5) Colonialismo ed Imperialismo

Colonialismo
Nazionalismo
Imperialismo
DAI VIAGGI E DALLE ESPLORAZIONE AL DOMINIO
Nel corso del Medio Evo, l‟Europa rappresentava un‟area sottosviluppata rispetto
alle grandi civiltà asiatiche. Dopo la crisi economica del „300, c‟era stato un
grande sviluppo industriale, ma rimaneva il problema del deficit commerciale nei
confronti dell‟Oriente, dovuto al fatto che l‟Europa comprava merci molto costose
come spezie e sete, trasportate fino al Mediterraneo dai mercanti arabi, ma
vendeva ben poco, non disponendo di materie prime pregiate.
Per aggirare la mediazione araba, si intensificarono le esplorazioni
navali utilizzando al meglio la tecnologia marittima, nella ricerca
di una via alternativa per le Indie, che culminò, ad Ovest, con la
scoperta dell‟America da parte di Colombo e, verso Est, con la
circumnavigazione dell‟Africa da parte di Vasco De Gama.
Già intorno al 1460 gli
europei ricercavano
l'agognata Rotta delle
spezie, un passaggio per
l'India intorno alla punta
meridionale dell'Africa.
Il successo di questo
progetto avrebbe
permesso di poter fare a
meno
dell'intermediazione di
commercianti arabi,
persiani, turchi e
veneziani, che gravava
sul prezzo delle spezie
orientali come il pepe, la
noce moscata e i chiodi
di garofano. Vasco da
Gama riuscì in tale
impresa.
Il possesso delle armi da fuoco
permise agli europei di imporsi sulle
civiltà da poco scoperte e di dare
avvio al colonialismo.
TIPOLOGIE DI COLONIALISMO
Stati
Tipi di colonialismo
Periodi
Spagna
Dominio politico e depredamento
„500-„700
Portogallo
Basi commerciali
„500-„600
Olanda
„600-„700
Inghilterra
Basi commerciali (avvio sistema
piantagione)
Popolamento (imperialismo)
Francia
Imperialismo
„800-„900
Italia
Imperialismo
„800-„900
Germania
Imperialismo
„800
„700-„800
Americhe
Virginia
Cotone - tabacco
Messico
Argento - oro
Perù
Argento
Brasile
Antille
Oro – caffè – canna da
zucchero – cotone
Canna da zucchero
Canada
Pellicce - legname
Africa
Nord Africa
Cuoio – grano - schiavi
Africa sub - sahariana
Schiavi – oro - avorio
Sud Africa
Metalli preziosi
Asia
India
The – cotone – oppio
Indonesia
The – spezie
Cina
The – sete – porcellane
Giappone
Rame
Medio oriente – Arabia
Petrolio
IL COLONIALISMO SPAGNOLO
Tipo di
colonialismo
Domini
Dominio politico
(vicerè) e
depredamento
America centrale,
con California e
Florida e meridionale
(ovest); Filippine
Materie prime Oro e argento
acquisite
400 soldati e 16 cavalieri spagnoli sbarcarono in Messico nel 1519 capeggiati da
Fernando Cortès. Nel 1522 Cortès fu nominato da Carlo V, imperatore della
Nuova Spagna.
In America centro meridionale c’erano le civiltà Azteche, Inca e Maya.
A Cortès seguirono Pissarro e Diego de Almagro che misero a ferro e fuoco
interi paesi, le popolazioni furono sterminate o marchiate a fuoco in segno di
schiavitù.
Alcune migliaia di uomini sconfissero e sottomisero milioni di altri uomini,
poiché essi avevano una notevole superiorità militare: disponevano di armi da
fuoco, spade e altre armi. Avevano i cavalli, animali sconosciuti e per questo
molto temuti e cani feroci addestrati al combattimento.
Il risultato fu un crollo demografico pauroso, in 150 anni la popolazione del
Messico passò da 25 milioni a 2 milioni.
La Spagna introdusse un nuovo
sistema tributario in America
latina che sconvolse la vita degli
indigeni non solo perché il carico
fiscale era accresciuto ma perché
era mal distribuito rispetto a
prima della colonizzazione
quando "era così ben distribuito
e con tale ordine che ognuno di
loro aveva poco da pagare". Ma
più che le spoliazioni e la rapina
fiscale quello che produsse le
peggiori conseguenze fu
l'incontro di due mondi
totalmente diversi.
Non si verificò quella acculturazione
reciproca che avvenne per esempio
dall'incontro tra la cultura romana e
quella greca; in questo caso vi erano
profonde differenze di
organizzazione politica, sociale,
economica e si potrebbe dire di
pensiero, di comportamento di
giudizio. Contrasti persino fisiologici
che causavano gravi conseguenze
