COPIA COMUNE DI LANGHIRANO PROVINCIA DI PARMA DELIBERAZIONE N. 79 in data: 23.12.2009 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA I COMUNI DEL DISTRETTO SUDEST (PR) E IL COMUNE DI LANGHIRANO PER L'ESERCIZIO ASSOCIATO DELLE FUNZIONI TECNICHE, AMMINISTRATIVE E GESTIONALI- ACCORDO DI PROGRAMMA E PER L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO DI PIANO DISTRETTUALE. L’anno duemilanove il giorno ventitre del mese di dicembre alle ore 19.00 nell’apposita Sala Consiliare, a seguito di inviti spediti nei modi e termini di legge, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione. All'appello risultano i Signori: 1 - BOVIS STEFANO 2 - BONATI DANIELE 3 - CAVAZZINI GIORGIO 4 - UBALDI GIORGIO 5 - CONTINI MARCO 6 - CASALINI CRISTIANO 7 - ALBANESE LARA 8 - VIRGOLI MARCO 9 - RIVA ATTILIO Presente Presente Presente Presente Assente Assente Presente Presente Presente 10 - BONATI CLAUDIO 11 - RABOTTI SIMONA 12 - CATTINI ROSANNA 13 - TORRI GIOVANNI 14 - COSTI ANDREA 15 - MASELLI MARCO 16 - RIANI CLAUDIO 17 - RICCHETTI MARCO Presente Presente Assente Assente Presente Presente Presente Presente Partecipa alla seduta il signor DOTT. ADOLFO GIUSEPPE DINO Segretario Comunale, con anche funzioni di verbalizzante. Presiede il signor ING. STEFANO BOVIS nella sua qualità di Sindaco. Il Presidente accerta il numero legale per poter deliberare validamente, essendo presenti n° 13 Consiglieri su 17 in carica. Il Presidente dichiara aperta la seduta, designando a scrutatori i Signori: / Delibera di C.C. n. 79 del 23.12.2009 OGGETTO: APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA I COMUNI DEL DISTRETTO SUD-EST (PR) E IL COMUNE DI LANGHIRANO PER L'ESERCIZIO ASSOCIATO DELLE FUNZIONI TECNICHE, AMMINISTRATIVE E GESTIONALI- ACCORDO DI PROGRAMMA E PER L'ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELL'UFFICIO DI PIANO DISTRETTUALE. E’ ENTRATO IL CONSIGLIERE CASALINI PRESENTI E VOTANTI N. 14 IL CONSIGLIO COMUNALE - - VISTI: la Legge 328/00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali “; la L.R. 2/03 e in particolare gli artt. 10 e 57 in cui si stabilisce che Comuni e Aziende USL individuano modelli organizzativi e gestionali per l’integrazione sociosanitaria, e l’art. 29 che prevede come strumento della pianificazione sociale e sociosanitaria a livello distrettuale il Piano di zona, definendone analiticamente i contenuti e le modalità di approvazione; l'articolo 51 della L.R 27/04, nel quale, nell'istituire il Fondo regionale per la non autosufficienza, si individua l'Ufficio di piano, costituito congiuntamente dai Comuni dell'ambito distrettuale e dall'Azienda Usl, come la struttura tecnica competente per l'elaborazione del piano delle attività per la non autosufficienza e per il monitoraggio dell’equilibrio e dei risultati del fondo distrettuali per la non autosufficienza; RICHIAMATE le D.C.R. n.514/2003 e n.615/2004, e la D.A.L. 33/2005, in particolare rispettivamente la lett. E) punto 1., il punto 3.2.3 lett. A) e il punto 3.2.2 lett. A) degli allegati parti integranti "Programma annuale degli interventi e dei criteri di ripartizione delle risorse ai sensi dell'art.47,c.3 della L.R. 2/03", ai quali punti è individuato per le tre annualità un Programma finalizzato per la promozione e lo sviluppo degli Uffici di Piano, con il quale viene sostenuta con specifiche risorse l'istituzione di Uffici di Piano costituiti dai Comuni associati dell'ambito distrettuale, con funzioni di gestione operativa e coordinamento dell'elaborazione e monitoraggio dei Piani di zona, nonché di istruttoria per le attività di integrazione delle politiche e di supporto all'attuazione del piano stesso; VISTA la delibera A.L. 91/2006, e in particolare il punto 3.2.2 dell'allegato parte integrante "Programma annuale 2006: interventi, obiettivi e criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell'art.47,c.3 L.R.2/03. Stralcio Piano regionale sociale e sanitario" , nel quale si stabilisce di dare continuità allo sviluppo degli Uffici di piano, finalizzando a tale obiettivo, con il Programma analogo ai 3 anni precedenti, una quota delle risorse disponibili, da definire e da destinare ai Comuni o ad altri soggetti pubblici di cui all'art.16 della L.R.2/03, integrando le funzioni fino ad oggi attribuite e svolte dagli Uffici di piano con quelle della programmazione e gestione dell'integrazione sociosanitaria, da esercitare tramite apposita convenzione congiuntamente al Distretto, con riferimento anche al piano delle attività per la non autosufficienza; VISTA la delibera G.R. 1791/2006, e in particolare il punto 3.2.2 dell'allegato parte integrante: "Programma annuale 2006: ripartizione delle risorse del fondo regionale sociale ai