Studio UK, cittadini contrari al biotech

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Studio UK, cittadini contrari al biotech
Ricerca britannica conferma la diffidenza verso ogm, clonazione animale, nanotecnologie
di Nicoletta De Cillis
[30 marzo 2009]
Secondo uno studio britannico, gli Ogm e la clonazione animale destano grande preoccupazione nei
consumatori, e tale opinione negativa è rimasta costante nel tempo. L'indagine, condotta
dall'Agenzia britannica per la sicurezza alimentare (FSA) per sondare l'opinione pubblica nel campo
delle nuove tecnologie, ha portato alla costruzione di un database contenente i dati sulle ricerche
svolte dal 1999 al 2008, attraverso lo studio di fonti - istituzionali e private - e con interviste
somministrate via e-mail agli enti selezionati. Lo scopo era quello di identificare le divergenze di
opinione rispetto alle varie tecnologie, il loro cambiamento nel tempo, l’influenza che hanno sulle
scelte alimentari, i gap ancora da colmare.
L'analisi quantitativa ha rivelato che il maggior numero di dati riguarda il rapporto opinione
pubblica / OGM; mentre all'opposto sono emerse solo due fonti rispetto al nesso opinione pubblica/
biologia sintetica; le nanotecnologie, la clonazione animale, i cibi funzionali e l'irradiazione si sono
invece collocate in una posizione intermedia.
Il pubblico si mostra diffidente soprattutto verso i cibi ottenuti con nuove tecnologie e rifiuta del
tutto l'idea che alcune di esse, come nel caso degli Ogm, siano solo una diversa modalità di
produzione alimentare. In Europa i sondaggi hanno confermato nel tempo un deciso rifiuto degli
Ogm (58%), in particolare in Italia, dove solo il 6% dei cittadini mangerebbe pomodori transgenici.
Ad incidere sulle opinioni è la diversa percezione dei rischi connessi con l'innovazione, in
particolare quelli per la salute, ma anche il livello di fiducia verso la fonte d'informazione. La
maggioranza dei cittadini sente di essere poco informata sulla clonazione animale e sulle
nanotecnologie, ed esprime quasi ovunque una scarsa fiducia nei media e nelle autorità di
regolamentazione. Il pubblico non si fida poi delle motivazioni espresse dall'industria, considerata
incline ad agire più per il proprio profitto che a beneficio dei consumatori.
Per saperne di più:
Public attitudes to emerging food technologies
http://www.food.gov.uk/science/socsci/surveys/emerge
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