I.P.C.L. “Ninni Cassarà” (Sezione di Terrasini) \ Classe V A \ Elettrizzazione, Forza di Coulomb LA CARICA E LA FORZA ELETTRICA Prof. Erasmo Modica [email protected] www.galois.it FENOMENI DI ELETTRIZZAZIONE Il termine elettricità deriva dalla parola greca élektron (= ambra) perché pare che un pastore ellenico, mentre cercava di pulire una bacchetta di ambra strofinandola contro il pelo di una delle sue pecore, abbia notato la proprietà di tale bacchetta di attirare a se dei pezzetti di legno. In natura esistono due tipologie di carica elettrica, classificate da Benjamin Franklin (1706-1790) come carica elettrica positiva e carica elettrica negativa. Inoltre, sappiamo che le cariche dello stesso segno si respingono e quelle di segno opposto si attraggono. Struttura dell’atomo Anche i corpi elettricamente neutri contengono cariche elettriche positive e negative che hanno la stessa quantità di carica: le prime vengono dette protoni, le seconde elettroni. I protoni e i neutroni (particelle prive di carica elettrica) sono contenuti all’interno del nucleo atomico, mentre gli elettroni orbitano intorno ad esso. L’atomo si presenta elettricamente neutro, in quanto possiedono lo stesso numero di protoni e di elettroni. Esso quando perde elettroni si carica positivamente e prende il nome di ione positivo, se acquista elettroni si carica negativamente e viene detto ione negativo. L’elettrizzazione di un corpo è un fenomeno fisico per cui si ha una sovrabbondanza di cariche di uno stesso segno nel corpo precedentemente neutro ed è associata ad un trasferimento di elettroni da un corpo ad un altro. Principio di conservazione della carica elettrica Fu formulato nel 1750 da Franklin e afferma che: la carica elettrica di un sistema chiuso, somma algebrica delle cariche elettriche positive e negative, non si crea né si distrugge. Elettrizzazione per strofinio Se sospendiamo mediante un filo di nylon una bacchetta di vetro e la strofiniamo con un panno di lana, avvicinando ad essa un’altra bacchetta di vetro notiamo che si genera una forza di tipo repulsivo; se, invece, avviciniamo una bacchetta di ebanite1, notiamo una forza di tipo attrattivo. E' possibile elettrizzare per strofinio tutti i materiali, purché essi siano tenuti su supporti isolanti. La scoperta del fenomeno di elettrizzazione per strofinio è dovuta al filosofo greco Talete di Mileto, il quale era a conoscenza (già nel VI secolo a.C.) anche del fatto che un minerale, la magnetite, era capace di attrarre il ferro ordinario. Lo studio dell’elettricità ebbe comunque inizio nel Rinascimento. 1 L’ebanite è una sostanza ottenuta come miscela di gomma naturale, zolfo e sostanza organiche. È conosciuta come gomma dura. Prof. E. Modica www.galois.it A.S. 2010/2011 I.P.C.L. “Ninni Cassarà” (Sezione di Terrasini) \ Classe V A \ Elettrizzazione, Forza di Coulomb Interazione vetro-vetro Interazione vetro-ebanite Conduttori e isolanti Se strofiniamo una chiave con un panno di lana tenendola a mani nude, essa non sarà in grado di attrarre dei pezzettini di carta. Se, invece, strofiniamo la chiave tenendola con un guanto di gomma, essa sarà capace di attrarre dei pezzettini di carta. Tale fatto è dovuto alla presenza in natura di due grandi categorie di materiali che hanno un comportamento elettrico differente. Materiale Definizione Struttura atomica Sono caratterizzati dalla presenza di elettroni liberi (detti elettroni di conduzione) di saltare da un atomo all’altro. Ciò dipende dal fatto che, nei legami metallici, gli elettroni degli ultimi livelli non sono ben legati agli atomi di appartenenza, quindi si spostano con più facilità da un atomo all’altro. Conduttore Materiale che permette lo scorrimento al suo interno della carica elettrica. Sono esempi di conduttori l’oro, e l’argento. Isolante (o dielettrico) Materiale in cui la carica Sono caratterizzati dalla presenza di elettroni ben elettrica non scorre facilmente. legati ai rispettivi nuclei, che occupano delle Sono esempi di isolanti la posizioni fisse e, quindi, non possono spostarsi. plastica e la gomma. Elettrizzazione per contatto Se si mette a contatto un corpo elettrizzato, per esempio negativamente, con un corpo neutro, parte degli elettroni del corpo elettrizzato vengono trasferiti al corpo neutro che, di conseguenza, si carica negativamente. L’effetto finale che si noterà è quello di repulsione tra i due corpi. Elettroscopio È un semplice dispositivo atto a rivelare lo stato di elettrizzazione dei corpi, esso è costituito