ILL: Logica Lineare Intuizionista Simona Ronchi Della Rocca Le formule di ILL sono costruite con la grammatica seguente: A ::= a | A ( A | A ⊗ A | A&A | A ⊕ A |!A dove a appartiene a un insieme numerabile di variabili. Le formule saranno denotate da A, B, C. Una formula del tipo !A è detta modale, altrimenti è detta lineare. Considereremo le deuzioni modulo la regola di scambio, quindi un contesto è un multinsieme di formule, quindi i contesti sono definiti modulo la regola strutturale di scambio. I contesti sono denotati da Γ, ∆. !Γ denota un contesto in cui tutte le formule sono modali. IIL come calcolo dei sequenti Γ`A ∆, A ` B (Ax) (cut) A`A Γ`A Γ, ∆ ` B Γ, A ` B B, ∆ ` C (( L) (( R) Γ, A ( B, ∆ ` C Γ`A(B Γ, A, B ` C Γ`A (⊗L) Γ, A ⊗ B ` C Γ`A (&L) Γ, A&B(B&A) ` C Γ`B (&R) Γ ` A&B Γ, B ` C Γ`A (⊕L) Γ, A ⊕ B ` C (⊕R) Γ ` A ⊕ B(B ⊕ A) Γ, A ` B !Γ ` A (!L) Γ, !A ` B Γ`B (⊗R) Γ, ∆ ` A ⊗ B Γ, A(B) ` C Γ, A ` C ∆`B (!R) !Γ `!A Γ, !A, !A ` B (W ) (C) Γ, !A ` B Γ, !A ` B Cut-elimination Teorema 1 ILL gode della proprietà dell’eliminazione del taglio, cioè se Γ ` A, allora esiste una dimostrazione senza tagli che prova Γ ` A. Non si darà qui la dimostrazione completa, ma solo la trattazione dei vari casi. La dimostrazione completa è del tutto simile al caso intuizionista. 1 1. La formula di taglio non è creata dalle ultime regole prima del cut. ∆0 , A ` B 0 Γ0 ` A (R0 ) (R) Γ`A A, ∆ ` B (cut) Γ, ∆ ` B si riscrive in: Γ0 ` A A, ∆0 ` B 0 (cut) Γ0 , ∆ 0 ` B 0 (R, R0 ) Γ, ∆ ` B dove (R, R0 ) indica l’applicazione della regole (R) seguita dall’applicazione della regola (R0 ). 2. Introduzione destra e sinistra dello stesso connettivo. La trattazione è simile a quella dei casi simili nella logica intuizionista. Vediamo ad esempio il caso dell’implicazione lineare. Θ, A ` B Γ`A B, ∆ ` C (( R) (( L) Θ`A(B Γ, A ( B, ∆ ` C (cut) Γ, ∆, Θ ` C si riscrive in: Γ`A Θ, A ` B (cut) Γ, Θ ` B B, ∆ ` C (cut) Γ, ∆, Θ ` C 3. Regole che coinvolgono la modalità. 3.1 Γ, A ` B !∆ ` A (!R) Γ, !A ` B (!L) !∆ `!A (cut) Γ, !∆ ` B si riscrive in: !∆ ` A Γ, A ` B (cut) Γ, !∆ ` B 3.2 !∆ ` A Γ, !A, !A ` C (!R) !∆ `!A (C) Γ, !A ` C (cut) Γ, !∆ ` C si riscrive in: !∆ `!A Γ, !A, !A ` C (cut) !∆, Γ, !A ` C !∆ `!A (cut) !∆, !∆, Γ ` C (C, ..., C) Γ, !∆ ` C 2 dove (C, ..., C) denota il numero di applicazioni della regola (C) necessario per contrarre tutte le formule di !∆. 3.3 !Γ ` A (!R) !Γ `!A ∆`B (W ) ∆, !A ` B (cut) !Γ, ∆ ` B si riscrive in: ∆`B (W, ..., W ) !Γ, ∆ ` B dove (W, ..., W ) denota il numero di applicazioni della regole (W ) necessario per introdurre tutte le formule di !∆. ILL come deduzione naturale Il problema del disegno della deduzione naturale per ILL è discusso in [1]. Il problema è la regola di introduzione della modalità, che conservata in deduzione naturale fa perdere la proprietà di sostituzione. Qui è illustrata una proposta. (Ax) A`A Γ`A(B ∆`A Γ, A ` B (( E) (( I) Γ, ∆ ` B Γ`A⊗B Γ`A(B ∆, A, B ` C Γ`A (⊗E) Γ, ∆ ` C Γ ` A&B Γ`A (&E) Γ`B (&I) Γ ` A&B ∆`A⊕B Γ, A ` C Γ, B ` C Γ`A (⊕E) Γ, ∆ ` C (⊕I) Γ ` A ⊕ B(B ⊕ A) Γi `!Ai (1 ≤ i ≤ n) !A1 , ..., !An ` A (!E) (!I) Γ`A Γ`B (⊗I) Γ, ∆ ` A ⊗ B Γ ` A(B) Γ `!A ∆`B Γ1 , ..., Γn `!A Γ, !A, !A ` B (W ) (C) Γ, !A ` B Γ, !A ` B Denoteremo con `N e `S la derivabilità nella deduzione naturale e nel calcolo dei sequenti, rispettivamente. Teorema 2 (Equivalenza) Γ `N A se e solo se Γ `S A. La dimostrazione, in entrambe le direzioni, è per induzione sulla derivazione. Γ `S A implica Γ `N A. 3 Le introduzioni a destra, tranne per la modalità, rimangono invariate. Daremo solo qualche esempio per le introduzioni a sinistra e per la modalità. Se l’ultima regola è: Γ, A, B `S C (⊗L) Γ, A ⊗ B `S C assumiamo per ipotesi induttiva che Γ, A, B `N C. La corrispondente derivazione in `N è: A ⊗ B `N A ⊗ B Γ, A, B `N C (⊗E) Γ, A ⊗ B `N C Se l’ultima regola è: !