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EUNICELLA SINGULARIS E VERRUCOSA ................................................................................................... 2
EUNICELLA CAVOLINI (gorgonia gialla)....................................................................................................... 3
PARAMURICEA CLAVATA ............................................................................................................................. 4
LEPTOGORGIA SARMENTOSA ..................................................................................................................... 5
CORALLIUM RUBRUM (corallo rosso) .......................................................................................................... 6
FLABELLINA AFFINIS ..................................................................................................................................... 7
DISCODORIS ATROMACULATA (vacchetta di mare) .................................................................................. 8
ECHINUS MELO (riccio melone) .................................................................................................................... 9
STENOPUS SPINOSUS (gambero meccanico)........................................................................................... 10
TRYPTERIGION DELAISI (peperoncino giallo)........................................................................................... 11
CERIANTHUS MEMBRANACEUS................................................................................................................. 12
PHYCIS PHYCIS (musdea bianca o mustella) ............................................................................................ 13
EUNICELLA SINGULARIS E VERRUCOSA
Genere: Eunicella
Specie: Eunicella singularis
Categoria: Gorgonie e Coralli
Commento: E' l'unica gorgonia del Mediterraneo che alberga zooxantelle simbionti nei suoi tessuti. E' una
specie fotofila che predilige le acque poco profonde bene illuminate.
E’ un OTTOCORALLI: sono tutti coloniali bentonici e ogni polipo della colonia ha sempre 8 tentacoli,
generalmente pennati, distribuiti intorno all'apertura della bocca. L'aspetto globale dell'animale è eretto e/o
ramificato. Osservando il "ramo" molto da vicino si possono notare i polipetti aperti con i tentacoli, di solito di
colore contrastante con la colonia portante.
Gli ottocoralli mediterranei sono riconducibili in tre raggruppamenti: gli Alcionacei, i Gorgonacei e i
Pennatulacei.
I GORGONACEI sono colonie con aspetto cespuglioso e arborescente e con scheletro spesso corneo, solo
nel caso del corallo rosso lo scheletro è calcareo; i polipi fuoriescono dal sottile rivestimento che riveste la
colonia. Se questi polipi di Ottocoralli non fioriscono su piedi carnosi, ma su scheletri calcarei, il supporto è
detto "polipaio"; ne abbiamo molte forme ramificate. Se il polipaio è corneo, si hanno le Gorgonie, il cui nome
ricorda le mitiche Gorgoni dai capelli di serpenti; le loro arborescenze si spiegano appiattite in larghi ventagli
caratteristici sulle nostre coste, nei fondali siti da 10 a 50 metri di profondità.
L'E.singularis si presenta come grossi rami bianco e si ritrovano anche a bassa profondità.
Verrucosa
Singularis
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
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EUNICELLA CAVOLINI (gorgonia gialla)
Nome comune: Gorgonia gialla
Genere: Eunicella
Specie: Eunicella cavolinii
Categoria: Gorgonie e Coralli
Commento: E' la gorgonia più diffusa del Mediterraneo. E' una specie sciafila che predilige i fondali rocciosi
con forte pendenza. Spesso vive in associazione con un' altra gorgonia: la Paramuricea clavata.
Gorgonia gialla, comune nel Mediterraneo occidentale e Atlantico orientale dalle Canarie alle Isole
Britanniche, da 10 m a circa 150 m, su fondali rocciosi verticali e orizzontali e all'ingresso di grotte. I ventagli
raggiungono le dimensioni di 30-40 cm, sono ramificati su un unico piano e orientati perpendicolarmente alle
correnti principali. Lo scheletro è corneo e i polipi hanno lo stesso colore del rivestimento organico. La
riproduzione sessuale avviene tra giugno e luglio con emissione di larve planctoniche da uova. Eunicella
cavolinii si dispone sempre perpendicolarmente alla direzione del flusso d’acqua, sviluppandosi su un piano
solo dello spazio motivo. Il suo orientamento indica specificatamente la direzione della corrente principale.
