Progettazione educativa Le isometrie Progettazione educativa: le isometrie Fascia scolare: primo anno di liceo scientifico Prerequisiti: Prima di affrontare tale unità si effettuerà un test di verifica per appurare la situazione di partenza della classe, ossia il grado di preparazione degli allievi, le loro capacità, i loro interessi e tutti gli elementi che concorrono al processo di apprendimento. Se gli alunni sono psicologicamente maturi per il tema da affrontare, allora dovrebbero essere motivati a rendersi partecipi alla "lezione". Se l’argomento da trattare non fosse adeguato al livello di conoscenza e abilità della classe è opportuno avviare un’attività di rinforzo in modo che il livello di partenza sia il più omogeneo possibile. Per poter affrontare lo studio di tale unità è richiesta la conoscenza dei seguenti argomenti: • relazioni e funzioni; • proprietà delle principali figure geometriche piane; • metodo delle coordinate cartesiane, distanza tra due punti nel piano e punto medio di un segmento; • vettori; • equazioni e sistemi lineari. Obiettivi: Obiettivo fondamentale del percorso didattico, oltre alla comprensione e alla padronanza del concetto di isometria, è quello di far comprendere agli allievi che la nozione di isometria nasce proprio dall’osservazione del mondo reale, ed è in questo che dobbiamo ricercarne esempi ed applicazioni. Importante è, a nostro parere, comprendere che la maggior parte dei concetti matematici esiste in virtù della sua ricaduta pratica nel mondo quotidiano. In generale, infatti, lo scopo della geometria è quello di costruire un modello della realtà che ci permetta di interpretare, descrivere ed interagire con gli elementi dello spazio che ci circonda; ci interessa, quindi, anche conoscere quali relazioni Gruppo 4 CPDM Progettazione educativa Le isometrie sussistono fra le figure quando queste subiscono delle trasformazioni. Gli obiettivi didattici da perseguire si distinguono in: 1. obiettivi cognitivi globali: • affinare le capacità logiche; • acquisire capacità di astrazione; • usare ed elaborare linguaggi specifici. 2. obiettivi cognitivi specifici: • acquisire il concetto di isometria, di invariante e di punto unito; • conoscere le equazioni che rappresentano le isometrie; • conoscere gli invarianti delle isometrie. 3. obiettivi operativi: • determinare le equazioni delle isometrie; • scoprire le proprietà delle figure che si conservano nelle isometrie; • determinare i punti uniti delle isometrie; • interpretare per via grafica i risultati che si possono ottenere combinando le varie isometrie • utilizzare software didattico specifico (Cabrì – Geometre) Contenuti In tale unità didattica tratteremo: • isometrie: definizione; • classificazione delle isometrie; • traslazioni e invarianti; • rotazioni e invarianti; • simmetrie assiali e invarianti; • simmetrie centrali e invarianti Percorso: Gruppo 4 CPDM Progettazione educativa Le isometrie Pensiamo di proporre quest’argomento ad un primo anno di un liceo scientifico, precisamente sarà uno degli argomenti finali della programmazione. Potremmo dedicare quattro lezioni alla trattazione di quest’argomento: una prima lezione sarà dedicata alla “scoperta” delle proprietà geometriche invarianti, in modo che gli alunni riescano a rendersi conto che spesso hanno a che fare con esempi di isometrie, nella loro esperienza quotidiana: basti pensare alle decorazioni, alla carta da parati, a pavimenti, o, ad esempio, alla struttura di una foglia o un fiore. Insomma, scopo di questa prima lezione è far comprendere al ragazzo che il concetto di isometria non è un’invenzione pura e semplice e che esiste solo nelle pagine del libro di testo ma è la formalizzazione di un qualcosa che fa parte della nostra vita quotidiana; insomma il nostro tentativo è di avvicinare la matematica ai ragazzi e di farli rendere conto che il libro di testo è solo il passo finale, l’estrema concettualizzazione, ma il punto di partenza è il mondo reale. Si potrebbe partire, allora, per la trattazione dell’argomento