Dispositivi e Tecnologie Elettroniche La giunzione pn Giunzione pn brusca ¥ Una giunzione pn è una regione di semiconduttore perfettamente cristallino nella quale si abbia una parte drogata p ed una drogata n ¥ Il caso più semplice è quello della giunzione brusca, costituita da due lati uniformemente drogati con concentrazioni NA e ND N l a t o p 0 l a t o n N D - N A D x Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn - N x A 2 Diagrammi a bande ¥ Nello studio dei dispositivi a semiconduttore, si fa spesso uso dei diagrammi a bande ¥ Un diagramma a bande è una rappresentazione dell’energia potenziale a cui sono sottoposte le cariche libere ¥ I parametri più importanti sono L d e l q E i v F e l l o v u o q t o E c E F S S c E 0 i E F v ¨ l’affinità elettronica qχS (pari a 4.05 eV per Si) ¨ il lavoro di estrazione qΦS (dipendente dal drogaggio) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 3 Diagrammi a bande ¥ La costruzione del diagramma a bande si complica in presenza di una disomogeneità spaziale (ovvero, un semiconduttore non uniformemente drogato) ¥ Il caso più semplice è quello del campione omogeneo a tratti ¥ Si costruisce prima il diagramma a bande dei lati uniformemente drogati isolati ¥ Tratteremo solo il caso dei diagrammi a bande in equilibrio termodinamico Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 4 Diagrammi a bande L ¥ L’affinità elettronica è la stessa nei due lati ¥ Il lavoro di estrazione del lato p è maggiore di quello del lato n F q E i v q S e l l o c d e l F p i E v L a t o p o E q S E F S E i F v L a t o Nv qΦSp = qχS + Eg − (EF − Ev) = qχS + Eg − kBT ln NA Nc qΦSn = qχS + (Ec − EF) = qχS + kBT ln ND Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn c 0 n c E F t o F q E E u S c E v n 5 Diagrammi a bande ¥ Si costruisce poi il diagramma complessivo sulla base di alcune regole: ¨ il livello di Fermi è costante nella struttura (ciò corrisponde ad una corrente nulla nel sistema) ¨ l’affinità elettronica e l’ampiezza della banda proibita sono costanti per ogni materiale ¨ lontano dalle giunzioni, la struttura a bande torna ad essere quella del materiale isolato ¨ il livello del vuoto E0 è continuo Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 6 Diagrammi a bande ¥ Per rendere EF costante nella struttura, nel transitorio che porta all’equilibrio si ha uno spostamento di elettroni dal lato con EF maggiore verso quello con EF minore ¥ Di conseguenza, vi saranno regioni, dette di carica spaziale, dove non vi sono cariche libere: si tratta quindi di regioni dove ρ 6= 0 (infatti le cariche degli atomi droganti ionizzati, fissi, non sono più compensate da quelle dei portatori liberi) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 7 Diagrammi a bande ¥ Nel caso della giunzione pn, si ha quindi un trasferimento netto di elettroni dal lato n verso il lato p ¥ Si può anche interpretare il fenomeno come trasferimento di lacune dal lato p verso il lato n ¥ Tale trasferimento avviene per diffusione di cariche libere ¥ A cavallo della giunzione metallurgica (x = 0), si stabilisce una regione di carica spaziale svuotata dalle cariche libere Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 8 Legame tra ρ e bande ¥ In una regione neutra dE ρ = 0 =⇒ = 0 =⇒ E(x) = E0 dx e quindi ϕ(x) = −E0x + ϕ0, cioè ϕ(x) è una retta ¥ L’energia potenziale che subiscono gli elettroni vale U (x) = −qϕ(x) ¥ Si può concludere che nelle regioni neutre il diagramma a bande è rettilineo, e viceversa ¥ Se la regione neutra ha campo nullo (E0 = 0), le bande sono orizzontali Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 9 Legame tra ρ e bande ¥ In una regione non neutra (ρ 6= 0), E non è più costante e quindi le bande di energia non sono più rettilinee ¥ In particolare, dove ρ è costante e non nulla, il campo è una