Colonialismo Nazionalismo Imperialismo DAI VIAGGI E DALLE ESPLORAZIONE AL DOMINIO Nel corso del Medio Evo, l‟Europa rappresentava un‟area sottosviluppata rispetto alle grandi civiltà asiatiche. Dopo la crisi economica del „300, c‟era stato un grande sviluppo industriale, ma rimaneva il problema del deficit commerciale nei confronti dell‟Oriente, dovuto al fatto che l‟Europa comprava merci molto costose come spezie e sete, trasportate fino al Mediterraneo dai mercanti arabi, ma vendeva ben poco, non disponendo di materie prime pregiate. Per aggirare la mediazione araba, si intensificarono le esplorazioni navali utilizzando al meglio la tecnologia marittima, nella ricerca di una via alternativa per le Indie, che culminò, ad Ovest, con la scoperta dell‟America da parte di Colombo e, verso Est, con la circumnavigazione dell‟Africa da parte di Vasco De Gama. Già intorno al 1460 gli europei ricercavano l'agognata Rotta delle spezie, un passaggio per l'India intorno alla punta meridionale dell'Africa. Il successo di questo progetto avrebbe permesso di poter fare a meno dell'intermediazione di commercianti arabi, persiani, turchi e veneziani, che gravava sul prezzo delle spezie orientali come il pepe, la noce moscata e i chiodi di garofano. Vasco da Gama riuscì in tale impresa. Il possesso delle armi da fuoco permise agli europei di imporsi sulle civiltà da poco scoperte e di dare avvio al colonialismo. TIPOLOGIE DI COLONIALISMO Stati Tipi di colonialismo Periodi Spagna Dominio politico e depredamento „500-„700 Portogallo Basi commerciali „500-„600 Olanda „600-„700 Inghilterra Basi commerciali (avvio sistema piantagione) Popolamento (imperialismo) Francia Imperialismo „800-„900 Italia Imperialismo „800-„900 Germania Imperialismo „800 „700-„800 Americhe Virginia Cotone - tabacco Messico Argento - oro Perù Argento Brasile Antille Oro – caffè – canna da zucchero – cotone Canna da zucchero Canada Pellicce - legname Africa Nord Africa Cuoio – grano - schiavi Africa sub - sahariana Schiavi – oro - avorio Sud Africa Metalli preziosi Asia India The – cotone – oppio Indonesia The – spezie Cina The – sete – porcellane Giappone Rame Medio oriente – Arabia Petrolio IL COLONIALISMO SPAGNOLO Tipo di colonialismo Domini Dominio politico (vicerè) e depredamento America centrale, con California e Florida e meridionale (ovest); Filippine Materie prime Oro e argento acquisite 400 soldati e 16 cavalieri spagnoli sbarcarono in Messico nel 1519 capeggiati da Fernando Cortès. Nel 1522 Cortès fu nominato da Carlo V, imperatore della Nuova Spagna. In America centro meridionale c’erano le civiltà Azteche, Inca e Maya. A Cortès seguirono Pissarro e Diego de Almagro che misero a ferro e fuoco interi paesi, le popolazioni furono sterminate o marchiate a fuoco in segno di schiavitù. Alcune migliaia di uomini sconfissero e sottomisero milioni di altri uomini, poiché essi avevano una notevole superiorità militare: disponevano di armi da fuoco, spade e altre armi. Avevano i cavalli, animali sconosciuti e per questo molto temuti e cani feroci addestrati al combattimento. Il risultato fu un crollo demografico pauroso, in 150 anni la popolazione del Messico passò da 25 milioni a 2 milioni. La Spagna introdusse un nuovo sistema tributario in America latina che sconvolse la vita degli indigeni non solo perché il carico fiscale era accresciuto ma perché era mal distribuito rispetto a prima della colonizzazione quando "era così ben distribuito e con tale ordine che ognuno di loro aveva poco da pagare". Ma più che le spoliazioni e la rapina fiscale quello che produsse le peggiori conseguenze fu