sensi dell'art.47 2 della L.R.2/03, e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla D.A.L. 91/2006”; VISTA la D.G.R. n. 1004/2007 “Attuazione D.A.L. n. 91/2006 e D.G.R. 1791/2006: individuazione delle azioni e dei criteri di riparto per realizzare gli obiettivi del Programma finalizzato per la promozione e lo sviluppo degli Uffici di Piano e in particolare, nel programma allegato parte integrante, “Programma finalizzato nuovi uffici di piano: Funzioni degli uffici, requisiti istituzionali e organizzativi, procedure per la presentazione del programma e l'erogazione dei contributi”; VISTO il Programma finalizzato Nuovi Uffici di Piano approvato in sede di Comitato di Distretto il 25 luglio 2007 e trasmesso in Regione tramite la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria il 31 luglio 2007; VISTA la D.G.R.n.509/2007 "Fondo regionale per la non autosufficienza. Programma per l'avvio nel 2007 e per lo sviluppo nel triennio 2007-2009" e in particolare, nel programma, il "Sistema di governo del FRNA" che contiene la definizione del "nuovo" ufficio di piano come supporto tecnico e organizzativo al Comitato di distretto e al Direttore di distretto nella programmazione, gestione e monitoraggio del fondo distrettuale per la non autosufficienza; VISTA la D.G.R. n. 1206/2007 “Fondo regionale per la non autosufficienza. Indirizzi della deliberazione G.R. 509/2007 e in particolare nel programma, “Indirizzi e criteri di gestione e rendicontazione del Fondo regionale per la non autosufficienza”, che definisce le modalità dell’esercizio delle funzioni amministrative tecnico contabili della gestione del FRNA; VISTO l’Accordo di Programma per il Piano di Zona Distrettuale per la Salute e il Benessere sociale Triennio 2009-2011, sottoscritto in data 11 marzo 2009 dai Sindaci dei Comuni del Distretto Sud-Est, dall’Azienda Usl e dalla Provincia di Parma; VISTA la D.G.R. n. 514 del 20/04/2009 “Primo provvedimento della G.R. attuativo art. 23 L.R. 4/08 in materia di accreditamento dei servizi socio-saniotari”, RICHIAMATA la delibera di Consiglio Comunale n. 74 del 29/10/2007 con la quale è stata approvata la convenzione “PER L’ESERCIZIO ASSOCITATO DELLE FUNZIONI TECNICHE AMNMINISTRATIVE E GESTIONALI ACCORDO DI PROGRAMMA TRA I COMUNI DEL DISTRETTO SUD-EST (PR) ED IL COMUNE DI LANGHIRANO”, che ha durata sino al 31/12/2009; RITENUTO, di approvare una nuova convenzione della durata dall’01.01.2010 al 31.12.2014; PRESO ATTO che tale convenzione è stata approvata dal Comitato di Distretto Sud-Est nella seduta del 09/12/2009; VISTO il parere favorevole, formulato sulla proposta di deliberazione dal Responsabile del Settore Socio Educativo , in ordine alla regolarità tecnica; VISTO il parere favorevole, formulato sulla proposta di delibera dal Responsabile del Settore Servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile; CON VOTI: Favorevoli n. 12 e astenuti n. 2 (Costi e Riani) 3 DELIBERA - DI APPROVARE la “Convenzione tra i Comuni del Distretto Sud-Est (PR) e il Comune di Langhirano • per l’esercizio associato delle funzioni tecniche, amministrative e gestionali- Accordo di programma • per l’istituzione e il funzionamento dell’ufficio di Piano Distrettuale” allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale. 4 ALLEGATO 1 Alla delibera di Consiglio Comunale n. 79 del 23/12/2009 UFFICIO DI PIANO DISTRETTUALE VIA PELOSI 11 43013 LANGHIRANO (PR) CONVENZIONE TRA I COMUNI DEL DISTRETTO SUD –EST (PR) E IL COMUNE DI LANGHIRANO • PER L’ESERCIZIO ASSOCIATO DELLE FUNZIONI TECNICHE, AMMINISTRATIVE E GESTIONALI - ACCORDO DI PROGRAMMA • PER L’ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO DI PIANO DISTRETTUALE 5 PREMESSA • Vista la Legge 328/00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali “; • Vista la L.R. 2/03 e in particolare gli artt. 10 e 57 in cui si stabilisce che Comuni e Aziende USL individuano modelli organizzativi e gestionali per l’integrazione sociosanitaria, e l’art. 29 che prevede come strumento della pianificazione sociale e sociosanitaria a livello distrettuale il Piano di zona, definendone analiticamente i contenuti e le modalità di approvazione; • Visto l'articolo 51 della L.R 27/04, nel quale, nell'istituire il Fondo regionale per la non autosufficienza, si individua l'Ufficio di piano, costituito congiuntamente dai Comuni dell'ambito distrettuale e dall'Azienda Usl, come la struttura tecnica competente per l'elaborazione del piano delle attività per la non autosufficienza e per il monitoraggio dell'equilibrio e dei risultati del fondo distrettuale per la non autosufficienza; • Viste le D.C.R. n.514/2003 e n.615/2004, e la D.A.L. 33/2005, in particolare rispettivamente la lett. E) punto 1., il punto 