SEMINARIO DI FORMAZIONE LA RETE PLURALE DISABILITA’ SERVIZI TERRITORIO ITC Lenoci, Bari 25-26 Febbraio 2010 ADHD INTERVENTI PSICOEDUCATIVI TRA MODELLI TEORICI E APPLICAZIONI QUOTIDIANE L’approccio integrato nella gestione dei disturbi della condotta: modelli e paradigmi di intervento Patrizia Ventura UO Neuropsichiatria Infantile Policlinico Bari Disturbi Del Comportamento In Eta’ Evolutiva CONOSCERE = INTERVENIRE “Bulli” si nasce o si diventa? COMPORTAMENTO DIROMPENTE COME DISTURBO “REAZIONE NEUROPSICHIATRICO? DI DISADATTAMENTO” A PROBLEMATICHE AMBIENTALI VIVACITA’ OPPOSITIVITA’ “CRISI ADOLESCENZIALE” “FISIOLOGICA” Disturbi del Comportamento In Età Evolutiva DISTURBI DA COMPORTAMENTO DIROMPENTE Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD) Disturbo oppositivo provocatorio Disturbo della condotta DISTURBI DELL’UMORE DISTURBI D’ANSIA DOC RITARDO MENTALE DISTURBI DI PERSONALITA’ TOURETTE DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Quando parliamo di “Disturbo” ESPRESSIVITA’ CLINICA COMUNE (+/ -) PROFILO NEUROPSICOLOGICO PROFILO COMPORTAMENTALE MODELLO DI FUNZIONAMENTO TREND EVOLUTIVO COMUNE Come varia la manifestazione clinica nel tempo Quali sono i rischi evolutivi CAUSE AMBIENTE FUNZIONAMENTO “PECULIARE” DI CIRCUITI NERVOSI GENETICAMENTE DETERMINATO (SUBSTRATO BIOLOGICO) ADHD: evidenze strumentali(SPECT) ipoperfusione frontale, striato, cervelletto Normale ADHD Lobo frontale Corteccia senso-motoria Cervelletto Kuperman et al 1990 ADHD: evidenze strumentali(PET) attivazione reti neuronali alternative Normal ADHD Test di Stroop negli adulti con ADHD Bush et al 1999 Eziologia multifattoriale AMBIENTE FATTORI DI RISCHIO “BIOLOGICI” GENETICA RICHIESTE AMBIENTALI FATTORI PROTETTIVI FATTORI SLATENTIZZANTI/AGGRAVANTI Quando parliamo di “Disturbo” NORMALE NORMALE PATOLOGICO FATTORE TEMPO FATTORE INTENSITA’ FATTORE INTERFERENZA FUNZIONALE CRITERIO CATEGORIALE CRITERIO DIMENSIONALE Quando parliamo di “Disturbo” E’ possibile porre Diagnosi di Disturbo quando LE MANIFESTAZIONI CLINICHE DETERMINANO UNA COMPROMISSIONE CLINICAMENTE SIGNIFICATIVA DEL FUNZIONAMENTO IN DIVERSI AMBITI (accademico, relazionale, etc)” DSM-IV-TR, 2000 sintomi funzionamento Disturbi neuropsichiatrici “visibili” RITARDO MENTALE AUTISMO SCHIZOFRENIA ADHD: ??? Problema “Fastidioso”/Disturbo “Invisibile” ADHD DISATTENZIONE IPERATTIVITA’ IMPULSIVITA’ Problema “Fastidioso”: sfidano, provocano, svalutano le figure adulte, alterano l’omeostasi sociale ADHD: disturbo “invisibile” Si comportano così per attirare l’attenzione, Non “vogliono” studiare Bambini cattivi, monelli, viziati Genitori incompetenti ERRATA “INTERPRETAZIONE” DEL PROBLEMA NEGAZIONE DELLA “DIGNITA” DI DISTURBO L’ADHD ?! Oh niente, L’ADHD Non Esiste! E’ solo una Moda! Dottore, mi aiuti, mio figlio ha l’ADHD… Che vuol dire, cosa devo fare? Chi ha inventato l’ADHD? STILL, Lancet 1902 Gruppo di bambini con comportamento impulsivo secondario a “disfunzione genetica” Chi ha inventato l’ADHD Minimal brain damage (1930) Minimal brain dysfunction (1960) Chi ha inventato l’ADHD? DSM-II (APA, 1968) Reazione ipercinetica dell’infanzia ICD-10 (WHO, 1992) Disturbo ipercinetico INQUADRAMENTO NOSOGRAFICO ATTUALE: Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders (DSM-IV American Psychiatric Association 1996, TR 2000) Disturbi da deficit di attenzione e comportamento dirompente 1. Disturbo da deficit di attenzione con iperattività 2. Disturbo oppositivo-provocatorio 3. Disturbo di condotta EVIDENCE-BASED MEDICINE