Corso Marketing Esercitazione numero 01 Subject: Il Caso Cleopatra Assignment Date: Deadline: venerdì 13 novembre 2015 giovedì 19 novembre ore 11:00 a.m. Caso Cleopatra (A) 1 Il sapone Cleopatra (A) Il lancio sul mercato canadese nel febbraio del 1996 iniziò in modo molto originale, con cocktails serviti da ragazze in costume vestite come Cleopatra, la regina dell’antico Egitto, cui fece seguito una cena di gala con una efficacissima presentazione multimediale del prodotto, il nuovo sapone della Colgate-Palmolive (in seguito CP) che stava per arrivare anche nei negozi canadesi. Al termine dell’incontro gli invitati, costituiti in buona parte da dettaglianti, erano così entusiasti che i venditori della CP ricevettero ordini per 2.000 casse. Bill Graham, Direttore Marketing della filiale canadese dell’azienda e Steve Boyd, product manager responsabile del gruppo di prodotti per l’igiene personale, erano d’accordo nel ritenere che la serata era stata un grande successo e che il futuro di Cleopatra si presentava decisamente roseo. L’esperienza di Cleopatra sui mercato francese Il sapone Cleopatra era stato lanciato per la prima volta in Francia nel novembre del 1994. Nel maggio dell’anno successivo la marca aveva inaspettatamente raggiunto una quota di mercato del 10%, nonostante un premium price del 23 % rispetto alle altre marche. In questo periodo, il principale problema della CP era stato quello di riuscire a soddisfare la domanda. Alla fine del 1995, la quota di mercato era salita al 15%, facendo diventare Cleopatra la marca di saponetta più venduta in Francia. Incoraggiata da questa esperienza, la Direzione Centrale di Marketing della CP, che aveva sede a New York, incominciò a cercare anche altri mercati su cui lanciare il prodotto. I dirigenti erano convinti che se il prodotto aveva ottenuto un tale successo in Francia, avrebbe fatto altrettanto bene in qualsiasi altro paese del mondo. Il Canada — e specialmente la comunità di lingua francese del Quebec — rappresentava a loro avviso una scelta ovvia e in pratica “scontata”. Alla riunione annuale di New York, la Direzione Centrale di Marketing sollecitò pertanto con molta insistenza la Direzione della filiale canadese a fare un test in quel mercato per rendersi conto se Cleopatra poteva davvero rappresentare una opportunità. La reazione della filiale Canadese La filiale canadese della CP era stata aperta nel 1912 e da allora era progressivamente cresciuta fino a diventare un’impresa con un fatturato di 250 milioni di dollari all’anno. Insieme a due concorrenti — Procter & Gamble e Lever — entrambe filiali con un fatturato di oltre 1 miliardo di dollari delle omonime società multinazionali, dominava in Canada i mercati dei prodotti per l’igiene personale e dei prodotti per la casa, entrambi assai dinamici e caratterizzati da un elevato tasso di innovazione. L’idea di fare un test di mercato per Cleopatra fu accolta in maniera contrastante dai dirigenti della filiale canadese. Alcuni di loro, come Steve Boyd, responsabile del gruppo di prodotti per l’igiene personale, erano convinti che il test avrebbe funzionato. Altri dirigenti, come Ken Johnson, erano più scettici. Essi lamentavano Caso tratto da Douglas J. Dalrymple-Leonard J. Parsone – Marketing management 1995, rielaborato da Daniele Rimini, da utilizzarsi come base di discussione e non allo scopo di esemplificare soluzioni corrette e non corrette di casi aziendali realmente avvenuti. Alcuni dati riportati nel testo sono volutamente alterati rispetto a quelli originali. Le cifre sono espresse in dollari canadesi. 