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PARAMURICEA CLAVATA
Nome comune: Gorgonia rossa
Genere: Paramuricea
Specie: Paramuricea clavata
Categoria: Gorgonie e Coralli
Commento: In alcuni casi, come in questa foto, la colonia può essere bicolore gialla e rossa. Lo sviluppo
della colonia è alquanto lento, infatti, sembra che in condizioni ottimali l’accrescimento non superi i 6 cm
l'anno. La gorgonia rossa è indubbiamente quella più conosciuta e apprezzata dai subacquei, di un colore
rosso acceso a volte quasi porpora. In alcuni casi può presentare vaste porzioni virate verso il giallo con un
effetto spettacolare. La si trova generalmente a profondità elevate, al di sotto dei 30 metri. La sua
caratteristica forma a ventaglio, con numerose ramificazioni, può superare il metro di lunghezza. Si nutre di
zooplancton e particelle in sospensione. E' una parente stretta del corallo rosso, ma a differenza di questo,
che è dotato di scheletro calcareo, come tutte le altre gorgonie ha uno scheletro costituito da una sostanza
organica cornea, la gorgonina, di nessun valore commerciale.
Rischio a cui è sottoposta: immersioni condotte in modo scorretto e con zavorra sbagliata; prelievo da parte
di subacquei; danni provocati da attrezzi da pesca abbandonati. Motivazione: un pericolo per questi delicati
e bellissimi organismi è costituito da subacquei poco esperti, non in grado di controllare correttamente il
proprio assetto e che a profondità elevate e in presenza di correnti sensibili, finiscono con lo sbattere
addosso alle gorgonie o addirittura ad attaccarvisi.
Soggette allo stesso rischio: tutte le specie bentoniche sessili, di facile rottura.
Azione: non prelevare esemplari di gorgonia, che oltretutto fuori dall'acqua perdono molto del loro fascino;
fare attenzione all'assetto e non appoggiarsi o attaccarsi alle pareti che ospitano le gorgonie; se non siete
sicuri del vostro controllo limitatevi ad osservarle a una distanza di sicurezza. Nel caso ci si imbattesse in
esemplari avviluppati in pezzi di reti o lenze da pesca, cercare di liberarli delicatamente e con attenzione,
utilizzando il coltello per tagliare gli spezzoni, ma cercando di toccare il meno possibile l'animale.
Paramuricea clavata, la gorgonia rossa, può mostrare una certa variabilità nella morfologia delle colonie, a
volte a ventaglio (in caso di forti correnti unidirezionali), altre volte cespugliose (in caso di rallentamento del
flusso o corrente di direzione o intensità variabili).
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LEPTOGORGIA SARMENTOSA
Nome comune: Gorgonia
Genere: Leptogorgia
Specie: Leptogorgia sarmentosa
Categoria: Gorgonie e Coralli
Commento: Forma colonie ramificate che possono raggiungere un'altezza di 80 cm. Può vivere in ambienti
molto diversi fra loro fino a circa 300 m di profondità, generalmente in acque molto torbide caratterizzate da
una forte corrente.Leptogorgia sarmentosa è una gorgonia che assume tipicamente aspetto cespuglioso:
infatti, si ritrova spesso su substrati orizzontali o in prossimità del fondo, alla base di pareti verticali, in pratica
ambienti caratterizzati da una diminuzione della velocità della corrente.
Vari autori attribuiscono alle colonie di Ottocoralli collocate in zone molto esposte alla corrente le forme con
poche ramificazioni caratterizzate da: spessore maggiore, elevato numero di polipi per unità di superficie e
disposizione del ramo perpendicolare alla corrente. Il numero elevato di polipi per unità di superficie, rilevato
in colonie che vivono nelle zone ad elevata corrente, è necessario per ottimizzare la cattura del cibo, poiché i
polipi sono piegati dalla corrente forte. Le forme cespugliose caratterizzate da molte ramificazioni sottili, un
minore numero di polipi per unità di superficie sono invece caratteristiche delle colonie in zone non
direttamente esposte alla corrente.