l'incontro di due mondi totalmente diversi. Non si verificò quella acculturazione reciproca che avvenne per esempio dall'incontro tra la cultura romana e quella greca; in questo caso vi erano profonde differenze di organizzazione politica, sociale, economica e si potrebbe dire di pensiero, di comportamento di giudizio. Contrasti persino fisiologici che causavano gravi conseguenze dall'incontro di due sistemi immunitari così diversi per cui quella che era una semplice influenza per gli europei diveniva una malattia mortale per gli indios e quella che per gli indigeni era un'infezione sessuale superficiale per gli occidentali si trasformava nella terribile sifilide. Gli Indios non si sentivano più protetti dalla vecchia struttura gerarchica, ormai scomparsa, che regolava la loro vita. Bevande inebrianti per esempio, esistevano anche prima dell'arrivo degli spagnoli, ma l'ubriachezza era proibita e punita; ora non era più così, ognuno era "libero" di ubriacarsi sino alla morte. E l'alcolismo fu una delle prime cause del tracollo demografico degli indios. IL COLONIALISMO PORTOGHESE Tipo di colonialism o Domini Materie prime acquisite Dominio solo in Brasile; basi commerciali; ruolo di mediazione in Asia Brasile, Angola, Mozambico, Antille, Indonesia Oro e caffè dal Brasile; pepe e spezie dall‟Asia IL COLONIALISMO OLANDESE Tipo di Colonialismo borghese: colonialismo basi commerciali e ampi poteri alle compagnie delle Indie, che avvia il sistema della piantagione Domini Giava e isole Molucche (Indonesia), Antille, Guayana Materie prime acquisite Canna da zucchero, the, caffè, spezie IL SISTEMA DELLA PIANTAGIONE Si tratta di un sistema di coltivazione introdotto dagli olandesi in Indonesia (isola di Giava) nel „600 e imposto alla popolazione locale, che è ridotta in schiavitù. Esso si basava sulla monocoltura: pertanto comportava un rapido esaurimento del terreno. Dall‟ Indonesia veniva diffuso in America, a partire dalle Antille, isole ricche di terra vergine, dal clima adatto alla coltivazioni di piante come cacao, caffè, canna da zucchero. Con il sistema delle piantagioni, le colonie diventarono centri di produzione di colture per l‟esportazione, senza riguardo all‟economia locale. La diffusione del sistema comportò inoltre l‟importazioni di schiavi per disporre di adeguata manodopera. L’età dell’imperialismo E‟ così chiamata la fase aggressiva della conquista coloniale europea tra il 1870 e il 1914 (cui si associano Giappone e Stati Uniti), caratterizzata da: estensione dei domini coloniali fino a 29 milioni di kmq della superficie abitata. giustificazione ideologica sulla base di teorie positiviste e socialdarwiniste (pretesa gerarchia di razze e popoli). espressione dell‟ideologia nazionalista. Nazionalismo Nazionalismo ‟700: • • ideale universalistico riconoscimento del diritto all‟autodeterminazione e all‟indipendenza delle nazionalità Nazionalismo di fine ‟800: • ideologia autoritaria e aggressiva che afferma la particolarità e la pretesa superiorità di una singola nazione • strumento di mobilitazione delle masse esaltazione della nazione, entità superiore a ogni altro valore esaltazione del sentimento e disprezzo per la ragione esaltazione della guerra e disprezzo del pacifismo svalutazione dei principi democratici antiliberale e antisocialista razzismo e antisemitismo Imperialismo e conquista coloniale Colonialismo ‟500-‟700: compagnie commerciali Colonialismo 1870-1914: intervento diretto di Stati e Governi Ragioni politiche Ragioni economiche: prestigio dello stato-nazione egemonia internazionale mercati materie prime IMPERIALISMO Ragioni