2000 Caso Cleopatra (A) 2 soprattutto il fatto che, nella sostanza, venisse loro imposta una nuova marca. Ken. in particolare, riteneva che ciò di cui il Canada aveva veramente bisogno era una forte marca “nazionale” e non riteneva che Cleopatra potesse essere considerata tale dai consumatori locali. Nonostante tutto fu presa la decisione di seguire le indicazioni provenienti da New York e di effettuare il test di mercato. Ai consumatori inseriti nel panel, tutti residenti nella città di Toronto, fu data una saponetta da provare a casa e una settimana più tardi vennero contattati telefonicamente per raccogliere le loro impressioni. Il 64% del gruppo dichiarò che avrebbe comprato Cleopatra non appena fosse stata disponibile sugli scaffali dei negozi. La ricerca di mercato venne considerata a conferma della sensazione che il sapone Cleopatra poteva rappresentare davvero un’idea vincente. Fu immediatamente messo a punto un programma per il lancio sul mercato del nuovo sapone, previsto per l’inizio dell’anno successivo. Il mercato Canadese Nel 1996, il mercato del sapone per l’igiene personale in Canada valeva circa 300 milioni di dollari (valutato a prezzi di fabbrica) e per gli anni successivi si stimava una crescita assai modesta. Probabilmente questo mercato era uno dei più competitivi nei quali CP operava in quel momento. Vi erano, infatti, continue battaglie pubblicitarie tra le imprese produttrici che tentavano di richiamare l’attenzione dei consumatori sui vari articoli presenti sul mercato. La battaglia tra i produttori si faceva ancora più aspra all’interno dei negozi, dove la conquista dello spazio sugli scaffali rappresentava un fattore di competitività decisivo. A causa dell’intensa concorrenza i distributori al dettaglio avevano conquistato un potere fortissimo. Essi erano in grado di scegliere con la massima libertà quali prodotti inserire nel loro assortimento. Si può affermare che all’interno del punto di vendita il destino di una marca era nelle loro mani; essi decidevano quali marche promuovere, quali prezzi “tagliare” e la disposizione dei prodotti sugli scaffali. Gli elementi che spiegavano una concorrenza così intensa in questo settore possono essere riassunti nella maniera seguente: il tasso di crescita del mercato era diminuito ed ormai era legato essenzialmente all’aumento della popolazione canadese (1-1,5% annuo): non ci si attendeva in futuro una espansione maggiore; entravano continuamente sul mercato nuove marche o varianti delle marche esistenti, che potevano sopravvivere solamente erodendo quote di mercato agli altri prodotti, considerata la modesta crescita del mercato complessivo; si assisteva ad una concorrenza crescente da parte dei prodotti “senza marca” e delle marche commerciali (private label), specialmente nella fascia medio-bassa del mercato; Caso Cleopatra (A) 3 nel loro comportamento abituale, i consumatori sceglievano un gruppo di marche “accettabili” che erano disposti ad acquistare in maniera quasi indifferente (di solito 3 o 4). Le decisioni di acquisto all’interno di questo gruppo erano basate essenzialmente sul prezzo. Sul mercato canadese vi erano 15 marche principali e 20-25 marche minori, che si battevano per entrare a far parte di questo insieme di prodotti “accettabili”; la concorrenza era basata sul prezzo, sia perché non vi erano reali vantaggi competitivi o differenze significative tra le principali marche di prodotto, sia a causa della crescente pressione da parte delle imprese della grande distribuzione, che imponevano di fatto ai produttori di orientarsi su volumi consistenti e su bassi prezzi. Il mercato era diviso in tre segmenti: il segmento della cura della pelle, il segmento della freschezza e il segmento dell’utilità. Il segmento della cura della pelle era il più importante, come mostra lo schema seguente (tabella 1): Tabella 1 — Le dimensioni dei segmenti del mercato canadese del sapone per l’igiene personale (valori percentuali) Segmenti Cura della pelle Freschezza Utilità Totale 1994 36,5 35,7 27,8 100,0 1995 37,2 34,6 28,2 100,0 1996 1 37,9 33,6 28,5 100,0 Nel segmento “cura della pelle”, Dove (prodotto dalla Lever) veniva pubblicizzato da anni come il sapone per il viso. Esso poteva contare su una notevole quantità di consumatori fedeli, soprattutto a causa della sua formulazione unica e delle spiccate capacità emollienti. Dove poteva essere considerato il “fuoriclasse” di questo segmento, e il suo prezzo era in linea con queste