UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ TRASMISSIONE DEL CALORE INTERAZIONE ENERGIA MATERIA II°Principio Termodinamica → Q passa da T1 a T2 con T1 > T2 La trasmissione dell'energia termica è influenzata non solo dalla differenza di temperatura ma anche dai corpi particolari coinvolti negli scambi, così come in parte si è visto considerando la capacità termica. Questa caratteristica non si riferisce propriamente a fenomeni di trasporto dell'energia, che invece vengono distinti in tre modalità diverse: 1) Conduzione, quando il trasporto è dovuto al contatto e solo alle caratteristiche del materiale, avviene al suo interno e non si ha movimento di masse. 2) Convezione, quando l'energia si trasmette come per la conduzione, ma si ha anche lo spostamento di masse. 3) Irraggiamento, quando l'energia viene emessa dai corpi sotto forma di radiazioni elettromagnetiche. 4) Ebollizione-Condensazione come convezione ma con cambiamento di fase Sono quindi le diverse caratteristiche dei materiali che condizionano le modalità di trasmissione dell'energia termica. In generale tali modalità saranno presenti contemporaneamente e si influenzeranno vicendevolmente; di solito si considera che possano essere analizzate separatamente. pag. 1-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ La Temperatura è uno Scalare Il Flusso Termico è un Vettore Conduzione Nel caso della viscosità abbiamo visto che lo sforzo tangenziale è dato da ∂u ∂y τ xy == − µ Nel caso della trasmissione del calore, fino ad ora considerata in termodinamica senza valutare le necessarie differenze di temperatura, J. B. Fourier introdusse, con una memoria presentata all'Academie de France nel 1807, l'analoga "legge di Fourier": q' =Q'/A= - k dT/dx cioè il flusso termico q' è proporzionale, secondo una costante propria del materiale, al gradiente termico lungo la direzione di propagazione del calore; per flusso si intende l'energia termica che attraversa l'unità di superficie nell'unità di tempo. Il segno negativo è legato al fatto di considerare positivo il calore che passa da una temperatura superiore ad una inferiore, in accordo col secondo principio della pag. 2-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ termodinamica, e quindi nel senso negativo del gradiente di T; k può variare sia con la temperatura che con la direzione, ma in generale lo si assume costante. y Derivazione dell'equazione della conduzione q'x+dx Si consideri, entro un corpo solido, un piccolo elemento di materiale avente la forma di un parallelepipedo rettangolo di spigoli dx, dy e dz paralleli rispettivamente agli assi x, y e z. Per ottenere un'equazione per la distribuzione di temperatura, si scriva il bilancio di energia per z l'elemento potenza termica entrante + potenza termica generata da sorgenti interne = potenza termica uscente q'x dx + x variazione dell'energia interna nell'unità di tempo Tale bilancio può porsi nella forma simbolica pag. 3-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ (Q'x +Q' y +Q'z ) + q'g (dx⋅ dy⋅ dz) = ∂T (Q'x+dx +Q' y+dy +Q'z+dz ) + c ⋅ ρ ⋅ (dx⋅ dy⋅ dz) ∂τ in cui la potenza termica generata per unità di volume, q'g, e la temperatura, T, sono in generale funzioni delle tre coordinate x, y, z e del tempo τ. La potenza termica che nell'unità di tempo entra per conduzione nell'elemento considerato lungo la direzione x attraverso la faccia di sinistra, Q'x, può essere scritta: ∂T Q'x = − k dydz ∂x Il gradiente di temperatura è espresso come derivata parziale perchè T è funzione non solo di x ma anche di y, z e τ. La potenza termica conduttiva che esce dalla faccia di destra a x+dx, Q'x+dx, e' data da: ∂T ∂ ∂T Q' x + dx = − k + − k dx dydz ∂x ∂x ∂x pag. 4-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Sottraendo la potenza termica uscente dall'elemento da quella che vi entra, si ottiene: ∂T ∂ k ∂x Q' x −Q' x + dx = dxdydz ∂x