da una bacchetta metallica terminante all’estremità superiore con una sferetta e all’estremità inferiore con due foglioline molto leggere, generalmente di oro. La carica elettrica, trasmessa per contatto da un corpo elettrizzato alla sferetta fa divergere le foglioline. Se si avvicina un altro corpo dotato della stessa carica, le foglioline divergono ancora di più; mentre se si avvicina un corpo di carica opposta, le foglioline di chiudono. Prof. E. Modica www.galois.it A.S. 2010/2011 I.P.C.L. “Ninni Cassarà” (Sezione di Terrasini) \ Classe V A \ Elettrizzazione, Forza di Coulomb Elettrizzazione per induzione elettrostatica Si definisce induzione elettrostatica il fenomeno di ridistribuzione della carica elettrica in un conduttore per effetto della vicinanza di un corpo carico. Osservazione: Si noti che l’induzione è un fenomeno che riguarda i corpi conduttori! Quando si avvicina un corpo carico, per esempio, negativamente (inducente) a un conduttore (indotto) allo stato neutro, quest’ultimo si carica di segno opposto nella parte più vicina all’inducente e dello stesso segno nella parte più lontana. L’indotto torna allo stato neutro con l’allontanamento dell’inducente. Se tocchiamo con un dito il conduttore, il corpo umano, essendo anch’esso conduttore, fa sì che le cariche negative vengano scaricate a terra e il conduttore rimarrà carico positivamente. Polarizzazione degli isolanti Si definisce polarizzazione il fenomeno di ridistribuzione della carica elettrica in un isolante per effetto della vicinanza di un corpo carico. Esistono due tipologie di polarizzazione: la polarizzazione per deformazione e la polarizzazione per orientamento. Tipo di polarizzazione Per deformazione Per orientamento Prof. E. Modica www.galois.it A.S. 2010/2011 Spiegazione Se si avvicina una bacchetta carica positivamente ad un isolante, si nota che essa attrae a sé gli elettroni dell’isolante senza strapparli ad esso. L’effetto macroscopico che si nota è una deformazione e un orientamento delle molecole. L’isolante rimane neutro, ma tutti gli atomi sono orientati in modo da avere le cariche negative rivolte verso il corpo, mentre le positive dalla parte opposta. Se si avvicina un corpo carico positivamente C ad un isolante costituito da molecole polari (alcool, acqua, etc.), esso comporta un orientamento delle molecole che si dispongono in modo da rivolgere la parte negativa verso C e quella negativa dalla parte opposta. Rappresentazione I.P.C.L. “Ninni Cassarà” (Sezione di Terrasini) \ Classe V A \ Elettrizzazione, Forza di Coulomb LA LEGGE DI COULOMB Il fisico francese Charles Augustin de Coulomb (1736-1806) nel 1777 inventò uno strumento, detto bilancia di torsione, costituito da una bacchetta sospesa mediante un filo. Alle estremità di tale bacchetta sono posizionati una sferetta carica e un’altra sferetta che fa da contrappeso. Quando si avvicina alla sfera carica un altro corpo carico dello stesso tipo, si assiste ad una torsione della bacchetta. Coulomb notò che tale torsione era maggiore all’aumentare dell’intensità delle cariche che interagivano; mentre era minore all’aumentare della distanza tra i corpi carichi. Dopo aver effettuato tantissimi esperimenti, Coulomb pervenne all’espressione matematica della sua legge di attrazione o repulsione di due cariche elettriche, nota come legge di Coulomb: l’intensità della forza elettrica con cui si attraggono o si respingono due cariche elettriche poste nel vuoto è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza π1 π2 π2 in cui π1 e π2 sono due cariche puntiformi poste a distanza π tra loro e π una costante che nel vuoto πΉ0 = π β assume il valore 9 β 109 πβπ 2 πΆ2 nel sistema SI in cui le cariche si misurano in coulomb (C). Principio di sovrapposizione: La forza elettrica con la quale due corpi interagiscono è la risultante delle forze che le particelle dell’uno esercitano sulle particelle dell’altro, calcolata col metodo del parallelogramma. La legge di Coulomb nel mezzo Se due cariche elettriche si trovano immerse in un mezzo isolante, l’intensità della forza di Coulomb risulta ridotta di un fattore ο₯ r – costante dielettrica relativa – che è definito come rapporto dell’intensità della forza d’interazione di due cariche poste nel vuoto πΉ0 e l’intensità della forza d’interazione fra le stesse due cariche poste alla stessa distanza nel mezzo considerato, in formule: ππ = πΉ0 πΉ La legge di Coulomb diventa quindi: πΉ= Prof. E. Modica www.galois.it A.S. 2010/2011 π π1 π2 β ππ π 2