ESPRESSIONE PARERE SUL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
TERRITORIALI DEL DISTRETTO 1 DELL’ASL 5 AI SENSI DELL’ART 3
QUATER, COMMA 3, LETT.C) DEL DECRETO LEGISLATIVO 502/92 E
S.M.I.
IL COMITATO DEI SINDACI
Premesso che con deliberazione n.1 del 14 maggio 2002 si è insediato il Comitato dei
Sindaci dei Comuni di Collegno e Grugliasco, facenti parte del Distretto 1 dell’Azienda
Sanitaria Locale 5, per l’esercizio delle funzioni previste dall’articolo 3 – quater,
comma 4, del decreto legislativo 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni e
dalla deliberazione della Giunta Regionale 11 dicembre 2000, n. 80-1700 avente per
oggetto “Art.3, comma 1-bis del D.Lgs 502/1992 e s.m.i. Principi e criteri per
l’adozione dell’atto aziendale, per l’organizzazione ed il funzionamento delle Aziende
Sanitarie Regionali”;
Dato atto che – in ottemperanza alla normativa citata - il Comitato dei Sindaci di
distretto è chiamato a concorrere alla verifica del raggiungimento dei risultati di salute
definiti dal Programma delle attività territoriali;
Dato altresì atto che - ai sensi dell’art 3 quater, comma 3, lett.c) del D.Lgs 502/92 e
s.m.i. - il suddetto Programma delle attività territoriali è proposto, sulla base delle
risorse assegnate e previo parere del Comitato dei Sindaci dal Direttore di distretto ed è
approvato dal Direttore generale, d’intesa, limitatamente alle attività sociosanitarie, con
il Comitato medesimo e tenuto conto delle priorità stabilite a livello regionale;
Rilevato che il Programma delle attività territoriali, basato sul principio della
intersettorialità degli interventi cui concorrono le diverse strutture operative deve:
1. prevedere la localizzazione dei servizi di cui all’art.3-quinquies del D. Lgs. 502/92 e
s.m.i ed in particolare: a) l’assistenza primaria, ivi compresa la continuità
assistenziale, attraverso il necessario coordinamento e l’approccio multidisciplinare,
in ambulatorio e a domicilio, tra medici di medicina generale, pediatri di libera
scelta, servizi di guardia medica notturna e festiva e i presidi specialistici
ambulatoriali; b) il coordinamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di
libera scelta con le strutture operative a gestione diretta, organizzate in base al
modello dipartimentale, nonché con i servizi specialistici ambulatoriali e le strutture
ospedaliere ed extraospedaliere accreditate; c) l’erogazione delle prestazioni
sanitarie a rilevanza sociale, connotate da specifica ed elevata integrazione, nonché
delle prestazioni sociali di rilevanza sanitaria se delegate dai comuni. Il distretto
garantisce inoltre: a) assistenza specialistica ambulatoriale; b) attività o servizi per la
prevenzione e la cura delle tossicodipendenze; c) attività o servizi consultoriali per
la tutela della salute dell'infanzia, della donna e della famiglia; d) attività o servizi
rivolti a disabili e anziani; e) attività o servizi di assistenza domiciliare integrata; f)
attività o servizi per le patologie da HIV e per le patologie in fase terminale.
2. Determinare le risorse per l’integrazione socio-sanitaria di cui all’articolo 3 –
septies del D.Lgs 502/92 e s.m.i ed in particolare per l’erogazione: a) delle
prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, cioè le attività finalizzate alla promozione
della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti
degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite; b) delle prestazioni
sociali a rilevanza sanitaria, cioè tutte le attività del sistema sociale che hanno
l’obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o
di emarginazione condizionanti lo stato di salute. Il Programma determina inoltre le
risorse per le prestazioni sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria
caratterizzate da particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente
sanitaria che attengono prevalentemente alle aree materno infantile, anziani,
handicap, patologie psichiatriche e dipendenza da droga, alcool, farmaci, patologie
per infezioni da HIV e patologie in fase terminale, inabilità o disabilità conseguenti
a patologie cronico degenerative;
Esaminato il Programma delle attività territoriali - proposto dal Direttore del Distretto 1
dell'ASL 5 sulla base delle risorse assegnate dalla direzione - che verrà successivamente
approvato dal Direttore generale previo parere espresso, con il presente atto, dal
Comitato dei Sindaci;
Precisato che il successivo provvedimento di approvazione del Direttore generale dovrà
esplicitamente dare atto del raggiungimento/non raggiungimento dell’intesa con il
Comitato dei Sindaci limitatamente alle attività socio-sanitarie così come previsto
dall’art 3 quater, comma 3, lett.c) del D.Lgs 502/92 e s.m.i.;
Uditi i pareri delle associazioni presenti: la Scintilla, Caritas, Pier Giorgio Frassati,
Auser, Acat e Sindacato C.G.I.L.;
DELIBERA
1. Di esprimere parere favorevole in ordine al complesso del Programma delle attività
territoriali del Distretto 1 dell’ASL 5 formulando, nel contempo, le seguenti
osservazioni e raccomandazioni:
Attività sanitarie del Distretto anno 2003 – dal documento non si evince il dato
complessivo delle risorse finanziarie che costituiscono il budget a disposizione del
Direttore, così come manca la relativa previsione delle spese articolata secondo le
voci che dovrebbero comporre la sezione del bilancio dell’ASL 5 riferite al
Distretto 1.
