7. FARMACI: Proteina seta aiuta a conservare vaccini e antibiotici

7. FARMACI: Proteina seta aiuta a conservare vaccini e antibiotici
Una proteina della seta può essere usata per stabilizzare vaccini e antibiotici permettendo
di conservarli a temperatura ambiente e minimizzare le perdite di questi prodotti durante
lo stoccaggio e la distribuzione anche in zone con limitate infrastrutture come i Paesi in via
di sviluppo. Lo dimostra uno studio condotto negli Stati Uniti dalla Tufts University e
pubblicato sulla rivista dell'Accademia di Scienza Americana (Pnas). Il risultato supera,
sottolineano gli esperti, un serio ostacolo all'uso efficace di molti farmaci salva-vita: il loro
mantenimento a freddo per evitare la degradazione indotta da temperature e umidità. La
maggior parte dei vaccini, enzimi e anticorpi e molti antibiotici e altri farmaci richiedono la
refrigerazione costante dalla produzione alla consegna per mantenere la loro efficacia. Si
stima che in tutto il mondo circa la metà dei vaccini siano persi a causa dell'interruzione
della catena del freddo. I ricercatori hanno scoperto che una proteina della seta, chiamata
fibroina, funziona come stabilizzante conservando l'efficacia sia di vaccini sia di farmaci
anche se esposti a temperature superiori ai 60 gradi. La funzione della proteina dipende
dalle catene degli aminoacidi che si piegano in forme specifiche e che sono composte da
fogli cristallini che hanno numerose piccole tasche che intrappolano le biomolecole e le
proteggono da umidità e temperature elevate. In pratica funzionano come un imballaggio
di plastica a bolle, il pluriball, su scala nanometrica. Gli esperimenti sono stati condotti
usando la proteina come stabilizzante per i vaccini di morbillo, parotite e rosolia e per
farmaci come penicillina e antibatterici. La proteina della seta ha conservato l'efficacia di
questi prodotti farmaceutici in un ampio intervallo di temperature (fino anche a 60 gradi).
"La proteina della seta usata come stabilizzante - ha osservato Jeney Zhang, principale
autore del lavoro - ha il potenziale di cambiare significativamente il modo in cui
immagazzinare e distribuire prodotti farmaceutici, in particolare nei Paesi in via di
sviluppo".