retta non orizzontale e l’energia potenziale ha forma parabolica r r > 0 0 x j E , Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn U U x r e g i o n r e t t i l i n r e g q u i o a d n e j i e e x r a t i c a 10 Legame tra ρ e bande ¥ Poiché U = −qϕ, dall’equazione di Poisson è d2U ρ 2 = q² dx pertanto r ¨ in una regione con ρ > 0 il diagramma a bande presenta curvatura verso l’alto ¨ in una regione con ρ < 0 il diagramma a bande presenta curvatura verso il basso Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn > 0 U r < 0 U 11 Diagramma a bande qualitativo ¥ Si traccia il livello di Fermi, uniforme in tutta la struttura ¥ Si traccia il diagramma a bande lontano dalla giunzione, dove coincide con quello dei materiali isolati E 0 E F q q S c S p F q E E 0 q S c S n c E E F F E i c E v L E a t o p Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn L a t o F i v n 12 Diagramma a bande qualitativo ¥ Nella regione di carica spaziale, si assume l’ipotesi di completo svuotamento da parte dei portatori liberi ¥ Si ha quindi ρ 6= 0, cui corrispondono bande con la concavità indicata ed E 6= 0 r q - x p x - q N n N D x A ¥ E 6= 0 determina una corrente di trascinamento tale da compensare la diffusione di portatori, in modo da avere J = 0 in equilibrio Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 13 Diagramma a bande qualitativo E E 0 E F q q S c F q E E q S c E F q E i E c E E a t o p L a t o n b i E F i E c E 0 S n v L c q p S S E F F q c E V 0 S p q 0 F g S n E c F E v E v L a t o Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn p r ¹ 0 L a t o F i v n 14 Diagramma a bande qualitativo ¥ Ai capi della regione svuotata si forma una barriera di energia potenziale di altezza qVbi che si oppone alla diffusione di elettroni verso il lato p e lacune verso il lato n ¥ Vbi viene detto potenziale di contatto o potenziale di built-in della giunzione NvNc qVbi = qΦSp − qΦSn = Eg − kBT ln NAND NvNc NvNc NAND = kBT ln = kBT ln 2 − kBT ln 2 N N ni ni A D Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 15 Regione svuotata ¥ Per calcolare l’ampiezza della regione svuotata, si determina ϕ(x) e si usa la relazione ϕ(xn) − ϕ(−xp) = Vbi ¥ Le due ampiezze xn e xp non sono indipendenti, poiché vale la condizione di neutralità NAxp = NDxn ¥ Per integrare l’equazione di Poisson, occorrono due condizioni al contorno ¨ E è nullo nelle regioni neutre ¨ ϕ(x) è nullo in un punto a scelta Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 16 Regione svuotata ¥ Si integra l’equazione di Poisson dE ρ = dx ² ¥ Per −xp ≤ x < 0 si ha qNA x + c1 E(x) = − ² ¥ Dalla condizione al contorno E(−xp) = 0 si ha qNA xp c1 = − ² r q - x p x - q - x Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn p N N D x n A E - x E m n x a x 17 Regione svuotata ¥ Infine qNA E(x) = − (x + xp) − xp ≤ x < 0 ² con Emax = −E(0) = qNAxp/² ¥ Nella regione 0 ≤ x < xn si ha qND E(x) = x + c2 ² dove, per continuità di E(x) in x = 0 e per la condizione di neutralità qNA qND + − xp = E(0 ) = c2 = − xn E(0 ) = − ² ² Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 18 Regione svuotata ¥ Riunendo i due risultati, nella regione svuotata è − qNA (x + xp) −xp ≤ x < 0 ² E(x) = qND 0 ≤ x < xn ² (x − xn) ¥ Si noti come, grazie alla condizione di neutralità E(xn) = 0 qND qNA xp = xn Emax = −E(0) = ² ² Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 19 Regione svuotata ¥ Si integra la definizione di potenziale dϕ = −E dx ¥ Per −xp ≤ x < 0 si ha qNA 2 ϕ(x) = (x + xp) + k1 2² - E E - x m a x x p n x j V - x p b i x n x ¥ Scegliendo ϕ(−xp) = 0, per −xp ≤ x < 0 si ha qNA ϕ(−xp) = k1 = 0 =⇒ ϕ(x) = (x + xp)2 2² Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 20 Regione svuotata ¥ Nella regione 0 ≤ x < xn si ha qND ϕ(x) = − (x − xn)2 + k2 2² dove, per continuità di ϕ(x) in x = 0 qND 2 qNA 