da alcuni esempi che ritroviamo nella realtà quotidiana, per mostrare che la geometria ha basi fondatissime, e quindi passare, gradualmente, alla nozione di trasformazione geometrica. Il concetto di isometria sarà introdotto come corrispondenza biunivoca tra i punti del piano che conserva la distanza tra coppie di punti corrispondenti e ne verranno individuati i suoi invarianti ed effettuata la classificazione in traslazioni, rotazioni, simmetrie assiali e centrali. Le due lezioni successive potrebbero essere dedicate alla distinzione formale tra traslazione, simmetria, rotazione, presentando questi concetti servendoci di giochi e problemi, per rendere la lezione più interessante, per favorire l’apprendimento degli allievi e per fornire un riscontro con la realtà, ma nello stesso tempo utilizzando un certo rigore, un certo formalismo, che abituerà il ragazzo ad esprimersi utilizzando un linguaggio corretto. La lezione finale mostrerà le proprietà che volevamo far emergere negli studenti con l’approccio per problemi. Si puotrebbe anche presentare in una prospettiva diversa qualche proprietà geometrica piana già studiata precedentemente, dimostrandola con le isometrie. Si possono operare dei collegamenti disciplinari ed interdisciplinari, con materie quali l’educazione tecnica e la storia dell’arte. Gruppo 4 CPDM Progettazione educativa Le isometrie Infatti, possiamo fare vedere come le isometrie sono presenti nell’arte, mostrando foto di quadri e di opere d’arte. Negli anni successivi, una volta introdotta la nozione di struttura algebrica e di operazione, si può pensare di ritornare al concetto di isometrie e di studiare la particolare struttura determinata dalle diverse isometrie. Ancora si potrebbe pensare di ultimare quest’argomento dopo aver trattato la geometria solida, e dare qualche cenno anche delle isometrie nello spazio, e spiegare le proprietà delle figure solide mediante le isometrie, così come per le figure piane. L’idea è quella di non trattare questo argomento separandolo dal resto della programmazione, ma fare capire (come per gli altri argomenti) che ogni argomento ha la sua collocazione curriculare, e che può essere applicato anche a nozioni già note e dimostrate, con un approccio diverso per stesse trattazioni. Metodologia: L’insegnamento sarà impostato e condotto per problemi. Si partirà pertanto dall’esame di una data situazione problematica e gli allievi saranno condotti: 1 a formulare ipotesi di soluzione; 2 a ricercare il procedimento risolutivo, mediante il ricorso alle conoscenze già acquisite; 3 ad inserire il risultato ottenuto in un organico quadro teorico complessivo. Si tratta quindi di un procedimento in cui si partirà dall’intuizione e dall’esperienza quotidiana; in seguito il richiamo all’intuizione sarà via via ridotto per dare più spazio all’astrazione e alla sistemazione razionale. Vogliamo, infatti, che i ragazzi familiarizzino con queste trasformazioni, prima ancora di sapere il nome tecnico, poiché non vorremmo che i ragazzi mostrino di aver compreso questi concetti solo perché ne hanno appreso i termini specifici ed appropriati, nascondendo dietro una conoscenza dei termini una non comprensione del significato e delle applicazioni delle isometrie. Vogliamo che sia chiaro cosa si intende per invarianti, per conservazione delle distanze e del parallelismo, al di là di un ripetere a memoria queste parole; e quindi sarà opportuno proporre degli esercizi, dei problemi, per fare capire questi concetti. Gruppo 4 CPDM Progettazione educativa Le isometrie E’ ovvio che una conoscenza completa non può limitarsi al ricorso all’intuizione oppure a dei casi specifici trattati negli esercizi, e per questo alla fine si proporranno anche alcune dimostrazioni rigorose. Dovrebbe, infatti, essere più facile capire le dimostrazioni, dopo aver capito il vero significato di ciò che si vuole dimostrare, anche perché durante il biennio, i ragazzi non riescono a costruire un tipo di pensiero essenzialmente formale e deduttivo, e risulta difficile