La classe IG, ha lavorato sui miti di Creta individuando in essi un vero e proprio ipertesto racchiuso nel quadro di Tiziano Vecellio "Il trionfo di Bacco e Arianna". MITO DEL MINOTAURO Minosse era il re di Creta. Aveva una moglie di nome Pasifae; loro due avevano una figlia di nome Arianna. La regina si innamorò di un toro, così si fece costruire una giovenca da Dedalo, famoso architetto di Creta. Dall’ unione tra Pasifae e il toro nacque il Minotauro, un mostro dal corpo metà uomo e metà toro. Esso si nutriva di care umana; per nutrirlo, ogni anno, venivano sacrificate sette fanciulle e sette fanciulli. Per la sua ferocia, venne rinchiuso in un labirinto costruito appositamente per lui da Dedalo. • Kyytjyydyj • Il minotauro Arrivato il momento di sacrificare anche Arianna, Egeo, il re di Atene, mandò suo figlio Teseo ad uccidere il Minotauro. Teseo promise a suo padre che, se sarebbe tornato con le vele bianche avrebbe significato la sua vittoria, se invece sarebbe tornato con le vele nere, voleva dire che era stato sconfitto. Arianna, innamorata di Teseo, gli diede un filo molto lungo che lo avrebbe aiutato ad uscire dal labirinto. Il Minotauro fu sconfitto e così Teseo e Arianna partirono con la sua nave. Ma lui, non la amava molto; perciò la abbandonò sull’isola di Nasso. Arianna, infuriata e delusa, gli mandò così tante maledizioni da scatenare una violenta tempesta che strappò a Teseo le vele bianche e fu costretto a issare quelle nere. Egeo, vedendo avvicinare la nave di suo figlio con le vele nere, si buttò nel mare per la disperazione. Così, in suo onore, nacque il Mar Egeo. Teseo che uccide il Minotauro Il labirinto in cui rinchiuso il Minotauro Arianna e il filo che dona a Teseo IL PERCORSO DI TESEO E ARIANNA LEGENDA PERCORSO CHE FA TESEO DA ATENE A CRETA PERCORSO CHE FANNO TESEO E ARIANNA DA CRETA ALL’ISOLA DI NASSO, DOVE ARIANNA VIENE ABBANDONATA IL TRIONFO DI BACCO E ARIANNA Questo quadro, dipinto da Tiziano, è intitolato ‘Il trionfo di Bacco e Arianna’. Raffigura la scena in cui Arianna è stata abbandonata sull’isola di Nasso da Teseo e Bacco, il dio del vino e dell’ebrezza, la invita a far parte del suo carro e a diventare immortale. Accanto ad Arianna che guarda la nave di Teseo allontanarsi, ci sono: un leone che rappresenta la forza; un ghepardo che simboleggia la velocità, un cane, simbolo della fedeltà ed una lumaca che rappresenta la lentezza della vita immortale. Ci sono molti altri personaggi: un giovane Satiro, dal corpo metà capra e metà uomo, delle giovani Menadi (= coloro che portano il canto), cioè ninfe che abitavano il bosco, Marsia che era un pastore, il quale aveva sfidato il dio Apollo nel canto ed infine Laoconte, sacerdote della città di Troia. Esso aveva predetto la caduta della città ed il dio Apollo per punirlo, poiché voleva la vittoria dei Greci, lo fece soffocare da dei serpenti. Tutti questi personaggi fanno parte del carro trionfale di Bacco, il quale, per dimostrare il suo affetto ad Arianna, le dedica una costellazione chiamata «Costellazione di Arianna», anch’essa raffigurata nel quadro.