ADHD GUIDE-LINES 1997: AACAP (American Academy of Child and Adolescent Psychiatry) 1998: European Child and Adolescent Psychiatry 2000: AAP (American Academy of Pediatrics) 2003: SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza) International Consensus Statement on ADHD (2002) “…We fear that inaccurate stories rendering ADHD as myth, fraud, or benign condition may cause thousands of sufferers not to seek treatment for their disorder… …We have created this consensus statement on ADHD as a reference on the status of the scientific fíndings conceming this disorder, its validity, and its adverse impact on the lives of those diagnosed with the disorder… …Among scientists who have devoted years, if not entire careers, to the study of this disorder there is no controversy regarding its existence…” Barkley R, Faraone S, Taylor E et al, 2002 American Academy of Pediatrics, 2000 “l’ADHD costituisce il più comune disturbo neurocomportamentale dell’infanzia e la più diffusa condizione patologica cronica del bambino in età scolare” “Il costo sanitario dell’ADHD è paragonabile a quello dell’asma e notevolmente > popolazione pediatrica generale” Chan 2002 ADHD: clinica DEFICIT ATTENZIONE FOCALE, SELETTIVA, SHIFTING ATTENTION Sembra con la testa tra le nuvole, Si distrae per ogni stimolo Non ascolta, Non rispetta le consegne, Commette errori di distrazione, Non ricorda quanto è stato appena spiegato Non Porta a termine i compiti, Non si impegna, è “a momenti”, quando vuole sa fare tutto, ma…. DEFICIT ATTENZIONE SOSTENUTA DEFICIT MOTIVAZIONALE (compiti che richiedono impegno prolungato) DEFICIT PIANIFICAZIONE/PROGRAMMAZIONE PROBLEM SOLVING DEFICIT CONTROLLO EMOTIVO scarsa tolleranza alla frustrazione, all’attesa, scoppi di ira DEFICIT GESTIONE DEL TEMPO DEFICIT COMPRENSIONE CONSEGUENZE di UN’ AZIONE SCARSO SENSO DEL PERICOLO DEFICIT CONTROLLO MOTORIO Iperattività, goffaggine DEFICIT ADATTAMENTO REGOLE, RUOLI, TEMPI DEFICIT CONTROLLO COMPORTAMENTALE Impulsività, frettolosità esecutiva IL BAMBINO CON ADHD A SCUOLA LIVELLO INTELLETTIVO NELLA NORMA (ECCEZIONI) DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO SECONDARIE (PROFILO NEUROPSICOLOGICO E COMPORTAMENTALE ADHD) Comprensione del testo (difficoltà nella selezione delle informazioni rilevanti) Problem solving aritmetico Inadeguato utilizzo dello spazio grafico, disgrafia, disordine COMORBIDITA’ DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO DISTURBI DEL LINGUAGGIO DISTURBO DI SVILUPPO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA Cosa pensano i coetanei? SIMPATICI CREATIVI DIVERTENTI, PAGLIACCI LEADER DEL GRUPPO Cosa pensano i docenti? DISTURBANO NON MI PERMETTONO DI LAVORARE Ma…. A casa mia non lo invito! Cosa pensano i pazienti? AUTOSVALUTAZIONE A scuola sono ciuccio Non mi cerca nessuno In che cosa sono Bravo? Play Station DARE FASTIDIO RUOLO DI BULLO GRATIFICANTE Poesia di un bambino ADHD Non faccio apposta a comportarmi "sbagliato", aver spesso la luna, scrivere come un maiale, collezionare brutti voti, o prendere note per il mio comportamento, note per quaderni dimenticati e compiti non fatti….. AIFA: Associazione italiana famiglie ADHD www.aifa.it ADHD: STORIA NATURALE 1/3 CASI 1/3 CASI PERSISTENZA SINTOMATOLOGIA “GUARIGIONE” 1/3 CASI AGGRAVAMENTO (COMORBIDITA’) In Adolescenza il quadro si complica Riduzione iperattività motoria Sensazione soggettiva di irrequietezza Persistenza deficit attentivo Deficit motivazionale, perdita di autostima Difficoltà di pianificazione, programmazione