caratteristiche. Ivory (prodotto dalla Procter & Gamble) era una “istituzione” sul mercato canadese del sapone, sul quale era presente da oltre 100 anni, facendo appello al sempre rilevante “lo uso perché lo usava mia madre”. Era posizionato come sapone puro; leader del mercato, competeva con successo in tutti e tre i segmenti. Irish Spring (prodotto dalla CP), studiato specialmente per gli uomini, aveva una buona performance sul mercato maschile nel segmento della freschezza, ma era usato anche dalle donne. Il profumo forte e la capacità di insaponare a fondo erano associati dai consumatori al potere detergente e alla forza pulente. 1 Valori stimati per l’anno 1996. Caso Cleopatra (A) 4 Anche Zest (prodotto dalla Procter & Gamble) rientrava nel segmento della freschezza. Posizionato come “il prodotto per tutta la famiglia che pulisce più del sapone”, conteneva pochi additivi e poco profumo. Era rivolto soprattutto ai consumatori che abitavano nelle zone del paese dove l’acqua era particolarmente dura. La sua formulazione detergente gli permetteva di vantare benefici specifici rispetto alle altre marche, ed in particolare quello di non lasciare una patina dopo aver risciacquato. Informazioni più dettagliate sulla quota di mercato delle tre principali aziende e su quelle dei loro concorrenti sono riportate nella Tabella 2. Tabella 2 — Quota di mercato delle principali marche di sapone per l’igiene personale nel Quebec (valori percentuali) Quebec 1994 1995 6.4 3.7 3.2 13.3 6.2 3.7 3.3 13.2 Lux Dove Caress Altre marche Totale Lever 4.1 5.7 1.5 4.0 15.3 4.3 7.1 1.5 3.9 16.8 Ivory Zest Coast Camay Altre marche Totale Procter & Gamble 28.5 4.8 5.5 6.5 0.1 45.4 28.2 4.9 5.6 6.4 0.1 45.2 Aloe & Lanolin Woodbury Jergens Totale Jergens 2.2 0 2.5 4.7 2.4 0.3 5.4 8.1 Dial Altre marche Totale Produttori locali 2.2 0.1 2.3 19.0 2.4 0.1 2.5 14.2 100,0 100,0 Colgate-Palmolive Irish Spring Palmolive Cashmere Bouquet Totale Colgate-Palmolive Lever Procter & Gamble Jergens Produttori locali Altri produttori Totale mercato Quebec Per quanto concerne, più in particolare, il mercato del Quebec, la prima regione in cui si intendeva introdurre la nuova saponetta, di seguito vengono riportate alcune informazioni rilevanti per le valutazioni che l’impresa doveva effettuare. Il Quebec è la seconda provincia del Canada per popolazione e la più estesa come territorio. I 6,7 milioni di persone che vi abitano (pari al 26% della popolazione totale Caso Cleopatra (A) 5 del Canada) sono concentrate soprattutto nella parte meridionale di questa immensa regione, pari ad oltre due volte e mezzo il territorio della Francia. A differenza delle altre nove province, che hanno un’origine britannica, la maggior parte della popolazione del Quebec proveniva originariamente dalla Francia. Infatti, più dell’80% dei 2,3 milioni di casalinghe del Quebec è di madre lingua francese. Il mercato del Quebec rappresenta il 28% del totale del mercato canadese del sapone per l’igiene personale e perciò da questo punto di vista esso pesa leggermente di più rispetto al peso che ha in termini di popolazione. Le principali marche di sapone e la loro posizione nel mercato del Quebec sono in ogni caso assai simili a quelle del Canada nel complesso. Le eccezioni sono Zest, che funziona poco perché il Quebec è una regione dove le acque in genere non sono dure, e Lux che al contrario ha molto successo grazie alla sua immagine consolidata in Europa. La strategia di marketing per Cleopatra sul mercato canadese Cleopatra sembrava un’eccellente opportunità per il mercato Canadese. Non solo era un ottimo prodotto dal punto di vista qualitativo, ma il suo lancio consentiva di completare la linea dei prodotti CP in Canada; inoltre aveva un passato di successo. Dopo il lancio del nuovo articolo, la linea di prodotti dell’azienda avrebbe compreso: Irish Spring, prodotto ben posizionato sul mercato che occupava una posizione molto forte nel segmento freschezza; Cashmere Bouquet, caratterizzato da una buona performance nel segmento