dall'incontro di due sistemi
immunitari così diversi per cui quella
che era una semplice influenza per gli
europei diveniva una malattia mortale
per gli indios e quella che per gli
indigeni era un'infezione sessuale
superficiale per gli occidentali si
trasformava nella terribile sifilide.
Gli Indios non si sentivano più
protetti dalla vecchia struttura
gerarchica, ormai scomparsa,
che regolava la loro vita.
Bevande inebrianti per
esempio, esistevano anche
prima dell'arrivo degli spagnoli,
ma l'ubriachezza era proibita e
punita; ora non era più così,
ognuno era "libero" di
ubriacarsi sino alla morte. E
l'alcolismo fu una delle prime
cause del tracollo demografico
degli indios.
IL COLONIALISMO PORTOGHESE
Tipo di
colonialism
o
Domini
Materie
prime
acquisite
Dominio solo in
Brasile; basi
commerciali; ruolo di
mediazione in Asia
Brasile, Angola,
Mozambico, Antille,
Indonesia
Oro e caffè dal Brasile;
pepe e spezie dall‟Asia
IL COLONIALISMO OLANDESE
Tipo di
Colonialismo borghese:
colonialismo basi commerciali e ampi
poteri alle compagnie
delle Indie, che avvia il
sistema della
piantagione
Domini
Giava e isole Molucche
(Indonesia), Antille,
Guayana
Materie
prime
acquisite
Canna da zucchero, the,
caffè, spezie
IL SISTEMA DELLA PIANTAGIONE
Si tratta di un sistema di
coltivazione introdotto dagli
olandesi in Indonesia (isola di
Giava) nel „600 e imposto alla
popolazione locale, che è ridotta
in schiavitù. Esso si basava sulla
monocoltura: pertanto
comportava un rapido
esaurimento del terreno. Dall‟
Indonesia veniva diffuso in
America, a partire dalle Antille,
isole ricche di terra vergine, dal
clima adatto alla coltivazioni di
piante come cacao, caffè, canna da
zucchero.
Con il sistema delle piantagioni, le colonie diventarono centri di
produzione di colture per l‟esportazione, senza riguardo
all‟economia locale. La diffusione del sistema comportò inoltre
l‟importazioni di schiavi per disporre di adeguata manodopera.
L’età dell’imperialismo
 E‟ così chiamata la fase aggressiva
della conquista coloniale europea tra il
1870 e il 1914 (cui si associano
Giappone e Stati Uniti), caratterizzata
da:
 estensione dei domini coloniali fino
a 29 milioni di kmq della superficie
abitata.
 giustificazione ideologica sulla base
di teorie positiviste e socialdarwiniste (pretesa gerarchia di
razze e popoli).
 espressione dell‟ideologia
nazionalista.
Nazionalismo
Nazionalismo ‟700:
•
•
ideale universalistico
riconoscimento del diritto
all‟autodeterminazione e
all‟indipendenza delle
nazionalità
Nazionalismo di fine ‟800:
• ideologia autoritaria e aggressiva che afferma
la particolarità e la pretesa superiorità di una
singola nazione
• strumento di mobilitazione delle masse
 esaltazione della nazione, entità superiore a ogni altro valore
 esaltazione del sentimento e disprezzo per la ragione
 esaltazione della guerra e disprezzo del pacifismo
 svalutazione dei principi democratici
 antiliberale e antisocialista
 razzismo e antisemitismo
Imperialismo e conquista coloniale
Colonialismo ‟500-‟700: compagnie commerciali
Colonialismo 1870-1914: intervento diretto di Stati e Governi
Ragioni politiche
Ragioni economiche:
prestigio dello stato-nazione
egemonia internazionale
mercati
materie prime
IMPERIALISMO
Ragioni sociali:
proiezione all‟esterno dei
conflitti interni
nazionalizzazione delle masse
Ragioni ideologiche
nazionalismo
razzismo
La spartizione
dell‟Africa
Il continente africano
nella prima metà
dell‟Ottocento.
Il controllo europeo si
limita alle regioni
costiere che servono
da:
• punti di appoggio
per la via alle Indie
• mercati per il
commercio degli
schiavi
Nella seconda metà dell‟Ottocento
interesse crescente dovuto a:
 risorse naturali
 materie prime per l‟industria
in espansione
 area di espansione dei
nazionalismi emergenti
testimoniato dall‟intensificarsi
delle esplorazioni scientifiche e
geografiche
Conferenza geografica
Bruxelles 12-19 settembre 1876
«L‟argomento che ci riunisce…
… aprire alla civiltà l‟unica parte
del globo in cui essa non è ancora
