FISIOLOGIA UMANA CONCETTI DI BASE I Livelli di organizzazione I Livelli di organizzazione MOLECOLE MACROMOLECOLE ZUCCHERI SEMPLICI (glucosio) POLISACCARIDI (amido, glicogeno) AMINOACIDI PROTEINE PURINE, PIRIMIDINE, RIBOSIO, DH-RIBOSIO, Pi ACINI NUCLEICI (DNA, RNA) ACIDI GRASSI LIPIDI COMPLESSI (TG, fosfolipidi, colesterolo) I Livelli di organizzazione Tessuto: insieme di cellule con forma uguale o simile, che svolgono tutte una stessa funzione Organo: gruppo di tessuti uguali o diversi, che svolgono insieme una data funzione Sistema: gruppo di organi uguali o simili, che svolgono insieme una stessa funzione Apparato: gruppo di organi differenti che svolgono insieme una stessa funzione I quattro tipi di tessuto sono: • Epiteliale • Connettivo • Muscolare • Nervoso. Tessuto epiteliale • Include ghiandole e epiteli di rivestimento • Svolge funzioni secretorie (epiteli ghiandolari) • Svolge funzioni di trasporto (permeabilità) • Mantiene l’integrità fisica (epiteli di rivestimento) • Gli epiteli ciliati muovono i materiali lungo la loro superficie • Le cellule possono mostrare polarità Epiteli di rivestimento: rivestono la superficie esterna del corpo e le cavità degli organi interni, regolando gli scambi di sostanze; in alcuni casi producono secrezioni Superficie libera dell’epitelio Tessuto sottostante Nuclei delle cellule Epitelio squamoso stratificato (rivestimento interno dell’esofago) Epitelio squamoso semplice (rivestimento alveoli polmonari) Strato di cellule morte Epitelio cubico semplice (dotto renale) Cellule epiteliali in rapida divisione Epitelio cilindrico semplice (rivestimento interno dell’intestino) Epitelio squamoso stratificato (pelle umana) Epiteli ghiandolari sono i costituenti fondamentali delle ghiandole, organi che producono sostanze di vario tipo Ghiandole esocrine riversano i loro prodotti all'esterno del corpo (ad es. sudore) o in cavità interne comunicanti con l'esterno (ad es. ghiandole dell’apparato digerente) Ipofisi Ghiandole endocrine, formano il sistema endocrino e riversano i loro prodotti, (ormoni) nel sangue. Gli ormoni, detti messaggeri chimici, esercitano su organi o tessuti specifici azioni di stimolo o di inibizione, contribuendo, col sistema nervoso, a coordinare le attività delle varie parti del corpo. Tiroide Timo Surrenale Pancreas Testicolo (maschio) Ovaia (femmina) Tessuti connettivi • • • • • • • Includono tessuti notevolmente diversi fra loro Forniscono una struttura di sostegno al corpo; Trasportano fluidi e dissolvono sostanze; Proteggono gli organi delicati; Sostengono, circondano e interconnettono tessuti; Immagazzinano energia di riserva; Difendono il corpo dai microrganismi. Il tessuto connettivo comprende • Cellule specializzate circondate da • Matrice composta da fibre proteiche extracellulari immerse in una sostanza che può essere liquida, gelatinosa o solida Tessuti muscolari • Sono tessuti specializzati per la contrazione • Si dividono in: - Scheletrico - Cardiaco - Liscio Tessuto nervoso • Il tessuto nervoso forma una rete di comunicazione • Trasmette le informazioni da una parte all’altra del corpo sotto forma di segnali, o impulsi, nervosi - Percepisce gli stimoli, determina e dirige le risposte e fa sì che le varie parti del corpo agiscano come un insieme coordinato. CELLULE DEL TESSUTO NERVOSO: - Neuroni: trasmettono l’informazione -Neuroglia: sostengono e nutrono i neuroni Piani anatomici SUDDIVISIONI DEL CORPO UMANO Testa: ospita l'encefalo, i principali organi di senso e