IL MISTERO PICASSO Scuola secondaria di primo grado Suggerimenti di lavoro in relazione alla visita + laboratorio Obiettivi generali: • Creare un’esperienza educativa aperta e stimolante, finalizzata a suscitare la curiosità dei ragazzi e fargli mettere alla prova le proprie capacità; • Preparare i ragazzi alla visita alla mostra e consolidare successivamente l’esperienza fatta; • Creare dei collegamenti tra le varie materie ed ambiti disciplinari per radicare l’esperienza educativa nella mostra nel curricolo formativo dei ragazzi; • Stimolare e valorizzare le idee di tutti facendo ricorso a diversi linguaggi espressivi così da favorire l’estrinsecazione di sé; • Sollecitare la riflessione per comprendere, attraverso i contenuti della mostra, il mondo e se stessi. Di seguito sono elencate alcune proposte di attività indirizzate agli alunni partecipanti all’esperienza nella mostra. Le proposte del Dipartimento Educazione, suddivise per tipologie, vogliono stimolare gli alunni e gli insegnanti a sfruttare le opere della mostra come punto di partenza verso un’esperienza più ampia che possa comprendere un approfondimento personale, di gruppo o un’attività creativa. PRIMA DELLA VISITA DISCUSSIONE Gli artisti della modernità spagnola, come tutti gli artisti della prima metà del Novecento, si interrogano su cosa è l’arte moderna e su come essi possono intervenire con la propria personalità facendo arte moderna. Questo sarà il filo conduttore dell’esperienza nella mostra, pertanto può essere utile organizzare in classe una conversazione aperta su questi interrogativi, per far familiarizzare i ragazzi su tali tematiche. La conversazione può seguire questa traccia: • Che cosa è l’arte moderna? • Qual è il punto di partenza per creare un’opera d’arte moderna? • Quali sono le componenti fondamentali di un’opera d’arte moderna? • I colori, le forme, il soggetto… Che cosa vi colpisce di più in un’opera d’arte moderna? 1 RICERCA Nel gennaio 1937 il governo della Repubblica Spagnola incaricò Picasso di dipingere un grande murale per il padiglione della Spagna all’Esposizione internazionale di Parigi. Il bombardamento che rase al suolo Guernica, avvenuto nell’aprile di quell’anno, durante la guerra civile spagnola, spinse Picasso a rappresentare l’orrore e la tragedia della guerra. Prima di compiere l’esperienza nella mostra potete organizzare una ricerca su Guernica, suddivisa tra gruppi di ragazzi che conducono una presentazione alla classe, che approfondisca la conoscenza dell’opera, dai vari punti di vista: • La storia del dipinto (dalla committenza del governo repubblicano agli spostamenti dell’opera fino alla collocazione attuale) • L’iconografia del dipinto e le scelte dell’artista (suggerire di provare a fare un’osservazione dell’opera sottosopra per riflettere sulla struttura compositiva) • Il mito di Guernica DISCUSSIONE Nel gennaio 1937 il governo della Repubblica Spagnola incaricò Picasso di dipingere un grande murale per il padiglione della Spagna all’Esposizione internazionale di Parigi. Il bombardamento che rase al suolo Guernica, avvenuto nell’aprile di quell’anno, durante la guerra civile spagnola, spinse Picasso a rappresentare l’orrore e la tragedia della guerra. Prima di compiere l’esperienza nella mostra potete condurre una conversazione in classe su come l’arte può rappresentare la guerra e può esprimere la sofferenza di questa esperienza. La conversazione può seguire questa traccia: • In che modo l’arte ci aiuta a confrontarci con la tragedia? • Quali scelte espressive può compiere un artista nel rappresentare la guerra? • Tu come rappresenteresti le tue paure? Potete utilizzare il libro Mai più guerre. I conflitti armati visti con gli occhi dei bambini 1914-2014, a cura di James M. Bradburne, Mandragora, 2014 (prezzo in mostra € 10,00; in libreria € 12,00) come traccia per un riflessione sulla guerra, partendo dal punto di vista dei bambini. DOPO LA VISITA ESPERIENZA VISIVA Organizzate la visione in classe del film Il Mistero Picasso, un film documentario (durata 78 minuti) del 1956 diretto da Henri-Georges Clouzot e basato sulla vita del pittore