penetrata, squarciare le tenebre che
avvolgono intere popolazioni,
è questa una crociata degna di
questo secolo di progresso…
… discutere e stabilire insieme
le vie da seguire,
i mezzi da usare
per inalberare il vessillo della
civiltà».
Leopoldo II, re del Belgio
• Oggetto: l‟Africa
• vi partecipano le maggiori
nazioni europee, compresa
l‟Italia
• nella prolusione di Leopoldo
II, interessato alla sovranità
sul bacino del Congo,
la giustificazione ideologica
della conquista in atto
Le vie…
Le esplorazioni
geografiche e
scientifiche, si
intensificano nell‟età
dell‟imperialismo:
 6 prima del 1850
 24 tra il 1850 e il 1900
Le missioni protestanti e
cattoliche si moltiplicano in
corrispondenza dell‟interesse
degli stati imperialistici al
controllo delle terre africane:
missioni cattoliche
 1792-1870: 0,3 per anno
 1871-1914: 1,7 per anno
missioni protestanti:
 1792-1870: 0,7 per anno
 1871-1914: 1,9 per anno
… i mezzi:
28 luglio 1885
Dal discorso in Parlamento
di Jules Ferry, presidente del
consiglio francese, per
convincere i deputati sulla
necessità di procedere
all‟occupazione militare
delle colonie fondate
dall‟esploratore Brazzà:
 … ma chi ci può assicurare che un giorno
le popolazioni di razza negra… non
abbiano ad assalire le nostre colonie?
 … bisogna affermare apertamente che le
razze superiori hanno effettivamente dei
diritti su quelle inferiori...
 … cui fa riscontro un dovere che loro
incombe: quello di civilizzare le razze
inferiori.
 … la nostra politica di espansione
coloniale si è ispirata a una verità: una
marina come la nostra non può rinunciare
ad avere sui mari dei solidi porti di
rifugio…
 … le nazioni al giorno d‟oggi non sono
grandi che per l‟attività che svolgono; la
loro grandezza NON è dovuta al “pacifico
splendore delle istituzioni”.
La conferenza di Berlino
15 novembre 1884 - 26 febbraio 1885
 Decisioni:
Articolo 6.
“le nazioni firmatarie
proteggeranno tutte le istituzioni
religiose, scientifiche o
caritatevoli… tendenti a istruire
gli indigeni e a far loro
comprendere e apprezzare i
vantaggi della civiltà”
“I missionari cristiani, gli
scienziati, gli esploratori…
saranno oggetto di speciale
protezione.”
 libero commercio in tutto il
bacino del Congo e del Niger.
 impegno a vietare e combattere
la tratta degli schiavi.
 Clausole per le nuove
annessioni:
 Notifica alle altre potenze
firmatarie.
 Obbligo di assicurare un‟autorità
sufficiente a far rispettare i diritti
acquisiti.
 Accettazione della clausole del
trattato.
Un potenziale conflitto coloniale tra Francia e Inghilterra si
capovolge nella “cordiale intesa”
Nel centro dell‟Africa si incrociano le
linee di continuità degli imperi coloniali
di Francia e Inghilterra:
 1898 incidente di Fashoda sull‟alto
Nilo:
 l‟occupazione del piccolo centro
in Sudan da parte dell‟esercito
francese determina una crisi
diplomatica
 soluzione “amichevole”: la Francia
abbandona la postazione
 causa: la crescente potenza
tedesca preoccupa entrambe
 è questo il primo passo verso la
“cordiale intesa”
L’Africa
spartita
(1914)
 Dal 1881 si
intensifica la
conquista militare
dell‟Africa
 fino alla completa
conquista
dell‟intero territorio
 eccetto l‟Etiopia e
la Liberia.
Asia tra ‟800 e ‟900
Aree nelle quali esistono
potenziali conflitti di interesse
tra gli espansionismi
imperialisti:
Medio Oriente
1. Inghilterra Francia
Germania
2. Russia
Afghanistan e Persia
3. Russia
4. Inghilterra
Cina
5. Inghilterra
6. Russia
7. Giappone
8. Stati Uniti
1
3
8
Il “grande gioco”:
origine e significato del termine
 Espressione coniata da un ufficiale
britannico, Arthur Conolly, impegnato in
operazioni militari in centro Asia che, fatto
prigioniero da un emiro uzbeko, fu gettato
in un pozzo nel quale venivano
giornalmente buttati rettili e vermi; dopo
due mesi quanto restava dell‟ufficiale fu
decapitato.
 Uno storico della prima guerra afghana (J.
W. Kaye) che lesse il suo taccuino di
appunti, usò l‟espressione per definire la
contesa russo-britannica in quell‟area.
 Rudyard Kipling la rese celebre nel
romanzo Kim.

