Esame Vlr normale Utilità/verifica da 5.000mmc a 10.000mmc Verifica la quantità di: Leucociti- I globuli bianchi (GB) svolgono una parte fondamentale nella difesa da agenti estranei o patogeni. La causa più frequente di un aumento moderato dei globuli bianchi è l'esposizione dell'organismo ad un'infiammazione provocata da agenti non patogeni. Può causare inoltre un aumento dei leucociti anche ogni forma di stress eccessivo e tutti gli stati di shock. Un forte incremento del numero dei leucociti è presente nelle malattie più gravi del sistema sanguigno (leucemie). Un calo di leucociti si può trovare in quadri di infezione molto gravi, sintomatici di stati di esaurimento del sistema di difesa, di danni al midollo osseo (ad esempio a causa di medicine, radioterapia o sostanze chimiche), in molte infezioni da virus e in alcune malattie del sistema sanguigno. Emocromo Leucociti Eritrociti (RBC) nell'uomo: da 4,5milioni\mmc a 6,1milioni\mmc nella donna: da 3,9milioni\mmc a 5,4milioni\mmc Eritrociti- Sono i responsabili del trasporto di ossigeno per la respirazione cellulare. Si formano nel midollo osseo e per la loro produzione sono necessarie alcune sostanze come la Vitamina B12, l'Acido Folico e il Ferro. Vengono segregati nella milza e nell'intero sistema reticolo endoteliale e scomposti. La loro materia prima viene in massima parte riutilizzata per i nuovi GR. La riduzione dei RBC si dice anemia e può verificarsi a seguito della perdita attraverso un'emorragia evidente interna o nascosta ad esempio nelle feci o nell'urina, incompleta o difettosa struttura degli stessi GR (carenza di Vitamina B12, Acido Folico e Ferro), decomposizione troppo veloce o distruzione abnorme dei GR (forma difettosa, patologia del sistema reticolo endoteliale). L'aumento degli eritrociti può essere dovuto ad un minore apporto di ossigeno dall'esterno (lunga permanenza ad alte quota), una ridotta concentrazione interna di ossigeno (malattie polmonari o cardiache croniche), una malattia del midollo osseo per produzione eccessiva dei RBC, Emoglobina (proteina del sangue deputata al trasporto dell’ossigeno dal ambiente esterno all’interno). Emoglobina (Hb) nell’uomo: da 13g\dl a 18g\dl nella donna: da 12g\dl a 16g\dl Emoglobina- E’ definito come il pigmento dei globuli rossi atto a trasportare l’ossigeno ai tessuti. Quando l’HB, all’interno dei polmoni tramite il processo di respirazione, si lega all’ossigeno si chiama ossiemoglobina, un composto che conferisce al sangue il caratteristico colore rosso vivo. Spesso in base al colore del sangue è possibile distinguere se un'emorragia è arteriosa o venosa. Normalmente il valore dell'emoglobina è direttamente correlato al numero di eritrociti, quindi una loro carenza indica generalmente anche una scarsità di emoglobina. Un abbassamento del valore dell'emoglobina è perciò sintomo di un'anemia. Anche nel caso di aumento dell'emoglobina si può prevedere un incremento dei globuli rossi (poliglobulia), le possibili cause sono quindi le stesse dell'aumento del numero di eritrociti. Ematocrito (HMT) nell’uomo: dal 42 al 50% nella donna: dal 36 al 45% Ematocrito- Attraverso un processo di centrifugazione, il sangue viene scomposto in parte corpuscolata e liquida, descrivendo quindi la quantità percentuale dei RBC (globuli rossi), rispetto al sangue totale. L'ematocrito costituisce quindi un altro parametro per definire la reale quantità di globuli rossi atti a trasportare ossigeno ai tessuti ed escludere anemie. Una riduzione dell'ematocrito significa che o la parte corpuscolata del sangue è diminuita (parimenti dovrebbero essersi abbassati anche il numero degli eritrociti e il valore dell'emoglobina) o che la parte liquida (ad esempio per una iperidrata-zione del corpo) è aumentata. Un aumento dell'ematocrito può significare o un incremento della parte del sangue corpuscolata (poliglobulia) o una diminuzione della parte fluida (disidratazione molto grave del corpo detta ispissatio sanguinis). MCV da 82 a 98 MCV- (Mean Corpuscolar Volume = volume medio dei globuli rossi) HMT/n° globuli rossi in milioni 80-94 femtolitri. Il volume