9/27/2012 A.A. 2012-2013 Corso di Tecnologie per le Telecomunicazioni Concetti di base: segnali e sviluppo in serie di Fourier 1 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Classificazione dei segnali Le forme d’onda di interesse per le Telecomunicazioni possono essere sia una tensione v(t) sia una corrente i(t), funzioni del tempo Le forme d’onda fisicamente realizzabili (osservabili in laboratorio) soddisfano le condizioni: • Hanno valori non nulli su un intervallo temporale finito; • Sono funzioni continue del tempo • Hanno valore di picco finito • Sono a valori reali A queste forme d’onda è associata una quantità di energia finita. Nella realtà possiamo generare e osservare solo segnali a valori reali sebbene alcune proprietà di essi possano essere rappresentate attraverso grandezze COMPLESSE (come lo spettro). 2 1 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Valore medio, potenza media, valore efficace - La componente continua o valor medio temporale di un segnale w(t) è data dal risultato della media temporale: Riferendoci ad un circuito elettrico, definiamo: v(t) la tensione ai capi di un circuito e i(t) la corrispondente corrente. Si ha: -Potenza istantanea associata al circuito: p(t)=v(t)i(t) -Potenza media = media temporale della potenza istantanea: 3 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Classificazione dei segnali Segnale pari: x(t)=x(‐t),per ogni t Segnale dispari: x(t)=‐x(‐t),per ogni t Qualsiasi segnale x(t) può essere sempre espresso come somma di un segnale pari xp(t)e un segnale dispari xd(t): x(t)=xp(t)+xd(t), dove: 4 2 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Esempi di segnali Costante x(t) = C Rettangolo x(t) = rect(t) E=∞ E =1 C2 P=0 P= Segnale triangolare x(t) = tri(t) E = 2/3 P=0 E’facileverificareivaloridiEe Pdati… 5 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Esempi di segnali Scalino unitario 1, t>0 x(t) = u(t)= 0, t<0 E=∞ Esponenziale reale x(t) = exp(‐at)u(t) E =1/2a, a>0 P = 1/2 E’facileverificareivaloridiEe Pdati… 6 3 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Operazioni sui segnali Ritardo: il segnale x(t‐τ) è ritardato di τ rispetto a x(t), ed è traslato rigidamente verso destra *Rivediamoladefinizionedisegnaleperiodico… Anticipo: il segnale x(t+τ) è anticipato di τ rispetto a x(t), ed è traslato rigidamente verso sinistra 7 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Operazioni sui segnali Scalatura: il segnale x(at) è scalato di a rispetto a x(t). E’ dilatato o compresso, a seconda che sia |a|<1 o |a|>1 Finestratura: moltiplicazione di un segnale per un altro segnale, w(t), detto finestra (es. rettangolo): y(t) = x(t)∙rect(t) 8 4 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Segnali di interesse: impulso o delta di Dirac L’impulso, detto anche delta di Dirac, si può definire come il rettangolo di base T e altezza 1/T quando T tende a 0: Dunque l’impulso è un segnale che tende all’∞ in un intervallo infinitesimo intorno a t=0, è nullo per t≠0, ha area (integrale) unitaria: Relazione impulso – scalino: 9 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Proprietà dell’impulso o delta di Dirac Un segnale x(t) moltiplicato per un impulso è uguale al valore del segnale in t=0 per l’impulso stesso: L’integrale di un segnale x(t) moltiplicato per l’impulso è uguale al valore del segnale in t=0: Un segnale x(t) moltiplicato per un impulso ritardato di τ è uguale al valore del segnale in t=τ per l’impulso stesso: L’integrale di un segnale x(t) moltiplicato per un impulso ritardato di τ è uguale al valore del segnale in t=τ: 10 5 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Proprietà dell’impulso o delta di Dirac Dalle proprietà dell’impulso, consegue che OGNI segnale può essere espresso come somma integrale di impulsi pesati e ritardati: 11 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Segnali di interesse: segnali sinusoidali Segnale cosinusoidale: A: ampiezza, f0 = frequenza (1/s, Hz), φ: fase iniziale (rad) Pm = A2/2 potenza media; T0 = 1/f0 periodo ω =2πf0 =2π/T0 Pulsazione (rad/s) (T0 = 0.5) 12 6 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Segnali di interesse: segnali sinusoidali Ampiezza, fase, frequenza Aumentare la fase vuol dire anticipare il segnale 13 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Segnali di interesse: esponenziale complesso Si può vedere come un vettore nel piano complesso (Re(x), Im(x)) con modulo: e angolo formato con l’asse reale: essendo ω0 la velocità angolare, costante, pari a 2πf0 Quindi nel piano complesso il vettore ruota con velocità angolare costante. Quando la frequenza o la pulsazione assumono valori negativi, si intende che il vettore ruota in verso antiorario. 14 7 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Concetti di base: segnali - Segnali di interesse: esponenziale complesso - 15 A.A. 2012-2013 Il deciBel (dB) Definiamo il guadagno in dB di un circuito come: (potenza media uscita / potenza media ingresso) La definizione data indica il livello di potenza in uscita rispettoa quello in ingresso, senza indicarne il livello assoluto 16 8 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 17 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 18 9 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 19 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 20 10 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 21 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 22 11 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 23 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 24 12 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 25 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 26 13 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 27 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 28 14 9/27/2012 A.A. 2012-2013 Sviluppo in Serie di Fourier 29 15