2 + − ϕ(0 ) = xp = ϕ(0 ) = − xn + k2 2² 2² da cui qNA 2 qND 2 k2 = xp + xn 2² 2² Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 21 Regione svuotata ¥ Riunendo i due risultati, nella regione svuotata è qNA 2 (x + x ) − x ≤ x < 0 p p 2² qN qN qN 2 2 A D 2 D ϕ(x) = − (x − x ) + x + x n p n 2² 2² 2² 0 ≤ x < xn ¥ Il potenziale di contatto vale quindi qNA 2 qND 2 Vbi = ϕ(xn) − ϕ(−xp) = xp + xn 2² 2² Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 22 Regione svuotata ¥ Le ampiezze xp e xn della regione svuotata soddisfano le relazioni qNA 2 qND 2 xp + xn Vbi = 2² 2² NAxp = NDxn ¥ Si tratta di un sistema algebrico del secondo ordine, che può essere risolto per sostituzione Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 23 Regione svuotata ¥ Si ricava pertanto (Neq = NA k ND) s s 2² NA 2² Neq xn = Vbi = V bi 2 qND NA + ND q ND s s 2² ND 2² Neq xp = Vbi = Vbi 2 qNA NA + ND q NA s µ s ¶ 1 2² 1 2² 1 + Vbi Vbi = xd = xn + xp = q NA ND q Neq Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 24 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Si applica alla giunzione pn una tensione V misurata sul lato p rispetto al lato n - w w 0 p p l a t o l a t o n x n I V ¥ La giunzione viene portata fuori equilibrio, e viene percorsa da una corrente I misurata entrante nel lato p Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 25 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Si suddivide la giunzione pn tra la regione di svuotamento e le regioni neutre ¥ Le regioni neutre sono caratterizzate da una resistenza parassita Rp = Rpp + Rpn - w w 0 p R - x p p p x n R n p x n I V ¥ Si suppone che la corrente I sia sufficientemente piccola da poter assumere che tutta la tensione V cada sulla regione di carica spaziale, ovvero che Rp|I| ¿ |V | Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 26 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Se V < 0 si parla di polarizzazione inversa ¨ la barriera di energia potenziale ai capi della regione di carica spaziale aumenta, E ≈ costante ¨ la diffusione dei portatori liberi risulta essere sfavorita: prevale la corrente di trascinamento (lacune da n a p, elettroni da p a n, I < 0 e piccola) ¥ Se V > 0 si parla di polarizzazione diretta ¨ la barriera di energia potenziale diminuisce, E ≈ cost. ¨ la diffusione dei portatori liberi risulta essere favorita: prevale la corrente di diffusione (lacune da p a n, elettroni da n a p, I > 0 e grande) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 27 Giunzione pn fuori equilibrio P E o l a r i z z a z i o n e i n v V e r s a , q 0 ( V < b i 0 P - V E ) E q E E E c E c e E E L a t o n c E c v V i r e t t a , q q g d 0 E p n > ( V 0 b i - V ) 0 E a t o l a r i z z a z i o S F L o F i E c S E g c E v E F v L a t o Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn p L a t o i v n 28 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Rendiamo quantitativa l’analisi calcolando la caratteristica statica I = I(V ) ¥ Poiché consideriamo una struttura 1D, I = AJ (A è la sezione trasversale) ed I è costante in ogni punto x ¥ Ipotesi: ¨ le regioni neutre hanno E = 0 ⇒ i portatori minoritari si distribuiscono secondo la lunghezza del lato neutro ¨ basso livello di iniezione ⇒ nelle regioni neutre, possiamo assumere che le cariche libere siano quasi in equilibrio (distribuzione di Boltzmann) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 29 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ In una qualunque sezione x si ha J = Jn,diff(x) + Jn,tr(x) + Jp,diff(x) + Jp,tr(x) ¥ Per l’ipotesi di quasi-neutralità, nelle regioni neutre possiamo trascurare la corrente di trascinamento dei portatori minoritari J ≈ Jn,diff(x) + Jp(x) x < −xp J ≈ Jn(x) + Jp,diff(x) x > xn ¥ Per calcolare le correnti di diffusione dei portatori minoritari, occorre valutare