corpuscolare medio dei globuli rossi (si ottiene dividendo l’ematocrito per il numero dei globuli rossi).Presenza di microciti (eritrociti di dimensioni inferiori rispetto alla norma: riscontra nelle anemie sideropeniche e talassemie), MCH 27 a 32 MCH- (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di emoglobina presente in ciascun globulo rosso) Hb/n° globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi Il contenuto medio di emoglobina per ciascun globulo rosso (si ottiene dividendo l’HB espressa in g/dl per il numero dei globuli rossi nello stesso volume). MCHC dal 33 al 37% MCHC- (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration = concentrazione media di emoglobina in ciascun globulo) Hb/HMT 28-36 g/100ml di soli globuli rossi. La concentrazione corpuscolare media di emoglobina é il rapporto fra la quantità di emoglobina in g/dl e il volume dei globuli rossi espressi nell’ematocrito. RDW dal 11 al 16,5% RDW- E' l'indice di distribuzione dei volumi eritrocitari. da 150.000mmc a 400.000mmc Piastrine- Sono una delle componenti più importanti del sangue: con il loro aiuto infatti, le ferite dei vasi purchè non troppo estese, vengono rimarginate normalmente entro tre minuti. Quando un vaso subisce una lesione, le piastrine si depositano sui bordi della ferita, formando un tampone (trombo) che dovrebbe impedire un'ulteriore perdita di sangue. Le piastrine cedono inoltre alcune "sostanze" che avviano appunto la coagulazione attirando altre cellule deputate alla riparazione dei danni. Perchè si esegue. Rialzi transitori delle piastrine si riscontrano ad esempio in seguito a gravi malattie infettive, in seguito a perdite acute di sangue, asportazione o lesione della milza (organo con funzione di deposito delle piastrine). Un forte rialzo dei valori delle piastrine porta ad un elevato rischio di trombosi. Cause della diminuzione del numero delle piastrine si possono trovare nei disturbi di produzione nel midollo osseo, ad esempio a causa di danni da raggi o da farmaci, ma anche per una carenza cronica di vitamina B12 e acido folico. Inoltre alcune malattie maligne del midollo osseo (ad esempio la leucemia) possono ridurre o ostacolare la produzione di piastrine. Un marcato abbassamento del numero di piastrine porta al mancato funzionamento del meccanismo della coagulazio-ne con il rischio di emorragia. Piastrine Formula Leucocitaria Granulociti si distinguono a loro volta in: Neutrofili dal 45 al 70% della quantità complessiva Granulociti neutrofili- L’aumento dei Neutrofili può avvenire per sforzi fisici, stress, gravidanza, ciclo mestruale, infezioni batteriche, ustioni, emorragie, disturbi metabolici come il diabete, farmaci cortisonici, leucocemie. La diminuzione dei neutrofili può avvenire per infezioni batteriche, virali e parassitose o per scarsa produzione degli elementi da parte del midollo; per aumento dell’attività di distruzione da parte della milza; per malattie autoimmuni. Eosinofili dal 1 al 5% della quantità complessiva Granulociti eosinofili- Sono le particelle deputate al contrasto di alcune malattie allergiche (asma bronchiale, rinite allergica, orticaria...) e di parassitosi. Aumentano, durante fenomeni allergici di qualsiasi natura e in fenomeni infezioni da alcuni tipi di parassiti e nel caso di autoimmunità. Diminuiscono in caso d’infezioni batteriche gravi. Basofili dallo 0 al 0,7% della quantità complessiva Linfociti Monociti dal 20 al 40% della quantità complessiva dal 3 al 7% della quantità complessiva Granulociti basofili - Sono le particelle deputate alla produzione delle immunoglobuline. Contengono istamina che, se liberata in eccesso nel sangue e nei tessuti, provoca sintomi fastidiosi (come il prurito) per combattere i quali si usano spesso farmaci (antistaminici). L’aumento dei basofili avviene in alcune malattie autoimmuni, nella malattia di Hodgkin per maggiore produzione delle immunoglobuline. La diminuzione dei basofili si avvera per aumento della distruzione da parte della milza e nelle gravi immunodeficienze. Linfociti sono le cellule circolanti deputate alla difesa specializzata contro