sociali: proiezione all‟esterno dei conflitti interni nazionalizzazione delle masse Ragioni ideologiche nazionalismo razzismo La spartizione dell‟Africa Il continente africano nella prima metà dell‟Ottocento. Il controllo europeo si limita alle regioni costiere che servono da: • punti di appoggio per la via alle Indie • mercati per il commercio degli schiavi Nella seconda metà dell‟Ottocento interesse crescente dovuto a: risorse naturali materie prime per l‟industria in espansione area di espansione dei nazionalismi emergenti testimoniato dall‟intensificarsi delle esplorazioni scientifiche e geografiche Conferenza geografica Bruxelles 12-19 settembre 1876 «L‟argomento che ci riunisce… … aprire alla civiltà l‟unica parte del globo in cui essa non è ancora penetrata, squarciare le tenebre che avvolgono intere popolazioni, è questa una crociata degna di questo secolo di progresso… … discutere e stabilire insieme le vie da seguire, i mezzi da usare per inalberare il vessillo della civiltà». Leopoldo II, re del Belgio • Oggetto: l‟Africa • vi partecipano le maggiori nazioni europee, compresa l‟Italia • nella prolusione di Leopoldo II, interessato alla sovranità sul bacino del Congo, la giustificazione ideologica della conquista in atto Le vie… Le esplorazioni geografiche e scientifiche, si intensificano nell‟età dell‟imperialismo: 6 prima del 1850 24 tra il 1850 e il 1900 Le missioni protestanti e cattoliche si moltiplicano in corrispondenza dell‟interesse degli stati imperialistici al controllo delle terre africane: missioni cattoliche 1792-1870: 0,3 per anno 1871-1914: 1,7 per anno missioni protestanti: 1792-1870: 0,7 per anno 1871-1914: 1,9 per anno … i mezzi: 28 luglio 1885 Dal discorso in Parlamento di Jules Ferry, presidente del consiglio francese, per convincere i deputati sulla necessità di procedere all‟occupazione militare delle colonie fondate dall‟esploratore Brazzà: … ma chi ci può assicurare che un giorno le popolazioni di razza negra… non abbiano ad assalire le nostre colonie? … bisogna affermare apertamente che le razze superiori hanno effettivamente dei diritti su quelle inferiori... … cui fa riscontro un dovere che loro incombe: quello di civilizzare le razze inferiori. … la nostra politica di espansione coloniale si è ispirata a una verità: una marina come la nostra non può rinunciare ad avere sui mari dei solidi porti di rifugio… … le nazioni al giorno d‟oggi non sono grandi che per l‟attività che svolgono; la loro grandezza NON è dovuta al “pacifico splendore delle istituzioni”. La conferenza di Berlino 15 novembre 1884 - 26 febbraio 1885 Decisioni: Articolo 6. “le nazioni firmatarie proteggeranno tutte le istituzioni religiose, scientifiche o caritatevoli… tendenti a istruire gli indigeni e a far loro comprendere e apprezzare i vantaggi della civiltà” “I missionari cristiani, gli scienziati, gli esploratori… saranno oggetto di speciale protezione.” libero commercio in tutto il bacino del Congo e del Niger. impegno a vietare e combattere la tratta degli schiavi. Clausole per le nuove annessioni: Notifica alle altre potenze firmatarie. Obbligo di assicurare un‟autorità sufficiente a far rispettare i diritti acquisiti. Accettazione della clausole del trattato. Un potenziale conflitto coloniale tra Francia e Inghilterra si capovolge nella “cordiale intesa” Nel centro dell‟Africa si incrociano le linee di continuità degli imperi coloniali di Francia e Inghilterra: 1898 incidente di Fashoda sull‟alto Nilo: l‟occupazione del piccolo centro in Sudan da parte dell‟esercito francese determina una crisi diplomatica soluzione “amichevole”: la