l'inizio dell'apparato digerente e di quello respiratorio. Collo: struttura di passaggio tra la testa ed il tronco Tronco: parte centrale del corpo, si divide in due cavità separate dal diaframma. La cavità superiore è il torace, racchiuso dalle coste, che ospita polmoni e cuore. La cavità inferiore, l'addome, che contiene gli organi dell'apparato digerente, dell'apparato urinario e dell'apparato riproduttore Arti: si dividono in arti superiori (≠ braccia) ed arti inferiori (≠ gambe). I primi servono per afferrare e manipolare gli oggetti, mentre i secondi servono per camminare. Sistemi / Apparati: digerente cardiocircolatorio respiratorio urinario muscoloscheletrico nervoso endocrino immunitario tegumentario riproduttivo omeostasi: mantenimento della costanza dell'ambiente interno. - isolamento dall'ambiente esterno - omeostasi chimica - omeostasi fisica - omeostasi energetica - omeostasi biologica Bocca Esofago Fegato Stomaco Intestino tenue Intestino crasso Ano Apparato digerente Rifornimento di nutrienti, ecc. Ghiandole salivari Pancreas Il tratto digerente fornisce all’organismo tutte le sostanze di cui esso ha bisogno: acqua, elettroliti e nutrienti, vitamine, ecc. Funzioni: Motilità: movimento del cibo Secrezione succhi digestivi digestione del cibo assorbimento dei prodotti digeriti Richiede: 9Circolazione di sangue 9Controllo nervoso ed ormonale di tutte le funzioni: Nervi estrinseci del sistema nervoso autonomo Ormoni dell’apparato gastrointestinale Sistema nervoso enterico (intrinseco) (amilosio) CARBOIDRATI PROTEINE (trigliceridi) GRASSI 4 Cal/g CARBOIDRATI 4 Cal/g PROTEINE 9 Cal/g GRASSI Cavità nasale Laringe Trachea Bronco Polmone Apparato respiratorio Scambio di gas respiratori - omeostasi chimica LEGGE DI BOYLE pV = nRT Se T=costante, pV=costante Quando V aumenta la p diminuisce. nel polmone diventa più piccola della p atmosferica Rene Uretere Vescica Uretra Apparato uropoietico omeostasi chimica e metabolica FUNZIONI RENALI: escretoria – omeostatica- endocrina 1. Regolazione volume extracellulare 2. Regolazione osmolarità 3. Bilancio ionico 4. Regolazione pH 5. Escrezione cataboliti e sostanze estranee 6. Produzione ormoni FATTORI CHE INFLUENZANO IL PH EMATICO TAMPONI DIVERSI DAL BICARBONATO pH TAMPONE BICARBONATO Cuore Vasi sanguigni e sangue Apparato cardiovascolare Trasporto nutrienti, gas respiratori, ormoni, calore, ecc. Il SANGUE (circa 4 litri) è un tessuto liquido, composto da 7 tipi di cellule (o frammenti di cellule) sospese in un mezzo acquoso detto PLASMA: -ERITROCITI (o emazie o globuli rossi) -PIASTRINE (o trombociti) -LEUCOCITI (o globuli bianchi), di 5 tipi diversi Ipofisi Tiroide Timo Ghiandola surrenale Midollo osseo Timo Milza Pancreas Linfonodi Testicolo (maschio) Ovaia (femmina) Sistema endocrino omeostasi chimica e metabolica Vasi linfatici Sistema immunitario omeostasi biologica Sistema endocrino -integrato con il sistema nervoso ed immunitario - controllo “lento” di funzioni vitali FUNZIONI: -mantenimento dell’omeostasi interna -adattamento all’ambiente - sviluppo somatico e neuropsichico - riproduzione -Metabolismo costituenti: -ghiandole cellule specializzate che sintetizzano gli ormoni: ipofisi, tiroide, paratiroide, surrene, ovaio, testicoli, pancreas -Ormoni: molecole che esercitano il loro effetto biologico su cellule bersaglio dove interagiscono con recettori specifici Cervello Organo di senso Midollo spinale Nervi Sistema nervoso omeostasi chimica, fisica e metabolica: risposta rapida -ricezione