e gestione del tempo Difficoltà accademiche (ripetizione classi, prematura interruzione degli studi) Difficoltà relazionali DISCONTROLLO DEGLI IMPULSI COMPORTAMENTI PERICOLOSI E ANTISOCIALI ABUSO DI SOSTANZE ELEVATA COMORBIDITA’ DISTURBI DELL’UMORE (depressione, d. bipolare) ELEVATA COMORBIDITA’ CON I DISTURBI D’ANSIA POSSIBILE EVOLUZIONE IN DISTURBO DELLA CONDOTTA In Adolescenza il quadro si complica ADHD e fumo ADHD e abuso di sostanze ADHD e problematiche di guida Guida scorretta e insicura, guida senza patente, multe e sospensioni della patente, guida in stato di ebbrezza Barkley, 2007 DISTURBI DA COMPORTAMENTO DIROMPENTE: DISTURBO OPPOSITIVO-PROVOCATORIO Irritabili, collerici, dispettosi Oppositivi Provocatori e sfidanti Manifestano uno scarso senso di colpa Litigano frequentemente DISTURBI DA COMPORTAMENTO DIROMPENTE: DISTURBO DI CONDOTTA Aggressioni a persone o animali Distruzione della proprietà DRAMMA SOCIALE Frode o furto TUTTE LE ISTITUZIONI SI ATTIVANO! Gravi violazioni di regole ESORDIO NELLA FANCIULLEZZA (<10 aa) ESORDIO NELLA ADOLESCENZA (>10 aa) Il sommerso? L’invisibile? Forse… Era quel bambino iperattivo Che poi si è depresso Che magari aveva anche dei tic Che magari soffriva in silenzio delle sue ossessioni Che poi è diventato aggressivo e ha spaccato tutto. “Bulli” si nasce o si diventa? Iperattivi si nasce. Bulli si diventa. Possiamo arrestare questa progressione? ESISTE UNA FINESTRA TEMPORALE Poi ilINTERVENIRE destino sarà PER difficilmente modificabile E PER MODIFICARE LA PROGNOSI Forse si. Ma… PROVIAMO A NON PARLARE (SOLO) DI TRATTAMENTO, TERAPIA, RIABILITAZIONE…. MA DI PRESA IN CARICO DEL “MONDO” DEL BAMBINO “Prendersi cura di.” PRENDERE IN CARICO LA FAMIGLIA Essere genitori di un bambino con ADHD è un compito estremamente faticoso ADHD PERCHE’ INTERVENIRE? Razionale dell’INTERVENTO ADHD: storia naturale Bassa autostima Disturbi di sviluppo ADHD Disturbo oppositivo Relazioni familiari Disturbo di condotta Può determinare crescenti Può determinare crescenti disturbate complicanze Difficoltà complicanze psicopatologiche psicopatologiche Disturbi delll'umore Apprendimento Problemi relazionali Disturbi d’ansia con i pari Età Età ADHD età adulta Problemi lavorativi (bassi profili occupazionali, cambio frequente attività lavorativa) Problemi relazionali (coniugali, sul lavoro etc) Rischio medico generale per malattie cardiovascolari e neoplasie (comportamento alimentare scorretto, abuso di tabacco, alcol, sostanze) ADHD PERCHE’ NON INTERVENIRE? ADHD: STORIA NATURALE 1/3 CASI 1/3 CASI “GUARIGIONE” PERSISTENZA SINTOMATOLOGIA 1/3 CASI AGGRAVAMENTO (COMORBIDITA’) ? Linee Guida SINPIA per l’ADHD in età evolutiva Giornale di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva 2004 “Il personale sanitario coinvolto nell’assistenza dei bambini con adhd deve riconoscere la natura cronica del disturbo e mettere a punto un programma di intervento adeguato” ADHD COME INTERVENIRE? Obiettivi e Targets dell’intervento OBIETTIVI DELL’INTERVENTO 1) LAVORARE SUL MONDO (famiglia-scuola) DEL BAMBINO AFFINCHE’ COMPRENDA LE PECULIARITA’ DI FUNZIONAMENTO DI QUEL BAMBINO E GLI SI ADATTI INFORMAZIONE/ TRATTAMENTI PSICOEDUCATIVI Neuropsichiatra Infantile Psicologo dell’età evolutiva Pediatra Neuropsichiatra Infantile Docente OBIETTIVI DELL’INTERVENTO: Adattare L’ambiente Al Bambino Posso andare in bagno? Scordatelo! Interrompiamo questo circolo vizioso! AUTOSVALUTAZIONE A scuola sono ciuccio Non mi cerca nessuno In che cosa sono Bravo? Play