n0p(x) per 0 x < −xp e pn(x) per x > xn Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 30 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Supponiamo che i due lati siano lunghi rispetto alla lunghezza di diffusione dei portatori minoritari: wp À Ln, wn À Lp (si trascurano xp ¿ wp, xn ¿ wn) ¥ I portatori minoritari si distribuiscono esponenzialmente nelle due regioni neutre ¶ µ x + xp 0 0 np(x) = np(−xp) exp Ln ¶ µ x − xn 0 0 pn(x) = pn( xn) exp − Lp Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 31 Giunzione pn fuori equilibrio 0 np(−xp) 0 pn(xn) ¥ Restano da valutare e ¥ Per l’ipotesi di basso livello di iniezione µ ¶ ¶ µ U (x) U (x) n(x) ∝ exp − p(x) ∝ exp kBT kBT pertanto: µ ¶ np(−xp) U (−xp) − U (xn) = exp − nn(xn) kBT µ ¶ U (xn) − U (−xp) pn(xn) = exp pp(−xp) kBT Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 32 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Poiché U (−xp) − U (xn) = q(Vbi − V ): µ ¶ np(−xp) pn(xn) Vbi − V = = exp − nn(xn) pp(−xp) VT ¥ In equilibrio termodinamico (V = 0): µ ¶ np0(−xp) pn0(xn) Vbi = = exp − nn0(xn) pp0(−xp) VT ¥ Per l’ipotesi di basso livello di iniezione nn(xn) ≈ nn0(xn) = ND pp(−xp) ≈ pp0(−xp) = NA Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 33 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Sostituendo, si ottiene la legge della giunzione: µ ¶ V np(−xp) = np0(−xp) exp VT µ ¶ V pn(xn) = pn0(xn) exp VT dove 2 2 ni ni np0(−xp) = , pn0(xn) = NA ND Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 34 Giunzione pn fuori equilibrio - w ¥ In termini degli eccessi di portatori si ha: µ ¶ 0 np(−xp) V = exp −1 np0(−xp) VT µ ¶ 0 pn(xn) V = exp −1 pn0(xn) VT - x p n P o p ' ( - x p - w o p p p - x l a r i z z a z i o Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn w n ) l a r i z z a z i o n 'p ( - x P x p n e ) i n n ' ( x v p 'n ( x x p n ) n V e r s a , n < w d 0 ) n e x n i r e t t a , V x > n 0 35 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Ai bordi della regione di carica spaziale si ha quindi ¯ dn0p ¯¯ n0p(−xp) Jn,diff(−xp) = qDn = qDn ¯ dx ¯ Ln x=−xp ¯ 0¯ 0 dpn ¯ pn(xn) Jp,diff(xn) = −qDq = qDp ¯ dx x=xn Lp ¥ La corrente totale vale J = Jn,diff(−xp) + Jp(−xp) = Jn(xn) + Jp,diff(xn) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 36 Giunzione pn fuori equilibrio - w J ¥ Per valutare J , occorre calcolare Jp(−xp) e Jn(xn) ¥ Per farlo, si usa un’altra ipotesi: la GR nella regione di carica spaziale è trascurabile o n e i n ? - x l a r i z z a z i o v J n x n p n e d 0 J J p J < e r s a , J p p Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn n x n p J p J o J l a r i z z a z i o - w w n ? J P x p n J P - x p i r e t t a , n w J > x n 0 37 Giunzione pn fuori equilibrio ¥ Si ha: Jp(−xp) = Jp,diff(xn) - w J ¥ In definitiva, si calcola la corrente come somma delle correnti di diffusione dei portatori minoritari nei due lati J = Jn,diff(−xp) + Jp,diff(xn) P o i n v J - x l a r i z z a z i o x p n n e d J < e r s a , i r e t t a , 0 J J p p Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn e J n n J o n x n p J p l a r i z z a z i o - w w n J J P x p n J Jn(xn) = Jn,diff(−xp) - x p n p w J > x n 0 38 Caratteristica statica ¥ Sostituendo le espressioni per le correnti di diffusione dei portatori minoritari e ricordando che I = JA, si ottiene la caratteristica statica della giunzione pn · µ ¶ ¸ V I = Is exp −1 VT ¥ Is viene detta corrente di saturazione inversa della giunzione 2 2 ni Dn ni Dp Is = qA + qA NA Ln N D Lp Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 39 Caratteristica statica ¥ La caratteristica statica è una equazione che pone in relazione i valori della tensione applicata e della corrente nella giunzione nell’ipotesi che il dispositivo operi in regime stazionario nel tempo ¥ Si tratta di una relazione nonlineare che rende