LO SHOCK Corso Base. – Relatore: Monitore CRI Roberto Valeriani Lo shock è l’insieme dei sintomi che sopravvengono quando l’organismo subisce un’aggressione acuta. • Questo stato patologico esprime la reazione dell’organismo ad un evento traumatizzante (emorragie, ustioni, gravi ferite) e rappresenta l’incapacità del sistema cardiovascolare di fornire sangue e, quindi, ossigeno a tutti i tessuti vitali. • Si manifesta con la caduta della pressione arteriosa del sangue che si verifica in tempi più o meno brevi a seconda l’entità del danno subito dall’organismo • Sappiamo che la pressione arteriosa (PA) è la spinta che la contrazione cardiaca imprime al sangue affinché sia assicurata l’irrorazione di tutti i distretti dell’organismo:una sua diminuzione, come avviene nello stato di shock, provoca una insufficienza circolatoria ed una riduzione della perfusione dei tessuti e quindi della loro ossigenazione. • Ma la contrazione cardiaca è solo uno dei fattori che controllano la pressione arteriosa: sono essenziali, infatti, anche il volume del sangue circolante ed il diametro dei vasi. • Una qualunque causa che alteri uno di questi fattori può determinare la riduzione della pressione arteriosa. • In base a quanto abbiamo sin qui detto, vediamo ora i vari TIPI DI SHOCK • SHOCK IPOVOLEMICO: PERDITA DI LIQUIDI DELL’ORGANISMO (EMORRAGIE, VOMITO, SUDORE) • SHOCK NEUROGENO: INCAPACITA’ DEL SISTEMA NERVOSO DI CONTROLLARE IL TONO DEI VASI SANGUIGNI (TRAUMI DEL TRONCO ENCEFALITICO O DEL MIDOLLO SPINALE • SHOCK CARDIOGENO: INSUFFICENZA DELLA POMPA CARDIACA (PATOLOGIE CARDIACHICHE ES. LESIONI DEL CUORE, OSTRUZIONE ACUTA DEL CIRCOLO ES. EMBOLIA POLMONARE. • Vediamoli nel dettaglio e cerchiamo di capire…………………. • Shock ipovolemico: lo shock per perdita di liquidi viene detto Ipovolemico (scarso volume di sangue)!! Si determina per le seguenti cause: Emorragie imponenti, Ustioni gravi, fenomeni di disidratazione dell’organismo causati da diarrea, vomito ecc., poliuria (abuso di diabetici o nel diabete) • Shock neurogeno: I vasi sanguigni hanno una tonicità che è controllata dal sistema nervoso. Sulla muscolatura dei vasi arrivano terminazioni nervose che hanno il compito di regolare il tono dei vasi mantenendo cioè il loro giusto calibro. • In seguito a traumi violento il sistema nervoso non controlla più il tono dei vasi che si rilasciano aumentando il loro calibro (shock neurogeno o midollare): • Traumi del tronco encefalitico o del midollo spinale • Anestesia • Dolore fisico intenso e prolungato • Inoltre il dilatamento dei vasi può essere procurato da cause allergiche, come lo shock anafilattico ossia l’introduzione nell’organismo di una sostanza estranea all’organismo stesso. . • O, ancora, da cause “settiche”, ossia la presenza di batteri nel sangue che liberano tossine e danneggiano le cellule dei vasi provocando vasodilatazione ed anche fuga di plasma dai capillari. • Concludendo la vasodilatazione può verificarsi o per un’azione riflessa nervosa (shock neurogeno), o per un’azione diretta sulle pareti da parte di sostanze allergiche (shock anafilattico) o batteriche (shock settico). • Shock cardiogeno: insufficienza della pompa cardiaca. Il cuore cede, si collassa non è più in grado di imprimere al sangue una sufficiente spinta. Le cause sono: • Patologie cardiache (miocarditi, lesioni al cuore, alterazioni delle valvole ecc ecc) • Ostruzione acuta del circolo (embolia polmonare) • Anche la folgorazione può portare ad un danno cardiaco • Riassumendo le cause dello stato di shock sono tutte aggressioni acute contro l’organismo e possono essere. • Traumatiche (ustioni, emorragie, ferite gravi, fratture ecc) • Chirurgiche ( perforazioni di organi interni) • Ostetriche (possibile dopo parto) • Mediche (setticemie, intossicazioni, avvelenamenti, patologie cardiache) AGITAZIONE oppure APATIA PELLE PALLIDA, FREDDA E SUDATA, LABBRA E MUCOSE BLUASTRE POLSO PICCOLO MA FREQUENTE IL SOGGETTO HA FREDDO, PUO’ TREMARE PUO’ MANIFESTARE NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI BASSA PRESSIONE ARTERIOSA RESPIRO RAPIDO, AFFANNOSO E SUPERFICIALE SETE INTENSA • ASPETTO DELL’INFORTUNATO: • L’individuo può dare segni di agitazione e di irrequietezza, ma può presentarsi anche abbattuto e prostrato, apatico ed indifferente anche nei confronti dell’evento e dell’ambiente circostante. • E’ compito del soccorritore PREVENIRE LO SHOCK!!!! -ELIMINARE LE CAUSE CHE HANNO PORTATO ALLO SHOCK; -TRANQUILLIZZARE IL PAZIENTE; -COPRIRE L’INFORTUNATO PER EVITARE DISPERSIONE DI CALORE; -NELLO STESSO TEMPO EVITIAMO DI FAR SUDARE IL PAZIENTE PERCHÉ IL SUDORE POTREBBE PORTARE AD UNA MAGGIORE VASODILATAZIONE; -NON DIAMO NIENTE DA BERE (il pz. potrebbe perdere i sensi e vomitare); -NON DARE ALCOLICI (sono dei vasodilatatori); -POSIZIONE ANTISHOCK -SDRAIARE IL PAZIENTE A TERRA; -SOLLEVARE LE GAMBE A 45° AIUTANDOSI CON SEDIE O ALTRI OGGETTI; IN CASO DI: TRAUMA CRANICO, perché aggraverebbe un eventuale emorragia intracranica; INFARTO, ANGINA, perché più sangue arriva al cuore più lo affatica; DISPNEA, perché la pressione dei visceri sul diaframma ostacola la respirazione. • Non dimentichiamo mai che ogni ferito e traumatizzato grave è potenziale portatore di shock e che questo viene inteso in medicina come uno stato patologico grave e progressivo. Il grado di shock può evolvere in modo molto graduale ed il suo aggravamento può portare ad una situazione irreversibile ed inarrestabile fino alla morte del soggetto!!!!