Station DARE FASTIDIO RUOLO DI BULLO GRATIFICANTE Interrompiamo questo circolo vizioso! Cambiare la nostra percezione nei confronti del bambino (SONO BAMBINI E FAMIGLIE CHE SOFFRONO!) Cambiare la percezione che il bambino ha di sè OBIETTIVI DELL’INTERVENTO 2) LAVORARE SUL BAMBINO AFFINCHE’ POSSA FUNZIONARE MEGLIO RICERCA DI STRATEGIE ALTERNATIVE RINFORZARE AREE DI ECCELLENZA POTENZIAMENTO ABILITA’ DEFICITARIE (NEI LIMITI DEL POSSIBILE) INIBIZIONE COMPORTAMENTI DISFUNZIONALI Come posso aiutarlo? Intervento GLOBALE (multitargets-multidisciplinare) BAMBINO AMBIENTE Trattamento abilitativo Trattamenti psicoeducativi: Psicoterapia cognitivo-comportamentale Parent training Teacher training Farmacoterapia Supporto sociale PARENT/TEACHER TRAINING Trattamenti psicoeducativi di tipo cognitivo/comportamentale ALTAMENTE STRUTTURATI FASE INFORMATIVA: ABBIAMO GIA’ PROVATO TUTTO NON C’E’ NULLA DA FARE ridefinizione del problema informazioni sulle caratteristiche del disturbo FASE FORMATIVA: Insegnamento di strategie educative per la gestione dei comportamenti problema ed il rinforzo dei comportamenti adeguati MAPPA COMPORTAMENTALE individuazione comportamenti positivi da rinforzare comportamento rinforzo Reazione del bambino MAPPA COMPORTAMENTALE individuazione comportamenti “problema” ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA TRATTAMENTO PSICOEDUCATIVO Mappa comportamentale del bambino Ventaglio di possibili strategie educative Formulare piani d’azione Agire d’anticipo rispetto al problema Psicoeducazione in pillole Consapevolezza ≠ Attuazione STRUTTURA, BREVITA’, CREATIVITA’ DEBOLE MORBIDO DISCORDANTE Stile comunicativo AUTOREVOLE ASSERTIVO EMPATICO REGOLE POCHE, POSSIBILI, RIGIDE OSTILE AGGRESSIVO COLLERICO RIVENDICATIVO ADHD-SCUOLA Problema di apprendimento Problema di comportamento DIFFICILE GESTIONE DELLA CLASSE ADHD-SCUOLA Sostegno? Programma pedagogico individualizzato? Quando la presa in carico globale FUNZIONA! Trattamento Abilitativo Razionale Deficit Autoregolazione Cognitiva-Motoria-Comportamentale Secondario a Deficit funzioni esecutive (funzioni mentali superiori): Attenzione (selettiva, sostenuta) Pianificazione Inibizione Memoria di lavoro Flessibilità cognitiva ................................... TRATTAMENTO ABILITATIVO POTENZIARE LE CAPACITÀ DI AUTOREGOLAZIONE attraverso l’attivazione di strategie cognitive per: Pianificazione e programmazione di un compito cognitivo Integrazione delle risorse attentive Inibizione di comportamenti incongrui con le richieste dell’ambiente TRATTAMENTO ABILITATIVO ADHD Pianificazione cognitiva Integrazione dell’attenzione Inibizione risposte inadeguate DISTURBI DISTURBO DEL LINGUAGGIO COORDINAZIONE MOTORIA Competenze metalinguistiche Programmazione motoria Comprensione sintattica Grafismo rappresentativo Produzione sintattico-narrativa DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO Competenze metalinguistiche Comprensione del testo Problem-solving aritmetico Remschmidt, 2001 TRATTAMENTO ABILITATIVO NB PRECOCITA’ DI INTERVENTO Oltre i 9-10 anni l’intervento abilitativo riduce la sua incisività rispetto alla prognosi Perché il disturbo neuropsicologico è strutturato Perché il nucleo strutturante del disturbo è psicopatologico PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE Autocontrollo cognitivo Autocontrollo emotivo comportamentale Miglioramento delle competenze sociali Interventi di “supporto sociale” Gruppi scout, attività in parrocchia Sport di gruppo Musica Etc, etc