di info dalla periferia: vie afferenti -elaborazione delle info -attivazione di effettori periferici: vie efferenti SISTEMA NERVOSO CENTRALE MIDOLLO SPINALE ENCEFALO TRONCO (bulbo, ponte,mesencefalo) DIENCEFALO (talamo, ipotalamo) TELENCEFALO (cortex,gangli base) CERVELLETTO (NB: cervello=telencefalo+diencefalo) PERIFERICO 31 paia di nervi spinali + 12 paia di nervi cranici SOMATICO (sensoriale,motorio) VEGETATIVO EFFERENTE (simpatico, parasimp.) AFFERENZE VISCERALI ENTERICO SENSIBILITA’: SOMATOVISCERALE SUPERFICIALE meccanocettori: pressione (Ruffini) dp/dt (Merkel) sprofond.(Meissner, pelo) vibrazione(Pacini) termocettori PROPRIOCETTIVA fuso neuromuscolare (lunghezza) org. Tendineo di Golgi (forza) enterocettori articolari (angolo, vel) NOCICETTIVA terminazioni assoniche “a collana” ORGANI DI SENSO DELLA TESTA Capelli Pelle Unghie Sistema tegumentario omeostasi biologica, fisica, energetica Cartilagine Muscoli scheletrici Ossa Apparato muscolo-scheletrico Sostegno, struttura, protezione,movimento MUSCOLO: avvolto dall’ EPIMISIO FASCICOLO: avvolto dal PERIMISIO FIBRA: avvolta dall’ ENDOMISIO Maschio Femmina Prostata Vescicole seminali Ovidotto Ovaia Uretra Pene Utero Vagina Testicoli Apparato riproduttivo omeostasi della specie FISIOLOGIA: disciplina che studia le funzioni dei viventi e ne ricerca le cause omeostasi: mantenimento della costanza dell'ambiente interno. - isolamento dall'ambiente esterno - omeostasi chimica - omeostasi fisica - omeostasi energetica - omeostasi biologica omeostasi: mantenimento della costanza dell'ambiente interno. - isolamento dall'ambiente esterno - omeostasi chimica - omeostasi fisica - omeostasi energetica - omeostasi biologica = controllo di un parametro (rispetto ad un valore voluto) e sistema di correzione Retroazione o feedback Il meccanismo di retroazione è un controllo automatico che permette ad una "macchina", finalizzata al raggiungimento di un dato obiettivo, di autoregolarsi, correggendo gli scarti dal programma previsto in sede di progetto. Tale meccanismo può essere: -a retroazione negativa -a retroazione positiva. -Talvolta i due meccanismi possono essere presenti contemporaneamente, come nei viventi; in tal caso si parla di retroazione integrale. Retroazione o feedback I sistemi a retroazione negativa tendono a riequilibrare il sistema in caso di moderati disturbi all'equilibrio provenienti dall'esterno del sistema stesso. I sistemi a retroazione positiva portano a creare un nuovo equilibrio quando esso sia pesantemente disturbato dall'esterno. Retroazione o feedback La retroazione si può ottenere dotando la macchina di un sensore che mette in relazione le prestazioni in uscita (output) della macchina con quelle prestabilite in entrata (input) e, tramite un effettore, modula tali prestazioni in relazione alla differenza fra segnale di uscita e segnale di entrata. Gli organismi viventi e i sistemi naturali sono già dotati di questi sistemi di autocontrollo che fanno parte di programmi genetici evolutisi nel tempo. Retroazione o feedback Nel caso della retroazione negativa, il sistema azionando i meccanismi di regolazione, annulla la differenza fra segnale di uscita e segnale di entrata. Questo tipo di retroazione ha l'effetto di contrastare le deviazioni nel funzionamento del sistema: lo stabilizza opponendosi ai cambiamenti. Retroazione o feedback Nel caso della retroazione negativa, se la deviazione causata dal fattore influente è legata a un suo eccesso, il meccanismo provoca la sua