Francia abbandona la postazione causa: la crescente potenza tedesca preoccupa entrambe è questo il primo passo verso la “cordiale intesa” L’Africa spartita (1914) Dal 1881 si intensifica la conquista militare dell‟Africa fino alla completa conquista dell‟intero territorio eccetto l‟Etiopia e la Liberia. Asia tra ‟800 e ‟900 Aree nelle quali esistono potenziali conflitti di interesse tra gli espansionismi imperialisti: Medio Oriente 1. Inghilterra Francia Germania 2. Russia Afghanistan e Persia 3. Russia 4. Inghilterra Cina 5. Inghilterra 6. Russia 7. Giappone 8. Stati Uniti 1 3 8 Il “grande gioco”: origine e significato del termine Espressione coniata da un ufficiale britannico, Arthur Conolly, impegnato in operazioni militari in centro Asia che, fatto prigioniero da un emiro uzbeko, fu gettato in un pozzo nel quale venivano giornalmente buttati rettili e vermi; dopo due mesi quanto restava dell‟ufficiale fu decapitato. Uno storico della prima guerra afghana (J. W. Kaye) che lesse il suo taccuino di appunti, usò l‟espressione per definire la contesa russo-britannica in quell‟area. Rudyard Kipling la rese celebre nel romanzo Kim. Il «Grande Gioco» indicò la secolare conflittualità tra Russia e Gran Bretagna per l‟egemonia in centro Asia e sull‟impero ottomano già ben definito dal duca di Wellington prima del 1829: «come proteggere l‟India da un eventuale attacco russo attraverso l‟Afghanistan?» «proteggendo l‟Afghanistan dalla Russia!» George Curzon viceré dell‟India: «Turkestan, Afghanistan, Transcaspia, Persia – gran parte di questi nomi danno solo una sensazione di estraneità e lontananza… Per me, lo confesso, sono i nomi di pezzi su una scacchiera ove è in corso la partita per il dominio nel mondo.» Regina Vittoria: «Una questione di supremazia mondiale, russa oppure britannica.» Espansionismo russo nella seconda metà dell’800 La Russia ha sempre perseguito una politica di influenza-espansione lungo due direttrici: – I Balcani, sostenendo le popolazioni slave, in vista di uno sbocco sul Mediterraneo – L‟oceano Indiano, attraverso il controllo di Iran e Afghanistan L’altipiano iranico: un complesso sistema di etnie dalla Mesopotamia al Pakistan oggetto degli obiettivi strategici del “grande gioco” di ieri e di oggi Russia degli Zar 1861-1917 URSS 1945-1989 Gran Bretagna 1829-1947 Usa e GB (1945-1989) Linea Durand: demarcazione tracciata nel 1893 dall'inglese Afghanistan: una linea di confine arbitraria Nel “grande gioco”, le cause remote delle più recenti vicende nell’area compresa tra l’Arabia e l’India gli attuali confini non tengono conto del sistema originario di etnie furono fissati arbitrariamente dai dominatori inglesi Es.: il confine tra Pakistan e Afghanistan riproduce la “linea Durand”: Mortimer Durand, con il dichiarato intento di dividere tra loro i gruppi etnici allo scopo di meglio dominarli La crisi del Celeste Impero La crisi del «Celeste Impero» ossia della Cina fu determinata da: Immobilità sociale Isolamento economico Privilegi di casta Carestie ricorrenti La penetrazione commerciale in Cina Guerre dell‟oppio 1840-42 1956 Guerra cino-giapponese 1894 • imposizione “porti aperti” • concessioni e appalti La rivolta dei boxer Reazione xenofoba alla penetrazione economica dell‟Occidente 1900 Rivolta dei boxer contro le delegazioni straniere. (La rivolta ebbe come base sociale molte Scuole di Kung fu, identificate come scuole di Pugilato, che inizialmente utilizzarono il nome di Pugili della Giustizia e della Concordia, E che i missionari nei loro resoconti resero solamente come Boxer. Repressione della rivolta Coalizione potenze