LA CINA
I CONFINI
La Cina è
delimitata a nord
dalla Mongolia e
dalla Russia, a
nord-est dalla
Russia e dalla
Corea del nord, a
est dal Mar Giallo
e dal Mar Cinese
Orientale, a sud
dal Mar Cinese
Meridionale, dal
Vietnam, dal Laos, dal Myanmar, dall'India, dal Bhutan e dal Nepal, a ovest dal
Pakistan, dall'Afghanistan e dal Tagikistan, mentre a nord-ovest dal Kirghizistan.
IL TERRITORIO
Il territorio della Cina è in gran parte
inospitale per la presenza di deserti
e catene montuose. Solo la zona
costiera orientale è occupata da
pianure. Procedendo da Nord verso
Sud si trovano la pianura della
Manciuria e il Bassopiano Cinese,
attraversato dall’Huang He (fiume
Giallo) e dai suoi affluenti, e un’altra
vasta pianura alluvionale, formata
dai depositi del Chang Jiang (fiume
Azzurro).
Procedendo verso occidente si trova un territorio arido e brullo.
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IL TIBET
L'estrema regione sud - occidentale della Cina è occupata dall'altopiano del Tibet,
che posto ad un'altitudine media di 4510 m sul livello del mare, è la regione più
elevata della Terra.
Qui si trova la sorgente del Gange. Il Tibet è visitabile tutto l’anno in condizioni
climatiche poco buone, ma sempre accettabili. In inverno l’escursione diurna si fa
molto sensibile, ma di notte la temperatura scende a -15 /-20°C, per poi risalire a
15/16°C nel corso della giornata.
La religione che prevale in questo
meraviglioso posto è il
Buddismo. Il Buddismo è una
religione spirituale praticata in
monasteri situati ad altitudini
elevate. Il Tibet è sempre stato
considerato un luogo mitico dove
i saggi potevano volare, dove la
gente era sempre felice e dove
alcuni uomini avevano forse
trovato l’immortalità. Era così
che lo rappresentavano molti libri dell’800 e dei primi del 900. Naturalmente la
situazione è molto diversa, ma la civiltà Tibetana resta sempre di grande valore,
anche se è poco sviluppata nel campo tecnologico è
molto sviluppata nel profilo filosofico e della ricerca
interiore.
La popolazione in questo vasto territorio supera di
poco i 6 milioni di abitanti, che si dividono tra
nomadi, monaci, pastori, contadini e abitanti delle
poche e piccole città. Questa popolazione, anche se
non ha un tenore di vita molto alto, vive la propria
vita sfruttandola al meglio senza farsi troppi
problemi e cercando sempre il lato positivo di ogni
situazione.
Il vestiario tradizionale dei tibetani è molto
dettagliato, si usano lunghe tonache che variano di
colore come le fasce da portare poggiate sulla spalla. Inoltre i tibetani usano
dedicare almeno un po' del loro tempo alla preghiera, che definiscono sacra
poiché libera la mente e l'anima.
Tratto da:
http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo4d_03/Cina/geografia_1liv.htm
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IL CLIMA
Il monsone asiatico esercita una forte influenza sul clima della Cina. Durante
l'inverno, venti freddi e secchi soffiano dalla Siberia centrale caratterizzata da alta
pressione, portando basse temperature e un periodo di siccità nella maggior parte
del Paese. Durante l'estate, l'aria calda umida si sposta verso l'interno dall'Oceano
Pacifico, provocando piogge sotto forma di cicloni. Le precipitazioni diminuiscono
man mano che ci si allontana dalle coste.
Le temperature estive sono sorprendentemente uniformi su quasi tutto il territorio,
mentre gli inverni sono caratterizzati da grandi differenze di temperatura tra il Nord
e il Sud. La Cina del Sud-Est gode di un clima subtropicale che assume tratti
marcatamente tropicali nelle zone più meridionali.
La Cina del Nord, priva di catene montuose che la proteggono contro i flussi d'aria
provenienti dalla Siberia, presenta inverni freddi e asciutti.
STORIA ED ECONOMIA
La Cina ha attirato sul proprio territorio le industrie dei paesi in cerca di manodopera
a buon mercato, diventando così l'officina manifatturiera del mondo, in particolar
modo delle imprese
asiatiche.
Possiamo suddividere in
quattro fasi lo sviluppo
dell'economia del Paese,
dopo la caduta dell'Impero
Cinese nel 1911.
 La prima fase, precomunista, fino alla
proclamazione
della Repubblica
Popolare
Cinese avvenuta nel 1949, viene definita a economia semifeudale.
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 La seconda, comunista vera e propria e ispirata alle idee guida della
Rivoluzione culturale, fino alle riforme di Deng Xiaoping, è stata
caratterizzata dal tentativo di realizzare un'economia pianificata
centralizzata.
 La terza fase, partita con il programma delle "quattro modernizzazioni"
(agricoltura, industria, scienza e tecnica, forze armate), è durata fino metà
degli anni Novanta, e coincide con l'apertura a un'economia socialista "quasi
di mercato".
Infine, la quarta fase sarebbe cominciata nel 1995-1996 la quale ha stabilito
la necessità di due fondamentali trasformazioni socio-economiche, da
realizzare entro l'anno 2010: trasformare il tradizionale sistema pianificato
cinese in un sistema di "economia socialista di mercato", funzionante con
regole di libero mercato, e trasformare lo sviluppo economico da estensivo a
intensivo. Il che, nei termini occidentali ormai largamente mutuati anche in
Cina, significa anche puntare implicitamente allo sviluppo sostenibile, o
almeno ispirarsi idealmente a questo traguardo.