3.2.3 lett. A) e il punto 3.2.2 lett. A) degli allegati parti integranti "Programma annuale degli interventi e dei criteri di ripartizione delle risorse ai sensi dell'art.47,c.3 della L.R. 2/03", ai quali punti è individuato per le tre annualità un Programma finalizzato per la promozione e lo sviluppo degli Uffici di piano, con il quale viene sostenuta con specifiche risorse l'istituzione di Uffici di piano costituiti dai Comuni associati dell'ambito distrettuale, con funzioni di gestione operativa e coordinamento dell'elaborazione e monitoraggio dei Piani di zona, nonché di istruttoria per le attività di integrazione delle politiche e di supporto all'attuazione del piano stesso; • Vista la Delibera A.L. 91/2006, e in particolare il punto 3.2.2 dell'allegato parte integrante "Programma annuale 2006: interventi, obiettivi e criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell'art.47,c.3 L.R.2/03. Stralcio Piano regionale sociale e sanitario" , nel quale si stabilisce di dare continuità allo sviluppo degli Uffici di piano, finalizzando a tale obiettivo, con il Programma analogo ai 3 anni precedenti, una quota delle risorse disponibili, da definire, da destinare ai Comuni o altri soggetti pubblici di cui all'art.16 della L.R.2/03, integrando le funzioni fino ad oggi attribuite e svolte dagli Uffici di piano con quelle della programmazione e 6 gestione dell'integrazione sociosanitaria, da esercitare tramite apposita convenzione congiuntamente al Distretto, con riferimento anche al piano delle attività per la non autosufficienza; • Vista la Delibera G.R. 1791/2006, e in particolare il punto 3.2.2 dell'allegato parte integrante: "Programma annuale 2006: ripartizione delle risorse del fondo regionale sociale ai sensi dell'art.47 della L.R.2/03, e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla D.A.L. 91/2006”; • Vista la D.G.R. n. 1004/2007 “Attuazione D.A.L. n. 91/2006 e D.G.R. 1791/2006: individuazione delle azioni e dei criteri di riparto per realizzare gli obiettivi del Programma finalizzato per la promozione e lo sviluppo degli Uffici di Piano e in particolare, nel programma allegato parte integrante, “Programma finalizzato nuovi uffici di piano: Funzioni degli uffici, requisiti istituzionali e organizzativi, procedure per la presentazione del programma e l'erogazione dei contributi”; • Visto l’Accordo di Programma per il Piano di Zona Distrettuale per la Salute e il Benessere sociale Triennio 2009-2011, sottoscritto in data 11 marzo 2009 dai Sindaci dei Comuni del Distretto Sud-Est, dall’Azienda Usl e dalla Provincia di Parma • Visto il Programma finalizzato Nuovi Uffici di Piano approvato in sede di Comitato di Distretto il 25 luglio 2007 e trasmesso in Regione tramite la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria il 31 luglio 2007; • Vista la D.G.R.n.509/2007 "Fondo regionale per la non autosufficienza. Programma per l'avvio nel 2007 e per lo sviluppo nel triennio 2007-2009" e in particolare, nel programma, il "Sistema di governo del FRNA" che contiene la definizione del "nuovo" ufficio di piano come supporto tecnico e organizzativo al Comitato di distretto e al Direttore di distretto nella programmazione, gestione e monitoraggio del fondo distrettuale per la non autosufficienza; • Vista la D.G.R. n. 1206/2007 “Fondo regionale per la non autosufficienza. Indirizzi della deliberazione G.R. 509/2007 e in particolare nel programma, “Indirizzi e criteri di gestione e rendicontazione del Fondo regionale per la non autosufficienza”, che definisce le modalità dell’esercizio delle funzioni amministrative tecnico contabili della gestione del FRNA. 7 SI CONVIENE QUANTO SEGUE: Art. 1 – Oggetto della convenzione La presente convenzione ha per oggetto la gestione in forma associata ed integrata delle funzioni tecniche, amministrative e gestionali conseguenti ai contenuti dell’Accordo di Programma con il quale si approva il Piano di Zona triennale e l’istituzione, presso il comune sede di distretto, dell’ufficio di Piano Distrettuale. Art. 2 – Soggetti della Convenzione La presente convenzione si applica ai Comuni di Calestano, Collecchio, Corniglio, Felino, Langhirano, Lesignano dé Bagni, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Palanzano, Sala Baganza, Tizzano Val Parma e Traversetolo. Art. 3 – Finalità I comuni del distretto intendono gestire in forma associata ed integrata il sistema di servizi ed interventi di natura sociale, socio – sanitaria e socio – educativa, conferiti in materia di famiglia, infanzia, età evolutiva, disabili, adulti e anziani, nell’ambito del territorio dei tredici Comuni della Zona Sociale Sud – Est della Provincia di Parma, coincidente con il territorio del Distretto