ESERCIZI LEZIONE 14 (Capitolo 24) I) Capitolo 24 - Problemi ed applicazioni: 1; 2; 6; 11. 1 Consideriamo il modo in cui viene misurato il livello dei prezzi complessivo in una economia Gli obiettivi sono due: 1) mostrare come si genera un indice dei prezzi 2) mostrare in quale modo impiegare l’indice dei prezzi per (i) (ii) confrontare valori monetari appartenenti a periodi diversi aggiustare i tassi dell’interesse all’inflazione ovvero, come utilizzare l’indice dei prezzi come misura del costo della vita – è necessario spiegare come gli economisti depurano le variabili dagli effetti dell’inflazione – dove l’inflazione è generalmente misurata utilizzando l’IPC – un prezzo indice 2 L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è una misura del costo complessivo dei beni e servizi acquistati da un consumatore tipo. Esprime in ogni momento il livello dei prezzi in relazione al costo di un dato paniere di beni in un periodo base. Il tasso d’inflazione è la variazione percentuale dell’indice dei prezzi tra una rilevazione e l’altra Per calcolare IPC e tasso d’inflazione è necessario procedere nel modo seguente: Determinare il paniere di beni Fissare i prezzi – rilevare i prezzi a cui ogni bene o servizio è stato venduto nel periodo in cui l’IPC è calcolato Calcolare il costo del paniere – utilizzare i prezzi e le quantità per calcolare il costo del 3 paniere in ogni periodo – N.B.: le Q sono costanti, i P cambiano Scegliere l’anno base e calcolare l’indice – per calcolare l’indice è necessario (i) scegliere un anno come anno di riferimento con cui gli altri possono essere confrontati. Questo deve essere lo stesso anno in cui si sono rilevati i consumi e fissate le quantità nel paniere di consumo. (ii) fare il rapporto tra costo paniere anno di riferimento e costo anno base. (iii) moltiplicare per 100. Calcolare il tasso d’inflazione Il valore dell’indice ogni anno misura esattamente di quanto è aumentato il costo del paniere dell’anno base alla luce dei prezzi vigenti nell’anno in questione 4 ESEMPIO Prodotto Quantità Prezzo (euro) Costo paniere 98 99 00 98 99 00 14 300 360 840 A 60 5 6 B 200 1 1.50 2 200 300 400 C 25 4 8 100 200 225 600 860 1465 9 TASSO D’INFLAZIONE IPC (ANNO BASE 1998) 1998 (600/600) x 100 = 100 1999 (860/600) x 100 = 143 (143-100)/100 x 100 = 43% 2000 (1464/600) x 100 = 246 (246-143)/143 x 100 = 70.8% Il deflatore del PIL misura il livello generale dei prezzi, ma differisce dall’indice dei prezzi al consumo L’indice dei prezzi viene utilizzato per correggere dall’inflazione e confrontare valori monetari in periodi differenti, utilizzando la formula: IPC nell’anno X valore in lire nell’anno X = valore in lire nell’anno Y x --------------------IPC nell’anno Y 5 ...e per distinguere tra tasso d’interesse nominale e tasso d’interesse reale: tasso d’interesse reale = tasso d’interesse nominale – tasso d’inflazione la correzione automatica di un valore monetario per l’inflazione è detta indicizzazione 6 Nel capitolo 24 1) Si considera il modo in cui l’indice dei prezzi al consumo (IPC) viene costruito 2) Si considerano i motivi per cui l’IPC è una misura imperfetta del costo della vita 3) Si confrontano IPC e deflatore del PIL come misure del livello complessivo dei prezzi 4) Si utilizza un indice dei prezzi per confrontare valori monetari di periodi diversi 5) Si considera la distinzione tra tasso d’interesse nominale e reale questo dovrebbe servire a: 1) Elencare le cinque fasi necessarie a calcolare il tasso d’inflazione 2) Discutere tre ragioni per cui l’IPC può essere una misura distorta 3) Descrivere due differenze tra IPC e deflatore del PIL 4) Convertire un valore misurato in lire del 1965 con uno misurato in lire del 2001 5) Spiegare la relazione tra tasso d’interesse reale, tasso d’interesse nominale e tasso d’inflazione. E’ utile notare che: 1. L’anno scelto per fissare il paniere deve anche essere l’anno base. Quando si costruisce l’indice dei prezzi al consumo, si sceglie un anno in cui rilevare i consumi e determinare il paniere di consumo tipo. Questo anno deve anche essere l’anno base. Ovvero, si deve utilizzare quell’anno come punto di riferimento con cui confrontare gli altri periodi. 7 2. Il paniere di consumo di alcuni consumatori può essere diverso da quello tipico. Dal momento che il deflatore del PIL e l’IPC si basano su panieri differenti di beni e servizi, forniranno una misura leggermente diversa del costo della vita. Ragionando allo stesso modo, si può capire che un paniere di consumo può differire da quello del consumatore tipo utilizzato per calcolare l’indice dei prezzi. Ad esempio, quando si è giovani, il paniere può essere composto più da elettronica e abbigliamento. Se i prezzi dell’abbigliamento aumentano più rapidamente, l’aumento del costo della vita per un giovane può essere maggiore di quello suggerito dall’IPC. Allo stesso modo, quando si invecchia, il paniere può essere composto più da spese mediche e viaggi. Con le conseguenza che aumenti maggiori nei prezzi di questi beni e servizi possono significare un aumento del costo della vita più elevato per questa categoria di consumatori. 3. I valori monetari espressi possono essere corretti in entrambe le direzioni. Abbiamo visto a lezione un esempio in cui un reddito di 34000 euro del 1970 veniva convertito nel reddito che sarebbe necessario nel 2000 per avere lo stesso potere d’acquisto. Possiamo però anche convertire il reddito del 2000 in moneta del 1970, e confrontarlo con il reddito del 1970. La conclusione sarà la stessa: il tenore di vita era più elevato nel 1970: 110.000 x (36.7/148.2) = 27.240 < 34.000. 4. Quando si corregge per l’inflazione il tasso d’interesse si deve ragionare come qualcuno che dà a prestito. Se si imprestano 100 euro all’interesse del 7%, si ricevono alla fine dell’anno 107 euro. Ma si ricevono 7 euro in più di potere d’acquisto? Si supponga che l’inflazione sia del 4%. Ci vorrebbero 104 euro per acquistare gli stessi 8 beni e servizi che si sarebbero potuti acquistare con i 100 euro dati a prestito. Quindi, si sono ricevuti solo 3 euro in più, il 3% di interesse. Il tasso d’interesse reale è 7% - 4% = 3%. Anche l’esempio dell’interesse percepito su un conto corrente è visto dal punto di vista di chi dà a prestito. Infatti, quando si deposita denaro in una banca, e si ricevono interessi, il deposito è un prestito fatto alla banca. 9