ASSOCIAZIONE FAMIGLIE: www.aifa.it ADHD: FARMACOTERAPIA “Qualora i trattamenti psicoeducativi e riabilitativi risultino inefficaci o parzialmente efficaci, è indicata l’associazione di farmaci specifici” Linee Guida SINPIA per l’ADHD in età evolutiva Giornale di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva 2004 DISFUNZIONE SISTEMI NEUROTRASMETTITORIALI FRONTO-STRIATO-CEREBELLARI NEUROTRASMETTITORI: NORADRENALINA-DOPAMINA Lobo frontale Cervelletto Striato ADHD: trattamento farmacologico PSICOSTIMOLANTI METILFENIDATO NORADRENERGICI: ATOMOXETINA potenzia l’attività dopaminergica potenzia l’attività nor-adrenergica FARMACOTERAPIA RISCHI DEL TRATTAMENTO RISCHI DEL NON TRATTAMENTO IN MEDIO STAT VIRTUS La Dottoressa V. Non Vuole Prescrivere Farmaci!!! Protocollo gestionale - La diagnosi è medica (neuropsichiatra infantile) - E’ una diagnosi clinica (raccolta dati, osservazione) - Non esistono markers biologici - E’ fondamentale la precocità della diagnosi e dell’intervento ai fini della prognosi ADHD: diagnosi Valutazione del livello intellettivo Valutazione delle competenze linguistiche e motorie Valutazione degli apprendimenti scolastici Valutazione psicologica ADHD: diagnosi (differenziale) Esame obiettivo neurologico (individuazione di “soft neurological signs” indicativi di organicità) Esami di laboratorio (routine + assetto tiroideo + TAS) Studio EEG Valutazione oculistica, audiometrica (opzionali) RMN encefalo (opzionale) ADHD: scale per la valutazione comportamentale ADHD PSICOPATOLOGIA GENERALE CBCL TRF K-SADS-PL SNAP-IV ADHD-RS CPRS-R CTRS-R YRS INDICE DI fx C-GAS NON DEVONO SOSTITUIRSI ALL’OSSERVAZIONE MEDICA NON ESISTONO TEST “DIAGNOSTICI” RATING-SCALES “specifiche/distubo“ CDRS CDI SCARED GRAVITA’ CGI Le difficoltà dell’invio Chi è il Neuropsichiatra Infantile? Mio figlio è pazzo?! Che faranno a mio figlio? Che diranno i parenti e gli amici? Sono un genitore incapace? Protocollo gestionale INVIO AL NPI riconoscimento precoce segnali di allarme Famiglia Pediatra di Famiglia Insegnante NPI territorio/centro riferimento Diagnosi (elaborazione e comunicazione ) Piano Terapeutico Individualizzato (relazione) NPI Territorio: “Presa In Carico” della Famiglia (Trattamenti psicoeducativi/psicoterapia) Consulenza agli Insegnanti Trattamenti abilitativi Protocollo Gestionale NPI TERRITORIO SCUOLA Elaborazione PEI “Curare” rapporto scuola-famiglia PEDIATRA DI FAMIGLIA “VITA DEL QUARTIERE” Palestre, associazioni, parrocchia… INVIO AL CENTRO DI RIFERIMENTO PER INDICAZIONE TRATTAMENTO FARMACOLOGICO Centro di Riferimento Diagnosi Differenziali Complesse (complessità clinica/esami strumentali) Impostazione e follow-up terapia farmacologica Re-invio alla NPI del territorio per follow-up e presa in carico globale Conclusioni “Anni di lavoro con questi bambini ci hanno insegnato quanto possano essere vani gli sforzi solitari ed isolati…. Solo il concorso di molte figure ed il dispendio di notevoli energie possono portare a risultati concreti…” Tratto da “Iperattività ed autoregolazione cognitiva” Cornoldi, et al. Erickson ed. 2002 Conclusioni Quanto Crediamo che il Benessere Psicofisico ed il Funzionamento Sociale/ la Psicopatologia e l’Insuccesso Sociale dell’adulto nascono nell’Infanzia? Quanto Vogliamo Veramente Investire Sulla Promozione della Salute Mentale in Età Evolutiva? La ricetta ideale Non esiste Gli ingredienti potrebbero essere: 1. Risorse finanziarie per: Risorse Umane Formazione Risorse strutturali 2. Metodo, Creatività, Comunicazione.