Il «Grande Gioco» indicò la secolare conflittualità tra Russia e Gran Bretagna per l‟egemonia in
centro Asia e sull‟impero ottomano

già ben definito dal duca di Wellington prima del 1829:
«come proteggere l‟India da un eventuale attacco russo attraverso l‟Afghanistan?»
«proteggendo l‟Afghanistan dalla Russia!»

George Curzon viceré dell‟India:
«Turkestan, Afghanistan, Transcaspia, Persia – gran parte di questi nomi danno solo una
sensazione di estraneità e lontananza… Per me, lo confesso, sono i nomi di pezzi su una
scacchiera ove è in corso la partita per il dominio nel mondo.»

Regina Vittoria:
«Una questione di supremazia mondiale, russa oppure britannica.»
Espansionismo russo
nella seconda metà dell’800
La Russia ha sempre perseguito una politica di influenza-espansione lungo due direttrici:
– I Balcani,
sostenendo le
popolazioni slave,
in vista di uno
sbocco sul
Mediterraneo
– L‟oceano Indiano,
attraverso il
controllo di Iran e
Afghanistan
L’altipiano iranico:
un complesso sistema di etnie dalla Mesopotamia al Pakistan
oggetto degli obiettivi strategici del “grande gioco” di ieri e di oggi
Russia degli Zar
1861-1917
URSS
1945-1989
Gran
Bretagna
1829-1947
Usa e GB
(1945-1989)
Linea Durand:
 demarcazione tracciata nel 1893 dall'inglese
Afghanistan:
una linea di confine
arbitraria
Nel “grande gioco”, le cause
remote delle più recenti
vicende nell’area compresa
tra l’Arabia e l’India
 gli attuali confini non tengono
conto del sistema originario di
etnie
 furono fissati arbitrariamente dai
dominatori inglesi
 Es.: il confine tra Pakistan e
Afghanistan riproduce la “linea
Durand”:
Mortimer Durand,
 con il dichiarato intento di dividere tra loro i
gruppi etnici allo scopo di meglio dominarli
La crisi del Celeste Impero
La crisi del «Celeste Impero»
ossia della Cina fu
determinata da:
Immobilità sociale
Isolamento economico
Privilegi di casta
Carestie ricorrenti
La penetrazione commerciale in Cina
Guerre dell‟oppio
1840-42
1956
Guerra cino-giapponese
1894
• imposizione “porti aperti”
• concessioni e appalti
La rivolta dei boxer
Reazione xenofoba
alla penetrazione economica
dell‟Occidente
1900 Rivolta dei boxer contro le delegazioni straniere.
(La rivolta ebbe come base sociale molte Scuole di Kung fu, identificate come scuole di
Pugilato, che inizialmente utilizzarono il nome di Pugili della Giustizia e della Concordia,
E che i missionari nei loro resoconti resero solamente come Boxer.
Repressione della rivolta
Coalizione potenze colonialiste
[Germania, Francia, Inghilterra, Russia,
Austria, Italia, Stati Uniti e Giappone]
Il “grande malato”
e gli interessi europei in Medio Oriente
La cronica crisi
dell‟impero ottomano
apre ai giochi di
dominio europei due
aree critiche
• i Balcani
• il Medio Oriente
Gli interessi in Medio Oriente e Nord-Africa:
per tutto l‟Ottocento sono di natura strategica; solo dal primo
decennio del Novecento entra in gioco il petrolio
Con la costruzione della ferrovia
Berlino-Bagdad, la Germania entra
nel gioco in Medio Oriente
•
•
•
•
Russia: accesso al Mediterraneo attraverso gli stretti
Inghilterra: controllo via all‟India
Italia: affermazione nell‟area Mediterranea
Francia: espansione nell‟Africa nord-equatoriale
Il canale di Suez:
chiave della politica coloniale nell‟area
 Inaugurazione il 17 novembre 1869
 Realizzato con investimenti di capitale pari a
200 milioni di franchi suddivisi in 400.000
azioni di 500 franchi ciascuna:
 207.000 azioni a capitale francese
 192.000 azioni dello stato egiziano (Isma‟il
Pascià)
 11.000 altri stati (tra cui l‟Italia)
 1888: la convenzione di Costantinopoli prevede
l‟apertura del canale a tutti i convogli
mercantili e militari.
 ma dal 1882 il canale è sotto il controllo inglese