la giunzione, dal punto di vista elettrico, un bipolo nonlineare controllato in tensione S t r u l a t o t t u p r a f i s i c a l a t o I S i m b o l o c i r c u i t a l e n I V Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn V 40 Caratteristica statica ¥ La giunzione pn approssima il comportamento elettrico di un diodo ideale ¨ in polarizzazione diretta (V > 0) passa una corrente elevata con una piccola tensione V applicata: si approssima un corto circuito ¨ in polarizzazione inversa (V < 0) passa una piccola corrente anche con una tensione applicata |V | elevata: si approssima un circuito aperto Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn G I i u n - I z i o n e V s I D i o d i d e a l e o V 41 Caratteristica statica ¥ Una analisi più accurata consente di verificare come la caratteristica statica segua la legge: ¸ · µ ¶ V −1 I = Is exp ηVT ¥ Il termine η , detto fattore di idealità, dipende dalla polarizzazione η = η(V ) (η = 1 ÷ 2) ¥ Per una giunzione al Si ¨ per basse tensioni dirette (V ≤ 0.3 V) e in polarizzazione inversa η ≈ 2 ¨ per tensioni dirette elevate η ≈ 1 Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 42 Punto di funzionamento ¥ Si alimenta un diodo con un generatore reale Va di resistenza R (che include la resistenza parassita) V R a V I 0 0 ¥ La tensione V sul diodo e la corrente I devono soddisfare due vincoli: ¨ la caratteristica statica non lineare del diodo I = I(V ) ¨ la relazione lineare dovuta alla KVL V = Va − RI (detta retta di carico) ¥ La soluzione (I0, V0) costituisce il punto di funzionamento a riposo della giunzione Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 43 Punto di funzionamento ¥ I due vincoli possono essere rappresentati graficamente nel piano (I, V ) della caratteristica statica del diodo ¥ L’intersezione tra le due curve costituisce il punto di funzionamento a riposo (pdf) del diodo, di coordinate (I0, V0) ¥ Per determinare quantitativamente I0 e V0 occorre risolvere numericamente un’equazione non lineare R I V a e t t a i c a r i c o / R p I d 0 V f V 0 V Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn d a 44 Modello semplificato ¥ Si può usare un modello semplificato per la caratteristica statica ¨ in polarizzazione inversa (V < 0) il diodo è un circuito aperto, cioè I = 0 ¨ in polarizzazione diretta (I > 0) il diodo presenta una caduta di tensione costante, cioè V = Vγ = cost. I D V V D g V i o d i o d o i d e a l e g o r e a l e Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn C e q u i r c u i v i t o a l e n t e 45 Modello semplificato ¥ Per un diodo al silicio, si può assumere Vγ = 0, 5 ÷ 0, 6V ¥ Una volta sostituita la giunzione con il circuito equivalente corrispondente al modello semplificato, si studia il circuito seguendo le metodologie viste a Elettrotecnica I V R I V a d C a i r c u s t u R 0 0 V V a C i t o d i a r e I e q u i r c u i v Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 0 0 V g i t o a l e n t e 46 Effetto della temperatura ¥ Nella espressione della caratteristica statica, dipendono dalla temperatura: ¨ il fattore esponenziale, che contiene VT · µ ¶ ¸ V I = Is exp −1 ηVT ¨ la corrente di saturazione inversa Is n2i Dn n2i Dp Is = qA + qA NA L n ND Lp µ ¶ Eg 2 3 ni ∝ T exp − kBT Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 47 Effetto della temperatura ¥ Approssimando la dipendenza di Is da T con il 2 solo effetto di ni si ha Eg 1 ∆Is 1 dIs 3 ≈ = + Is ∆T Is dT T kBT 2 ¥ In polarizzazione diretta si ha µ ¶ µ ¶ I + Is I V = VT log ≈ VT log Is Is da cui ∆V dV V 1 dIs V − Eg/q − 3VT ≈ ≈ − VT = ∆T dT T Is dT T Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 48 Effetto della temperatura ¥ Per un diodo al silicio a 300 K, con V = 0.6 V e Eg = 1.124 eV si ha ∆V ≈ −2 mV/K ∆T I T V ¥ Sperimentalmente, si osservano valori