ed analogamente per le direzioni y e x. Sostituendo le relazioni ottenute nel bilancio di energia e dividendo ciascun termine per dxdydz, si ha: ∂ ∂T ∂ ∂T ∂ ∂T ∂T + k k + k + q' g = cρ ∂x ∂x ∂y ∂y ∂z ∂z ∂τ se il calore specifico e la densità sono indipendenti dal tempo. Se anche k viene ritenuta uniforme sulle tre direzioni, si può scrivere: 2 2 2 ∂ T ∂ T ∂ T q ' g 1 ∂T + 2 + 2 + = 2 k a ∂τ ∂x ∂y ∂z pag. 5-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ in cui la costante a=k/cρ è chiamata diffusività termica ed è misurata in m2/s. Questa è l'equazione generale della conduzione del calore che, in assenza di generazione diviene l'equazione di Fourier 2 2 2 ∂ T ∂ T ∂ T 1 ∂T + 2 + 2 = 2 ∂x ∂y ∂z a ∂τ Nel caso stazionario e con generazione si ha l'equazione di Poisson 2 2 2 ∂ T ∂ T ∂ T q' g + 2 + 2 + =0 2 ∂x ∂y ∂z k pag. 6-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nel caso stazionario e senza generazione l'equazione di Laplace : 2 2 2 ∂T ∂T ∂T + 2 + 2 =0 2 ∂x ∂y ∂z 2 2 2 esprimibile anche come ∇ T =0 2 ∂ ∂ ∂ ∇ = 2+ 2+ 2 dove: ∂x ∂y ∂z 2 Cambiando le coordinate di riferimento avremo: 2 In coordinate cilindriche ∂ 1 ∂ 2 2 2 1 ∂ ∂ ∇ = 2+ + 2 + 2 2 ∂r r ∂r r ∂ϕ ∂z 2 2 1 ∂2 In coordinate sferiche ∇ 2 = ∂ + 2 ∂ + 1 ∂ + cot ϕ ∂ + ∂r 2 r ∂r r 2 ∂ϕ 2 r 2 ∂ϕ r 2 sin 2 ϕ ∂ψ 2 pag. 7-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Conduzione termica in regime stazionario Le equazioni sopra espresse pongono problemi per la soluzione analitica anche nell'ipotesi di stazionarietà; soluzioni semplici sono possibili solo se la particolare geometria del sistema in esame consente di considerare il flusso termico q' monodirezionale, in modo da prendere in esame solo una componente delle equazioni. Limitiamo lo studio a materiali solidi, omogenei ed isotropi con parametri indipendenti dalla temperatura. Strato piano semplice In assenza di generazione, per k indipendente da T, vale l'equazione di Laplace e quindi se si ammette che il flusso termico avvenga solo in direzione x (monodimensionale) si ha: ∂ 2T =0 2 da cui ∂x per x = 0, T = T1; T = C1x + C2 ; per le condizioni al contorno sono x = s, T = T2 per cui: pag. 8-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ C2= T1 ; C1= (T2 – T1) / s da cui T = T1+(T2 – T1) x / s La temperatura quindi varia linearmente con lo spessore. Avremmo potuto integrare direttamente la legge di Fourier separando le variabili ed ottenere: T1 T2 q'= k(T1-T2)/s Quindi se lo strato piano ha una superficie A il calore trasmesso nell'unità di tempo sarà: Q'= (T2- T1)/(s/kA) s x dove s/kA rappresenta la resistenza termica dello strato. L'espressione del flusso termico è formalmente identica alla legge di Ohm pag. 9-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ I=∆V/R per cui si ha la seguente analogia: corrente elettrica differenza di potenziale resistenza elettrica → → → flusso di calore differenza di temperatura resistenza termica pag. 10-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Parete piana omogenea ed isotropa con k=a+bT d dT dT (a + bT ) = 0 ⇒ (a + bT ) = A ⇒ dx dx dx 2 T ∫ (a + bT )dT = ∫ Adx ⇒ aT + b 2 = Ax + B T12 T = T1 per x = 0 ⇒ B = aT1 + b 2 T22 T12 T = T2 per x = s ⇒ aT2 + b = As + aT1 + b 2 2 a b 2 cioè A = (T2 − T1 ) + T2 − T12 s 2s ( Posto b>0 T1 T2 b<0 ) s k1 + k 2 T1 + T2 = a+b km = 2 2 x pag. 11-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ T −T A = 2 1 km s T2 T12 T −T da cui : aT + b = aT1 + b + km 2 1 x 2 2 s Q dT dT T2 − T1 q = = −(a + bT ) ; ma (a + bT ) = A= km S dx dx s T1 − T2 per cui q = k m s T1 T2 T3 Strato piano composto Considerando la figura, in condizioni monodimensionali, nel primo strato sarà qa sa qb sb T1 − T2 = ; T2 − T3 = ka kb per la conservazione dell'energia q=qa=qb e sa sb x pag. 12-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ T1 − T2 T2 − T1 qa = k a x ; Ta (x ) = T1 + sa sa T2 − T3 T3 − T2 ( x − sa ) qb = kb ; Tb (x ) = T2 + sb sb sommando membro a membro si ottiene: s a sb T1 − T3 T1 − T3 = q + e q = s a sb k a kb + k a kb Con l'analogia elettrica si vede che equivale ad una serie di due resistenze Rt= Ra+ Rb = (sa/ka + sb/kb)/A pag. 13-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Strato cilindrico semplice Assumendo come riferimento spaziale delle coordinate cilindriche, come si vede in figura, potremo considerare la situazione monodimensionale lungo la direzione r, con le proprietà del materiale e le distribuzioni di temperatura indipendenti dalla coordinata z e dall'angolo ϕ. Nuovamente potremo integrare l'equazione di Laplace, espressa in coordinate cilindriche, con le condizioni al L contorno: k = cost ; T = T1 per r = r1 ; T = T2 per r = r2 ; per simmetria : ∂T ∂T =0 ; =0 ∂ϕ ∂z ∂ 2T 1 ∂T d dT + = 0 o anche r =0 2 ∂r r ∂r dr dr dT dr integrando : r = A ; ∫ dT = A∫ da cui : dr r r2 T1 r1 T2 pag. 14-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ T = A ln r + B A= → T1 = A ln r1 + B ; T2 = A ln r2 + B per cui : T1 − T2 T −T ; B = T1 − 1 2 ln r1 r r ln 1 ln 1 r2 r2 e sostituendo si ottiene: T1 − T2 r T = T1 + ln r1 r1 ln r2 La distribuzione di temperatura è di tipo logaritmico. Il calore scambiato per unità di lunghezza è esprimibile come: Q dT Q T1 − T2 = −λ 2πr = −λ 2π cioè : r L dr L ln 1 r2 Si poteva integrare direttamente l'equazione di Fourier che assume la forma: q' = - k dT/dr che puo' essere scritta come Q/L = - k 2 π r dT/dr pag. 15-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ da cui si avrà, integrando dopo aver separato le variabili e considerando Q costante per la conservazione dell'energia: Q = L 2 π k (T1- T2)/ln(r2/r1) La resistenza termica dello strato cilindrico al raggio r è data da: R = ln(r/r1)/(2 π kL) Procedendo in maniera analoga possiamo ricavare la quantità di calore scambiata attraverso uno strato cilindrico composto. Si ottiene: 2πL(T1 − T2 ) (T1 − T2 ) Q= = ln(r / r1 ) ln(r2 / r ) R1 + R2 + k1 k2 pag. 16-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Conduzione stazionaria con generazione Piano All'interno dello strato di figura, vi sia una generazione uniforme di calore qg per unità di volume e di tempo. Nel nostro caso l'equazione di Poisson si riduce a: 2 2 d T/dx + qg/k = 0 Integrando si ha: 2 T = - qgx /2k +C1x - C2 che, imponendo il valore della temperatura T1 per x=s ed x=-s, fornisce: 2 2 T = T1 + (s - x ) qg/2k x -s 0 s L'andamento risulta quindi parabolico e la TMAX si ha per x = 0 2 TMAX = T1 + s qg/2k pag. 17-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Cilindro Esempio: conduttore percorso da corrente costante. Il conduttore è cilindrico di raggio r0, lunghezza L, percorso da una corrente I ad una tensione V e immerso in aria a temperatura Te. L'equazione di Poisson è: d 2T 1 dT q g V ⋅I + + = q = 0 con g dr 2 r dr k π ⋅ r02 ⋅ L ; moltiplicando per r qg d 2T dT d dT r = −r 2 − = − r k dr dr dr dr Integrando: qg r 2 dT == −r +A e di nuovo: k2 dr qg r 2 T =− + A ln r + B con le condizioni al contorno: k 4 pag. 18-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ dT =0 dr r = 0 Quindi A=0 e e T=Ts B = Ts + per r=r0 2 g 0 q r 4k da cui T = Ts + ( q g r02 − r 2 ) 4k Se invece imponiamo una condizione di flusso anche all'esterno, utilizzando la Legge di Newton per la convezione: Q = S h (Ts- Te) che definisce il coefficiente di convezione h, la seconda condizione al contorno diviene: dT − k = h(Ts − Te ) dr r = r0 Le due condizioni portano: A=0 B = Te + q g r02 4k + q g r0 2h quindi: pag. 19-20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Fisica Tecnica G. Grazzini ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ T = Te + ( qg r02 − r 2 4k )+ q r g 0 2h che per il conduttore comporta: VI 2k 1 + per r = 0 T0 = Te + 4πkL hr0 VI e TS = Te + 2πhr0 L per r = r0 In ambedue i casi la temperatura massima è sull'asse. pag. 20-20