La conquista dell‟Egitto si inserisce nella strategia
- di controllo delle vie di accesso all‟India
- di controllo del commercio del cotone egiziano

1875: l‟Inghilterra, approfittando delle difficoltà finanziarie di Isma‟il Pascià, ne rileva le quote (4
milioni di sterline)

l‟aggravarsi di una crisi interna rende insolvente l‟Egitto

Francia e Inghilterra pongono sotto tutela l‟amministrazione finanziaria dell‟Egitto.

l‟attività di un movimento nazionalista antieuropeo è pretesto per l‟occupazione militare inglese

dal 1882 l‟Inghilterra, sconfitto l‟esercito nazionalista egiziano a Tell el Kebir, controlla pienamente
il canale
Guerra di Libia
 spinto da una campagna d‟opinione
pubblica nella quale convergono:
 gli interessi finanziari del Banco di


Roma
l‟ideologia nazionalista
la “cultura della guerra” come
“igiene del mondo”
 il governo Giolitti decide la
conquista della Libia (1912)
 l‟Italia di fronte all‟imprevista
resistenza libico-turca
 porta la guerra al cuore dell‟impero
ottomano
 la sconfitta della Turchia
 determina l‟indebolimento

dell‟impero ottomano
mette in movimento le nazionalità
balcaniche
1900: il mondo dominato dall‟Europa
Le cifre del dominio
Tra il 1914 e il
1940
 30% della
superficie
della terra
 1/3 della
popolazione
IL COLONIALISMO FRANCESE
Tipo di
Colonialismo “da re”
colonialismo (effetto di spedizioni
militari per prestigio)
Domini
Canada, Luisiana, poi
Africa nord occidentale;
Materie
prime
acquisite
Pellicce e legname dal
Canada
IL COLONIALISMO INGLESE
Tipo di
colonialismo
Domini
Materie prime
acquisite
Colonie di popolamento in
America; controllo
commerciale poi dominio
politico in India
Colonie del nord America;
India; Australia; Antille;
Egitto, Sudan, sud Africa.
Tabacco dalla Virginia,
cotone. Thè ed oppio in
India
IL COMMERCIO TRIANGOLARE
Per sopperire al fabbisogno di manodopera nelle Antille, si importarono
schiavi neri dall‟Africa. Londra, Liverpool e Bristol divennero i
principali centri di un commercio triangolare, che collegava tre
continenti e comportava le transizioni di merci descritte nella cartina
sottostante.
Dalle Americhe,
materie prime: rhum,
zucchero, cotone.
Dall‟Europa: armi,
alcool, vetro
Dall‟Africa: schiavi
Conseguenze della tratta degli schiavi
Commercio schiavi neri
In Africa:
decremento demografico
in America latina:
mescolanza razziale
negli Stati Uniti:
discriminazione razziale
L‟AFRICA (uno dei tre termini del triangolo
commerciale)
Prima dell‟impatto con gli
europei, nel nord del continente
esistevano stati, detti “berberi”,
vassalli dell‟impero ottomano;
più a sud c‟era il Sahara, abitato
dai tuareg, mentre l‟Africa nera,
più a sud, era in gran parte
vergine. Prima del 1000, erano
esistiti grandi regni teocratici,
come il Ghana e lo Zimbabwe.
Verso la fine dell‟XI° sec. „
berberi vi portarono la religione
islamica.
Decaduto il regno del Ghana,
sorsero quelli, ugualmente islamici,
del Mali e del Songhai che nel XVI
secolo raggiunsero notevole
ampiezza e potenza, e costruirono