agenti estranei. In realtà i linfociti comprendono diversi sottotipi: i principali sono i Linfociti B, Linfociti T, Natural Killer. Linfociti B, in presenza dell’agente estraneo (antigene) si moltiplicano e si trasformano in plasmacellule secernendo le immunoglobuline (anticorpi) per la difesa immediata o umorale. I Linfociti T non producono anticorpi, ma elaborano altre molecole importanti nella difesa dalle infezioni, soprattutto virali. Essi, inoltre, sono in grado di riconoscere in modo specifico cellule estranee e svolgono un ruolo essenziale nella difesa dell'organismo dai tumori e nel rigetto dei trapianti. Le cellule Natural Killer (NK) sono simili ai linfociti T. L’aumento dei linfociti avviene nelle infezioni batteriche e virali; nei processi allergici; nelle leucemie linfoidi, in alcune malattie dell’apparato endocrino come l’ipertiroidismo. In condizioni normali le plasmacellule non sono presenti nel sangue; si osserva invece nel mieloma multiplo, nella mononucleosi infettiva, nel morbillo, nella rosolia e nella varicella. Una piccola diminuzione può essere addebitata a deficit immunitari acquisiti con infezioni croniche. In caso di immunodeficienze dopo infezioni o dopo chemioterapie o per malattie autoimmuni (del rene, della tiroide) o per leucemie la diminuzione deve essere molto importante. Monociti- Sono cellule circolanti di grandi dimensioni deputati alla difesa immunitaria mediata da cellule soprattutto attraverso fagocitosi. L’agente estraneo viene letteralmente mangiato e metabolizzato all’interno. L’aumento dei monociti avviene in alcune malattie (come la tubercolosi, la malaria etc) o altri processi patologici (malattie autoimmuni) come risposta di difesa in cui viene chiamato in causa soprattutto il sistema immunitario mediato da cellule (linfociti T e monociti). Nelle leucemie mieloidi e nei linfomi si ha semplicemente la iperproduzione o neoplasia di queste cellule. Esame Vlr normale Albumina 55-65% oppure 3,5-5g/100 ml. Albumina- E' una proteina prodotta nel fegato ; ha molte funzioni, ma la più importante è quella di mantenere costante il livello dei liquidi nei vasi sanguigni; quando i livelli sono bassi i liquidi si diffondono nei tessuti, causando gonfiore. Valori superiori al normale possono essere determinati da disidratazione, da sarcoidosi, da tromboangioite o morbo di Bürger. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da alcolismo, da deficit ereditario, da cirrosi epatica, da collagenopatia, da gravidanza, da infiammazioni, da insufficienza renale cronica, da ipertiroidismo, da leucemie, da malnutrizione, da neoplasie maligne, da pancreatite, da ustioni. ALT o 10 e 40 U/l per gli uomini e tra 5 e 35 U/l per le donne. ALT GPT- Enzima molto importante presente nel fegato. Si chiama "transaminasi glutamico piruvica", in sigla GPT oppure ALT (alanino amino transferasi); le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità dell’alterazione del fegato. Valori normali dovrebbero essere compresi tra Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da uso di contraccettivi, da distrofia muscolare, da emolisi, da epatiti, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi, da obesità, da pancreatite, da scompenso circolatorio, da traumi. 40-45 U/l negli adulti e fino a 80 U/l nei bambini AST o GOT- Enzima molto importante, si chiama "transaminasi glutamico-ossalacetico" che in sigla si definisce GOT oppure AST (aspartato transferasi). È presente nel fegato e viene analizzato per studiare le condizioni di questo organo, ma anche per valutare eventuali lesioni del muscolo cardiaco oppure alterazioni di quei muscoli che coordinano i movimenti dello scheletro. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da alcolismo, da asma, da cirrosi epatica, da distrofia muscolare, da epatite, da gotta, da infarto del miocardio, da interventi chirurgici, da leptospirosi, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi, da pancreatite. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diabete, da dialisi, da gravidanza. transaminasi GPT AST o trasaminasi GOT Bilirubina Calcio Colesterol HDLbuono Utilità/verifica S M A 20 Diretta- inf 0.2mg/100ml Indiretta- inf 1mg/100ml. Bilirubina- E' un pigmento contenuto nella bile dell'uomo. Essa si riforma in seguito alla demolizione dell’emoglobina appartenenti ai globuli rossi smantellati al termine della loro vita (circa 120 giorni). Questa bilirubina viene trasportata dal sangue che la trasforma per renderla solubile in acqua. Si divide in bilirubina diretta (già formata dal fegato) indiretta (non ancora "lavorata" dal fegato).Se il fegato si ammala oppure vengono distrutti globuli rossi in eccesso (anemia emolitica) la bilirubina aumenta. Il suo aumento si accompagna ad una colorazione della congiuntiva oculare e della pelle (ittero). Sono considerati valori normali 9 11 mg/100 ml di sangue (nel bambino 10 - 12) Calcio- E’ un metallo che entra (come ione, particella con carica positiva) nella maggior parte dei processi biologici. La ricerca di questa sostanza è molto richiesta, perchè il calcio è fondamentale per il nostro corpo. È essenziale non solo per la formazione e lo sviluppo delle ossa, dei denti e delle unghie, ma anche per il processo di coagulazione del sangue, per l’attività dei muscoli e per il sistema nervoso centrale, per la digestione di alcuni cibi. L’organismo lo assorbe attraverso gli alimenti, del quale ne sono particolarmente ricchi il latte e i suoi derivati, le uova, il pesce, la frutta, gli ortaggi a foglia verde. La sua presenza nel sangue è detta calcemia. Un aumento marcato (ipercalcemia) può causare calcificazioni, alterazioni dell’elettrocardiogramma, stitichezza, nausea, calcoli renali. Una diminuizione marcata provoca la tetania (contrazione muscolare involontaria). Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da acromegalia, dall’uso di contraccettivi, da farmaci cortisonici, da diuretici, da iperparatiroidismo, da iperprotidemia, da ipersensibilità alla vitamina D, da ipervitaminosi D, da leucemia, da linfomi, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da morbo di Hodgkin, da morbo di Paget, da malattia di Von Recklinghausen da sarcoidosi, da tireotossicosi, da uso di farmaci contenenti litio. Valori inferiori al normale possono essere causati da carenza di vitamina D, da cirrosi epatica, da deficit di apporto alimentare, da insufficienza renale cronica, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia, da pancreatite acuta, da paratiroidectomia, da steatorrea. 120 - 220 mg/100 ml Co- lestesolo totale HDL 40 - 80 mg/100 ml LDLcattivo LDL 70 - 180 mg/100 ml Creatinina Sono ritenuti valori normali 0 - 1,5 m Colesterolo- E’ un grasso; importante costituente delle cellule dell’organismo. Può avere origine dal cibo (latte e derivati, carne, uova ecc.), ma la maggior parte è fabbricata dal fegato a partire da una vasta gamma di sostanze. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo. Può essere eliminato (tramite la sintesi degli acidi biliari) per via epatica (fegato) o per via intestinale. Viene differenziato in due gruppi: 1-Colesterolo "buono" o HDL perchè se la maggiore parte del colesterolo presente nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità (High Density Lipoproteins, HLD) sembra avere un effetto protettivo nei confronti della malattia arteriosa, perchè le molecole HDL hanno una struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici; inoltre le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue; quindi il colesterolo HDL è molto utile ed è importante che il suo livello sia alto, maggiore di 35 mg/dl; una persona che ha un colesterolo totale alto ma un HDL a un livello maggiore di 35 non è a rischio, quanto una persona che insieme a un colesterolo totale alto, presenta un livello di HDL basso, inferiore a 35. 2-Colesterolo "cattivo" o LDL perchè se la maggiore parte del colesterolo è sottoforma di lipoproteine a bassa densità (Law Density Lipoproteins, Ldl) aumenta il rischio di sviluppo di aterosclerosi. Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle cellule.Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da diabete, da epatite cronica, da uso di contraccettivi, da intossicazione, da ipoproteinemie, da ipotiroidismo, da lupus eritematoso, da morbo di Cushing, da obesità, da pancreatite acuta, da sindrome nefrosica. