I GENERI FILOSOFICI

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I GENERI FILOSOFICI
Fine
Pluralità delle scene
Pathos teatrale
Discorso brachilogico
ARISTOTELICO Tecnica dialettica
PLATONICO
DIALOGO
DIALOGO
INTERIORE
(AGOSTINO DI
TAGASTE)
Interlocutore assente/presente
Un continuo, incessante
domandare
Cos’è
il Fine
E’ un dispositivo di
istituzionalizzazione e
regolarizzazione dei vari saperi
disciplinari
Tesaurizza il sapere precedente
anche in modo funzionale alla
TRATTATO ricerca.
(Modello:
Contiene
Aristotele
Wittgenstein) diversi generi di razionalità:
- apodittica (dimostrativa) nella
geometria,
- dialettica,
- pratica (morale).
Non esistono un fine e
un oggetto universali,
così come non esiste
un metodo unico ed
universale.
- convenienza
maieutica della verità;
- Pedagogico
Modello di ricerca
della verità
Illuminazione divina
Com’è
Sebbene dotato di un
ordine perentorio, non
è in è concluso, rinvia
ad un oltre e ad un
altrove rappresentati
dalla realtà stessa.
Altri generi moderni:
MEDITAZIONI (Montagne, Cartesio) : questa scrittura mette in gioco la stessa esperienza
personale dell’autore, facendosi autobiografia. La ricerca filosofica diventa travaglio umano e le
tappe della conquista della verità sono le stesse fasi della formazione, come uomo e come dotto,
dello scrittore. La filosofia acquista il fascino di un romanzo di formazione.
DISSERTAZIONE è l’esercitazione filosofica per eccellenza, alla portata degli studenti, è un
apprendistato alla scrittura filosofica più che una verifica. Un argomento di dissertazione può
assumere quattro diverse forme generali:
 una nozione unica (es. la violenza, il concetto, la bellezza, …) implica uno sviluppo del tipo
cos’è? – definizione dell’essenza, definizione delle differenze concettuali (distinzioni e
opposizioni…); applicazione dell’elenco delle domande che consentono la trattazione filosofica.
 più nozioni : in questo caso bisogna lavorare sulle definizioni e sulle differenze. Seguiranno le
problematizzazioni.
 La domanda ; es “ A quali condizioni la pace si può considerare un valore?” La domanda rinvia
ad un problema filosofico preciso che si dovrà scoprire, definire e formulare in maniera
esplicita. La domanda non è che una freccia; occorre seguirla,ubbidire alla direzione che essa
indica.
 La citazione : spiegare la frase (che cosa si afferma veramente? In quali termini? Per quali
ragioni?; fare l’apologia dell’asserzione (ossia prendere le difese di…) mostrando prima di tutto
in che cosa e perché X “ha ragione di dire questo”, per quanto si possa “aver ragione” di
pensarla diversamente; commentare e criticare.
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