il 30 novembre 1786, data in cui il Granducato di Toscana, per la prima volta nel mondo, ha abolito la pena di morte. Da sempre, come Provincia di Firenze, sosteniamo che occorre ricordare l’abolizione della pena di morte non soltanto un giorno l’anno ma in ogni occasione. È per questo che la Presidenza del Consiglio provinciale ha deciso di promuovere una serie d’incontri che coinvolgano i giovani studenti degli ultimi due anni della scuola media inferiore e dei primi due anni della scuola media superiore. All’iniziativa ha aderito anche la Coalizione italiana contro la Pena di Morte che ha garantito una sua collaborazione per i prossimi incontri nelle scuole che, dopo questa prima serie da aprile ai primi di giugno, riprenderà a settembre col nuovo anno scolastico. L’intento è quello di poter parlare con gli studenti di che cosa è oggi la pena di morte, di dove si attua e come è possibile far crescere la consapevolezza che questa è un modo di punire i crimini ingiusto e sbagliato. Durante gli incontri saranno distribuiti ai ragazzi materiale informativo, brochure e cd, realizzati dalla Presidenza del Consiglio provinciale. “L’impegno non può esaurirsi in un solo giorno all’anno – spiega il presidente del Consiglio provinciale Pietro Roselli – e con questa operazione concreta, proseguiamo il discorso iniziato dal Consiglio regionale toscano. È necessaria un’educazione permanente ai diritti civili coinvolgendo direttamente le scuole. Gli incontri hanno proprio questo scopo: sensibilizzare i giovani studenti del nostro territorio provinciale al diritto alla persona, al principio di giustizia e di legalità. All’iniziativa hanno già aderito circa quaran- ta scuole per oltre 100 classi di studenti, in tutte le zone del territorio: dal Chianti all’Empolese-Valdelsa, dalla Piana al Valdarno fino al Mugello”. Per Fernando Prodromo, Segretario della Giunta sezionale Toscana dell’ANM: “Negli incontri ci impegniamo a far riflettere i ragazzi sulle due tendenze mondiali: quella europea che punta all’abolizione della pena di morte e quella sino-americana che invece la sta attuando”. Michele Brancale, Portavoce regionale della Comunità di Sant’Egidio, ha ricordato “I segnali importanti che arrivano dall’Africa dove molti paesi stanno adottando una moratoria della pena di morte. Le comunità locali possono lavorare allacciando gemellaggi con altre comunità estere per far comprendere quanto sia ingiusta la pena di morte”. Pratolino Due serate e un corso per osservare il cielo Il 10 maggio e il 7 giugno due serate di osservazione del cielo di primavera nella splendida cornice del Parco Mediceo di Pratolino. Le serate si svolgono dalle 21 alle 23,30 e la partecipazione è gratuita. L’iniziativa è del Laboratorio Didattico Ambientale della Provincia e del Comitato di Arcetri per la divulgazione astronomica. Inoltre, nei giorni 6, 13, 20 e 27 maggio, con orario dalle 10 alle 13, sempre a Pratolino nel complesso del Laboratorio (edificio delle “Ghiaie”) è possibile seguire le lezioni di un corso di formazione astronomiche sul fenomeno delle macchie solari. Anche in questo caso la partecipazione è gratuita. Sia per le osservazioni, che per il corso è possibile prenotare telefonicamente, al numero 055409339, chiamando dalle 10 alle 16. successiva1