Pablo Picasso, interpretato da sé stesso con la collaborazione di Claude Renoir. Il film, presentato in concorso al 9º Festival di Cannes, ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Il dvd è disponibile (solo per il prestito locale) presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze e la Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli. Al termine della visione potete organizzare una conversazione in classe utilizzando queste domande come linee-guida: • Che cosa vi ha colpito di più nella visione di questo film? • Secondo voi che cosa mette in evidenza il film? 2 • È cambiato il vostro modo di vedere l’artista e le sue opere? LETTERATURA (particolarmente indicata per le classi terze) Proponete ai ragazzi un lavoro di confronto tra fonti letterarie, a partire da tre testi sull’artista Pablo Picasso: - M. De Micheli (a cura di), Pablo Picasso. Scritti, Editore SE, 1998 - Gertrude Stein, Picasso, Adelphi, 1973 - Fernande Olivier, Picasso e i suoi amici, Donzelli Editore, 1993 I tre testi offrono diversi punti di vista su Pablo Picasso: le parole stesse dell’artista (il taglio “autobiografico”), la testimonianza di un’amica (una riflessione sull’artista “pubblico”), il racconto della compagna di Picasso dal 1904 al 1912 (una memoria intima e preziosa). “Variazione non significa evoluzione. Se un artista varia la sua espressione vuol dire soltanto che ha cambiato il suo modo di pensare e questo può essere per il meglio come per il peggio. Le molte maniere che io ho cambiato non devono essere considerate come un’evoluzione o come dei gradini verso uno sconosciuto ideale di pittura. Tutto quello che ho fatto è sempre stato per il presente, nella speranza che rimanga sempre nel presente. Quando ho trovato qualche cosa da esprimere, l’ho fatto senza pensare al passato o al futuro. Non credo di aver usato elementi radicalmente differenti nelle mie differenti maniere; se i soggetti che ho voluto esprimere mi hanno suggerito dei differenti modi di espressione non ho mai esitato ad adottarli. Io non ho fatto né esperimenti né prove. Quando ho qualcosa da dire, la dico nel modo che mi sembra più naturale. Motivi differenti, inevitabilmente richiedono differenti metodi di espressione”. M. De Micheli (a cura di), Pablo Picasso. Scritti, Editore SE, 1998, p. 13 “Lo sforzo di Picasso non era quello di rappresentare a modo suo le cose vedute come le vedono tutti, bensì di rappresentare la cosa come la vedeva lui. Nei primi tempi, quando Picasso voleva rappresentare teste e corpi non come li vedono tutti, problema che era di molti altri pittori, ma come li vedeva lui, come li può vedere uno che di solito non conosce ciò che sta guardando, quando cominciò dunque, aveva la tendenza a dipingerli come masse, al modo degli scultori, o di profilo, come fanno i bambini. Un bambino vede la faccia di sua madre, e la vede in modo completamente diverso da come la vedono gli altri. Non sto parlando dell’anima della madre, ma dei tratti, dell’intera faccia; il bambino la vede molto da vicino, è una faccia grande per gli occhi di un piccino, il bambino per un po’ vede solo una parte della faccia della madre, conosce un tratto e non l’altro: alla sua maniera Picasso conosce le facce come un bambino, conosce le facce, la testa, il corpo”. Gertrude Stein, Picasso, Adelphi, 1973, p.28, p.29, p.25 “Abitavo al numero 13 di rue Ravignan quando notai un personaggio molto originale che vi si era appena trasferito. Era Picasso. Non aveva niente di particolarmente seducente se non lo si conosceva, eppure il suo sguardo strano e insistente costringeva a notarlo. Non si riusciva neppure a situarlo socialmente, ma quel raggio, quel fuoco interiore che si sentiva in lui liberava una specie di magnetismo a cui non sapevo resistere. E quando volle conoscermi, lo volevo anch’io”. Fernande Olivier, Picasso e i suoi amici, Donzelli Editore, 1993, p. 5 3 Potete utilizzare i brani selezionati per la discussione (oppure selezionare voi i testi che vi sembrano significativi, o ancora dare questo compito ai ragazzi), per poi organizzare un’analisi comparata dei tre punti di vista: • Cosa