colonialiste [Germania, Francia, Inghilterra, Russia, Austria, Italia, Stati Uniti e Giappone] Il “grande malato” e gli interessi europei in Medio Oriente La cronica crisi dell‟impero ottomano apre ai giochi di dominio europei due aree critiche • i Balcani • il Medio Oriente Gli interessi in Medio Oriente e Nord-Africa: per tutto l‟Ottocento sono di natura strategica; solo dal primo decennio del Novecento entra in gioco il petrolio Con la costruzione della ferrovia Berlino-Bagdad, la Germania entra nel gioco in Medio Oriente • • • • Russia: accesso al Mediterraneo attraverso gli stretti Inghilterra: controllo via all‟India Italia: affermazione nell‟area Mediterranea Francia: espansione nell‟Africa nord-equatoriale Il canale di Suez: chiave della politica coloniale nell‟area Inaugurazione il 17 novembre 1869 Realizzato con investimenti di capitale pari a 200 milioni di franchi suddivisi in 400.000 azioni di 500 franchi ciascuna: 207.000 azioni a capitale francese 192.000 azioni dello stato egiziano (Isma‟il Pascià) 11.000 altri stati (tra cui l‟Italia) 1888: la convenzione di Costantinopoli prevede l‟apertura del canale a tutti i convogli mercantili e militari. ma dal 1882 il canale è sotto il controllo inglese La conquista dell‟Egitto si inserisce nella strategia - di controllo delle vie di accesso all‟India - di controllo del commercio del cotone egiziano 1875: l‟Inghilterra, approfittando delle difficoltà finanziarie di Isma‟il Pascià, ne rileva le quote (4 milioni di sterline) l‟aggravarsi di una crisi interna rende insolvente l‟Egitto Francia e Inghilterra pongono sotto tutela l‟amministrazione finanziaria dell‟Egitto. l‟attività di un movimento nazionalista antieuropeo è pretesto per l‟occupazione militare inglese dal 1882 l‟Inghilterra, sconfitto l‟esercito nazionalista egiziano a Tell el Kebir, controlla pienamente il canale Guerra di Libia spinto da una campagna d‟opinione pubblica nella quale convergono: gli interessi finanziari del Banco di Roma l‟ideologia nazionalista la “cultura della guerra” come “igiene del mondo” il governo Giolitti decide la conquista della Libia (1912) l‟Italia di fronte all‟imprevista resistenza libico-turca porta la guerra al cuore dell‟impero ottomano la sconfitta della Turchia determina l‟indebolimento dell‟impero ottomano mette in movimento le nazionalità balcaniche 1900: il mondo dominato dall‟Europa Le cifre del dominio Tra il 1914 e il 1940 30% della superficie della terra 1/3 della popolazione IL COLONIALISMO FRANCESE Tipo di Colonialismo “da re” colonialismo (effetto di spedizioni militari per prestigio) Domini Canada, Luisiana, poi Africa nord occidentale; Materie prime acquisite Pellicce e legname dal Canada IL COLONIALISMO INGLESE Tipo di colonialismo Domini Materie prime acquisite Colonie di popolamento in America; controllo commerciale poi dominio politico in India Colonie del nord America; India; Australia; Antille; Egitto, Sudan, sud Africa. Tabacco dalla Virginia, cotone. Thè ed oppio in India IL COMMERCIO TRIANGOLARE Per sopperire al fabbisogno di manodopera nelle Antille, si importarono schiavi neri dall‟Africa. Londra, Liverpool e Bristol divennero i principali centri di un commercio triangolare, che collegava tre continenti e comportava le transizioni di merci descritte nella cartina sottostante. Dalle Americhe, materie prime: rhum, zucchero, cotone. Dall‟Europa: armi, alcool, vetro Dall‟Africa: schiavi Conseguenze della tratta degli schiavi Commercio schiavi neri In Africa: decremento demografico in America latina: mescolanza razziale negli Stati Uniti: discriminazione razziale L‟AFRICA (uno