Risultano inoltre mancanti i dati delle risorse e delle spese relativi ai dipartimenti
di: Salute Mentale, comprensiva della cifra complessiva delle risorse incassate
dalla vendita degli immobili degli ex O.P. ed il dettaglio del riutilizzo a favore del
Dipartimento Salute Mentale dell’A.S.L. 5 (art. 3, c. 5 della L. 724/1994, dell’art.
1, c. 20 della L. 662/1996, dell’art. 32, c. 4 della L. 449/1997); Patologie da
dipendenza (Ser.T), Medicina Legale e Prevenzione.
Per quanto attiene alla spesa farmaceutica, viene fornito solamente il dato
percentuale (56%) e non il totale dell’intera somma, le eventuali strategie adottate
per il monitoraggio della spesa stessa e del suo eventuale contenimento. Non è
inoltre chiaro – nel documento – in che misura e con quali criteri i risparmi di
spesa, che verranno auspicabilmente realizzati nell’ambito del Distretto 1, saranno
reinvestiti per l’implementazione delle attività territoriali descritte nel programma.
Con riferimento all’Assistenza specialistica ambulatoriale si raccomandano
opportuni interventi volti a contrarre le liste d’attesa e ad agevolare le
prenotazioni da parte della cittadinanza. Si ritiene inoltre che debba essere
accelerato il piano di trasferimento del poliambulatorio di Collegno presso i locali
di Villa Rosa.
Sarebbe inoltre necessario ricevere periodicamente la relazione sul monitoraggio
della qualità dei servizi erogati, il numero e le cause di ricovero in strutture fuori
dell’A.S.L. 5 - suddivise tra pubbliche, equiparate e private -, nonché sul
monitoraggio dei progetti di prevenzione sul tema della salute, in particolare nei
confronti dei bambini, donne e anziani . Infine si osserva con preoccupazione che
le risorse assegnate al Direttore di Distretto risultano congelate ai livelli degli anni
2001 e 2002 a fronte di standard prestazionali in alcuni casi inferiori a quelli
previsti dalla normativa regionale di riferimento.
2. Di dare atto che - per quanto attiene alle attività socio-sanitarie - il Programma viene
condiviso in quanto espressione della concertazione tra la Direzione del Distretto
sanitario e la Direzione del Consorzio Intercomunale dei Servizi Alla Persona tra i
Comuni di Collegno e Grugliasco preposto all’erogazione delle prestazioni sociali a
rilievo sanitario, con le seguenti osservazioni e richieste:
Attività socio - sanitarie del Distretto anno 2003 – pur apprezzando lo sforzo di
affrontare le principali criticità attraverso interventi di razionalizzazione della
spesa e di riorganizzazione degli interventi si rileva, con riferimento
all’Assistenza agli anziani, il non rispetto degli standard regionali che assegnano
al Distretto 1 - 139 posti letto per cronici non autosufficienti a fronte degli attuali
89 posti in convenzione. Si richiede pertanto di operare sollecitamente per
l’adeguamento degli standard prestazionali, provvedendo inoltre ad accelerare il
processo di convenzionamento – e relativo utilizzo – di posti letto in strutture site
nel territorio intercomunale, onde evitare lo sradicamento degli anziani dal
contesto di vita e di relazione. Si valuta positivamente la proposta di incrementare
le risorse per Assistenza Domiciliare e gli Assegni di Cura, attraverso una diversa
distribuzione delle risorse già impegnate, poiché tali servizi garantiscono alle
persone anziane, oltre al vantaggio della cura presso la propria residenza e nucleo
famigliare, un notevole miglioramento delle condizioni psicofisiche e sociali.
Per quanto attiene all’Assistenza ai disabili, si prende atto della decisione di
avviare un processo di trasformazione della destinazione del Padiglione 11 dell’ex
O.P di Collegno, finalizzato a fornire interventi di cura e riabilitazione
esclusivamente sanitari a soggetti con disabilità post traumatica nell’ambito di una
RSA a valenza Aziendale. Si apprezza, inoltre, l’impegno a superare le attuali
comunità a modello RAF site nel Padiglione dopo aver verificato la possibilità di
reperire, in collaborazione con i Comuni afferenti al Distretto 1, i locali presso i
quali attivare strutture comunitarie integrate con il territorio.
Nel dichiarare la più ampia disponibilità a cooperare in tal senso – anche in
considerazione del fatto che sia il Comune di Collegno che il Comune di
Grugliasco hanno in programma di realizzare, pur in tempi diversi, una struttura
residenziale per i propri cittadini disabili – si richiede all’ASL di fornire a questo
Comitato tempestiva ed idonea informazione sui progetti relativi alle strutture
ospitate nel Padiglione 11 dell’ex O.P. che verranno elaborati dalla Dott.ssa
Fasano e dal Dott. Venuti.