Cielo di Ottobre 2015
(La mappa è ottimizzata per il giorno 15 del mese alle h. 22:00)
SOLE
1 ottobre
7:08
18:55
15 ottobre
7:24
18:31
31 ottobre
6:43
17:08
Le giornate si accorciano di ca. 1h e 20 minuti
LUNA
4 ottobre
14 ottobre
20 ottobre
27 ottobre
Ultimo Quarto
Luna Nuova
Primo Quarto
Luna Piena
23h 06m
02h 06m
22h 31m
13h 05m
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana. Fino al 24 ottobre sono espressi
in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare)
Crediti: INAF TV e Cielo del mese UAI per il testo, Heavens-Above.com per la mappa del cielo
Osservarlo ad occhio nudo è davvero difficile, ma basta anche un piccolo binocolo per scorgerlo, in queste
sere di ottobre, verso sud, in prossimità delle due stelle più brillanti della costellazione dell’Acquario.
L’ammasso globulare Messier 2, in breve M2, è stato scoperto per la prima volta dall’astronomo Giovanni
Domenico Maraldi nel 1746 e dista da noi oltre 37.000 anni luce. Ha un diametro di circa 175 anni luce e
raggruppa ben 150.000 stelle. Il nucleo dell’ammasso, ovvero la sua regione centrale, è assai denso: in appena
qualche anno luce di estensione, sono infatti presenti tante stelle la cui massa è circa la metà di quella totale
di M2.
Dallo studio delle proprietà d’insieme degli astri che lo compongono, inoltre, è stato stimato che l’età
dell’ammasso è di circa 13 miliardi di anni, in linea con i valori riscontrati per altri ammassi stellari di questo
tipo, veri e propri ‘fossili’ dell’universo, che si ritiene abbia avuto origine 13,7 miliardi di anni fa.
Costellazioni
Lasciamo ora Messier 2 e diamo uno sguardo al cielo serale del mese di ottobre.
Ad est cominciano ad apparire il Toro e l’Auriga con il luminoso ammasso delle Pleiadi. Più in alto Perseo,
l’Ariete e Andromeda. Verso sud, al di sopra della costellazione del Pesce Australe, ci sono il Capricorno,
l’Acquario i Pesci e il Pegaso. Verso ovest vanno tramontando le tre costellazioni che hanno dominato il cielo
estivo, e cioè l’Aquila, la Lira e il Cigno. In direzione del nord infine, l’Orsa Maggiore è bassa sull’orizzonte,
mentre più in alto ci sono il Drago, Cefeo, Cassiopea e la Giraffa.
Pianeti
Per quanto riguarda i pianeti, Mercurio sarà visibile al mattino verso est, prima dell’alba. Il giorno migliore
per osservarlo sarà il 16, quando si troverà alla massima distanza angolare dal Sole, sorgendo circa un’ora e
mezza prima.
Venere è invece il ‘faro’ che splende al mattino, già alcune ora prima del sorgere del Sole, verso est. Con il
trascorrere dei giorni, il suo intervallo di osservabilità aumenta, fino a raggiungere il massimo previsto per i
primi giorni di novembre.
Un andamento di visibilità simile a Venere lo possiede Marte, che si trova leggermente più in basso nel cielo,
e quindi apparentemente più vicino al Sole.
Anche Giove è visibile all’alba, prossimo a Venere e Marte, con cui completerà un terzetto celeste negli ultimi
giorni di ottobre davvero spettacolare.
Saturno invece è molto basso la sera verso ovest e sempre più difficilmente osservabile tra le luci del
tramonto.
Congiunzioni
Ottobre sarà un mese ricco di interessanti congiunzioni. Partiamo da quelle che interessano la Luna, che sarà
nuova il 14 e piena il 27.
Nelle prime ore dell’8 il nostro satellite naturale, in piena fase calante, si troverà in prossimità di Venere,
verso est.
Il giorno seguente, ridotto a una esile falce, si troverà sempre nella stessa zona, in compagnia di Venere,
Marte e Giove.
Il 16 ottobre la Luna crescente sarà invece in congiunzione con Saturno, al crepuscolo, bassa verso ovest.
Marte e Giove saranno invece in stretta congiunzione il 17 ottobre: li potremo ammirare prima dell’alba verso
Est, accompagnati più in alto da Venere.
E proprio Venere sarà raggiunto da Giove il 26, sempre prima dell’alba, dando origine ad una nuova
congiunzione.
Meteore
Lo sciame di maggiore rilievo di questo mese è quello delle Draconidi (o Giacobinidi), la cui attività è
solitamente modesta con uno ZHR di 20-30 meteore/ora, (esclusi alcuni picchi con migliaia di meteore
all’ora). Il picco di massima attività è previsto nella notte tra l’8 e il 9 ottobre: le ore migliori per l’osservazione
sono quelle serali col radiante situato nella testa del Drago, alto circa 40 gradi alle ore 23. Quest’anno non si
prevede un’attività particolarmente intensa, ma, viste le caratteristiche fortemente variabili di questo
sciame, vale la pena tenerlo sotto osservazione, vista anche la quasi totale assenza del disturbo lunare, col
nostro satellite che sorge dopo le 3 del giorno 9.
Crediti: INAF TV e Cielo del mese UAI per il testo, Heavens-Above.com per la mappa del cielo