utilità; Sapone Palmolive, che si proponeva come il sapone per la cura della pelle di tutta la famiglia e Cleopatra, marchio di qualità superiore per la cura della pelle, in grado di contrapporsi a Dove, l’attuale leader del segmento. Dopo aver considerato questi elementi ed i risultati favorevoli dell’analisi di mercato ricordata in precedenza, venne presa la decisione di lanciare Cleopatra come “un sapone di bellezza premium price e premium qualità”. Inoltre, il team di marketing decise di non presentare Cleopatra sul mercato come qualsiasi altro sapone per evitare che, in ultima analisi, il suo successo potesse dipendere dalla competitività di prezzo. Sebbene fosse consapevole dei rischi di tale comportamento, l’azienda non voleva essere costretta a dover fare affidamento sui dettaglianti, poiché sarebbe stato necessario in questo caso offrire loro consistenti abbuoni e sconti. Piuttosto si voleva fare in modo che la domanda del prodotto scaturisse direttamente dai consumatori, spinti ad acquistare Cleopatra in seguito ad un intenso uso dei media e delle promozioni al consumo. Questo approccio era molto diverso da quello tenuto dagli altri produttori del settore, i quali dovevano pagare somme ingenti ai distributori per far sì che il prodotto fosse inserito negli assortimenti dei loro punti di vendita. Inoltre, essi dovevano investire risorse anche più ingenti in termini di sconti ed abbuoni per ottenere uno spazio espositivo valido e l’inserimento dei loro prodotti nelle promozioni settimanali dei dettaglianti. Avendo deciso di non sottoporsi a queste imposizioni della grande distribuzione, diventava critico per la CP avere sempre lo spazio migliore nei media e mettere in atto eccellenti programmi di promozione ai consumatori. Gli obiettivi fissati dalla società erano ambiziosi: raggiungere una quota di mercato del 4,5% per il 1996; una distribuzione capillare del prodotto, che doveva essere presente nel 100% dei punti di vendita; una presenza massima sugli scaffali, analoga a quella di Dove, leader del segmento (definita in termini di numero di facings) un Caso Cleopatra (A) 6 appropriato posizionamento sullo scaffale, che significava essere sempre vicini a Dove; e, infine mantenere la strategia di premium price. Per consentire di ottenere tutti questi risultati, specialmente tenendo conto che per il primo anno i target dovevano essere raggiunti in 11 mesi, l’azienda si rendeva conto che doveva generare un forte interesse ed entusiasmo intorno al prodotto sia nei consumatori che nella forza di vendita, entusiasmo che doveva nascere fin dal primo giorno. La spinta del prodotto doveva essere così efficace da far sì che fossero i consumatori a richiedere la marca ai negozianti e ad indurre i dettaglianti ad ordinarlo alla forza di vendita. Ciò significava che l’enfasi doveva essere posta sulla pubblicità. La televisione venne individuata come il mezzo più adatto su cui concentrare le risorse per avere un forte impatto ed una immediata consapevolezza del prodotto da parte del mercato obiettivo, costituito dalle donne di età compresa tra i 18 e i 49 anni. La campagna pubblicitaria, che il team di marketing voleva trasformare in ”un evento”, incominciò la prima settimana di maggio. Lo stanziamento pubblicitario era stato fissato in modo tale che l’investimento su Cleopatra fosse quello più elevato nell’ambito dell’intero mercato del sapone per l’igiene personale. L’obiettivo era chiaro: assicurarsi che Cleopatra ottenesse la massima “share of voice” alla TV del Quebec, pari al 15%. In altre parole, per ogni 100 minuti di pubblicità relativi ai saponi per l’igiene personale, 15 minuti dovevano essere occupati da Cleopatra. Gli spot televisivi mandati in onda in Quebec erano gli stessi usati in Francia, con poche modifiche marginali. Questa pubblicità era stata uno dei punti di forza della strategia di marketing in Francia; lo spot era stato girato a Roma su un set molto sofisticato, ambientato ai tempi di Cleopatra. Ugualmente importante nella strategia di marketing