socio sanitario omonimo. I Comuni intendono, altresì, ricercare la massima integrazione fra i servizi sociali e quelli sociosanitari coordinando le proprie competenze attraverso l’attivazione dell’ Ufficio di Piano distrettuale. I Comuni individuano, attraverso la presente Convenzione, il Comune di Langhirano quale capofila ai sensi del TUEL. Art. 4 - Principi 1. Attraverso la presente convenzione i Comuni di Calestano, Collecchio, Corniglio, Felino, Langhirano, Lesignano dé Bagni, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Palanzano, Sala Baganza, Tizzano Val Parma e Traversetolo intendono perseguire i seguenti principi: 1. sviluppare qualità, efficienza ed equità dei servizi, individuando la Zona Sociale come ambito omogeneo di offerta, rilevazione bisogni, sistema organizzativo; 8 2. rafforzare la collaborazione intercomunale valorizzando il ruolo degli Enti locali nella programmazione, nella gestione e nel monitoraggio dei servizi offerti, anche attraverso l’Azienda Sociale Sud/Est e l’Azienda Pedemontana Sociale ; 3. potenziare l’integrazione tra le competenze in un’ottica distrettuale; 4. definire modalità di programmazione congiunta per la destinazione delle risorse; 5. promuovere l’integrazione delle politiche sociali con le politiche educative, formative, del lavoro e culturali. Art. 5- Ruolo e funzioni del Comune capofila I Comuni di Calestano, Collecchio, Corniglio, Felino, Lesignano dé Bagni, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Palanzano, Sala Baganza, Tizzano Val Parma e Traversetolo individuano il Comune di Langhirano quale Comune “capofila” in quanto coincidente con la sede del Distretto. Il Comune di Langhirano, per conto dei Comuni del Distretto, dovrà provvedere alla stipula della convenzione con l’Azienda U.S.L. per la costituzione dell’ Ufficio di Piano distrettuale. Il Comune di Langhirano, per gli interventi in forma associata espressamente individuati nel Piano di Zona, è tenuto ad assicurare il supporto amministrativo/contabile, provvedendo anche alla rendicontazione nei modi che verranno concordati e definiti sulla base delle direttive impartite dal Comitato di Distretto . In particolare il comune capofila svolge le seguenti funzioni: • Riceve da parte della Regione e delle amministrazioni competenti le risorse necessarie per l’attuazione delle misure previste dal piano di zona; • Provvede all’attuazione dei Piani di zona anche per conto degli altri Comuni del Distretto SudEst, alla redazione degli atti di impegno, al riparto e alla liquidazione delle spese, nonché alla rendicontazione dei progetti per la Regione E.R. • Provvede alla liquidazione delle competenze derivanti dalla gestione dell’Ufficio di Piano; • Acquisisce le valutazioni preordinate all’accreditamento dei servizi, svolge le procedure previste per l’accreditamento e provvede alla concessione dell’accreditamento nel rispetto di quanto stabilito dall’art.38 della L.2/2003 e successive modificazioni , dall’art.23 della L.R. 4/2008 e dalla delibera della G.R. n°514 del 20/04/2009, garantendo criteri di non discriminazione, pubblicità , trasparenza, nonché assicurando la comunicazione pubblica delle procedure. • Organizza lo svolgimento della funzione amministrativa in materia di accreditamento in 9 conformità al proprio Statuto e alla propria organizzazione, assicurando: 1. La comunicazione alla regione del responsabile del procedimento amministrativo, delle modalità di presentazione delle domande e dei provvedimenti di accreditamento; 2. Nel caso di gestione diretta dei servizi, la individuazione di una responsabilità tecnica del procedimento amministrativo relativa all’accreditamento diversa da quella del responsabile della gestione dei servizi. A tal fine provvede al potenziamento del proprio organico amministrativo e alla predisposizione di rendicontazione annua inerente il costo del servizio . Art.6 – Ruolo e Funzioni del Comitato di Distretto Le funzioni di governo ed indirizzo della attività di cui alla presente convenzione sono svolte dal Comitato di Distretto, d’intesa col Direttore di Distretto, integrato dall’Amministrazione Provinciale per gli ambiti di competenza. Il Comitato di Distretto ha un proprio regolamento interno che ne disciplina l’attività e che sarà adeguato alle indicazioni della presente convenzione. Il Comitato di Distretto approva: a. Il Piano di zona distrettuale per la salute e per il benessere sociale, di durata triennale che: individua, in coerenza con l'atto triennale della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, le priorità strategiche di salute e di benessere sociale nelle diverse aree d'intervento definisce la programmazione finanziaria triennale relativa agli interventi