Africa Oggi
’è un’Africa che non ti aspetti, decisamente poco conosciuta. E’ una terra di guerre –
dalla Libia alla Nigeria, dal Mali al Sudan tra le tante attualmente in corso – terrorismo,
calamità naturali – la siccità gravissima in Etiopia – ma anche un continente vivace, ricco
di esperienze positive delle quali in Europa si sa davvero niente. Il motore che funziona…
a pipì, brevettato da quattro adolescenti nigeriane; la città di Ifrane (Marocco), secondo
centro urbano più pulito al mondo; Vuya, il tablet made in Sudafrica che si ricarica con
la luce del sole; il pepe bianco di Penja, la spezia camerunese più pregiata del mercato
alimentare del globo; il primo corso per donne imam lanciato in Mauritania, antidoto
all’estremismo religioso; Natnael Berhane, ciclista eritreo in fuga dalla dittatura e
nuova stella del ciclismo «nero»… E’ l’Africa al di là degli stereotipi con vicende, storie,
persone, idee e realizzazioni uniche. Nel suo nuovo libro Capo di Buona
Speranza. L’Africa che non ti aspetti (Editrice Missionaria Italiana) il cronista
camerunese Eyoum Nganguè ci fa conoscere un’altra Africa attraverso tante storie, molte
delle quali hanno le donne come protagoniste: scrittrici e fumettiste, modelle e attrici,
esploratrici e cuoche di notorietà internazionale, imprenditrici e religiose, che raccontano
un continente intriso di speranza e capace di futuro.
Eyoum Nganguè ci presenta un continente fatto di uomini e donne che costruiscono una
società migliore grazie alla propria fantasia, talento e inventiva. L’Africa vanta mille e più
«storie di successo e di modernità», come scrive Ferruccio de Bortoli nella sua prefazione.
Grazie a Nganguè vediamo l’Africa da una prospettiva diversa e ci nutriamo di
un «afrottimismo» che ribalta luoghi comuni e soprattutto rende conto di cose che
accadono senza che ce ne arrivi notizia.
Invece, chi lo sa che se l’uomo è arrivato su Marte lo deve ad un africano, precisamente
all’astrofisico maliano Cheikh Modibo Diarra, che ha guidato il progetto Pathfinder,
l’astronave atterrata su quel pianeta nel 1997? Oppure che le migliori baguette del mondo
vengono confezionate da panettieri afro, precisamente dal senegalese Djibril
Bodian (vincitore 2015 del prestigioso riconoscimento) e dal tunisino Ridha Khader? O
quanti sanno qualcosa del genio imprenditoriale di Bethleme Alemu, la giovane etiope
che ha lanciato soleRebels, un modello di sandalo ricavato dai copertoni dei pneumatici,
chiamati barabassos, attualmente esportati in sessanta Paesi, con negozi in Austria,
Australia, Stati uniti, Spagna, Singapore, Giappone, Svizzera.
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