L’indice dei prezzi al consumo • Consideriamo il modo in cui viene misurato il livello dei prezzi complessivo in una economia • Gli obiettivi sono due: • mostrare come si genera un indice dei prezzi • mostrare in quale modo impiegare l’indice dei prezzi per: – confrontare valori monetari appartenenti a periodi diversi – aggiustare i tassi dell’interesse all’inflazione • ovvero, in quale modo utilizzare l’indice dei prezzi come misura del costo della vita: • è necessario spiegare come gli economisti depurano le variabili dagli effetti dell’inflazione – dove l’inflazione è generalmente misurata utilizzando l’IPC, un prezzo indice • L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è una misura del costo complessivo dei beni e servizi acquistati da un consumatore tipo. • Esprime in ogni momento il livello dei prezzi in relazione al costo di un dato paniere di beni in un periodo base. • Il tasso d’inflazione è la variazione percentuale dell’indice dei prezzi tra una rilevazione e l’altra • Per calcolare IPC e tasso d’inflazione è necessario procedere nel modo seguente: • Determinare il paniere di beni – ovvero stimare le quantità dei prodotti acquistati dal consumatore tipo • Fissare i prezzi – rilevare i prezzi a cui ogni bene o servizio è stato venduto nel periodo in cui l’IPC è calcolato • Calcolare il costo del paniere – utilizzare i prezzi e le quantità per calcolare il costo del paniere in ogni periodo – N.B.: le Q sono costanti, i P cambiano • Scegliere l’anno base e calcolare l’indice • Per calcolare l’indice è necessario • (i) scegliere un anno come anno di riferimento – anno base - con cui gli altri anni possono essere confrontati. Questo deve essere lo stesso anno in cui si sono rilevati i consumi e fissate le quantità nel paniere di consumo. • (ii) fare il rapporto tra costo del paniere nell’anno di riferimento e costo nell’anno base • (iii) moltiplicare per 100. Il numero che ne risulta per ogni anno è il valore dell’indice per quell’anno • Calcolare il tasso d’inflazione – ovvero la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo tra due rilevazioni • Il valore dell’indice ogni anno misura esattamente di quanto è aumentato il costo del paniere dell’anno base alla luce dei prezzi vigenti nell’anno in questione • • • • • • • • ESEMPIO Prodotto Quantità • • • • IPC (ANNO BASE 1998) 1998 (600/600) x 100 = 100 1999 (860/600) x 100 = 143 2000 (1465/600) x 100 = 246 A B C 60 200 25 Prezzo (euro) 98 99 00 5 6 14 1 1.50 2 4 8 9 Costo paniere 98 99 00 300 360 840 200 300 400 100 200 225 600 860 1465 TASSO D’INFLAZIONE (143-100)/100 x 100 = 43% (246-143)/143 x 100 = 70.8% • In Italia l’ISTAT calcola diversi indici dei prezzi…. • Abbiamo visto che anche il deflatore del PIL misura il livello generale dei prezzi, ma differisce dall’indice dei prezzi al consumo: 1) Il deflatore misura il prezzo di tutti i beni e servizi prodotti internamente, l’IPC solo di quelli nel paniere – acquistati dal consumatore, non dalle imprese e dalla pubblica amministrazione – indipendentemente dal luogo dove vengono prodotti • Ad esempio: una variazione del prezzo del petrolio estero che aumenta il p della benzina è rilevato dall’IPC ma non dal deflatore…. 2) Le due misure aggregano i prezzi in modo diverso • Il deflatore utilizza le quantità di beni e servizi della produzione corrente, quindi il paniere cambia ogni anno con il modificarsi della composizione del PIL • L’IPC viene calcolato utilizzando un paniere fisso, periodicamente aggiornato dall’ISTAT • L’indice dei prezzi viene utilizzato per correggere dall’inflazione e confrontare valori monetari (ad esempio redditi) in periodi differenti, utilizzando la formula: • • valore in euro nell’anno X = • IPC nell’anno X • valore in euro nell’anno Y x --------------------• IPC nell’anno Y Esempio • 1970 • 2000 • • • • • 34000 euro 110000 euro IPC nel 1970 = 36.7 IPC nel 2000 = 148.2 34000 x IPC 2000/IPC 1970= 34000 x 148.2 / 36.7 = 137200>110000 Il tenore di vita è diminuito! • Notate che la formula deriva dalla semplice proporzione: • Valore ‘’vecchio : IPC ‘vecchio’= V. ‘nuovo’ : IPC ‘nuovo’ IPC ‘nuovo’ Valore ‘nuovo’(?)=val. ‘vecchio’ x ---------------IPC ‘vecchio’ • La formula può anche essere utilizzata in direzione inversa…. • ….e per distinguere tra tasso d’interesse nominale e tasso d’interesse reale: • I tassi d’interesse vengono corretti per l’inflazione. • Gli interessi sono un pagamento futuro in cambio di un prestito presente • Se sono coinvolti confronti di valori monetari in due periodi di tempo, e se i prezzi aumentano da un periodo all’altro, il denaro utilizzato per ripagare il prestito vale meno di quello preso a prestito • Il tasso nominale è quello non corretto per l’inflazione • Il tasso corretto è quello reale • La formula per la correzione è: • ... tasso d’interesse reale = tasso d’interesse nominale – tasso d’inflazione Aumento Aumento nel nel tempo tempo del del potere potere d’acquisto d’acquisto del del denaro denaro depositato depositato in in banca banca Aumento nel tempo del denaro depositato in banca • la correzione automatica di un valore monetario per l’inflazione è detta indicizzazione