sociali e sociosanitari; specifica inoltre le integrazioni e i relativi strumenti, con tutte le politiche che concorrono a realizzare gli obiettivi di benessere sociale e salute individuati. b. il Programma attuativo annuale che costituisce la declinazione annuale di quanto definito nel Piano di zona distrettuale (triennale) per la salute e il benessere sociale. Il percorso di elaborazione del Piano di Zona distrettuale e del Programma attuativo annuale prevede il sistematico coinvolgimento delle Organizzazioni del volontariato, di Promozione Sociale e quelle rappresentative del terzo settore e del privato sociale che possono aderire all’Accordo di Programma di approvazione del Piano triennale e del Programma annuale. La pianificazione viene adottata dai singoli Enti Locali secondo le forme e le modalità previste dalle rispettive norme di funzionamento interno. 10 Art. 7- La programmazione partecipata 1. Il Comitato di Distretto garantisce lo svolgimento dei momenti di confronto con le Organizzazioni Sindacali previsti dagli accordi regionali e locali. 2. Al fine di assicurare una costante partecipazione delle associazioni e organizzazioni di volontariato e promozione sociale alla programmazione, realizzazione e monitoraggio delle attività comprese nell’ambito della Pianificazione territoriale, si riconoscono come momenti strutturali di confronto i gruppi di lavoro già operativi nel territorio. 3. Il coinvolgimento della società civile alla funzione di indirizzo e attuazione degli interventi sociali e socio-sanitari territoriali, è garantito dai Tavoli tecnici distrettuali a cui partecipano: - i Comuni sottoscrittori della presente convenzione, anche attraverso le Aziende Sociali ; - l’Azienda USL; - i Referenti per le Scuole; - i Referenti provinciali; - i rappresentanti delle OO.SS.; - i Referenti per le Cooperative sociali; - i Referenti delle Associazioni di Volontariato. Art. 8 - Ruolo e Funzioni dell’Ufficio di Piano L’Ufficio di Piano, costituito da persone scelte in base a comprovate competenze tecniche, è composto da : • Un responsabile categoria giuridica D1 a 36 ore settimanali ( tempo pieno),con funzioni di figura di sistema • Un amministrativo per la parte contabile, statistica e reportistica, istruttore amministrativo/contabile categoria giuridica C1 a 30 ore settimanali ( tempo parziale); • Responsabile SAA e Area anziani:– 36 ore settimanali • Direttore Cure Primarie AUSL • Coordinatore Area Famiglie e Minori:– 10 ore settimanali • Coordinatore Area Adulti: – 10 ore settimanali • Rappresentante politico, delegato CdD • Responsabile SIT (servizio infermieristico territoriale) Si intendono come invitati permanenti il Promotore sociale definito dalla Provincia di Parma ed i due direttori dell’Azienda Sociale Sud/Est e dell’Azienda Pedemontana Sociale. 11 Svolge funzioni di raccordo degli indirizzi e delle priorità espresse dal Comitato di Distretto con il Tavolo Tecnico Distrettuale ed i Tavoli tematici. Inoltre, sviluppa la conseguente progettualità e la sua implementazione, inclusa l’attività di verifica e monitoraggio. L’Ufficio di Piano svolge le funzioni di supporto alla programmazione dei servizi integrati. In particolare, svolge funzioni di supporto alla pianificazione sociale e sociosanitaria, nei confronti del Comitato di Distretto e dei Comuni. I Comuni si coordinano per la partecipazione a tali funzioni di programmazione (Gruppo Tecnico Distrettuale). Infine, si fa carico della restituzione dei risultati delle diverse fasi della programmazione al Gruppo Tecnico Distrettuale e realizza la stesura dei documenti finali di programmazione. L’Ufficio di Piano svolge inoltre: a) attività istruttoria, di supporto all'elaborazione e valutazione della programmazione in area sociale e sociosanitaria (Piano di zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale e Programmi attuativi annuali comprensivi del Piano delle attività per la non autosufficienza); b) attività istruttoria e di monitoraggio per la definizione di regolamenti distrettuali sull'accesso e sulla compartecipazione degli utenti alla spesa; c) monitoraggio dello svolgimento delle attività delle ASP e di altri soggetti produttori di servizi alla persona, della qualità di erogazione dei servizi socio - assistenziali e sociosanitari, nel rispetto degli standard stabiliti; d) attività istruttoria e di monitoraggio per l'accreditamento; e) azioni di impulso e di verifica delle attività attuative della programmazione sociale e sociosanitaria, con particolare riferimento: I. all’utilizzo delle risorse, monitoraggio e verifica in itinere dei risultati del Piano annuale per la non autosufficienza; II. all’impiego delle risorse per l’attuazione in forma associata dei Programmi finalizzati; III. alla promozione e supporto ad azioni di integrazione e coordinamento organizzativo e professionale relativamente ai servizi sociali e sociosanitari; IV. al presidio ed alla promozione dell’integrazione delle progettualità e degli interventi sociali e sociosanitari con le altre politiche V. al raccordo ed all’utilizzo delle rilevazioni sulla domanda e sull’offerta; VI. alla definizione e gestione di percorsi di formazione comuni tra i servizi della zona; VII. al monitoraggio dell’andamento del benessere e della salute, con riferimento alle determinanti ed agli indicatori presi in considerazione nella programmazione. 