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da anemie croniche, da epatopatie terminali, da ipertiroidismo, da morbo di Addison, da malnutrizione, da sepsi, da malassorbimento, da malattie neoplastiche. Creatinina- E’ un componente del sangue che viene eliminato con l'urina; segnala la funzionalità del rene in quanto viene eliminata dai reni stessi attraverso l’urina. Se la presenza di creatinina nel sangue è troppo elevata, ciò significa che i reni non riescono a farla passare nelle urine e quindi non svolgono bene il loro lavoro. In alcuni casi anche il fatto di alimentarsi di troppa carne può contribuire ad alzare il tasso di creatinina nel sangue. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da insufficienza renale, da dermatomiosite, da eccessi sportivi, da ipertiroidismo, da miastenia, da traumi, da ustioni. Valori inferiori possono essere causati da anemie, da atrofia muscolare, da ipotiroidismo, da leucemia, da mioglobinuria. Esame Vlr normale GGT Sono ritenuti valori rifmto 7-33 U/l. Glucosio 76 - 110 mg/dL Potassio Sodio Triglice ridi Colinesterasi pseudo CHE N diducaina Utilità/verifica S M A 20 GGT- O gammaglutamiltranspeptidasi. Enzima situato nelle cellule del fegato, del cuore, del pancreas e del reneValori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo, da epatite virale acuta, da infarto del miocardio, da metastasi epatiche, da nefrosi, da tumori maligni. Glucosio è la fonte di energia delle cellule del nostro organismo. La fonte di glucosio è il cibo, ma in parte il glucosio nel sangue deriva dalla trasformazione di altre sostanze attraverso i processi metabolici. Il test per la misurazione del livello di concentrazione nel sangue prende il nome di glicemia. Un aumento della concentrazione di glucosio (iperglicemia) può essere dovuta a diverse situazioni quali: diabete mellito, pancreatine, insufficienza renale, assunzione di farmaci, altre patologie. Una diminuzione della concentrazione di glucosio (ipoglicemia) può essere dovuta a diverse situazioni quali: assunzione di farmaci (es. cortisonici, testosterone, ecc), digiuno, glicosuria renale, altre patologie. Glucosio- è la fonte di energia delle cellule del nostro organismo. La fonte di glucosio è il cibo, ma in parte il glucosio nel sangue deriva dalla trasformazione di altre sostanze attraverso i processi metabolici.Il test per la misurazione del livello di concentrazione nel sangue prende il nome di glicemia. Un aumento della concentrazione di glucosio (iperglicemia) può essere dovuta a diverse situazioni quali: diabete mellito,pancreatine, insufficienza renale, assunzione di farmaci,altre patologie. Una diminuzione della concentrazione di glucosio (ipoglicemia) può essere dovuta a diverse situazioni quali: assunzione di farmaci (es. cortisonici, testosterone, ecc), digiuno, glicosuria renale, altre patologie Sono considerati valori normali 3,5-5,2 milliequivalenti (mEq)/l. Potassio- E' un minerale presente nelle cellule e nel sangue; da esso dipende l’attività dei muscoli, non ultimo il cuore di cui contribuisce a regolare il battito; regola l’equilibrio idrico dell’organismo. Nel siero la sua presenza è minima; si trova nell’interno della cellula. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diabete mellito, da eccessiva introduzione, da infezioni, da insufficienza renale, da traumi, da uso di chemioterapici e penicillina, da ustioni. Molto potassio e poco sodio è una condizione che comporta alterazioni delle membrane cellulari, che possono comportare modificazioni a livello muscolare. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diarrea, da uso di cortisone, da malnutrizione, da morbo di Addison, da uso di diuretici, da vomito. Una situazione con molto sodio e poco potassio indica che si è ridotta la parte liquida del sangue e ciò provoca alterazione della funzionalità dei muscoli. Sono considerati valori normali 135-146 milliequivalenti (mEq)/l. Sodio- Elemento che, insieme al potassio e ad altre sostanze, regola il volume dei liquidi dell’organismo, mantiene normale il ritmo cardiaco ed è responsabile delle contrazioni muscolari. Il livello di sodio nel sangue è controllato dai reni che ne eliminano un eventuale eccesso con le urine. Oltre il sale da tavola, le principali fonti alimentari sono i cibi lavorati, il formaggio, il pane e i cereali, le carni e i pesci affumicati, in salamoia o conservati. I sottaceti ne contengono grandi quantità. è uno dei principali componenti del plasma; esso è presente nella parte liquida (siero del sangue). Valori superiori a quelli normali possono essere causati da iperaldostenorismo, da diabete, da diarrea, da eccessiva ingestione, da edemi, da febbre, da sindrome di Cushing, da sudorazione, da uso di farmaci cortisonici, da ustioni. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da acidosi, da cirrosi epatica, da insufficienza cardiaca, da diabete scompensato, da morbo di Addison, da nefrosi, da uso di farmaci diuretici, da vomito . Sono considerati valori normali 40-170 mg/100 ml; Femmine 3930 – 10800 Maschi 4620 – 11500 g/dl. > 70 Trigliceridi- Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti. Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi. in circolo. i valori sono molto influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi; anche l’alcol sortisce questo effetto. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo, da diabete mellito, da epatopatie, da insufficienza renale, da ipotiroidismo, da obesità, da pancreatite acuta. Se un loro aumento si associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL (vedere), rappresentano anch’essi fattore di rischio per infarto e ictus. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anemia, da contraccettivi orali e gravidanza, da ipertiroidismo, da digiuno prolungato, da malnutrizione, da senilità (alterazioni delle capacità mentali che si verificano in conseguenza dell’invecchiamento), da ustioni. Colinesterasi (o pseudocolinesterasi CHE)- è una proteina enzimatica.Numero di dibucaina: persone con normali livelli di colinesterasi ma in cui la proteina è leggermente diversa (su base genetica) potrebbero avere depressione respiratoria, nel corso di operazioni chirurgiche. Per questo è importante eseguire questo test che valuta l'attività dell'enzima colinesterasi in presenza di una sostanza che ne inibisce l'attività (cloridrato di dibucaina). Tempo di esecuzione dell'esame (colinesterasi pseudo che): 1 giorno. Tempo di esecuzione dell'esame (colinesterasi, numero di dibucaina):1 giorno La pseudocolinesterasi è contenuta nel sangue, nel fegato, nel pancreas e in alcune cellule del sistema nervoso. Un aumento della pseudocolinesterasi può essere dovuto a diverse situazioni quali: ipertiroidismo, diabete mellito, obesità, sindrome nefrosica. Una diminuzione della pseudocolinesterasi può essere dovuta a diverse situazioni quali: epatopatie, infarto, miocardio, infezioni acute, anemia, tossicosi, altre patologie .L'assunzione di sostanza quali: caffeina, teofillina, chinidina, barbiturici, morfina, codeina, atropina, epinefrina, fenotiazine, acido folico e vitamina K possono diminuire i livelli della colinesterasi nel sangue. PT O TEMPO DI PROTROMBINA E PTT O APTT Si tratta di esami di solito richiesti prima di un intervento chirurgico, in caso di alcune malattie del sangue (come l’emofilia) oppure semplicemente come check-up. Sono prove di laboratorio che consentono di valutare il tempo di coagulazione del plasma. La coagulazione è quel processo che si innesca nel momento in cui c’è una rottura di uno o più vasi sanguigni e che, attraverso un meccanismo complesso che coinvolge diverse sostanze, blocca l’emorragia. E appunto la protrombina (vedere) è una proteina che svolge questo delicato meccanismo di riparazione della rottura dei vasi sanguigni. Nel soggetto normale il tempo di protrombina (PT) è di 12-15 secondi (a seconda dei metodi laboratoristici) corrispondente ad un'attività protrombinica del 100%. Questi valori, se risultano alterati sia in positivo sia in negativo, sono indici di difficoltà nella coagulazione, difficoltà che