intorno a −2.5 mV/K Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 49 Effetti capacitivi ¥ La caratteristica statica è una relazione istantanea tra la tensione applicata e la corrente che attraversa la giunzione ¥ Se si applica alla giunzione un segnale elettrico (tensione o corrente) variabile nel tempo, la risposta del dispositivo non è istantanea, poiché vi sono cariche accumulate: ¨ nella regione di carica spaziale (carica fissa Qf corrispondente alla regione di svuotamento) ¨ nelle due regioni neutre (carica mobile Qm dovuta ai portatori liberi in eccesso) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 50 Effetti capacitivi ¥ In entrambi i casi, la carica accumulata è funzione della tensiona totale v(t) applicata alla giunzione ¥ Poiché le cariche dipendono dalla tensione applicata, ciò corrisponde a due diversi effetti capacitivi associati alla giunzione: Qf[v(t)] e Qm[v(t)] Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 51 Effetti capacitivi ¥ La corrente associata alle due componenti di carica vale dQf dQf dv dv = = Cs[v(t)] dt dv dt dt dv dQm dQm dv = = Cd[v(t)] dt dv dt dt ¥ Cs è la capacità di svuotamento associata alla regione svuotata ¥ Cd è la capacità di diffusione associata ai portatori liberi in eccesso nelle regioni quasi-neutre Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 52 Capacità di svuotamento ¥ La carica totale accumulata nella regione svuotata è nulla (condizione di neutralità) ¥ La carica accumulata nel solo lato p vale Qf = −qANAxp[v(t)] ¥ In basso livello di iniezione tutta la tensione applicata cade sulla regione di svuotamento, per cui s xp[v(t)] = 2² ND [Vbi − v(t)] qNA NA + ND Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 53 Capacità di svuotamento ¥ Per definizione: dxp Cs[v(t)] = −qANA dv s q²Neq =A 2[Vbi − v(t)] essendo Neq = NAND/(NA + ND) R C Q e g i o a l t a i n n e d i i e z i o n e f s V b v i ¥ Si noti che l’asintoto verticale è fittizio poiché se v si avvicina a Vbi, non vale più l’ipotesi di basso livello di iniezione Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 54 Capacità di diffusione - w ¥ La carica in eccesso iniettata nei due lati vale: Z −xp 0 0 Qn = −qA np(x) dx - Q P o - x p ' / q n x p w n A ' / q p Q l a r i z z a z i o n e i n v x n A V e r s a , < 0 −wp Z 0 Qp = wn qA xn 0 pn(x) ' / q n - Q dx P - w o p A Q - x l a r i z z a z i o Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn x p n ' / q p A w e n d i r e t t a , V x > n 0 55 Capacità di diffusione ¥ Nel caso di lati lunghi, si può approssimare la lunghezza del lato con ∞ Z −xp Q0n ≈ −qA n0p(x) dx 0 Qp −∞ Z ∞ ≈ qA xn 0 pn(x) dx ¥ Sostituendo la dipendenza esponenziale da x: 0 Qn 0 Qp ≈ 0 −qAnp(−xp)Ln ≈ 0 qApn(xn)Lp Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 56 Capacità di diffusione ¥ Sostituendo la legge della giunzione · µ ¶ ¸ 2 v(t) ni 0 Qn = −qA Ln exp −1 NA VT · µ ¶ ¸ 2 ni v(t) 0 Qp = qA Lp exp −1 ND VT ¥ Si può dimostrare che la carica mobile vale: Qm = Q0p − Q0n · ¸· µ ¶ ¸ Lp v(t) 2 Ln = qAni + exp −1 NA ND VT Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 57 Capacità di diffusione ¥ La capacità di diffusione, infine, vale: ¸ µ ¶ 2 · dQm ni Ln Lp v(t) Cd[v(t)] = exp = qA + dv VT NA ND VT ¥ Cd è proporzionale a i(t) + Is, quindi è significativa solo in polarizzazione diretta ¥ Viste le dipendenze da v(t), si ha che ¨ in polarizzazione inversa prevale la capacità di svuotamento, essendo Cd trascurabile ¨ in polarizzazione diretta prevale la capacità di diffusione, essendo Cs trascurabile Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 58 Circuito equivalente ¥ La corrente i(t) è quindi la somma di tre componenti: ¨ la caratteristica statica determina la risposta istantanea del dispositivo: ½ · ¸ ¾ v(t) idc[v(t)] = Is exp −1 ηVT ¨ le due capacità danno origine ai