3. L’Ufficio di Piano potrà, inoltre, svolgere le funzioni tecniche e amministrative che i Comuni, nell’atto costitutivo della forma associativa, decideranno di esercitare congiuntamente, anche al 12 fine di perseguire l’integrazione delle politiche sociali e sociosanitarie con le altre politiche pubbliche. 4. L’Ufficio di Piano, inoltre: a. restituisce i risultati delle diverse fasi della programmazione al Gruppo Tecnico Distrettuale; b. garantisce l’applicazione delle decisioni assunte dal Comitato; c. assicura il coordinamento funzionale delle aree per lo svolgimento delle funzioni oggetto della presente convenzione. Il Responsabile dell’Ufficio di Piano si occupa di: 1. gestione operativa a valenza tecnica ed organizzativa; 2. attività istruttoria per l’integrazione delle attività delle differenti aree di intervento e con le altre politiche di settore, compresa la fase istruttoria del processo di accreditamento; 3. coordinamento e supporto nella gestione ed attuazione del Piano di Zona; 4. collaborazione al monitoraggio ed alla valutazione dell’attuazione del Piano e degli impegni assunti dalle parti; 5. restituzione risultati delle diverse fasi della programmazione al Gruppo Tecnico Distrettuale; 6. assicurazione del raccordo tra livello politico e livello tecnico; 7. verifica costante dei budget assegnati, attraverso monitoraggio costante dell’utilizzo delle risorse assegnate per la realizzazione di interventi sulle diverse aree; 8. assicurazione del costante rapporto di collaborazione tra i diversi soggetti del sistema. I’ amministrativo/ contabile dell’Ufficio di Piano si occupa di : • fornire il proprio supporto alle attività delle aree tecniche e degli uffici previsti dalla presente convenzione. In particolare svolge le seguenti attività: 1. predisposizione, implementazione e manutenzione del sistema informativo; 2. attività amministrativa, contabile e statistica: - elaborazione proposte di budget; - verifiche degli equilibri di bilancio ed elaborazione proposte di variazioni; - rendicontazione alla Regione per gli atti di competenza; - predisposizione annuale del bilancio preventivo e consuntivo inerente il funzionamento dell’Ufficio di Piano - raccolta e produzione delle informazioni ed i report periodici; - supporto amministrativo e contabile alla redazione degli atti di gestione di competenza dei Comuni del Distretto. 13 Art. 9 Strutture Operative a) Gruppo Tecnico Distrettuale 1. Il Gruppo Tecnico Distrettuale è composto da: a. Figure tecnico/sociali individuate dai Comuni del Distretto; b. Figure tecnico/sanitarie individuate dall’Azienda ASL. 2. Il Gruppo Tecnico Distrettuale ha funzioni di: a. collaborazione e coprogettazione in raccordo con l’Ufficio di Piano; b. individuazione delle azioni da porre in essere per il raggiungimento degli obiettivi; c. supervisione della gestione delle attività che realizzano la programmazione sociale e socio – sanitaria, prevista nella presente convenzione. 3. Il Gruppo Tecnico Distrettuale si riunisce: a. in occasione della programmazione annuale; b. per prendere in esame i report di attività che verranno prodotti dal Comune capofila, secondo le indicazioni definite annualmente in fase di programmazione, dandone informazione al Comitato di Distretto; c. ogni qualvolta lo richieda, anche singolarmente, uno dei componenti dei Comuni del Distretto. b) Aree operative 1. La gestione in forma associata ed integrata delle funzioni sociali e socio-sanitarie comporta l’organizzazione degli attuali servizi territoriali in tre macro-aree di attività. 2. L’attività di ogni area e dell’insieme delle diverse aree sarà organizzata secondo la metodologia del lavoro di rete al fine di favorire il miglioramento delle progettazione integrata e dei livelli quanti-qualitativi dei servizi erogati. 