era la promozione delle vendite, sempre gradita dal consumatore medio canadese. Poiché la ricerca di mercato aveva evidenziato che il 64% dei consumatori avrebbe acquistato Cleopatra dopo averlo provato, il principale obiettivo dell’azienda era fare in modo che i potenziali clienti provassero il nuovo prodotto almeno una volta. Di conseguenza la campagna promozionale, prevista da maggio a ottobre, era basata sulla massima diffusione del prodotto. Vennero pertanto distribuiti 250.000 “buoni omaggio” alle casalinghe del Quebec, che potevano essere cambiati con una saponetta presentandoli al più vicino punto vendita. Poiché Cleopatra era stato posizionato come marca premium quality, non sarebbe stato praticato nessuno sconto. Le confezioni con le quali i prodotti venivano immessi in commercio erano costituite da casse di 48 saponette, ed ogni cassa veniva venduta al prezzo di 41 dollari e 71 centesimi. La strategia di prezzo di Cleopatra prevedeva un prezzo di vendita più alto di quello di Dove, considerato da sempre il prodotto più costoso. Un confronto tra alcuni dati rilevanti relativi al prezzo di Dove e di Cleopatra viene effettuato nello schema seguente (tabella 3): Tabella 3— Confronto a livello di prezzo tra Cleopatra e Dove Dimensione di una cassa Prezzo di una cassa (alla fabbrica) Costo unitario per il dettagliante Prezzo di vendita consigliato Sconti in fattura Costo unitario scontato Cleopatra 48 X 140g $ 41.71 $ 0.87 2 $ 1.29 – $ 0.87 Dove 48 X 140g $ 39.72 $ 0.83 $ 1.19 $ 0.77 $ 0.77 2 Il prezzo medio alla fabbrica per pezzo per tutti gli altri saponi per l’igiene personale presenti sul mercato era di 51 centesimi. Caso Cleopatra (A) 7 Dal punto di vista tecnico il prodotto era stato a suo tempo sviluppato in Francia e non fu fatto alcun adattamento per il mercato canadese. Cleopatra era effettivamente il sapone di qualità migliore tra quelli prodotti dalla CP in Canada. La sua formula unica conteneva i migliori ingredienti, che comprendevano una crema di bellezza che dava una schiuma ricca e soffice sulla pelle. Si sosteneva che il profumo, prodotto in Francia, avesse “una fragranza indimenticabile”. La saponetta venne anche modellata in una forma speciale per renderla diversa, facile da tenere in mano e da usare. Il logo Cleopatra, stampato in colore avorio sulla confezione della saponetta, era un’altra caratteristica di differenziazione che intendeva dare un’immagine di qualità, raffinatezza e prestigio. Rispetto alla versione francese, dove le saponette erano incartate, Cleopatra era venduta in una confezione di cartone laminato in oro che non solo rifletteva la luce, facendo risaltare la confezione rispetto alle altre marche sugli scaffali, ma impediva anche al profumo di disperdersi. Domande didattiche 1. Quali sono le caratteristiche fondamentali del mercato del Quebec del sapone per l’igiene personale dal punto di vista della domanda e della concorrenza? 2. Utilizzare le informazioni del caso per formulare l’analisi SWOT della ColgatePalmolive. 3. A vostro avviso sono stati commessi degli errori nel lancio del sapone Cleopatra sul mercato del Quebec? Se si, quali? Caso Cleopatra (A) 8 REGOLE PER LO SVOLGIMENTO E PER LA CONSEGNA Lavoro di gruppo NON è POSSIBIILE SVOLGERE LE ESERCITAZIONI INDIVIDUALMENTE. Gli studenti devono formare dei gruppi da 3 persone minimo fino a 5 persone al massimo. Ciascun gruppo deve eleggere al suo interno un coordinatore. Caratteristiche dell’elaborato L’elaborato deve essere consegnato in formato ppt. L’elaborato verrà valutato principalmente per i suoi contenuti, ma anche per l’impostazione ed il lay-out. Consegna Ogni coordinatore dovrà inviare ENTRO E NON OLTRE giovedì 19 novembre alle ore 11:00 a.m. il file in formato definitivo all’indirizzo [email protected] ed in copia conoscenza a [email protected]. Nel file, dovranno essere indicati TUTTI i nomi dei partecipanti del gruppo con i relativi numeri di matricola. Valutazione La soluzione migliore verrà esposta in aula martedì 24 novembre. Caso Cleopatra (A) 9