diminuzione; se invece è legata a un suo difetto, ne provoca l'aumento. Retroazione o feedback negativo Troppo-pieno Una immissione di liquido viene controllata dallo scarico del tubo: il livello raggiunge ma non supera il massimo consentito Input = livello liquido massimo Output = livello superiore al massimo Sensore = tubo di scarico Effettore = passaggio nel tubo livello tempo Retroazione o feedback negativo Valvola a galleggiante Mantiene costante il livello di acqua in una cisterna (anche dopo un prelievo) G Input = livello prestabilito Output = livello raggiunto Sensore = galleggiante (G) Effettore = ingresso acqua (V) V livello tempo Retroazione o feedback negativo Ferro da stiro con termostato Mantiene costante la temperatura della piastra (anche dopo contatto con indumenti freddi) Input = temperatura prestabilita Output = temperatura raggiunta Sensore = termostato (T) Effettore = filamento (F) 220 V T tempo F Retroazione o feedback negativo Campanello elettrico oscilla, nel tentativo di mantenere rilasciata la molla del battacchio Input = battacchio (A) rilasciato Output = posizione battacchio Sensore = contatto mobile (T) Effettore = elettromagnete (E) Retroazione o feedback negativo Riflesso pupillare Mantiene costante l’illuminamento della retina (e la qualità della visione) anche quando varia la luce ambientale Retroazione o feedback negativo Riflesso pupillare Input = illuminamento retinico ottimale Output = illuminamento retinico effettivo Sensore = vie ottiche (retina) Effettore = muscoli dell’iride Retroazione o feedback La retroazione positiva invece accelera le deviazioni, incrementandole: tende così a creare instabilità nel sistema, che tenderà a sua volta a crearsi un nuovo stato di equilibrio. Secondo questo meccanismo, quando il fattore influente è sia in eccesso, sia in difetto, il fenomeno viene amplificato in modo da creare una situazione critica di instabilità, e poi uno stato stazionario nuovo. Retroazione o feedback Nel caso della retroazione positiva , se la deviazione causata dal fattore influente è legata a un suo eccesso, il meccanismo provoca un ulteriore aumento, se invece è legata a un suo difetto, ne provoca la diminuzione. Retroazione o feedback positivo Sifone Un innalzamento del livello di liquido innesca il passaggio nel tubo, che continua anche quando il livello è ritornato quello iniziale. Input = livello liquido iniziale Output = livello aumentato Sensore = tubo ritorto (vasi comunicanti) Effettore = effetto sifone (T. Bernouilli) Retroazione o feedback positivo Potenziale di azione: fase di depolarizzazione (2) Una lieve depolarizzazione della membrana cellulare porta (attraverso l’apertura di canali ionici per il Na) alla completa depolarizzazione (. Input = potenziale di soglia Output = potenziale di membrana Sensore = canali ionici voltaggio-regolati Effettore = canali ionici voltaggio-regolati (2) (1) (3) (4) di e s (3) fa e a l n o! : v o i i t z a NB a rizz ack neg a l o rip db e e f è un Successive Stages: (1) Resting Stage (2) Depolarization stage (3) Repolarization stage (4) After-potential stage In sintesi: La retroazione è un controllo automatico -la retroazione negativa stabilizza il sistema opponendosi ai cambiamenti; raggiunge questo scopo con oscillazioni intorno al valore desiderato -la retroazione positiva rende instabile il sistema, amplificando i cambiamenti; talvolta innesca un processo “a valanga”; talvolta porta ad un nuovo punto di equilibrio REGOL.STABILE REGOL. OSCILL.