1°Area “Responsabilità familiari, infanzia, adolescenza e giovani”: Si occupa delle funzioni relative a interventi di promozione delle politiche familiari e delle responsabilità educative, interventi di supporto e di sostegno delle stesse famiglie e interventi di tutela e protezione/compiti istituzionali. Si tratta di un ambito di intervento cui afferiscono progetti e azioni di promozione e sostegno della funzione genitoriale, di miglioramento della qualità della vita e delle relazioni familiari e di sensibilizzazione dei diritti dei bambini/ragazzi, interventi rivolti a singoli nuclei familiari per l’individuazione di risorse positive, la rimozione e il superamento di condizioni di pregiudizio, l’apprendimento di 14 modalità relazionali e di cura adeguate, l’utilizzo di reti di sostegno e interventi di tutela per bambini e ragazzi in condizioni familiari gravemente compromesse. Dell’Area fanno parte attualmente i seguenti Tavoli tematici: 1) Tavolo Responsabilità familiari, infanzia ed adolescenza; 2) Tavolo Giovani. Il Responsabile dell’Area si occupa di: 1. Coordinamento e gestione Tavoli tematici; 2. Raccordo con Ufficio di Piano e con Comitato di Distretto relativamente all’andamento ed ai risultati del lavoro dei Tavoli tematici; 3. Assicurazione della costante verifica del budget assegnato, monitorando costantemente l’utilizzo delle risorse rispetto ai programmi finanziati; 4. Valutazione e proposta delle modifiche sui Progetti che comportino un aumento delle risorse destinate complessivamente al singolo progetto; 5. Assicurazione del costante rapporto di collaborazione con i soggetti gestori dei servizi e degli interventi. 2°Area “Adulti”: Comprende il complesso degli interventi e servizi sociali e sociosanitari rivolti a persone adulte in stato di disagio, a partire dagli interventi di promozione dei diritti di cittadinanza (interventi informativi, formativi e di sostegno sociale diretto ed indiretto) fino a quelli di sostegno e cura (percorsi personalizzati, servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali, assegno di cura e tempo libero). Dell’Area fanno parte attualmente i seguenti Tavoli tematici: 1. Tavolo Disabili; 2. Tavolo Immigrazione; 3. Tavolo Povertà ed esclusione sociale; 4. Tavolo Dipendenze e disagio psichico. Il Responsabile dell’Area si occupa di: 1. Coordinamento e gestione Tavoli tematici; 2. Raccordo con Ufficio di Piano e con Comitato di Distretto relativamente all’andamento ed ai risultati del lavoro dei Tavoli tematici; 15 3. Assicurazione della costante verifica del budget assegnato, monitorando costantemente l’utilizzo delle risorse rispetto ai programmi finanziati; 4. Valutazione e proposta delle modifiche sui Progetti che comportino un aumento delle risorse destinate complessivamente al singolo progetto; 5. Assicurazione del costante rapporto di collaborazione con i soggetti gestori dei servizi e degli interventi. 3°Area “Anziani” e Servizio Assistenza Anziani: Comprende il complesso degli interventi e delle azioni volte a promuovere l’autonomia dell’anziano e l’assistenza alla popolazione anziana ed alle famiglie, supporta l’Ufficio di Piano nella programmazione degli interventi (inclusi quelli relativi al Fondo per la non autosufficienza) e svolge le funzioni tecniche del S.A.A. Il Responsabile dell’Area si occupa di: 1. Coordinamento e gestione Tavoli tematici; 2. Raccordo con Ufficio di Piano e con Comitato di Distretto relativamente all’andamento ed ai risultati del lavoro dei Tavoli tematici; 3. Assicurazione della costante verifica del budget assegnato, monitorando costantemente l’utilizzo delle risorse rispetto ai programmi finanziati; 4. Valutazione e proposta delle modifiche sui Progetti che comportino un aumento delle risorse destinate complessivamente al singolo progetto; 5. Assicurazione del costante rapporto di collaborazione con i soggetti gestori dei servizi e degli interventi. Art. 10 Risorse economiche, programmazione e bilancio 1) Il Comitato di distretto, insieme al Direttore di distretto, deve garantire su base capitaria le risorse finanziarie e le competenze professionali specifiche necessarie al suo funzionamento, indipendentemente dall’entità e dal perdurare del contributo regionale assegnato. 2) Relativamente alle attività connesse alle funzioni gestite in forma associata, i Comuni, anche attraverso le Aziende, versano al Comune di Langhirano, la quota relativa all'esercizio di competenza, secondo le scadenze e per gli importi indicati nell’Accordo di Programma relativo all’approvazione del Piano di Zona distrettuale ed agli Accordi di Programma integrativi di 16 approvazione dei Programmi Attuativi annuali. Per quanto riguarda le risorse destinate al SAA, si farà riferimento a quanto definito nei piani attuativi annuali. 