contributi di “ritardo” dv dv Cs[v(t)] e Cd[v(t)] dt dt Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 59 Circuito equivalente ¥ La relazione dv dv i(t) = idc(t) + Cs[v(t)] + Cd[v(t)] dt dt ammette l’interpretazione circuitale: i ( t ) i ( t ) v ( t ) v ( t ) C s [ v ( t ) ] i C d c d [ v ( t ) ] [ v ( t ) ] ¥ Questo è il circuito equivalente di ampio segnale della giunzione pn Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 60 Circuito equivalente ¥ In condizioni stazionarie, gli effetti capacitivi scompaiono (d/dt → 0) ¥ Il circuito equivalente di ampio segnale si semplifica in: i = v = V 0 I i = 0 v = V I 0 i 0 d c [ v ] ¥ Si parla, in questo caso, di circuito equivalente statico della giunzione pn Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 61 Circuito equivalente ¥ Approssimando la caratteristica statica idc(v) con la relazione definita a tratti: idc(v) = 0 se v < Vγ e v = Vγ se idc > 0 si ottiene il modello semplificato visto in precedenza i d i c d c V M v o d e l l o s t a t i c o M o d e l l o s e m Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn p g v l i f i c a t o 62 Analisi di piccolo segnale ¥ In molti casi, si applica alla giunzione un segnale tempo-variante va(t) che si può decomporre nella somma di una componente continua Va e di un generatore di segnale va,ss(t): i ( t ) = R va(t) = Va + va,ss(t) v a ( t ) v a , s s V ( t ) a I 0 + i s s ( t ) V v ( t ) = 0 + v s s ( t ) ¥ Facendo uso del modello di ampio segnale e di un simulatore circuitale, ad esempio SPICE, è possibile calcolare la corrente i(t) che scorre nel diodo e la caduta di potenziale v(t) ai suoi capi Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 63 Analisi di piccolo segnale ¥ Se I0 e V0 sono i valori di corrente e tensione sul diodo dovuti alla sola presenza della componente continua Va, si possono decomporre i(t) e v(t) nel loro valore in continua e in una perturbazione tempo-variante: v(t) = V0 + vss(t) e i(t) = I0 + iss(t) ¥ Assumiamo che il generatore di segnale soddisfi: va,ss(t) è sufficientemente piccola da poter assumere che la perturbazione vss(t) sia molto piccola rispetto a V0 (ovvero |vss(t)| ¿ |V0|) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 64 Analisi di piccolo segnale ¥ Si approssimano le relazioni non lineari con uno sviluppo in serie al primo ordine intorno a V0 ¯ ∂idc ¯¯ idc[v(t)] = idc[V0 + vss(t)] ≈ idc(V0) + vss(t) ¯ ∂v v=V0 ¯ ∂Qf ¯¯ vss(t) Qf[v(t)] = Qf[V0 + vss(t)] ≈ Qf(V0) + ¯ ∂v v=V0 Qm[v(t)] = Qm[V0 + vss(t)] ≈ Qm(V0) ¯ ∂Qm ¯¯ + vss(t) ¯ ∂v v=V0 Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 65 Analisi di piccolo segnale ¥ Si definiscono i parametri (idc(V0) = I0) ¨ conduttanza differenziale ¯ µ ¶ ∂idc ¯¯ Is V0 I0 + Is gd0 = = exp = ¯ ∂v v=V0 ηVT ηVT ηVT ¨ capacità (differenziale) di svuotamento s ¯ q²Neq ∂Qf ¯¯ Cs0 = =A ¯ ∂v v=V0 2[Vbi − V0] ¨ capacità (differenziale) di diffusione ¯ · ¸ µ ¶ 2 ∂Qm ¯¯ ni L n Lp V0 Cd0 = = qA + exp ¯ ∂v v=V0 VT NA ND VT Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 66 Analisi di piccolo segnale ¥ La relazione che definisce la corrente diviene lineare dvss dvss i(t) = I0 + iss(t) ≈ I0 + gd0vss(t) + Cs0 + Cd0 dt dt ¥ Si ha cosı̀ il circuito equivalente (lineare) di piccolo segnale che descrive la relazione tra le variazioni di segnale rispetto al pdf dvss dvss iss(t) = gd0vss(t) + Cs0 + Cd0 dt dt v i s s s s ( t ) ( t ) i v s s s s ( t ) ( t ) g d 0 C s 0 Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn C d 0 67 Fenomeni di rottura ¥ Una giunzione pn sottoposta ad una polarizzazione inversa elevata non mantiene il comportamento ideale ¥ Ad una certa tensione, detta tensione di breakdown VBD, nella giunzione avviene un fenomeno di rottura (breakdown) I - V B D V ¥ Dopo il breakdown, la corrente aumenta (in valore assoluto) in modo brusco e la