emerge dal racconto “autobiografico” • Cosa emerge dalla testimonianza di Gertrude Stein? • Cosa emerge dal racconto di Fernande Olivier? • Quale immagine di Picasso possiamo costruire a partire da queste testimonianze? • I diversi punti di vista ci restituiscono la stessa persona? SCRITTURA Nell’ottobre del 1944 nella Parigi liberata fu organizzata una mostra dell’arte francese contemporanea e un’intera sala fu dedicata a Picasso. Il pittore americano Jerome Seckler rimase tanto scosso dal lavoro di Picasso che decise di andare a trovarlo. L’intervista, rilasciata con semplicità dal grande artista a uno sconosciuto, rimane un testo fondamentale per conoscere il pensiero di Picasso. Chiedete ai ragazzi di scrivere una testo in cui immaginano di intervistare Picasso. Potete dare come traccia, alcune domande-guida: • Cosa chiederesti all’artista? • Perché? • Cosa risponderebbe l’artista? RICERCA Chiedete ai ragazzi di fare una ricerca sugli artisti che rappresentano la guerra, che metta in evidenza differenti punti di vista (ad esempio prima, durante o dopo la battaglia). Analizzate le varie immagini selezionate cercando di porre l’attenzione a questi aspetti in particolare: • Se l’opera rappresenta la violenza in modo esplicito, e se sì come • Se l’opera rappresenta il dramma in modo esplicito, e se sì come • Quali espedienti ha utilizzato l’artista per accentuare l’espressività dell’opera Potete utilizzare le immagini selezionate: • Paolo Uccello (1397-1475), trittico con la Battaglia di San Romano, 1438 ca., tecnica mista su tavola: Niccolò da Tolentino alla testa dei fiorentini, Londra, National Gallery; Disarcionamento di Bernardino della Ciarda, Firenze, Galleria degli Uffizi; Intervento decisivo a fianco dei fiorentini di Michele Attendolo Parigi, Museo del Louvre. • Eugéne Delacroix (1798-1863), La Libertà che guida il popolo, 1830, olio su tela, Lens, Museo del Louvre. • Jean Fautrier (1898-1964), Serie degli Ostaggi, 1943-45, tecniche miste su vari supporti. ATTIVITÀ CREATIVA (particolarmente indicata per le classi prime) Per dipingere Guernica, Picasso sceglie di rinunciare al colore; un’indicazione forte, che serve a conferire all’opera un’intensa carica espressiva. Chiedete ai ragazzi di scegliere un soggetto e un’emozione per ideare un’opera utilizzando i colori (pennarelli o matite colorate). Chiedete poi di ricreare la stessa opera usando soltanto il bianco e nero. Mettete le due opere a confronto: sono diverse? Come? Perché? 4 ATTIVITÀ CREATIVA Picasso torna continuamente sui temi a lui cari, cambiando lo stile e il modo di rappresentarli. Questo modo di lavorare porta l’artista a compiere delle “variazioni” sul tema. Fate fare ai ragazzi un esercizio sulla variazione chiedendo di interpretare lo stesso soggetto in 3 (o più) modi diversi. Possono scegliere di diversificare usando tecniche oppure stili espressivi differenti. RICERCA Nell’esperienza nella mostra è emersa una riflessione sul concetto di mostro. Possiamo approfondire questo tema in classe, mettendo in evidenza l’abbondanza di figure mostruose che la cultura cinematografica, videoludica, pubblicitaria ci hanno proposto e ci continuano a regalare quotidianamente. Chiedete ai ragazzi di cercare degli esempi di mostri “noti” e facciamo fare loro una riflessione sul modo in cui il mostro viene utilizzato dai media: • Se il mostro ha una connotazione veramente negativa oppure no • Se il mostro è espressione di diversità e quali sono gli elementi che la esplicano • Se il mostro è espressione di malvagità e quali sono gli elementi che la esplicano BIBLIOGRAFIA Caterina Bon Valsassina, Guernica di Picasso, 2007, Mondadori Electa M. De Micheli (a cura di), Pablo Picasso. Scritti, Editore SE, 1998 Honoré de Balzac, Il capolavoro sconosciuto, 1831, BUR Biblioteca Universale Rizzoli, 2009 Gertrude Stein, Picasso, Adelphi, 1973 Fernande Olivier, Picasso e i suoi amici, Donzelli Editore, 1993 Rudolph Arnheim, Guernica. Genesi di un dipinto, 2010, Abscondita Jolanda Nigro Covre, Cubismo. Art e Dossier, 1991, Giunti Editore www.palazzostrozzi.org/museoinvaligia www.palazzostrozzi.org/kitdisegno 5