3) Nel corso delle verifiche periodiche, qualora le risorse stabilite dalla programmazione e dal budget annuale risultino non sufficienti a soddisfare i bisogni sociali e/o sociosanitari emergenti, l’Ufficio di Piano valuterà possibili soluzioni di adeguamento del budget e delle risorse conferite e/o ridefinizione degli interventi che saranno poi sottoposte al Comitato di Distretto per l’approvazione. 4) Il Comune di Langhirano, oltre alle somme trasferite da parte degli Enti convenzionati, introita i trasferimenti assegnati ai Comuni riferiti allo svolgimento delle attività previste dagli Accordi di Programma relativi ai Piani di Zona, in ambito sociale e sociosanitario, provenienti dalla Regione, dallo Stato o da altri soggetti. 5) Sono a carico dei comuni del distretto aderenti alla convenzione gli oneri relativi al funzionamento e potenziamento dell’Ufficio di Piano, nonchè gli oneri per la gestione del servizio di cui al precedente art.5. Tali oneri saranno suddivisi sulla base delle disposizioni di cui al comma 1 del presente articolo Art. 11 Gli immobili e le risorse strumentali L’Ufficio di Piano ha sede presso il comune capofila, individuato nel Comune di Langhirano, che mette a disposizione la sede e le dotazioni strumentali occorrenti per la realizzazione di quanto previsto dalla presente convenzione. I comuni del distretto si impegnano a riconoscere a titolo di rimborso forfettario delle spese €. 5.237,00. Art. 12 Sistema Informativo, monitoraggio e controllo 1. I Comuni sottoscrittori della presente convenzione si impegnano a collaborare, con proprie risorse umane e strumentali, alla realizzazione e mantenimento del sistema informativo capace di assolvere ai debiti informativi stabiliti dalla normativa regionale in ambito sociale e sociosanitario e funzionale alla pianificazione territoriale, al suo monitoraggio e controllo. 2. Per un corretto funzionamento del sistema informativo, l’Ufficio di Piano definisce i tempi di rilevazione ed effettua il monitoraggio nel rispetto della tempistica definita dalla Regione. Art. 13 Modalità di recesso 1. Ciascuna delle parti ha facoltà di recedere dalla presente convenzione previo preavviso scritto con Raccomandata AR di almeno tre mesi dalla scadenza. 17 2. Al Comune che intende recedere dalla convenzione resta in carico, fino alla fine dell’esercizio finanziario in corso, l’onere relativo a quanto già preventivato compreso il trasferimento delle quote a favore del Comune di Langhirano. Art. 14 Durata 1. La presente convenzione, che decorre dal 1.01.2010, ha durata fino al 31.12.2014 e potrà essere prorogata previa formale deliberazione da parte degli Enti contraenti. In fede ed a piena conferma di quanto sopra, le parti si sottoscrivono come segue: IL SINDACO DEL COMUNE DI CALESTANO ______________________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI COLLECCHIO ______________________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI CORNIGLIO ______________________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI FELINO ______________________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI LANGHIRANO ______________________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI LESIGNANO DE’ BAGNI _____________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI MONCHIO DELLE CORTI ____________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI MONTECHIARUGOLO ______________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI NEVIANO DEGLI ARDUINI __________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI PALANZANO ______________________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI SALA BAGANZA ____________________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI TIZZANO VAL PARMA ______________________________ IL SINDACO DEL COMUNE DI TRAVERSETOLO ___________________________________ Langhirano, 18 Delibera di C.C. n 79. del 23.12.2009 COMUNE DI LANGHIRANO Letto, approvato e sottoscritto: IL SINDACO F.to ING. STEFANO BOVIS IL SEGRETARIO COMUNALE F.to DOTT. ADOLFO GIUSEPPE DINO ________________________________________________________________________________ PUBBLICAZIONE In data odierna la presente deliberazione viene : [ X ] Pubblicata all’Albo Pretorio per 15 giorni consecutivi fino al 14.01.2010 con ritiro il giorno successivo. Langhirano lì 30.12.2009 IL RESPONSABILE AFFARI GENERALI F.to Dr.ssa PATRIZIA BARILI ________________________________________________________________________________ ESECUTIVITA’ La presente deliberazione pubblicata all’Albo Pretorio di questo Comune diventa esecutiva ai sensi del 3° comma dell’art. 134 del D. Lgs 267/2000 in data 09.01.2010. ________________________________________________________________________________ Copia conforme all'originale, in carta libera, ad uso amministrativo. Langhirano, lì 30.12.2009 IL RESPONSABILE AFFARI GENERALI Dr.ssa PATRIZIA BARILI 19