Oggi in Cina sono presenti tutte le maggiori produzioni industriali, sia di base
(acciaio, alluminio, petrolio, chimica industriale, cemento) che manifatturiere
(mezzi di trasporto, elettronica di consumo, microelettronica, informatica,
telefoni, giocattoli, armi, abbigliamento, chimica fine, lavorazione del legno,
prodotti alimentari). Inoltre le varie attività vanno incontro ad un rapido
ammodernamento ed alla crescente competitività internazionale, specie
grazie ai bassi costi di produzione, dovuti in gran parte alla manodopera a
basso costo. Tratto da: http://it.wikipedia.org/
PRIMARIO
SECONDARIO
TERZIARIO
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LA POLITICA
La Repubblica Popolare Cinese è ufficialmente
una repubblica popolare. In passato ha avuto una serie
di governi autoritari e nazionalisti, sin dalla prima
rivoluzione cinese del 1912.
Il Partito Comunista, a capo del governo dal 1949, è il più
grande partito del mondo, con più di 66 milioni di
membri. Negli ultimi anni la Cina sta lentamente trasformando il suo sistema
politico/economico in un sistema capitalistico.
DIRITTI UMANI
La Repubblica Popolare Cinese, nonostante le riforme e la conversione al libero
mercato degli ultimi quindici anni, non ha introdotto alcuna libertà dal punto di vista
politico. Essa è considerata responsabile di crimini contro i suoi stessi cittadini. La
situazione dei diritti umani nella Repubblica Popolare Cinese continua a subire
numerose critiche da parte della maggior parte delle associazioni internazionali che
si occupano di diritti umani che riportano numerose testimonianze di abusi ben
documentati in violazione delle norme internazionali. Da un lato il governo ammette
le deficienze, dall'altro parla della situazione dei diritti umani come la migliore di
tutti i tempi. Il sistema legale è stato spesso criticato come arbitrario, corrotto e
incapace di fornire la salvaguarda delle libertà e dei diritti fondamentali. Nelle
carceri, secondo molte fonti, vigerebbero condizioni di vita disumane al limite dello
schiavismo e sarebbe applicata sistematicamente la tortura.
La Cina è il paese al mondo in cui si eseguono più condanne a morte, sebbene le
autorità si rifiutino di rendere pubblica alcuna statistica ufficiale. Riguardo le
condanne eseguite nel 2007, Amnesty
International ha raccolto notizie su 470 esecuzioni,
ma ne stima un totale di almeno
6000 nell'arco dell'anno.
Nessuno tocchi Caino stima
una cifra simile di almeno 5000
esecuzioni nello stesso periodo.
Entrambe le associazioni riconoscono però che c'è stata una
diminuzione nel numero delle esecuzioni.
Il governo cinese si è frequentemente macchiato di violazioni dei
diritti umani nei confronti di minoranze tecniche e religiose e dissidenti politici:
l’esempio più celebre, per l’opera di sensibilizzazione mondiale in cui si è prodigato il
Dalai Lama, è l’occupazione armata del suolo tibetano.
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Si pensa da più parti, inoltre, che in Cina vengano applicate gravi limitazioni alla
libertà di informazione, alla libertà religiosa, quella di parola e persino alla libertà di
movimento dei cittadini. Non esistono sindacati indipendenti ed è permesso solo il
sindacato statale. Lo stato, almeno sulla carta, assicura i diritti dei lavoratori; ma la
quantità annua di morti sul lavoro ha destato molte preoccupazioni e parecchie
critiche e denunce non solo da organizzazioni umanitarie, ma anche dall’interno
degli stessi organi di governo cinesi.
L'evento più conosciuto in occidente delle azioni di forza perpetrate dalla Cina nei
confronti dei dissidenti politici è rappresentato dalla repressione della Protesta di
Piazza Tien An Men il 4 giugno 1989, in cui perse la vita un numero imprecisato di
manifestanti e soldati.
LA POPOLAZIONE
Gli abitanti della Cina sono oggi 1 miliardo e 300 milioni, circa un quinto della
popolazione mondiale.
I Cinesi vivono soprattutto nelle pianure
orientali, dove sorgono le principali città.
Più della metà della popolazione vive nei
villaggi, tuttavia negli ultimi tempi, si è
verificata una forte migrazione verso le
città.
Tratto da. http://it.wikipedia.org
La repressione di piazza Tien An Men
poneva fine a quella che è stata definita la
"primavera" di Pechino. Il 18 aprile 1989
un pugno di studenti, diventati nel corso
delle settimane alcune migliaia,
occuparono piazza Tien A Men al grido di
"Abbasso la rivoluzione, viva la
democrazia, viva la Cina". Chiedono di
rimettere in sesto l'economia, che già
dall'anno precedente viaggiava nel caos
più totale, e di avere voce nelle scelte del
paese.
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LA RELIGIONE
La Repubblica Popolare di Cina è ufficialmente atea.
La popolazione religiosa si suddivide però in:
 Confuciana e Buddhista (95%)
 Cristiana
 Islamica
CONFUCIANA E
BUDDHISTA
CRISTIANA
ISLAMICA
LE CITTA’
PECHINO - La metropoli di Beijīng (悲京, in lingua cinese, che letteralmente vuol dire
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"Capitale del Nord"), o Città proibita, o Pechino come è maggiormente conosciuta in
italiano, è la capitale della Repubblica Popolare Cinese.
L'intera municipalità ha
dimensioni pari a più della metà
del Belgio e conta 10 milioni di
abitanti. Pechino è la seconda
città più popolosa della Cina
dopo Shanghai con 11.500.000
residenti.
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SHANGHAI - Shanghai 上海?, Shànghǎi, in italiano anche Sciangai, è la più
popolosa città della Cina e una
delle città più popolose del mondo.
E’ una delle città più moderne
della Cina.
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