maneggiare e operare con i simboli, che sembrano talvolta degli oggetti sconosciuti senza significato. A questo scopo, sarebbe opportuno presentare le diverse isometrie mediante una serie di quesiti, in modo da condurre i ragazzi gradualmente alla scoperta delle proprietà, e successivamente proporre un approccio più rigoroso, ricorrendo al linguaggio algebrico-simbolico, così da favorire il passaggio da un’abilità più manuale e pratica a quella simbolica tipica del ragionamento deduttivo. Per questo tipo di insegnamento-apprendimento ci riferiamo a ciò che il professor Arzarello chiama la “bottega matematica”, “dove i principianti, come nelle botteghe d’arte rinascimentali, imparano facendo e vedendo fare (da altri principianti, ma anche dall’esperto); imparano comunicando le proprie azioni e ascoltando le comunicazioni degli altri principianti. Si tratta di un ambiente nel quale sicuramente l’allievo costruisce una conoscenza in prima persona, ma non è escluso, anzi è necessario, anche l’apprendimento per imitazione delle azioni dell’esperto”. Verifica e valutazione La fase di verifica e valutazione è parte integrante del processo educativo e permette di monitorare sia il raggiungimento degli obiettivi prefissati, sia l’efficacia della strategia didattica attuata. Le verifiche formative si possono effettuare durante lo svolgimento dell’attività didattica tramite la correzione degli esercizi o una serie di domande concernenti l’argomento trattato rivolte agli allievi al fine di richiamare e precisare i concetti, riassumere e puntualizzare le possibili applicazioni, fornire momenti di confronto sulle capacità espressive raggiunte dagli allievi e sulla effettiva e consapevole comprensione delle isometrie. Esse consentono di informare studenti e docenti sul grado di preparazione Gruppo 4 CPDM Progettazione educativa Le isometrie raggiunto dalla classe e permettono di attuare eventuali modifiche del proprio lavoro in itinere. La verifica sommativa permetterà di valutare la conoscenza e la comprensione dei concetti specifici e la capacità di applicazione e di collegamento logico degli argomenti. L’ uso di Cabrì Geometre Una caratteristica importante del Cabri Géometre II è la possibilità di definire relazioni tra oggetti e di esplorare graficamente le implicazioni. Poiché questo software consente di modificare molto velocemente le figure disegnate sullo schermo, ma ne mantiene le relazioni definite (es. un punto su una retta oppure una retta perpendicolare ad un’altra retta), esso è molto utile per effettuare esplorazioni sulle proprietà delle figure, osservare relazioni, pervenire autonomamente alla definizione di alcuni concetti e di alcune proprietà, formulare delle congetture e validare teoremi. In particolare, la possibilità offerta da Cabrì di modificare in modo continuo una figura fornisce l’occasione di uno studio efficace ed immediato delle trasformazioni geometriche. Utilizzando questo software lo studente ha infatti la possibilità di vedere “dal vivo” le proprietà delle trasformazioni. Resta sorpreso nello scoprire il concetto di invariante e viene invogliato alla ricerca dei motivi per cui alcuni elementi della figura risultano immutati rispetto ad una certa trasformazione. Cabrì può essere utilizzato in parallelo con lo svolgimento della teoria. La trattazione dei diversi argomenti può anzi iniziare proprio dall’utilizzo del software per fornire agli studenti solide basi intuitive sugli argomenti trattati e per coinvolgerli in una proficua attività di osservazione e di ricerca autonoma di proprietà e leggi prima che queste vengano formalizzate. Ricordiamo che nel programma Cabrì la barra degli strumenti contiene una collezione di pulsanti che consentono la creazione di varie costruzioni geometriche. In particolare, l’icona degli strumenti Trasforma contiene gli strumenti che consentono di eseguire i principali tipi di trasformazioni geometriche. Cliccando su tale icona e tenendo premuto il mouse compare l’elenco delle trasformazioni disponibili. Gruppo 4 CPDM