dei tre termini del triangolo commerciale) Prima dell‟impatto con gli europei, nel nord del continente esistevano stati, detti “berberi”, vassalli dell‟impero ottomano; più a sud c‟era il Sahara, abitato dai tuareg, mentre l‟Africa nera, più a sud, era in gran parte vergine. Prima del 1000, erano esistiti grandi regni teocratici, come il Ghana e lo Zimbabwe. Verso la fine dell‟XI° sec. „ berberi vi portarono la religione islamica. Decaduto il regno del Ghana, sorsero quelli, ugualmente islamici, del Mali e del Songhai che nel XVI secolo raggiunsero notevole ampiezza e potenza, e costruirono moschee, scuole e l’Università di Timbuctù. Intanto la città di Kilwa, un potente sultanato situato ad est, commerciava metalli e avorio provenienti dall‟interno con gli arabi. Nel „300 i mercanti delle coste orientali commerciavano con i cinesi cui si vendevano anche schiavi neri L‟impatto del commercio triangolare La “merce” di gran lunga più ricercata furono gli schiavi. La tratta degli schiavi fu la grande tragedia dell ‟ Africa nera: essa interessò soprattutto le regioni attorno al golfo di Guinea ma anche l‟interno. Occorre ricordare che anche a partire dalle coste orientali si attivarono i traffici negrieri, controllati, a nord, dagli arabi e, a sud, da portoghesi e francesi. La tratta scatenò una spirale micidiale e inarrestabile di guerre fra africani, alimentata dall‟importazione d‟armi da fuoco europee, introdotte in cambio di schiavi. Il risultato di ciò fu la scomparsa di molti grandi Stati con il conseguente arretramento delle forme sociali e politiche a livelli primitivi e tribali, ma anche la comparsa di nuovi Stati aggressivi la cui egemonia si basava in larga misura sulle razzie e sulle guerre. Il dissanguamento demografico africano Si è calcolato che furono resi schiavi almeno 50 milioni di persone, in gran parte maschi e giovani, pari ad un quarto della popolazione attuale dell‟Africa nera, ma è certamente un calcolo al di sotto della realtà. In tal modo la popolazione africana non era in grado di riprodursi e tale dissanguamento demografico la condannò al sottosviluppo: si consideri che la popolazione era anche forza-lavoro e senza le braccia non poteva esserci nemmeno un‟agricoltura da sussistenza. Vantaggi della tratta degli schiavi •I neri erano più robusti degli indios (decimati dallo sfruttamento del lavoro in miniera); •si adattavano meglio al clima tropicale dell‟America centrale rispetto agli europei; •erano quindi il più comodo rimedio per la carenza di manodopera nelle piantagioni e nelle miniere; •nelle Antille, in Brasile e negli stati meridionali degli USA, la ricchezza dei bianchi si venne a basare sulla monocoltura e sullo sfruttamento dei neri. La tratta degli schiavi comincia nel 1500, ed ebbe come bacino di rifornimento l' Africa Nera (furono deportati 2700000 africani) e come meta l'America. Nel 1815 la tratta venne ufficialmente proibita. In 3 secoli e mezzo il totale delle persone strappate dalla propria terra avevano raggiunto una cifra di 10 e 11 milioni, di cui 2 milioni morti durante l'attraversata dell'Atlantico. I negrieri Alla fine del 600 il commercio finì nelle mani degli Olandesi e degli Inglesi. Alcuni studiosi sostengono che uno schiavo pagato in Africa 30 fiorini Olandesi, venivano rivenduti nelle Antille per 500 fiorini con un guadagno inferiore al 1600% A partire dal primo 700, gli inglesi diventano i più importanti commercianti di schiavi. Alcune compagnie private che effettuavano il traffico vengono riconosciute dalla Corona. La tratta fu però praticata anche da altri mercanti europei, detti negrieri.