ALESSANDRIA D'EGITTO
Indice
Città sul delta del Nilo. Fondata da Alessandro Magno (332 a.C.) su
progetto di Dinocrate, fu capitale dell'Egitto ellenistico fino al regno di
Cleopatra. Secondo il modello ortogonale dell'urbanistica antica, aveva vie
parallele e perpendicolari; era divisa in quartieri, abitati da diverse
componenti etniche (greci, egiziani, ebrei, in seguito anche romani),
talvolta in tensione fra di loro. Importante porto commerciale del
Mediterraneo, fu inoltre un centro culturale di fama ineguagliata grazie al
museo e alla ricca biblioteca, gravemente danneggiata però da un incendio
durante i disordini seguiti all'arrivo di Giulio Cesare nel 48 a.C. Divenuto
l'Egitto provincia romana, il ruolo politico di Alessandria fu fortemente
ridotto, ma non quello economico. Con i suoi 500.000 abitanti essa era
seconda a Roma, ma per attività economiche (cantieristica, produzione di
vetrerie, tessuti e papiro e commercio di esportazione del grano) era
certamente il maggior centro dell'impero. Poiché la fondazione della sua
prima Chiesa cristiana era attribuita tradizionalmente all'evangelista san
Marco, nel IV secolo Alessandria fu, con Roma, Gerusalemme e
Antiochia, una delle quattro sedi vescovili ad avere il titolo di patriarcato.
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