Vittoria – Nasconde droga nella corteccia di una palma, tunisino arrestato da carabiniere fuori servizio Nel corso del pomeriggio di ieri, a Vittoria, in piazza Manin, un Carabiniere libero dal servizio ha tratto in arresto un tunisino pregiudicato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: si tratta del 30enne Essalah Samir, trovato in possesso di quasi 5 grammi di hashish, suddivisa in dosi, e di denaro contante, ritenuto provento dell’attività delittuosa. In particolare il militare, effettivo al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, nel transitare per Piazza Manin per intraprendere il servizio istituzionale giornaliero ha notato un uomo muoversi furtivamente e avvicinarsi ad una palma come per cercare qualcosa: il Carabiniere, intuendo ciò che stava accadendo, si è subito avvicinato al tunisino, qualificandosi e sottoponendolo ad una perquisizione personale. Il giovane, però, ha cercato di divincolarsi per fuggire via, graffiando al braccio il militare: grazie anche all’intervento dei colleghi sopraggiunti in Piazza Manin, che nel frattempo erano stati avvertiti dalla Centrale Operativa, il 30enne è stato tratto in arresto. Addosso aveva, oltre alla droga nascosta nella corteccia della palma e che aveva poi raccolto, anche poco più di 13 euro provento dell’attività di spaccio: il tutto è stato posto in sequestro penale. Il pregiudicato, successivamente condotto presso la caserma di via Garibaldi, al termine delle formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott.ssa Valentina Botti, dinanzi alla quale dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. Ora, al vaglio dei militari inquirenti, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del giovane, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga: la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili. Pertanto, le indagini sono suscettibili di ulteriori sviluppi.