giunzione si comporta in modo simile ad un cortocircuito Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 68 Fenomeni di rottura ¥ Si hanno tre cause di rottura per le giunzioni: ¨ breakdown per moltiplicazione a valanga di portatori liberi nella regione di carica spaziale ¨ breakdown per effetto Zener, ovvero per generazione di portatori liberi nella regione di carica spaziale per effetto tunnel ¨ breakdown per perforazione diretta: questa avviene quando la regione di svuotamento si estende per tutto il volume del diodo, e quindi ha luogo solo per diodi con lati poco drogati e/o sottili Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 69 Breakdown per effetto valanga ¥ In presenza di campi elettrici elevati, i portatori acquisiscono, tra due urti, energia sufficiente a causare la generazione di una coppia elettrone-lacuna (generazione da impatto) ¥ Questa, a sua volta, acquisisce energia sufficiente a produrre E la generazione da impatto ¥ Si innesca una moltiplicazione a valanga dei portatori che aumenta bruscamente la corrente inversa E E Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn c v 70 Breakdown per effetto valanga ¥ Per ogni materiale, si definisce un campo critico Ec oltre il quale si innesca il meccanismo dell’effetto valanga ¥ Si definisce il coefficiente di ionizzazione α come il numero di elettroni (o lacune) generati per unità di lunghezza ad un dato campo elettrico ¥ In generale, l’effetto valanga è favorito da giunzioni con lati poco drogati ¥ Al crescere della temperatura, α diminuisce (a parità di E ), e quindi la tensione di rottura per effetto valanga aumenta Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 71 Breakdown per effetto Zener ¥ Se la barriera di regione di carica spaziale è molto sottile, un campo elettrico elevato può indurre la generazione di coppie elettrone-lacuna per passaggio diretto per effetto tunnel degli elettroni dalla BV alla BC ¥ All’aumentare della polarizzazione inversa cresce il E numero di stati pieni nella BV affacciati a stati vuoti nella BC dal lato opposto: il flusso di portatori generati aumenta E E Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn c v 72 Breakdown per effetto Zener ¥ L’effetto tunnel è favorito dalla presenza di una zona di carica spaziale sottile, ovvero in giunzioni con lati molto drogati ¥ Un aumento della temperatura comporta una riduzione dell’ampiezza della banda proibita, e quindi la tensione di rottura per effetto tunnel diminuisce Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn 73 Diodo Zener ¥ La regione di rottura della curva I(V ) approssima la caratteristica di un generatore ideale di tensione ¥ I diodi costruiti per lavorare in questa regione di funzionamento vengono detti diodi Zener, anche se il meccanismo di breakdown non è necessariamente l’effetto tunnel ¥ Trovano applicazione come stabilizzatori di tensione I - V Z V R V Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn a V R Z 74 L Diodo Zener ¥ Se il meccanismo di rottura è misto, si ha una stabilizzazione in temperatura della VZ ¥ Per evitare la distruzione per effetti termici del dispositivo, occorre che il circuito sia in grado di limitare la corrente nel diodo Zener al di sotto del valore massimo ¥ La regione delle caratteristiche in cui il dispositivo può funzionare correttamente viene detta Safe Operating Area (SOA) I - V Z S O V A - I Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn m a x 75 Circuito equivalente ¥ Si può approssimare la caratteristica statica nella regione di rottura con una retta, ottenendo il circuito equivalente di figura: ¨ VZa, la tensione nominale (Vr a corrente nulla) ¨ RZ, la resistenza parassita (idealmente nulla) I V I r I r r V Z a V r R V r r V Dispositivi e Tecnologie Elettroniche — Giunzione pn r = Z V V Z a + R Z Z I a r 76