Un altro fattore importante per ottimizzare la cattura del cibo e minimizzare l’impatto con la corrente è la
variazione della ‘porosità’ all'interno di una colonia. La porosità di una colonia (ossia il volume di spazi vuoti
tra le branche o strutture laminari di un ottocorallo) dipende dagli spazi presenti tra le ramificazioni e dal loro
diametro medio. Le strutture meno ramificate e molto distanziate possono offrire meno resistenza alla
corrente rispetto alle strutture con ramificazioni sottili, ma strettamente ravvicinate. Pertanto, la presenza di
ramificazioni nella zona della colonia che impatta la corrente avrebbe lo scopo di facilitare l’entrata del flusso
d’acqua nelle zone interne; man mano che il flusso percorre la colonia subisce un rallentamento a causa
dell’attrito contro le strutture sopracorrente. Il flusso perde velocità e tende ad uscire dalla colonia attraverso
le fessure laterali, divenendo turbolento e multidirezionale. Nelle zone più interne della colonia compaiono
allora le forme ramificate, che possono sfruttare meglio le mutate condizioni idrodinamiche.
Esistono anche differenze nel tasso di cattura del cibo all’interno della stessa colonia, tra zone sopra e
sottocorrente. A maggiori velocità del flusso, le particelle di cibo sospese si muovono con maggiore velocità,
e questo rende più difficile la cattura; per questo le unità di filtrazione sottocorrente hanno invece maggiore
probabilità di successo nella cattura del cibo che quelle sopracorrente. Nel caso in cui il flusso d’acqua è
rallentato, le unità di filtrazione sopracorrente catturano più cibo e a quelle sottocorrente giunge una minore
quantità di cibo.
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CORALLIUM RUBRUM (corallo rosso)
Nome comune: Corallo rosso
Genere: Corallium
Specie: Corallium rubrum
Categoria: Gorgonie e Coralli
Commento: Unico gorgoniaceo che possiede uno scheletro completamente calcareo, duro. Fin dai tempi
antichi, considerato prezioso e denominato "oro rosso", ancora oggi, oggetto di sfruttamento malgrado sia
specie da proteggere.Corallium rubrum è un gorgonaceo il cui scheletro calcareo presenta colorazioni dal
rosso brillante al rosa. Le colonie, dai bianchi polipi retrattili, si ramificano su diversi piani. Presente nel
Mediterraneo e al largo della costa giapponese, è una specie estremamente sciafila e di profondità, ma può
ritrovarsi insediata anche in pochi metri di fondo, se si realizzano le condizioni favorevoli, come avviene
appunto in talune zone della Costa Azzurra.
Classificazione Phylum Celenterati o Cnidari, classe Antozoi, sottoclasse Ottocoralli, ordine dei
Gorgonacei. Provenienza Mare Mediterraneo. Alcune specie simili sono presenti in altri mari. Descrizione
Formazioni arborescenti di un corpo molle contenente numerose spicole calcaree di colore rosso vivo, che si
saldano tra loro a formare un asse solido. I polipi, candidi, recano otto tentacoli e possono essere
completamente ritratti in apposite cavità (cenosarchi). Dimensione della colonia variabili in funzione dell'età e
dell'ambinete.
Ambiente Ormai piuttosto raro, il corallo rosso abita pareti di rocce inaccessibili e grotte a partire da 20-50
m di profonditàAlimentazione I polipi raccolgono particelle organiche sospese in acqua, viventi o meno..
Biologia Questa specie assai attraente è coloniale e si riproduce sessualmente dando luogo a una larva
planctonica, che si fissa secondariamente al substrato.
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
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FLABELLINA AFFINIS
Nome comune: Flabellina rosa
Nomi Inglesi: Pink Flabellina
Genere: Flabellina
Specie: Flabellina affinis
Categoria: Nudibranchi
Commento: Lungo fino a 4 cm, è comune su fondi rocciosi fino a 50 m di profondità; si trova generalmente
su idrozoi del genere Eudendrium, di cui si nutre. E' una specie atlantico-mediterranea. Forma del corpo
allungata con coda appuntita, possono arrivare fino a 30-40 mm di lunghezza. I cerata sono riuniti in gruppi
di 3-9, che emergono da brevi appendici laterali in numero di 6-9 per lato. I rinofori presentano evidenti anelli
(17-22). Una coppia di tentacoli lunghi e lisci vengono presentati dal capo. La colorazione è in genere
porpora più o meno accesa. Si nutre di idroidi, inoltre accumula le cellule urticanti di questi animali nei cerata
utilizzandoli per la propria difesa. Abita fondali rocciosi, ovviamente ricchi di idroidi. Vive a profondità che
vanno da 5 a 50 m. Alimentazione: si nutre dei polipi dell’Eudendrium , un Idroide ,di cui utilizza le cellule
urticanti per difendersi dai predatori accumulandole sulle papille dorsali dopo averle ingerite senza digerirle.
