UD 6.2. Misurare il costo della vita Inquadramento generale Tutti sappiamo, dalla nostra esperienza quotidiana, che il livello generale dei prezzi tende ad aumentare nel tempo. Dato che il PIL è misurato in valore (ossia utilizzando i prezzi) per valutare l’andamento effettivo di un sistema economico dobbiamo tenere conto delle variazioni del livello generale dei prezzi. L’obiettivo di questa Unità è appunto quello di imparare a calcolare l’indice dei prezzi e ad utilizzarlo per calcolare il valore reale di alcune importanti variabili (ad esempio: PIL e tassi di interesse). Obiettivi di apprendimento imparare a costruire l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) valutare perché l’IPC è un indicatore imperfetto del costo della vita utilizzare l’IPC per comparare i valori monetari di periodo diversi imparare la differenza tra tassi di interesse nominali e reali Come misurare il costo della vita L’inflazione si verifica quando aumenta il livello generale dei prezzi nell’economia. Il tasso di inflazione è la variazione percentuale del livello dei prezzi rispetto all’anno precedente L’Indice dei Prezzi al Consumo L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è una misura generale del costo di beni e servizi acquistati dal consumatore rappresentativo. L’IPC viene utilizzato per monitorare il costo della vita nel tempo. Quando l’IPC aumenta, l’individuo rappresentativo deve spendere più denaro per mantenere inalterato il tenore di vita Come viene calcolato l’IPC In ogni paese l’IPC viene calcolato dall’ufficio nazionale di statistica. In Italia l’IPC viene calcolato e pubblicato ogni mese dall’ISTAT. Innanzitutto viene determinato il paniere di riferimento e i pesi da attribuire ai beni e servizi tramite apposite indagini statistiche presso i consumatori. Paniere di riferimento: insieme di beni e servizi più importanti per il consumatore rappresentativo. Paniere dell’IPC ISTAT Italia - ISTAT prodotti alimentari e bevande analcoliche bevande alcoliche e tabacchi abbigliamento e calzature 16.1% 2.8% 10.4% abitazione, acqua, elettricità e combustibili 8.9% mobili, arredi, beni e servizi per la casa 9.9% servizi sanitari e spese per la salute trasporti 7.6% 13.0% comunicazioni 3.1% ricreazione, spettacolo e cultura 8.1% istruzione 1.0% alberghi e pubblici servizi altri beni e servizi 11.0% 8.1% 100.0% Il calcolo dell’IPC del consumatore tipo avviene secondo le seguenti fasi: 1) 2) 3) 4) Determinazione del paniere: a quali beni attribuire un peso maggiore Rilevazione del prezzo in ciascun momento (anno o mese) Calcolo del costo paniere per ciascun anno Scelta dell’anno base Esempi: IPC 2001 = costo paniere 2001 costo paniere 2000 IPC 2003 = costo paniere 2003 costo paniere 2000 Il tasso di inflazione Il tasso di inflazione viene calcolato come variazione percentuale dell’indice dei prezzi rispetto al periodo precedente. Tasso d 'inflazione anno 2 = IPC anno 2 − IPC anno 1 x 100 IPC anno 1 Calcolo dell'IPC e del tasso di inflazione Calcolo dell'IPC e del tasso di inflazione Fase 1 Analisi del comportamento del consumatore e determinazione del paniere 4 unità del bene A 2 unità del bene B Fase 2 Rilevare il prezzo per ciascun bene Anno Prezzo A (€) 2001 1 2002 2 2003 3 Fase 3 Prezzo B (€) 2 3 4 Calcolo del costo del paniere per ciascun anno 2001 (1€ x 4) + (2€ x 2) = 8 € 2002 (2€ x 4) + (3€ x 2) = 14 € 2003 (3€ x 4) + (4€ x 2) = 20 € Fase 4 Scelta dell'anno base (2001) e calcolo dell'IPC per ogni anno 2001 (8€ / 8€) x 100 = 100 2002 (14€ / 8€) x 100 = 175 2003 (20€ / 8€) x 100 = 250 Fase 5 Calcolo del tasso di inflazione in base all'IPC 2002 (175-100) / 100 x 100 = 75% 2003 (250-175) / 175 x 100 = 43% I problemi nella