moschee, scuole e l’Università di
Timbuctù. Intanto la città di Kilwa,
un potente sultanato situato ad est,
commerciava metalli e avorio
provenienti dall‟interno con gli
arabi. Nel „300 i mercanti delle
coste orientali commerciavano con
i cinesi cui si vendevano anche
schiavi neri
L‟impatto del commercio triangolare
La “merce” di gran lunga
più ricercata furono gli
schiavi. La tratta degli
schiavi fu la grande tragedia
dell ‟ Africa nera: essa
interessò soprattutto le
regioni attorno al golfo di
Guinea ma anche l‟interno.
Occorre ricordare che
anche a partire dalle coste
orientali si attivarono i
traffici negrieri, controllati,
a nord, dagli arabi e, a sud,
da portoghesi e francesi.
La tratta scatenò una spirale micidiale e inarrestabile di guerre fra africani,
alimentata dall‟importazione d‟armi da fuoco europee, introdotte in cambio di
schiavi. Il risultato di ciò fu la scomparsa di molti grandi Stati con il
conseguente arretramento delle forme sociali e politiche a livelli primitivi e
tribali, ma anche la comparsa di nuovi Stati aggressivi la cui egemonia si
basava in larga misura sulle razzie e sulle guerre.
Il dissanguamento demografico africano
Si è calcolato che furono resi
schiavi almeno 50 milioni di
persone, in gran parte maschi e
giovani, pari ad un quarto della
popolazione attuale dell‟Africa
nera, ma è certamente un calcolo
al di sotto della realtà. In tal modo
la popolazione africana non era in
grado di riprodursi e tale
dissanguamento demografico la
condannò al sottosviluppo: si
consideri che la popolazione era
anche forza-lavoro e senza le
braccia non poteva esserci
nemmeno un‟agricoltura da
sussistenza.
Vantaggi della tratta degli schiavi
•I neri erano più robusti degli
indios (decimati dallo sfruttamento
del lavoro in miniera);
•si adattavano meglio al clima
tropicale dell‟America centrale
rispetto agli europei;
•erano quindi il più comodo
rimedio per la carenza di
manodopera nelle piantagioni e
nelle miniere;
•nelle Antille, in Brasile e negli stati
meridionali degli USA, la ricchezza
dei bianchi si venne a basare sulla
monocoltura e sullo sfruttamento
dei neri.
La tratta degli schiavi comincia
nel 1500, ed ebbe come bacino di
rifornimento l' Africa Nera
(furono deportati 2700000
africani) e come meta l'America.
Nel 1815 la tratta venne
ufficialmente proibita.
In 3 secoli e mezzo il totale delle
persone strappate dalla propria
terra avevano raggiunto una cifra
di 10 e 11 milioni, di cui 2
milioni morti durante
l'attraversata dell'Atlantico.
I negrieri
Alla fine del 600 il commercio finì
nelle mani degli Olandesi e degli
Inglesi.
Alcuni studiosi sostengono che uno
schiavo pagato in Africa 30 fiorini
Olandesi, venivano rivenduti nelle
Antille per 500 fiorini con un
guadagno inferiore al 1600%
A partire dal primo 700, gli inglesi
diventano i più importanti
commercianti di schiavi. Alcune
compagnie private che effettuavano
il traffico vengono riconosciute
dalla Corona. La tratta fu però
praticata anche da altri mercanti
europei, detti negrieri.