Geografia - CORALLI, SCOGLIERE, BARRIERE E ATOLLI CORALLINI

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I mari la cui temperatura va dai 25° ai 29°C costituiscono l'habitat ideale dei coralli.
I coralli sono costituiti da comunità di minuscoli polipi che hanno una dimensione di pochi
millimetri (da 1 a 2 mm), sono di colorazione bianca e presentano da 6 a 8 tentacoli fimbriati
(cioè dotati di minuscole frange o ciglia).
a
Questi polipetti, impiantati su solidi substrati rocciosi in acque di superficie , utilizzando i sali di calcio dell'acqua marina, costruiscono, alla base del proprio corpo molle, uno scheletro
(esoscheletro) di carbonato di calcio (= calcare), detto corallum, a forma di cono rovesciato, con funzione di sostegno e protettiva.
All'interno dell’esoscheletro si trova, dunque, il minuscolo organismo che lo ha generato.
apparato boccale
I polipi vivono e crescono in colonia, l’uno
accanto all’altro, cosicché le secrezioni calcaree si fondono tra di loro e si stratificano
assumendo la caratteristica forma ad alberello ramificato di colore rosso, rosa o bianco a seconda dell’animaletto che lo ha prodotto (è questo alberello che viene lavorato
b
per farne oggetti di ornamento).
La crescita del corallo è molto lenta (cresce
dai 7 ai 15 cm all’anno), tuttavia, nel corso
del tempo, si sono formate imponenti strutture coralline, la più estesa delle quali è la
Grande barriera corallina australiana, al
largo della costa nord-orientale, lunga più di
2.000 km e con una superficie di 200.000
km2.
esoscheletro
esoscheletro
I polipi sono quasi esclusivamente carnivori
e si nutrono di zooplancton (= plancton animale): escono fuori dalle cavità presenti
nel corallum, dove si rifugiano in caso di pericolo, ed estendendo i propri tentacoli catturano
il nutrimento. Quando i polipi muoiono, restano gli scheletri e su di essi si insediano nuove
generazioni che continuano quest'opera di costruzione verso l'alto.
POLIPO DEL CORALLO
Le formazioni coralline sono un ottimo habitat per i pesci, che trovano rifugio e cibo nei loro
anfratti, e quindi sono un bene prezioso per le popolazioni povere, la cui unica fonte di sostentamento è costituita dalla pesca.
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a - Per i coralli che costruiscono le barriere coralline la profondità non è superiore ai 45 metri; altri tipi
di coralli possono vivere a latitudini e profondità variabili (v. il pregiatissimo corallo rosso del Mediterraneo che cresce ad una profondità compresa tra i 20-30 m e i 200 m).
b - L’altezza dell’arboscello di corallo va da un minimo di 15 a un massimo di 30 cm; la larghezza è
pari o inferiore ai 25-30 cm; il diametro del tronco va da un minimo di 1 a un massimo di 3 cm.
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Tra i vantaggi delle formazioni coralline c'è anche quello di protezione delle coste dall'erosione del mare. E se è vero che quest'ultimo sbriciola parte di questo caratteristico habitat, è
anche vero che da questa parziale distruzione dipende la formazione, lungo le coste, di
spiagge coralline, caratterizzate da sabbia bianca o bianco-rosacea finissima, che proteggono ulteriormente il territorio dall'erosione marina.
L'ecosistema corallino è decisamente fragile. I coralli entrano in sofferenza e muoiono
quando nel mare vengono scaricate sostanze inquinanti o quando la temperatura marina sale oltre i 29°C (per l'effetto serra) o scende sotto i 21°C o quando l'uomo, tagliando le mangrovie per fare spazio alle sue attività,
rende il terreno instabile e questo, scivolando in mare, sporca le acque "soffocando" i coralli.
M
A
N
G
R
Le mangrovie sono particolari piante,
tipiche delle coste basse, paludose e
ricchissime di limo della fascia intertropicale della Terra, che, per resistere ai movimenti delle onde e delle maree e per crescere su fondali poco
stabili, hanno sviluppato robuste radici
aeree che fuoriescono dall'acqua. Le
coste caratterizzate dalla presenza di
queste piante, definite coste a mangrovie, avanzano costantemente sul
mare poiché le radici delle mangrovie
trattengono grandi quantità di limo e
producono abbondante materiale organico che, insieme al limo, va a colmare progressivamente i fondali marini.
O
Quando, per un motivo o per l'altro, i
coralli entrano in sofferenza, si assiste
A
al progressivo sbiancamento delle
formazioni coralline in quanto si blocca la produzione del carbonato di calcio dai caratteristici colori rosso, rosa e bianco.
V
I
Le principali formazioni coralline sono:
1) le SCOGLIERE che si sviluppano parallelamente alla costa da cui sono separate da una
laguna poco profonda;
2) le BARRIERE che si formano ad una certa distanza dalla costa dalla quale sono separate
da una laguna di acque profonde (e quindi inadatte ad ospitare i coralli);
a
3) gli ATOLLI CORALLINI , isolotti dalla caratteristica forma ad anello, che sorgono in pieno oceano. Gli atolli, in genere, sono ricoperti da rigogliosa vegetazione. Il loro diametro varia da 1 a 70 km (in alcuni casi eccezionali si raggiungono i 100 km). La larghezza della fascia emersa è per lo più di poche centinaia di metri. L'altezza media sul livello del mare è di
pochi metri. Essendo piatti, gli atolli sono minacciati dall'innalzamento del livello del mare.
La forma di un atollo può essere circolare, ellittica o a ferro di cavallo.
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a - In lingua maldiva atoll significa isola-laguna.
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SCOGLIERA CORALLINA
BARRIERA CORALLINA
ATOLLO
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INTORNO ALLA BASE DELL'ISOLA SI FORMA UNA
SCOGLIERA CORALLINA.
IN SEGUITO AD UN MOVIMENTO DI SOMMERSIONE DELL'ISOLA, PER SPROFONDAMENTO DEL FONDO MARINO, LA
SCOGLIERA SI TRASFORMA IN BARRIERA.
IL MOVIMENTO DI SOMMERSIONE DELL’ISOLA CONTINUA E
LA BARRIERA SI ALLONTANA SEMPRE DI PIÙ DALLA COSTA.
IN SEGUITO AD UN ULTERIORE MOVIMENTO DI
SOMMERSIONE, L'ISOLA SCOMPARE E LA BARRIERA
SI TRASFORMA IN UN ATOLLO CHE CIRCONDA UNA
LAGUNA INTERNA.
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