Γ `S A (!R) !Γ `S !A e !Γ = {!Ai | 1 ≤ i ≤ n}, assumiamo per ipotesi induttiva che !Γ `N A. la corrispondente derivazione in `N è: !Ai `N !Ai !A1 , ..., !An `N A (1 ≤ i ≤ n) (!I) !Γ `N !A Se l’ultima regola è: Γ, A `S B (!L) Γ, !A `S B per induzione sia π una derivazione di Γ, A `N B. La derivazione voluta si ottiene rimpiazzando in π ogni assioma A `N A con la derivazione seguente: !A `N A (!E) . !A `N A Γ `N A implica Γ `S A. Le introduzioni a destra, tranne per la modalità, rimangono invariate. Daremo solo qualche esempio per le introduzioni a sinistra e per la modalità. Se l’ultima regola è: Γ `N A ⊗ B ∆, A, B `N C (⊗E) Γ, ∆ `N C assumiamo per ipotesi induttiva che Γ `S A ⊗ B e ∆, A, B `S C. La derivazione voluta è: ∆, A, B `S C (⊗L) ∆, A ⊗ B `S C Γ `S A ⊗ B (cut) Γ, ∆ `S C Se l’ultima regola è: Γi `N !Ai !A1 , ..., !An `N A (1 ≤ i ≤ n) (!I) Γ1 , ..., Γn `N !A 4 per ipotesi induttiva Γi `S !Ai voluta è: (1 ≤ i ≤ n) e !A1 , ..., !An `S A e la derivazione Γ1 `S !A1 !A1 , ..., !An `S A (cut) Γ2 `S !A2 Γ1 , !A2 , ..., !An `S A (cut...cut) Γ1 , ..., Γn `S !A normalizzazione La deduzione naturale gode di una parziale proprietà di normalizzazione, derivante dal fatto che la sostituzione non sempre è corretta: l’anomalia si presenta nel caso di una formula modale introdotta con il weakening. Teorema 3 Sia π una deduzione che prova Γ, A `N B e ∆ `N A. Se A non è stata introdotta in π con un weakening, allora Γ, ∆ `N B. Altrimenti, se A è stata introdotta con un weakening e (A modale implica che tutte le formule in ∆ sono modali) allora Γ, ∆ `N B. Daremo qui solo una dimostrazione intuitiva. Siano π1 e π2 le derivazioni che provano rispettivamente Γ, A `N B e ∆ `N A. Se A è lineare, allora in π1 esiste un solo assioma A `N A, che si può rimpiazzare con la derivazione π2 , ottenendo una derivazione di Γ, ∆ `N B. Se invece A =!C, possiamo avere in π1 : 1. alcuni assiomi del tipo !C `N !C; 2. una regola di weakening che introducono !C a sinistra. Quindi: 1. se ∆ =!∆0 , posso sostituire π2 a !C `N !C in π1 e ottengo ancora una derivazione corretta. Ma se ∆ non è modale, posso rimpiazzare l’assioma con la regola: ∆ `N !A !A `N !A (!I) ∆ `N !A 2. separiamo il caso in due sottocasi: 2.1 se ∆ =!∆0 e la regola di weakening in π1 è: Γ `N B (W ) Γ, !C `N B allora posso inserire, con tanti weakening quanto è necessario, tutte le formule di ∆, ottenendo cosı̀ una derivazione che prova Γ, ∆ `N B. 2.2 se ∆ non è composto tutto di formule modali, questo non è possibile, visto che con la regola (W ) si possono aggiungere solo formule modali. Definiamo il sistema ILLA (Logica Lineare Intuizionista Affine) come ILL, in deduzione naturale, con la regola (W ) non ristretta alle formule modali, cioè: Γ`B Γ, A ` B 5 (W ) Come nel caso intuizionista, una derivazione è normale se non contiene una introduzione di un connettivo immediatamente seguita dall’eliminazione dello stesso connettivo. Vale il seguente teorema: Teorema 4 (Normalizzazione) ILLA è normalizzabile. Infatti in questo caso il punto 2.2 precedente si può risolvere come il punto 2.1. References [1] Simona Ronchi Della Rocca and Luca Roversi, Lambda calculus and Intuitionistic Linear Logic ,Studia Logica,59,3, 1997. 6