deve essere ben valutata dal medico. Per l'APTT (tempo di tromboplastina parziale attivata) nei soggetti normali, a seconda dei metodi di analisi, può arrivare fino a 40 secondi. A mano a mano che il tempo di protrombina(PT) risulta aumentato, cioè meno il plasma è coagulabile, la percentuale del 100% diminuisce; valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da difetti congeniti, da malattie del fegato, da alcune anemie, in corso di terapia anti coagulante orale(molto usata nelle patologie cardiovascolari). Per quello che riguarda la APTT il tempo si allunga in caso di emofilia e in corso di terapia con eparina (farmaco anti coagulante). Valori inferiori a quelli di riferimento (il sangue si coagula più facilmente) possono essere causati da somministrazione di vitamina K, dall’uso di farmaci (ad esempio corticosteroidi), da trombosi. Gli Isoenzimi della Fosfatasi Alcalina sono utili in caso di aumento dei valori di ALP totale, per valutare il contributo di fegato, osso, placenta nel costituire i livelli di fosfatasi alcalina totale. Nel morbo di Paget la frazione ossea e' tipicamente aumentata. Gli isoenzimi ossei ed epatici della ALP sono incrementati in caso di ipertiroidismo e nel corso di patologie reumatiche. Il dosaggio selettivo dell'isoenzima osseo puo' essere utile nel follow-up dell'osteoporosi post-menopausale, nell'osteoporosi secondaria, nell'osteodistrofia renale, nell'iperparatiroidismo, nel morbo di Paget. Se e' presente una patologia epatica il valore degli isoenzimi deve essere valutato in base ai valori di gamma-GT, leucinaminopeptidasi, 5 nucleotidasi. Valori ematici normali Fosfatasi alcalina: 15 - 45 U / litro Fosfatasi acida: 0.1 - 0.7 U / ml Le fosfatasi sono enzimi addetti all'idrolisi del legame esterico tra alcool e acido fosforico con liberazione di fosforo organico. Si distinguono in relazione al pH ottimale d'azione. L'ALP è presente in diversi tessuti ma prevalentemente nel fegato e nella ossa. Nei bambini la concentrazione di ALP aumenta fino alla pubertà con valori doppi rispetto all'adulto. Anche l'ACP è presente in diversi tessuti ma particolarmente nella prostata. Perchè si esegue l'analisi? Valori plasmatici elevati di ALP si presentano in caso di gravidanza, nelle affezioni epatiche e del tessuto osseo (rachitismo, fratture, traumi e tumori). I livelli di ACP aumentano spesso nei casi di danno eritrocitario e carcinoma prostatico. Come si effettua il dosaggio? Il metodo di ricerca è colorimetrico. Le fosfatasi attaccano il substrato p-nitrofenilfosfato che produce p-nitrofenolo di colore giallo. L'aumento di assorbanza allo spettrofotometro è misura dell'attività enzimatica. BILIRUBINA E' un pigmento contenuto nella bile dell'uomo. Essa si riforma in seguito alla demolizione dell’emoglobina appartenenti ai globuli rossi smantellati al termine della loro vita (circa 120 giorni). Questa bilirubina viene trasportata dal sangue che la trasforma per renderla solubile in acqua. Si divide in bilirubina diretta (già formata dal fegato) indiretta (non ancora "lavorata" dal fegato).Se il fegato si ammala oppure vengono distrutti globuli rossi in eccesso (anemia emolitica) la bilirubina aumenta. Il suo aumento si accompagna ad una colorazione della congiuntiva oculare e della pelle (ittero). BILIRUBINA DIRETTA Vedi Bilirubina. Valori normali inferiori a 0.2mg/100ml. Valori superiori al normale possono essere determinati da cirrosi epatica, da epatite tossica, da infezioni gravi, da neoplasie epatiche, da toxoplasmosi, da uso di contraccettivi, di citostatici, di tetraciclina (antibiotici), di antinfiammatori non cortisonici, di steroidi. BILIRUBINA INDIRETTA Vedi Bilirubina. Valori normali inferiori a1mg/100ml. Valori superiori al normale possono essere determinati da anemia emolitica, da anemia perniciosa, da ematomi, da emorragie gastrointestinali, da ipertiroidismo, da malattia di Gilbert, da interventi diretti a ridurre la anomala pressione dovuta a un eccesso di liquido (liquido cerebrospinale, sangue), da uso di steroidi, da rifampicina (farmaco antibatterico usato nella terapia della tubercolosi).