Riproduzione: primavera-estate
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
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DISCODORIS ATROMACULATA (vacchetta di mare)
Nome comune: Vacchetta di mare
Genere: Discodoris
Specie: Discodoris atromaculata
Categoria: Nudibranchi
Commento: Questo nudibranco vive generalmente sopra la spugna Petrosia ficiformis di cui si ciba con
l'apposita radula. La sua pigmentazione è caratteristica e la rende inconfondibile.
Ai Gasteropodi appartengono quei molluschi che possiedono il "piede" situato ventralmente. Il piede è
l'organo muscoloso che serve per la locomozione e la fissazione dell'animale ai substrati. Questo
Gasteropode nudibranchio, ovvero sprovvisto di conchiglia, è uno tra i più comuni dei nostri mari ed è
familiarmente noto con il nome di "vacchetta di mare". Il suo corpo è arrotondato e piatto, anche se a volte
assume una posizione inarcat. Anteriormente presenta due corti rinofori (tentacoli cefalici con funzione
chemiorecettiva) mentre nella parte posteriore del corpo si trova un ciuffo branchiale giallo, retrattile e
pertanto non sempre evidente. Il Discodoris Atromaculata è caratterizzato da una colorazione bianca con
evidenti macchie tondeggianti di colore bruno più o meno scuro e di varia dimensione. La parte più esterna
del mantello, in particolare, presenta spesso un bordo di piccole macchie regolari come avviene in molti altri
molluschi. Il dorso del Discodoris Atromaculata è leggermente ruvido al tatto in quanto finemente granulato.
L'animale si riproduce deponendo minuscole uova riunite in nastri di colore giallo o anche biancastro. Questa
foto mostra l'atto della deposizione, da parte del Discodoris Atromaculata, dei lunghi nastri concentrici di
uova. Le uova vengono normalmente deposte in zone riparate su substrati ricoperti di alghe. I nastri, deposti
a spirale, hanno un diametro di circa 5 centimetri. Questa caratteristica deposizione delle uova è tipica dei
Nudibranchi Doridini; particolarmente belli sono i "merletti" di uova deposti dalle "ballerine spagnole",
coloratissimi parenti tropicali della vacchetta di mare. Data la loro consistenza gelatinosa questi nastri di
uova sono particolarmente fragili e delicati ed è pertanto necessario prestare attenzione a non danneggiarli,
evitando di toccarli. La vacchetta di mare è una specie ermafrodita che si riproduce in autunno; con il tempo i
nastri di uova si disgregano dando origine a delle larve che si sviluppano fino a raggiungere la vita
Profondità: 5-10m.
Dimensioni: raggiunge i 10cm.
Caratteristiche: si tratta di un Gasteropode appartenente all'ordine dei Nudibranchi, abbastanza diffuso in
tutto il Mediterraneo. Si nutre di spugne ed in particolare della Petrosia Ficiformis (visibile in foto) sulla quale
è caratteristico incontrarlo. E' facilmente riconoscibile per la colorazione bianca a macchie marroni da cui
discende il nome comune di "vacchetta di mare". Predilige pareti rocciose e poco illuminate, a basse
profondità. Gli esemplari di maggiori dimensioni vivono generalmente da soli mentre quelli più piccoli
possono essere anche incontrati in coppia o in gruppi di più elementi.
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
8
ECHINUS MELO (riccio melone)
Nome comune: Riccio melone
Genere: Echinus
Specie: Echinus melo
Categoria: Ricci
Commento: Vive su fondali rocciosi da circa 30 a 100 metri di profondità. Può raggiungere il diametro di 15
centimetri a parte gli aculei, è abbastanza raro specialmente alle profondità operative del subacqueo.
