K. Jaspers sottolinea il diverso atteggiamento di Bruno e

K. Jaspers sottolinea il diverso atteggiamento di
Bruno e Galilei sulla verità della teoria copernicana
davanti all'Inquisizione: il primo la sostiene come
una verità di fede per difendere la quale ha senso
morire; per il secondo è una verità del sapere che
non ha quindi bisogno di martiri perché la scienza
l'avrebbe comunque imposta
LEZIONE PRIMA. IL CONCETTO DI FEDE FILOSOFICA.
“La fede è deversa dal sapere. Giordano Bruno credeva. Galilei sapeva.
Considerati dall'esterno si trovano entrambi nella stessa situazione. Un
tribunale dell'Inquisizione esigeva, sotto pena di morte, la ritrattazione. Bruno era
pronto a ritrattare qualcuna delle sue posizioni, ma non quelle che riteneva essenziali:
per questo subì la morte dei martiri. Galilei ritrattò la dottrina della rotazione della
Terra attorno al Sole, e si inventò quell'aneddoto significativo che riferisce di quella sua
espressione “Eppur si muove”. Qui sta la differenza: c'è una vertà che, ritrattata
muore; e c'è una vertità che nessuna ritrattazione è in grado di estinguere. I
due accusati si comportano conformemente al tipo di verità da loro
rispettivamente rappresentata. La vertità dalla quale io traggo la mia
esistenza vive s
se io mi identifico con essa; s
t orica nel suo apparire non
possiede una verità unive
pari alla sua enunciazione oggettiva. La verità
che io pos
dimostrare, può sussistere anche senza di me, è unive
valida, non è storica, non dipende dal tempo, ma non è incondizionata, perché
dipende dalle premesse e dai me
t odi della conoscenza.”1
1 Jaspers utilizza due figure filosofiche per chiarire la differenza che sussiste tra il “sapere”
filosofico e la “fede” filosofica: Giordano Bruno e Galileo Galilei. Bruno è il sostenitore di una
filosofia, e si può anche dire di una verità di fede a cui giunge attraverso l’attività filosofica.
Galilei è il sostenitore di una verità scientifica a cui giunge servendosi della filosofia e soprattutto
di un metodo sperimentale di natura scientifica. Sia Bruno che Galilei sono stati accusati dal
Tribunale dell’Inquisizione di ledere la fede cristiana (testimoniata dalla Bibbia e dalla Tradizione)
attraverso le proprie proposizioni. Ciò che li contraddistingue, però, è che l’uno è stato
condannato e ucciso e l’altro ha abiurato. Secondo Jaspers non poteva avvenire diversamente. La
verità sostenuta da Galilei è frutto di una esatta analisi scientifica. Questa verità è evidente ed ha
un carattere universale. Non è dunque legata alla figura di Galileo Galilei perché può sussistere
anche senza di lui essendo solo dipendente da quelle che sono le premesse e i metodi da seguire
in relazione al fine che bisogna raggiungere. Giordano Bruno, invece, non avrebbe mai potuto
ritrattare una verità che era legata alla sua stessa esistenza. Si trattava, infatti, di una fede
filosofica. Egli credeva ad una verità incondizionata che non dipendeva da alcunché se non dalla
certezza che la propria coscienza riusciva a darle. Galilei semplicemente “sapeva”, mentre
Giordano Bruno “credeva”.