omeostasi - anna onofri

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OMEOSTASI
• L'omeostasi è la condizione di
stabilità interna degli organismi che
deve mantenersi anche al variare
delle condizioni esterne attraverso
meccanismi autoregolatori.
• È il mantenimento della costanza di
composizione chimica ottimale del
plasma, del liquido interstiziale e
del liquido intracellulare.
• Mantenimento della Temperatura
(37°C)
OMEO= identico
STASIS = stabile
• L'omeostasi è una delle caratteristiche
peculiari degli organismi viventi. Tutti gli
apparati del corpo di un organismo vi
partecipano, in quanto fondamentale per
la sopravvivenza.
• Il sistema omeostatico si basa su tre
principali componenti, che assieme
prendono il nome di meccanismo a
feedback (retroazione)
– RECETTORE
– CENTRO DI CONTROLLO
– EFFETTORE
Stimolo che altera l’omeostasi
Messaggio a RECETTORI che
inviano
Impulsi nervosi /segnali chimici a
CENTRO DI CONTROLLO
RICEVE L’INFORMAZIONE
CHE PROVVEDE A INVIO DI
IMPULSI NERVOSI/SEGNALI
CHIMICI A
EFFETTORI: producono una
risposta che contrasta o elimina
lo stimolo
Ritorno all’omeostasi quando la
risposta dell’effettore riporta la
condizione controllata nei limiti
normali
feedback
• capacità dei sistemi
dinamici di tenere conto
dei risultati del sistema
per modificare le
caratteristiche del sistema
stesso.
Feed back positivo
• Si parla di retroazione positiva quando i risultati del
sistema vanno ad amplificare il funzionamento del
sistema stesso, che di conseguenza produrrà risultati
maggiori che amplificheranno ulteriormente il
funzionamento del sistema.
• I sistemi con retroazione positiva sono instabili e
tipicamente portano il sistema a divergere.
• Eventi non frequenti: parto, ovulazione, coagulazione del
sangue
Stimolo della muscolatura uterina durante
il parto
le prime contrazioni stimolano la
produzione di ossitocina, che a sua volta
stimola ulteriori contrazioni.
canale del sodio con il ciclo di
hodgkin.
Il sodio entrando provoca un ulteriore
aumento della depolarizzazione della
membrana con un aumento
dell'apertura dei canali del sodio
Il potenziale di riposo di una cellula
nervosa é circa -70mV (nelle fibre
muscolari invece è di -90mV); se la
membrana si depolarizza fino a -55mV
("valore soglia") si ha l'apertura di
proteine dette canali del
sodio/potassio voltaggio-dipendenti,
che fanno sì che ioni positivi entrino
nella cellula, depolarizzando
ulteriormente la membrana fino a
valori di +35 mV innescando così il
"ciclo di Hodgkin".
È un esempio di feed-back positivo:
inizia con l’aumento della conduttanza
al sodio che determina una
depolarizzazione la quale aumenta
maggiormente la conduttanza
Feed back negativo
• Si parla di retroazione negativa quando i
risultati del sistema vanno a smorzare il
funzionamento del sistema stesso
stabilizzandolo. I sistemi con retroazione
negativa sono in genere stabili e
tipicamente portano il sistema a
convergere
In genere, la regolazione dell'attività
secretoria di ipotalamo ed ipofisi è soggetta a
forme di feedback negativo
Ad esempio, i neuroni GnRH dell'ipotalamo
producono il GnRH (gonadotropin releasing
hormone) che stimola la produzione e la
secrezione di LH ed FSH (ormone luteotropo
e follicolo-stimolante) da parte dell'ipofisi. LH
(e FSH) può tornare all'ipotalamo ed inibire la
produzione di GnRH, inibendo quindi la
propria sintesi/secrezione.
Stesso esempio si può fare con praticamente
tutti gli ormoni ipofisari.
i livelli degli ormoni prodotti
dalla corticale del surrenali
(glucorticoidi) innescano un
feedback negativo a livello di
ipofisi e ipotalamo
il livello plasmatico di ACTH e cortisolo è
massimo nelle prime ore del mattino (ore 8) e
minimo alle 24.
l'ormone insulina rilasciato dalle ghiandole endocrine del pancreas agisce su
recettori cellulari che determinano l'apertura di canali appositi per l'assorbimento
del glucosio, fondamentale nutriente da cui le cellule ricavano energia,
determinando un abbassamento della glicemia
In presenza di una riduzione della concentrazione di calcio nel sangue
l’ormone aumenta la mobilizzazione del calcio dall’osso intervenendo
sugli osteoblasti (direttamente) e sugli osteoclasti (indirettamente).
Menopausa e osteoporosi
•
gli estrogeni svolgono un ruolo centrale: ad esempio
promuovendo il riassorbimento tubulare del calcio a
livello renale;
•
favorendo la conversione della vitamina D e il
conseguente assorbimento intestinale del calcio;
aumentando la sintesi di calcitonina che contrasta gli
effetti dell'ormone paratiroideo.
•
•
•
stimolando indirettamente la formazione dell'osso
diminuendo gli estrogeni, avremo un minore
riassorbimento intestinale e renale di calcio e una
maggiore attività degli osteoclasti, con conseguente
calo della massa ossea.
Malattia: alterazione equilibrio
• si definisce malattia un'alterazione dello
stato fisiologico e psicologico
dell'organismo, capace di ridurre,
modificare negativamente o persino
eliminare le funzionalità normali del corpo
• Invecchiamento: declino progressivo della
capacità dell’organismo di ristabilire
l’omeostasi
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