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
9
STENOPUS SPINOSUS (gambero meccanico)
Nome comune: Gambero meccanico
Altri nomi: Alifantozza rossa
Genere: Stenopus
Specie: Stenopus spinosus
Categoria: Gamberi
Commento: Comunemente chiamato "Alifantozza rosa". E' l'unica specie del suo genere presente in
Mediterraneo. Vive su fondali rocciosi da poco sotto la superficie fino a notevoli profondità.
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
10
TRYPTERIGION DELAISI (peperoncino giallo)
Nome comune: Peperoncino giallo: maschio
Genere: Tripterygion
Specie: Tripterygion delaisi
Categoria: Pesci ossei
Commento: Popola i fondali rocciosi vicino alla costa, vive generalmente in acque poco profonde. E' lungo
fino a 9 cm. Si nutre di invertebrati. I tripterigidi sono piccoli pesci caratterizzati da pinne dorsali divise in tre
settori di cui i primi due hanno raggi spinosi. Il t.delaisi i maschi in fase riproduttiva hanno il capo nero e il
corpo giallo. I maschi corteggiano le femmine esibendosi in un particolare nuoto che li porta a tracciare degli
"8" nell'acqua. Ciò ha lo scopo di indurre più femmine a deporre a turno le uova all'interno del territorio
prescelto dal maschio, spesso in corrispondenza di una spugna. La riproduzione avviene fra maggio e luglio
e la cura delle uova è affidata al maschio. Nonostante la loro piccola dimensione, questi pesci dimostrano di
avere un'ottima memoria e conoscenza dell'ambiente circostante il loro territorio tanto da saper ritornare alla
loro tana anche se portati lontano 200 metri.
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
11
CERIANTHUS MEMBRANACEUS
Nome comune: Cerianto
Genere: Cerianthus
Specie: Cerianthus membranaceus
Categoria: Cerianti
Commento: Questo antozoo dal corpo vermiforme vive in un tubo membranoso da esso stesso prodotto, da
questo tubo sporgono solo i numerosi tentacoli con i quali caccia il cibo. Un altro esempio di come i cerianti
possono avere colori molto variabili, infatti di solito si distinguono, fra due varietà: la fosca e la violacea.
L'animale vive in un tubo molto lungo (fino a 1 m).
Grosso Antozoo solitario dell'ordine dei Ceriantari, possiede una corona di numerosi, tentacoli urticanti,
disposti su due serie concentriche intorno alla cavità orale, i tentacoli della serie esterna possono
raggiungere la lunghezza di 50 cm. mentre quelli della serie interna sono molto più corti.
Il corpo, privo di scheletro, ha la forma di un verme ed è inguainato in una membrana mucillagginosa a
forma di guaina, che, secreta dall'animale e rinforzata da limo e piccoli frammenti inorganici raccolti,
generalmente affonda nella sabbia, l'estremità inferiore è priva di disco adesivo per cui il C. può, in caso di
pericolo, ritirarsi rapidamente all'interno del tubo che essendo molto più lungo dell'individuo stesso,
rappresenta un ottimo rifugio.
Si nutre di tutto ciò che arriva a portata dei suoi tentacoli urticanti, che si ritraggono come una molla non
appena riescono a ghermire una piccola preda.
SCHEDE BIOLOGIA MARINA 3
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PHYCIS PHYCIS (musdea bianca o mustella)
Nome comune: Musdea bianca
Altri nomi: Musdella, Mustella
Genere: Phycis
Specie: Phycis phycis
Categoria: Pesci ossei
Commento: Pesce con abitudini notturne di giorno si rifugia in grotte. Ha due pinne dorsali la prima piccola
e la seconda allungata, come la ventrale, sino quasi alla coda. Si distingue per il caratteristico barbiglio nella
parte inferiore. Ha il corpo meno tozzo e pinna caudale spatolata.
Le pinne ventrali sono formate da 3 raggi, di cui solo 2 visibili, molto sottili ed allungati. colore: dorso giallo
ocra con ventre argentato; a metà della seconda pinna dorsale è presente una macchia nerastra ed un'altra
più chiara è localizzata sul bordo superiore dell'opercolo.
lunghezza media di 25 - 30 cm. con esemplari fino a 50 - 60 cm.
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