misurazione del costo della vita L’IPC è una misura accurata del costo dei beni che fanno parte del paniere, ma non è una misura precisa del costo della vita a causa dei seguenti problemi 1. Distorsione da sostituzione Il paniere non varia per tener conto di cambiamenti nel comportamento dei consumatori quando si modificano i prezzi relativi dei beni: - i consumatori tenderanno a consumare di più i beni meno costosi. - l’indice in questo caso sovrastima il costo della vita. 2. Introduzione di nuovi beni Il paniere non varia per tener conto di come si modifica il potere d’acquisto delle famiglie quando vengono introdotti nel mercato nuovi beni: - nuovi prodotti portano a una più ampia varietà tra cui i consumatori possono scegliere e questo comporta un maggior potere d’acquisto. - i consumatori hanno bisogno di una quantità minore di denaro per mantenere lo stesso tenore di vita. 3. Impossibilità di misurare variazioni nella qualità Se la qualità dei beni aumenta da un anno all’altro, il potere d’acquisto degli individui aumenta anche se il prezzo non è variato. Così come se la qualità dei beni peggiora da un anno all’altro il consumatore è più povero, il suo denaro vale meno, anche se il prezzo non è variato Confronto tra Indice dei Prezzi al Consumo e deflatore del PIL Gli economisti e i responsabili della politica economica tengono conto sia del deflatore del PIL che dell’IPC per capire come stanno variando i prezzi. Tra i due indici sono ovviamente correlati tra loro ma presentano anche alcune importanti differenze. L’IPC - riflette i prezzi dei beni e servizi consumati nel Paese. - confronta il prezzo di un paniere fisso di beni e servizi con il prezzo dello stesso paniere nell’anno base. Il deflatore del PIL - riflette i prezzi di tutti i beni e servizi prodotti nel Paese. - confronta il prezzo dei beni e servizi prodotti nell’anno corrente con il prezzo di quelli prodotti nell’anno base Due misure dell’inflazione Tasso annuale 15 % IPC 10 5 Deflatore PIL 0 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Correggere le variabili economiche per gli effetti dell’inflazione Gli indici dei prezzi permettono di correggere gli effetti dell’inflazione quando si confrontano somme riferite a diversi periodi di tempo. Ad esempio conosciamo il salario medio nel 1931 e vogliamo convertirlo (inflazionarlo) ai valori del 2001: Salario in dollari 2001 = Salario in dollari 1931 x Salario in dollari 2001 = 80.000 x Livello dei prezzi nel 2001 Livello dei prezzi nel 1931 177 = 931.579 15.2 Indicizzazione Quando una somma di denaro (stipendi, pensioni) viene automaticamente corretta per l’inflazione in virtù di una legge o di una disposizione contrattuale si dice che la somma è indicizzata rispetto all’inflazione. Tassi di interesse reali e nominali L’interesse rappresenta un pagamento futuro in corrispondenza di un trasferimento di denaro avvenuto in passato. Il tasso di interesse nominale è il tasso di interesse non corretto per l’inflazione. (ad esempio, il tasso di interesse pagato dalle banche) Il tasso di interesse reale è il tasso di interesse nominale corretto per l’inflazione. tasso di interesse reale = tasso di interesse nominale – tasso di inflazione Esempio numerico: Immaginate di aver preso in prestito la somma di 1,000 euro per un anno; il tasso di interesse nominale è pari al 15% e durante lo stesso anno l’inflazione è stata del 10%; calcoliamo: tasso di interesse reale = tasso di interesse nominale – inflazione = 15% - 10% = 5% Tassi di interesse nominali e reali Tasso di interesse (% per anno) 15 tasso di interesse nominale 10 5 0 tasso di interesse reale -5 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 1998